... sessantun anni in motocicletta.

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Ricordo che la sezione "discussioni" ovvero il forum del sito, serve per ogni tipo di comunicazione e che chiunque può occupare uno spazio come vuole e come crede per se stesso.

... in questi giorni ho superato i 400.000 chilometri in motocicletta, niente di eccezzionale per chi con una motociletta ha compiuto qualche giro del nostro pianeta, diventato piccolo per i mezzi di trasporto a disposizione ... un traguardo raggiunto con un turismo internazionale che ha toccato l'Austria,Svizzera, la Germania, il Belgio e l'Olanda, la Francia per decine di viaggi con obiettivi storici, la Spagna e il Portogallo, senza trascurare l'intera penisola italiana, che sul confronto europeo, non è seconda per spettacolarità paesaggistiche e monumentali ...

La tavola è realizzata a pennino è inchiostro macchiata a pennello.



.......... com'è naturale per il mio carattere, ironizzare provocando, anche nelle immagini sensazioni comunicative, perchè l'arte della parola firma nel meglio o nel peggio l'autore. L'uso di spazi per dire, o per dare l'immagine personale di chi siamo oltre la presenza virtuale attraverso il web (strumento sotto moltissimi aspetti "idiota" e impersonale) che sminuisce l'autentico rapporto sociale isolando l'azione vera e propria in favore di un "mutismo pensieroso" sterile e impoverito sul dialogare. Tempi moderni in cui non mi ritrovo con chi pensa senza agire .........

La passione per la motocicletta (per me) ha significato "movimento" ha voluto dire che potevo uscire dal paesello natio per esplorare luoghi da scoprire avendo la fortuna d'essermi trovato nelle prealpi lombarde ricche di valli, pianure e laghi stupendi. Nonchè, a due passi dalla catena delle Alpi con passi e cime oltre i mille metrti facilmente raggiungibili.

... tanti chilometri con la moto giusta, significa capire un veicolo sul quale affidare la propria pelle "responsabilmente" in comunione d'intenti che vuol dire la costruzione di un rapporto tra il veicolo e chi lo usa, che dev'essere di reciproco rispetto incominciando dalle attenzioni meccaniche indispensabili per assicurare mete di migliaia di chilometri in paesi sconosciuti senza problemi sul ritorno a casa ... gomme in perfetto ordine ... osservanza sulle norme di circolazione ... velocità turistiche per assaporare interamente luoghi e immagini che restano impresse per sempre dentro ...

Come dimenticare la prima scassata moto da 5.000 lire ......



... del 1955 ...............  

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Complimenti e....continua a trattarlo bene il bmw

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Grazie Paolo .... il BMW è lustro e vegeto come un pivellino ai suoi primi chilometri.



Nonostante i suoi primi 27 anni sulle strade.



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... negli anni cinquanta, soldi pochi ma passione tanta, cercavi le motociclette usate da riverniciare come questa Capriolo 100cc .................



... aspettando i diciotto anni per la moto tutta "nuova"



................... che però, piaceva a papà e non a me

... così arrivò la sportiva d'eccellenza per quei tempi, un gioiello come poche motociclette famose



... arrivarono l'auto e la moglie mettendo su famiglia finchè sempre di seconda mano per 15.000 lire restaurai una Gilera 250 N del 1955



... smontare e rimontare i motori non è stato un problema, ma soltanto un curioso divertimento

... quando le Harley Davidson non erano una moda, con quaranta mila lire andavo in giro con una 750 WWLA residuata bellica rifatta interamente del 37



... seguita dalla versione civile del 46



............ questa fu una rarità in Italia, trovai senza saperlo, una XLCH 900 da 80cc importata da un privato biellese che non digeriva la messa in moto a pedale ...



... la stravaganza americana stava tutta sulla cubatura della cilindrata e per la meccanica con i cilindri a V che attirava l'attenzione e la critica dei puristi per le inglesi ...

... e mi cercai una Triumph 650 Bonneville, adatta per le strade del Lario, dove le italiane del tempo ansimavano nel tenere il passo





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....... poi arriva il trial, una disciplina insostituibile per la formazione caratteriale, dove l'errore diventa la penalità da scontare ...



