LAVELLI GIOVANNI
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 L'anno mille .... dieci secoli fa.

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Sven Hassel

Sven Hassel


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MessaggioTitolo: L'anno mille .... dieci secoli fa.   L'anno mille .... dieci secoli fa. EmptyDom 15 Feb 2015 - 18:11


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L’anno mille.

Mille anni fa, dieci secoli or sono, trascorsi nell’oblio storico dell’ignoranza sociale, tacitamente supportata a capo chino dando ascolto alla cultura europea adulterata dal potere istituzionale colpevole di atrocità perpetrate contro l’umanità e destinate in un universo eco a ripercuotersi nel presente.

Come ignorare di esistere in un eco sistema dove quel che fai ti ritorna immancabilmente. Non fare al tuo prossimo quello che non vorresti che faccia a te. Un detto semplice, ma trascurato per la superbia di credersi superiori ai nostri simili.
Un migliaio di anni fa, si aspettava la fine del mondo per via di un'errata interpretazione di alcune sacre scritture, elementari cronache d’epoche, in precedenza tradotte e alterate per scopi di potere (perché dare credito a un’esistenza divina, serve per trascinare le anime più vulnerabili nei baratri più oscuri dell’umanità) quella stessa che servendo un dio inventato allo scadere del millennio annunciato come fine del mondo si trovò nell’interrogazione grave d’essere stata ingannata. Non cercate pubblicazioni storiche attorno alla fine del primo millennio, perché non ne troverete e la risposta è semplice: chi scrivevano la storia umana, tacquero su fatti sconcertanti e chi perde, non parla mai delle sconfitte.

La chiesa annunciò la fine del mondo, e assicurò l’immortalità a chi si privava delle ricchezze consegnate al potere temporale ecclesiastico che le avrebbe assicurate nell’aldilà! Non ce l’ombra d’originalità nell’inganno, perché fu copiato da religioni induiste dedite al saccheggio dei beni signorili. In breve, alla scadenza del termine, il mondo non cessò d’esistere e il malumore delle signorie impoverite si trasformò in collera aggressiva contro i poteri ecclesiastici che si erano prodigati in tutta l’Europa a gabellare enormi ricchezze. Oggi, l’uomo moderno, di fronte alla scomunica, ne riderebbe. Una decina di secoli fa l’umanità, ridotta alla più bassa sopravvivenza dopo la caduta dell’Impero Romano, finì nelle rapaci mani del Sacro Romano Impero, dove vivevano meglio gli animali rispetto agli uomini, la scomunica significava l’isolamento e la certa condanna come reietti respinti da qualunque comunità cattolica. Un tremendo periodo sconvolse il secolo del primo millennio, dove i successori delle ricche famiglie depredate dalla falsità della chiesa, sollevarono i figli in rivolta contro i centri cattolici europei e non dovrebbe destare meraviglia se si ricordano un numero elevato di costruzioni datate nei primi secoli. L’arte romanica e gotica, si evolve dopo la distruzione delle abbazie, chiese e cattedrali, durante la rinascita di una fede comunque utile per infondere speranza. La stessa fede che anima l’islam estremista del califfato dell’ISIS.

L’Europa allo sbando totale, divisa nelle signorie, dove il brigantaggio e le vessazioni a danno delle popolazioni erano la peggiore delle pestilenze esistenziali, la criminale astuzia di una chiesa corrotta ridotta allo stremo decise d’inventarsi una nobile causa per reclutare nuovamente la fiducia dell’uomo. S’inviarono trascinatori di fede invasati di santità in ogni città e villaggio dando la novella che il santo sepolcro cristiano in Oriente era frutto di spregio da parte araba! Se si dicesse a un musulmano, che un infedele sputa sul sepolcro di Maometto, questo cancellerebbe l’offesa sull’istante. La chiesa promise l’assoluzione di ogni peggior peccato e la proprietà sul bottino conquistato alla classe reggente e baronale sulle signorie europee, agli ordini ecclesiastici per la creazione di una santa crociata diretta sulle terre giordane e palestinesi affacciate sulle coste mediterranee. I porti francesi e le marinerie d’Italia, Genova, Amalfi e Venezia, videro immediatamente un grande orizzonte di benessere da sfruttare cavalcando l’onda di ricchissimi profitti sui trasporti via mare. Ogni naviglio mediterraneo si lanciò verso le coste orientali del Mediterraneo scaricando le prime avvisaglie di un’invasione che per trecento anni devastò una cultura avanzata che l’europeo non conosceva e peggio, non arrivò a capirla nell’interezza, ma la distrusse soppiantandola con una croce impugnata con una ferocia inimmaginabile. Le decapitazioni dell’ISIS sono estrapolate del passato che vide le atrocità dei crociati, non dovrebbero sorprendere l’intelligente cultura odierna, occupata nel benessere, in una politica stagnante, dando fiducia in una chiesa buonista che non è, cullato nel pigro benessere dell’indifferenza come lo erano gli arabi d’Oltremèr, ignari che da un Oriente conosciuto dai commerci, improvvisamente diventasse un’orda barbara assetata di violenza inaudita, sbarcata per una causa davvero impensabile, perché non c’era nessun sepolcro né spregiato e neppure addirittura esistente.

