LAVELLI GIOVANNI
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 Muri, barriere, filo spinato.

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Sven Hassel

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MessaggioTitolo: Muri, barriere, filo spinato.   Muri, barriere, filo spinato. EmptyGio 24 Set 2015 - 16:34

Muri, barriere, filo spinato.

… dalla notte dei tempi l’uomo ha difeso i suoi confini erigendo sistemi invalicabili, un esempio è la Muraglia Cinese contro l’invasione mongola, eretta non per fermare l’uomo ma efficace per impedire alla cavalleria di poterla valicare con il cavallo, anche se bastò alle orde mongole aggirare l’ostacolo dove terminava la Grande Muraglia ... e la Cina non fermò l’invasione …

La Linea Maginot, doveva fermare i tedeschi, un’opera colossale stupidamente inefficacie perché i tedeschi la ignorarono.  I romani costruiscono il Vallo di Adriano per impedire l’invasione dei britanni. I russi divisero Berlino con un muro. Le coste italiche del Sud sono costellate da torri d’avvistamento contro le antiche invasioni turche. Abito sul Lario, una porta d’accesso per le calate secolari dei barbari dallo Spluga e dal Maloia, senza muri ma le torri d’avvistamento romane ancora oggi visibili all’armavano la popolazione alla difesa della propria terra e (vita) perché a nessuno piace cedere quel misero poco che riesce a far suo nella vita.

… capisco l’esodo, e cerco di capire l’immigrazione sotto il profilo umanitario di persone in fuga da nazioni compromesse da interessi internazionali e che “vedono” non certo l’intera Europa ma la Germania, come vedevano l’America chi lasciavano l’Italia nel 1900, scoprendo quanto queste terre promesse fossero amare. Una nazione ha il diritto di costruire un muro di contenimento per arginare, controllare, un ingresso sociale da tutelare, senza farsi travolgere da opinioni buonistiche mercanteggiate da politiche con interessi di pura opportunità dichiarata? Chi entra come un lavoratore, è ben accetto e chi invece si presenta come profugo (nemmeno la seconda scelta) perché la terza sono avanzi di galera lasciati in libertà, quest’ultimi rappresentano il problema che trasformerà l’Europa in Eurasia in meno di un decennio …

L’America bacchettona, ha il suo muro sul confine messicano e la Spagna sul Marocco, la Francia ha steso il filo spinato sulle coste mediterranee, provvedimenti per un contingente da amministrare, da integrare, accogliere come futuri cittadini riconosciuti attraverso sistemi organizzati che hanno richiesto strategie logistiche decennali per diventare veri e propri canali d’accesso senza traumi.

… il Mediterraneo è stato assaltato da una “pubblicità assassina” e completamente sottovalutato da ingenui migranti debitamente incanalati dalla malavita che, non da adesso ma da un decennio, ha ricavato milioni di dollari tracciando mappe per l’immigrazione clandestina dai Balcani all’Africa centrale, dalla Nigeria all’Etiopia, Ucraina, Moldavia, Turchia, Egitto, Grecia, Romania, Kurdistan, Iraq e Palestina …

Ho ascoltato dire, poveri diavoli, sul conto di immigrati! Col piffero, se hanno percorso migliaia di chilometri di soldi in tasca, ne devono avere, altrimenti come possono sborsare dai 500 ai 1500 euro/dollari per un gommone, che ha la portata di venticinque persone e ne imbarca il doppio? Per 40.000 quarantamila euro in media, una carretta del mare partita dalla Turchia ne imbarca 15.000 per 11.250.000 un affare colossale ben apprezzato dall’italica mentalità amministrativa, che alzando le quote d’ingresso, ha speculato sui rimborsi profughi. Poveri diavoli da entrambi i lati si guarda la faccenda, senza capire “veramente” quanto succede a due passi da casa nostra (due passi nel senso che domani, l’integrazione forzata) cambia per sempre il volto dell’Italia.

… non cercate i gommoni che imbarcano i profughi, non sono in commercio e neppure omologati, sono costruiti in Calabria, Puglia e Sicilia, e sono spediti in Libia da anni con profitti che rendono alla pari della droga. Sulle rotte di ritorno i mercantili imbarcano i “paganti di rispetto” cioè disposti a sborsare anche 3000 euro a persona, quindi i soldi ci sono e l’immigrazione ha già incominciato a portare economie sommerse a beneficio delle organizzazioni criminali. Sullo sbarco, trovano la compiacenza di trasportatori disposti a smistare i migranti nel salernitano (raccolta pomodori) o reimbarcarli per la Liguria, porta francese per l’Europa. Altre migliaia raggiungono Roma, altre Milano, smistate dai centri d’accoglienza che incassano dallo Stato, i nostri contributi spesi non per coltivare mele, ma solo per mangiarle. Parlo per causa e non scrivo per riempire le pagine: in paese ci sono migranti di colore che chiedono un euro (l’elemosina) e la gente per sgravare il senso di colpa verso l’indigenza d’altri, lo concede volentieri. Ebbene, mi sono messo in osservazione fuori dall’uscita del supermercato e in un’ora, su 235 persone 78 hanno messo le mani in tasca, sono settantotto 78 euro e questo individuo staziona tre mattine alla settimana, spostando la sua presenza su altrettanti supermercati zonali. Beccato per caso di pomeriggio fuori di un supermercato lontano da dove abito, ho chiesto dopo la solita richiesta di un euro, perché non si cercava un lavoro dignitoso e che l’accattonaggio, oltre che meschino per un ventenne, è anche un reato in Italia. La sua risposta muta nei miei riguardi, la lascio immaginare ... i conti della serva: in tre ore 234 euro per tre mattinate fanno 702 euro. Per sei mattine, tre in un supermercato e tre nell'altro 2106 euro e per 6 pomeriggi fanno 4212 euro per sei giorni che, farebbero 16848 euro in un mese di "capo mi dai un euro che ho fame" ...