... è la Spagna che fornisce la materia prima da forgiare in gara



... ma arriva anche la giapponese Yamaha 250



....... e sono anni di immersioni nel verde della natura con un esercizio fisico e psicologico da cambiare la vita ... lo sport seleziona implacabilmente l'individuo e anche se lo pratichi per divertimento ti ritrovi in competizione con altri con una marcia in più, o con una in meno ... la motocicletta è come il cavallo, se non l'ami veramente ti tradisce .........

... qui avevo persino i capelli in testa



........ eeeeeeeeeeeeeeeeeh tanti anni in meno







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... finito il trial si torna sulle strade con l'Aquila di Mandello ... con il contatto dell'asfalto la guida è tutta da rifare ... ci vollero mesi per riprendere confidenza con il traffico stradale assente nei verdi boschi



... con il monocilindro Yamaha RS 500 furono 15.000 chilometri di pum pum



... per il V 750 per un "giro d'Italia" come rodaggio



...................... poi ........... successe che mi stancai di comprare moto, i soldi erano pochi e la passione tanta, così decisi che le motociclette me le sarei costruite da me

... un tizio che mi doveva un favore vinse a carte un rottame



... buttai tutto nei ferri vecchi e mi tenni il motore, lo smontai e lo rifeci interamente



... cedendolo per una cifra folle che servì per finanziare la linea chopper (in Italia sconosciuta negli anni settanta) il chopper per strano si creda, possiede dinamiche motociclistiche d'eccezione, quali il baricentro raso terra, l'assenza di sospensioni che lo rendono stabile, la leggerezza e la direzionalità granitica ... tutto, naturalmente dipende dal progetto riuscito e non ne fallii uno, a detta dell'ingegnere Seregni della Fantic Motor che puntualmente seguiva le mie artigianali creazioni





... finito un prototipo ne incominciavo un altro con il ricavato monetario



........ e difficile da credere :mrgreen: con queste "motociclette" ci andavo in giro



... scendendo dal santuario di Oropa, in Piemonte, un poliziotto motociclista mi avvisò che avevo perso la targa ................ il fatto è che non c'era nessuna targa ... un bel niente di niente, perchè le trafile per le omologazioni per veicoli autocostruiti in Italia non consentivano nessuna possibilità d'essere omologati per la libera circolazione ....... per un paio di volte evitai il sequestro della moto per una semplice ragione: non risultava in alcun modo come veicolo iscritto sul pubblico registro. Non poteva neppure essere considerato un "veicolo" sottoposto all'esproprio esponendo l'eventuale autore (polizia stradale o carabiniere) a una denuncia per appropriazione indebita, nonchè abuso d'autorità e soggetto a rivalsa penale anche come persona civile ... meglio evitare l'ignoranza in materia sul diritto di circolazione, con un appropriato studio sui diritti e doveri del cittadino ........ oggi, tutto questo non sarebbe possibile

... facevo tutto da solo, anche le decorazioni



.................................. e sapete qual'è la differenza fra queste autocostruzioni e il modellismo? Nessuna differenza!

Il modelismo inteso come una scala minore, è uguale alla scala 1.1.

... commissionato direttamente dalla Jack Daniel's









....... non esistoni limiti se non imposti da noi stessi ...........................................

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Bella storia... ma non siamo ancora arrivati alla tedesca.

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.............. esatto Raff.

... a metà della vita non sai ancora cosa vuoi con precisione, lo intuisci ma è difficile da mettere in pratica, soprattutto perchè lo "pensi" e questo esercizio ti immobilizza. Pensare, l'influso della cultura greca .... il pensatore .... pensa prima di parlare, pensa prima di agire ...

Non fu una passeggiata ma in un paio di anni riuscì a capovolgere i miti ereditati scolasticamente in favore di principi del tutto nuovi da sperimentare, come per esempio: Essere. Decisi di fare quello che più mi piaceva, disegnare, dipingere, cioè mi misi a Fare.

... l'antichissima sapienza Veda cita un dogma: Essere - Fare - Avere. L'ultima parte, se osservi le prime due citazioni, è soltanto la conseguenza naturale. Funziona nel momento che decidi "chi sei" e cosa vuoi fare di te nella vita ...