Le legioni di Tito nel 44 d.c. rasero al suolo Jerusalem, senza lasciare una sola pietra nel cemento e per quattrocento anni la città fu completamente abbandonata dagli arabi. Tutte le bugie, se sostenute con la forza, finiscono per diventare delle verità! Di contro, le leggi dualistiche del nostro universo terra (l’ambiente in cui viviamo) impongono l’equilibrio, una verità cancella sempre la bugia, gli inganni alla fine si scoprono sempre.

La violenza delle orde barbariche crociate contro le terre orientali non sono state dimenticate, specialmente nella metà del secolo scorso, dove incominciò una politica scolastica islamica in cui le giovani leve d’Oltremèr, incominciarono culturalmente lo studio e la conoscenza del loro passato. La domanda è: qual è la coscienza europea, soprattutto la coscienza italiana, sulle atrocità commesse a danno di altre popolazioni? I primi nell’usare i gas contro gli etiopici, siamo stati noi, i tedeschi a Verdun e gli austriaci sul Piave. Se i terroristi dell’ISIS, mettessero del cianuro in un acquedotto italiano … sarebbe un equo saldo sulle parti? Crimine chiama crimine, e in quanti si sentono responsabili dei propri? Chi indaga a fondo sulla personale ignoranza? Chi indossando etichetta del credulone, non ha mai indagato sul sentito dire?

Oggi si crede nella stessa maniera in cui cedette l’umanità ingannata dieci secoli fa! La stessa incapacità di capire, distinguere tra il vero e il falso, si presenta con l’identica incognita in un tempo che esiste solo nella nostra mente, ma capace di tornare inesorabile presentando un conto salato.

Siamo già in guerra, qualcuno dirà, ma no. Siamo in guerra da quando abbiamo incominciato le operazioni umanitarie, a Nassirya diciannove italiani persero la vita nell’attentato, e non ci stavano per “umanità” ma presidiavano i pozzi di petrolio, il pagamento per il nostro intervento. Cocciolone e Bellini, precipitati in Iraq, la missione italiana connessa all’alleanza anglo americana, ha riscosso i pagamenti sulla catena petrolifera della Q8 petroli nazionale. La Libia, una nazione senza debito pubblico, con buoni rapporti con l’Italia, colpevole per i francesi di Sarkozy e per i soliti anglo americani di battersi per il petrolio pagato in euro, abbattendo l’agemonia del dollaro, trucidato il tiranno, perché santo non è stato, l’italietta penisola, si trova a duecento miglia marine dalle sue coste, ha un contenzioso spalancato con la dilagante avanzata dell’estrema islamica. L’Islam è un conto, l’islamismo è un’altra branca religiosa. Sarebbe come paragonare un certo Giovanni Bernardoni di Assisi “chiamato il figlio della francese” prendendo poi, il nome Francesco, con una lunga lista di papi medievali, incominciando da prima di Gregorio VII di Soana, ne passarono ben altri 23 “ventitre altri papi” dove nessuno di questi interruppe le carneficine, le crociate terminarono sotto il potere temporale di Clemente V di Villandraut. Il peggiore riconosciuto storicamente è Innocenzo II di Segni, il nome datogli dalla chiesa fu decisamente, inappropriato.

Cercate di comprendere l’enorme differenza che passa da un islamico credente a un osservante. L’osservante s’identifica con il papato, e il credente con Francesco. Da noi si parla di cattolici, dove sono i praticanti e i disinteressati non si sa, l’importante sia il piazzale dello Stato Vaticano affollato, per immergere quella parte dell’opinione pubblica in forte crisi di coscienza.
Gli assassini sono gli islamisti dell’ISIS, sono in primo piano sull’informazione internazionale, eppure si assassina ogni giorno in Italia. E’ una cruda realtà fatta passare sotto certe sceneggiature mediatiche nauseanti dove, il rispetto della vittima diventa strumentalizzato e il crimine avallato da buonismi, pietismi doppiamente offensivi, sbattuto in faccia alle persone per bene rimaste. Il crimine è un fatto e non una barzelletta, che ogni magistrato racconta a modo suo. Soprattutto, per un processo d’identificazione, non andrebbe (il crimine) reso pubblico, come sceneggiate virtuali, dove la TV pubblica sbandiera ai quattro venti. L’ISIS attraverso il processo d’identificazione, seguito dal principio d’emulazione, dilaga a macchia d’olio il suo odio verso l’Occidente, usando esattamente i principi di causa – effetto che porta in evidenza che lì islamismo non è una corrente integralista solo fanatica, ma al contrario chi imbracciano l’arma, sono gli studenti usciti dalle università dell’Islam, dove in molte migliaia hanno deciso per diventare la branca islamistica terrorista.