Costruire "motociclette dal nulla" senza possibilità di omologarle diventò un esercizio utile per mettermi alla prova, le cedetti a collezzionisti con l'impegno "notarilmente documentato" che mi esoneravano da ogni responsabilità e mi dedicai all'art disegner progettando modifiche per motociclette, forcelle, telai, serbatoi, etc. curandone l'estetica e naturalmente la decorazione - verniciatura. Iniziò un decennio dove se non andavi in giro con una moto stravagante, colorata e aerografata, non eri al centro dell'attenzione. Una moda importata dal resto d'Europa e nata in America, intuì che fosse un'onda da cavalcare senza esitazione e un fuoco di paglia pronto a spegnersi d'incanto. Ho dato il mio contributo firmando centinania di lavori, moto, caschi, serbatoi, auto, imbarcazioni, aerei, occhiali, sci, borsette, indumenti, scarpe, autocarri, scooter, biciclette, frigoriferi, etc. alcune motociclette personali diventarono il passepartou dell'attività, la Goldwing nella sua esagerazione



monumentale servì come biglietto di visita attirando le api sul miele.

... nel box contai 8 motociclette mie. Ritiravo solo esemplari particolari che rivendevo dopo leggere modifiche. E non c'era nessuna tedesca. La prima arrivò per un recupero di un conto in sospeso con un meccanico in bolletta, chiusi la faccenda con una BMW K100 in buono stato ma che nessuno voleva. Tre mesi dopo dopo feci l'errore di usare la tedesca per un viaggio in Austria via Resia, Innsbruck, Salisburgo, Spittal, Lienz, Bolzano, e sparirono le altre "scomode" motociclette inadatte per lunghi viaggi. La tedesca, ebbe la meglio e si meritò la fama di " le locomotion a detta francese" e i meriti della altre tadesche che seguirono macinando chilometri in lungo e in largo senza nessun problema (la seconda ruppe il cambio a duecento metri da casa) ..... una batteria mi lasciò per il troppo caldo e mi feci Marsiglia -Lecco senza spegnere il motore. Senza corrente, la pompa e l'iniezione non permette neppure a spinta di partire ... la logica tedesca: se ti brucia una sola lampada, la moto non riparte ..... sul libretto d'istruzioni: cambiare marcia con il piede sinistro. La leva del cambio si trova appunto a sinistra, con il piede destro sarebbe impossibile inserire una marcia ... se la moto non parte: inserire la chiave d'accensione nel quadro ...



Un abbraccio grosso per te e Mia.

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.... alcuni progetti in parte realizzati per conto di privati, sotto un motore AlfaRomeoAlfetta fu abbinato a un cambio automatico (Idroconvert Guzzi)



... schizzo per spunti accessori



... le sovrastrutture disegnate finirono su di una Harley "post atomica"



lo studio sul telaio rigido si concentra sulla forcella anteriore che dev'essere d'eccellenza rivoluzionaria



.......... dai progetti uscivano aborti del genere inguidabili        



... il serbatoio da tre litri si trovava sotto la sella e una pompa portava la benzina ai carburatori ... i curiosi impazzivano cercando per capire come funzionava il motore ... in questa versavo del the in bottiglie di Ballantine's nel serbatoio, la benzina si trovava nella borsa appesa al sissibar della sella, e gli spettatori credevano che il motore andasse a whiski ... da uno coperto di tatuaggi disegnati sulla pelle, sporco e cattivo con la benda sull'occhio e il toscano "disgustoso" in bocca ... l'effetto teppista era assicurato ... chi non sa cos'è un raduno biker's lasci perdere l'introduzione in un mondo a se       gli harleysti dei nostri giorni fanno ridere ai vecchi raider's di quarantanni fa .....



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......................... il Gero in solitario



... e in coppia      



... i chilometri complessivi fatti in motocicletta sono certo più dei quattrocentomila "celebrati" ma poco importa finchè continuo una passione incominciata all'età di undici anni salendo su di un Aquilotto Bianchi poco più di una bicicletta a motore che viaggiava ...





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..... succede che bazzicando nel mondo biker's dove i chopper incontravano il favore di moda e le decorazioni mi portarono a chiudere l'attività grafica per occuparmi a tempi pieno sulle decorazioni aerografiche richieste come l'aria respirata

Le "mie motociclette" diventarono i promoter viaggianti dandomi la pubblicità indispensabile per farmi un nome nazionale sulle decorazioni aerografiche.





... ogni raduno motociclistico mi portava un mese assicurato di lavoro e lì da sgobbare lavoravo anche di notte per mantenere l'impegno sulle consegne ...



.... l'esemplare unico sul soggetto modellistico è derivato dall'unicità di consegnare una livrea decorata garantendo un tema irripetibile ...













......... non ho disdegnato le auto



... alle mie spalle c'è il cofano di una Lancia Trevi



... un altro cofano







....... la Goldwing usata come vetrina di prersentazione firmata GERO



... e siamo nel 1991



............. contemporaneamente riprendo il turismo motociclistico oltralpe con la motocilcetta di turno

... la Suzuki 1100 GK



... Suzuki 1100 E



... Suzuki 1100 Katana "turistica"



... la prima BMW sul Moncenisio con 140.000 chilometri



... la seconda RTL appena uscita dalla verniciatura con 87.000 chilometri

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... in Sicilia a Messina



....... l'ultima RT con i suoi 27 anni e 120.000 chilometri in Portogallo



... a Rennes le Chateaux



........ insieme di recente in Andorra, Spagna



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10 giri dell'equatore!

Topic meraviglioso, grazie della condivisione

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.... a differenza del 97% dell'utenza web, noi due siamo dei "comunicatori" e cioè l'anima della parola indispensabile sul dire senza passaggi obbligati. Questo è un sito con uno spazio pubblico pressochè ignorato a dimostrazione che la parola si è trasformata un silenzio incancrenito. Sveltito dai networck, dai blog e twitter, una corrente completamente asettica, minimalista, sinteticamente arida che spegne la scintilla del contatto umano e il problema sta proprio nella crescente incapacità di parlare di loro stessi apertamente, quale fosse insostenibile dire senza compromettersi. Abbiamo un sociale represso, culturalmente impoverito, conchiuso in minuscoli clan, ottuso dal sentito dire e intimorito, frenato, cristallizzato sull'opinione congelata. Oggi aprire bocca, fa paura? La aprono solo i rincoglioniti, asini che rispondono al raglio di altri asini?

Allora è vero che, l'intelligenza d'altri da maledettamente fastidio!

... parlare di cultura o di celebrazioni, di viaggi e di storia, da fastidio? Da addirittura fastidio parlare di modellismo su di un sito modellistico per "eccellenza"? ... Sì. Ne abbiamo avuto ampie prove. Da chi non hanno capito che senza provocazioni la piattezza ottusangola nazionale impantanata nello stupido conservatorismo, non si schiodava dell'empas letargico ... tutti bravi adagiati sull'alloro rinsecchito? Ma per piacere, comunicano di più gli animali agitando la coda, che le persone con la parola ...

Entrambi amiamo i viaggi, non siamo turisti ma viaggiatori, una differenza enorme se approfondita, sappiamo cogliere nella parola la forma di comunicazione senza limiti (il turista si muove nell'ambito del gregge controllato dal cane pastore) il viaggiatore non ha nessuna paura di sconfinare dov'è permesso.


Grazie dell'apprezzamento.

... lo Sven in solitario



... in serena    compagnia






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I nuovi 'social' media facebook/twitter/etc. non hanno introdotto un metodo di comunicazione migliore, ma solo uno più rapido e 'leggero'.
18 anni fa su internet si "chattava" con mIRC o ICQ, e in chat, rassicurati comunque dalla protezione offerta da distanza e nickname, si riusciva a dirsi cose più profonde che di persona, a quatr'occhi. E potevano nascere amicizie vere prima ancora di essersi mai scambiati una foto, perchè si trovavano cose in comune che andavano oltre qualsiasi maschera 'social'.
Poi si è passati agli SMS e al 'nuovo linguaggio' minimalista ad essi legato, in cui nemmeno la forma di ciò che si scriveva aveva dignità.
Ora è tutto un grosso bluff, un puzzle senza senso di 'mi piace', '+1', 'amicizie' al solo scopo di avere un numero alto di 'amici', video e citazioni altrui, foto condivise con commenti insulsi...
E' l'enorme paradosso della civiltà della comunicazione: mezzi efficienti e rapidissimi di comunicazione hanno solo messo in evidenza la scadente capacità dei più nel farlo, sia a livello lessicale che contenutistico, e stimolato la pigrizia nel dirsi qualcosa di decente, anziché la ricerca di un contatto più vero.
Come aver abbellito con colori, piume e brillantini la già esistente maschera indossata ogni giorno.