L’Italia è la porta dell’Occidente e la Libia è strategicamente l’ingresso Mediterraneo adatto per la continuità di un'invasione pacifica, incominciata vent’anni fa che adesso è matura per un attacco deciso. La Francia, starà in guardia e aspetterà che l’Italia sia colpita, la Germania al sicuro dietro la cortina delle Alpi aspetterà che gli eventi assumano un pericolo imminente e le alleanze anglo americane forse avranno altri problemi gravi da risolvere, e l’Europa sarà facilmente messa in ginocchio di attacchi terroristici difficili da prevedere, perché in una guerra il nemico lo trovi sul fronte, mentre, il terrorismo è il vicino di casa e non lo sai finchè colpisce.

Strano, per alcuni inconcepibile che le onde spazio temporali rimandano delle condizioni simili, ma non uguali, sulla distanza di secoli? Certamente, è possibile, specialmente se le condizioni si presentano inverse, invertite, significa che una stessa causa ha solamente cambiato l’effetto sull’uomo, l’artefice di ogni azione che destabilizza l’equilibrio primordiale. L’uomo strisca fin dalla sua comparsa sulla crosta terrestre e ancora non ha capito d’essere un ospite e non un dominatore. Le crociate si sono concluse come un tremendo errore per la chiesa e per l’Europa intera, l’ISIS seguirà la stessa sorte ma prima i fiumi di sangue provocati dai crociati bagnando l’Arabia dovranno scorrere sull’Europa.

La Giordania ha dichiarato guerra al califfato, Hollande ha inviato una porta aerei nucleare, nel Golfo Persico per azioni contro i miliziani dell’ISIS. La Turchia aspetta e Israele richiama in patria ogni israeliano in Europa, la stessa italietta sta imbarcando gli italiani in fuga da Tripoli prima d’essere assediata dall’avanzata jihadista. Senza la resistenza peshmerga kurda in Libano su Mosul, la Turchia sarebbe passata al contrattacco?
Diciamola tutta la verità, dopo sessant’anni di pace ricevuta in eredità dai nostri padri, noi ci siamo crogiolati nell’indifferenza totale, anche quando le guerre imperversavano in Kossovo, Iugoslavia e Montenegro a soli ottanta chilometri dalla coste italiane.
Finchè la tegola cade sulla testa degli altri, non colpisce la tua.

.è il caso di scrivere; ai posteri l’ardua sentenza?!

Il Giornale di Sven ringrazia.

Ps. Se siete arrivati fin qui, siete davvero al di sopra la media sull’indifferenza sociale, credetemi.

.ps. il Giornale di Sven, occupa la sezione “Forum Discussione” e non interferisce con le sezioni modellistiche pertanto, si può evitare di leggerlo se alcuni contenuti, per certe mentalità, possono risultare difficoltosi da comprendere. Ho scritto “comprendere”, non da leggere o da capire completamente.

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gio64




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MessaggioTitolo: Re: L'anno mille .... dieci secoli fa.   L'anno mille .... dieci secoli fa. EmptyDom 15 Feb 2015 - 18:33

......difficile accettare e vivere ripercusioni di una storia scritta oltre 1000 anni fa.......... Evil or Very Mad
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Sven Hassel

Sven Hassel


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MessaggioTitolo: Re: L'anno mille .... dieci secoli fa.   L'anno mille .... dieci secoli fa. EmptyDom 15 Feb 2015 - 18:44

gio64 ha scritto:
......difficile accettare e vivere ripercusioni di una storia scritta oltre 1000 anni fa.......... Evil or Very Mad

.... dimentichi l'Era dell'Acquario? Dove ogni nodo arriva sul pettine? Assistiamo ogni giorno a sconvolgimenti mai visti prima e l'esplosione tecnologica uscita come per incanto in un solo secolo cosa vuol dire? Finisce un'era per incominciare un'altra, è assodato storiograficamente assogettando civiltà scomparse, succedute a intelligenze che ancora oggi, sono dei misteri. Come puoi fermare un'eco? Una vola lanciato l'urlo .... dopo tutto siamo solo agli inizi. E lo Sven potrebbe sbagliare le sue catastrofiche storie .... Wink

lol!

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