Ciao Swen sei FANTASTICO, non ho altre parole.
Un saluto dal soldato semplice Maurizio.

p.s. bellissime le foto e stupendi i tuoi lavori sulle moto. BRAVO

a ri ciao

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... scrive Bore: Come aver abbellito con colori, piume e brillantini la già esistente maschera indossata ogni giorno.

La pubblica ottusità del sentito dire!

... l'intelligenza facile, a buon mercato, presa in prestito per nascondere l'abissale ignoranza individuale che arranca senza neppure comprendere da che parte girarsi ...

Quando seppi, più di trent'anni fa, che il 3,7% umano trascinava il resto dell'umanità sul cammino della sopravvivenza, rimasi scettico per rendermi conto in seguito di trovarmi circondato da persone allo sbando parziale, perchè una parte della stessa testa non va d'accordo con l'altra.

...... in trent'anni la condizione è peggiorata!

Ola Bore



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maurizio47 ha scritto:

Ciao Swen sei FANTASTICO, non ho altre parole.
Un saluto dal soldato semplice Maurizio.

p.s. bellissime le foto e stupendi i tuoi lavori sulle moto. BRAVO

a ri ciao  

.... ho fatto dell'esistenza la ricerca del piacere che risiede nel conoscere, circondandomi di occupazioni "divertenti" e ringrazio per l'apprezzamento. Se ci metti la passione sposti persino le montagne ... figuriamoci le piccole cosette di ogni giorno ....

Recupera le forze e riparti per un'altra avventura.



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...... con l'anzianità di ventisette anni, la tedesca si è meritata l'iscrizione FMI come veicolo storico ...



A pieno diritto come una vecchietta che ha dato molto a chi l'ha sempre trattata con molte attenzioni.

................. le BMW, come molte altre motociclette, costano un occhio della testa non appena superano la soglia delle filiali tedesche, tenerla in perfette condizioni diventa una condizione abbastanza onerosa pronta nel ripagare una garanzia del ritorno a dove sei partito, che non è poco



... per l'appassionato non conta la marca, contano un paio di ruote! E molto, tanto spazio ........... infinito ...

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......ahhh le risaie novaresi........curvone di Pagliate


...... direzione Granozzo, ad attendermi i soliti perditempo ospiti della famiglia Gavioli



... che con grazia e buon gusto



.............. sempre nell'infinito verde sconfinato



... spazio in cui lo Sven già satollo di spirito ascetico dell'ottima tavola rinuncerebbe sicuramente



... credevi forse tu che, nei miei chilometri ignorar avessi di casa i tuoi?



................ facil fu in codesta landa colorata onorar il desio in bona compagnia di sagaci birbanti mai sazi di bocca riempir e strafogar chi di birre e d'altri di vin, senza lo ignorar la riserva Gavioli che di grappe d'assaggiar non fu nessun di meno nell'arrossir vergogna



... facil fu per me ignorar chi dell'ingoiar lo ben di dio s'abbruttivano come animal selvaggi affamati



..................... dove lo Sven assente, meditativo, sperso nello natural splendor mirante, nutriva si l'anima punendo lo corpo mortal, che come lo disse lo grande Lionardo: l'omo lè come lo tubo, da un lato ingoia e dall'atro caga!

La vita signori è fatta di tante parole, troppe inutili, molte inascoltate, moltissime neppure comprese, la vera essenza della vita è il fare. Fare! Signori, quanto leggete e vedere, sono fatti!

Lunga vita e benessere alla famiglia Gavioli.



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