Perché ho citato questo tipo d’imprenditoria?

Semplicemente perché è agli antipodi per la nostra mentalità, come lo sarebbe un’integrazione senza scontri culturali.
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MessaggioTitolo: Re: Muri, barriere, filo spinato.   Muri, barriere, filo spinato. EmptyLun 28 Set 2015 - 9:48

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La nostra molle, remissiva cultura del saper vivere sopra le nostre possibilità (parli solo chi non ha acquistato a credito) che fa mutui ventennali per l’abitazione, prestiti familiari per vacanze, rateazione auto, debiti per tutto il resto e parlavo di cultura associata come una forma di normale socializzazione, dovrà integrarsi con etnie nate, vissute e cresciute sopravvivendo attraverso espedienti a noi neppure immaginabili. Bande albanesi organizzate “paramilitari” assaltano ville e rapinano i proprietari. Gruppi sinti e rom spadroneggiano con mitragliatori rapinando farmacie, tabaccherie, gioiellerie senza disdegnare i bancomat. Senza trascurare i rumeni avanzi di galere. Per assimilazione e per associazione, i cani sciolti, quasi sempre in coppia, ammazzano ultra ottantenni per la misera pensione. Se il profugo ammazza il marito e getta la moglie dal balcone, che fare? La giustizia italiana per immigrati già naturalizzati dallo Stato, la considerano risibile (rispetto ai paesi d’origine) … in Moldavia per una mucca rubata sparisci per cinque anni in galera … ed è meglio non chiedere notizie. Nel Mali il furto costa la mano sinistra. La lapidazione è praticata in Somalia. L’Iran sospende la lapidazione nel 2010 e la ripristina nel 2012. In Pakistan la donna è condannata a morte a colpi di pietra. S’integreranno le giovani generazioni di differenti religioni o i padri ammazzeranno a sassate le figlie innamorate di ragazzi europei? Un marocchino mi ha spiegato che una bicicletta da noi appoggiata al muro, al suo paese è del primo che la prende. Nel Burkina Faso, se scappa un mulo o un cammello di un proprietario, è di chi lo riprende.

… siamo pronti per tendere la mano lasciandoci l’intero braccio? Conosciamo almeno “lontanamente” la mentalità di migliaia di profughi di cui (due terzi sicuramente delusi) non appena l’inverno entrante li costringerà a temperature nordiche in centri d’accoglienza inadeguati, a spese dei contribuenti, politicamente divisi fra i prescelti e gli scartati, da collocare dove? L’Italia è partita con il piede sbagliato con l’assistenzialismo e togliere i benefici a coloro che da quattro vivono in panciolle nei resident, hotel e alberghi a tre e quattro stelle, sotto l’egida politica “leggi protezione” come reagiranno alcune migliaia di extracomunitari stanziati e coccolati se si toglie il loro lecca, lecca? Potrebbero protestare e per abitudine farlo alla maniera “culturale” del paese di provenienza. Per quello che conta la giustizia italica, il buonismo mette una pietra sopra a qualche sbaglio di troppo …

I greci non sono di meno dei libici, per un tratto di mare di soli sedici chilometri in gommone, chiedono 1500 euro per l’adulto e 750 per i bambini, per un carico (pieno) riducono il costo da 1300 a 500 e i rischi aumentano. Arrivati in Turchia, l'agenzia Frontex ha messo in relazione lo straordinario aumento di migranti di origine africana con gli scali e le rotte servite dal vettore turco; si è registrato un aumento del 900% dei congolesi, del 600% dei camerunensi e del 400% dei ghanesi e questi tre Paesi sono tra quelli più serviti dai voli della Turkish Airlines. La compagnia aerea turca è accusata di business e il Console francese in Grecia di “vendere gommoni” ai profughi, insomma tutti si approfittano del momento per approfittare del grande esodo migratorio.
A partire dal 7 ottobre l’Unione Europea comincerà ad intervenire militarmente nel Mediterraneo per controllare, nelle acque internazionali, le imbarcazioni di ogni genere usate dai trafficanti di esseri umani per il trasporto illegale di migranti dalla Libia verso l’Italia.
Lo ha annunciato l’Alta rappresentante per la politica estera dell’Unione, Federica Mogherini, la quale ha precisato che i mezzi navali ed aerei saranno impiegati per bloccare, controllare ed eventualmente sequestrare le navi dei trafficanti che, una volta arrestati, saranno consegnati alle autorità giudiziarie italiane.
La Mogherini ha detto che è adesso disponibile un “quadro completo di come, quando e dove le organizzazioni e le reti dei trafficanti operano” e, quindi, ci sono tutti gli elementi per smantellare le organizzazioni criminali impegnate nel traffico di migranti.
Ci sono voluti molti mesi per raggiungere questa decisione dopo che le prime richieste si erano levate già a partire dallo scorso mese di aprile quando, a seguito della morte in mare di oltre mille migranti, l’intera Unione europea prese consapevolezza dell’importanza di scendere in campo contro le reti criminali di trafficanti e scafisti.
L’iniziativa di pattugliamento e di controllo europeo nel Mediterraneo e, in particolare nel Canale di Sicilia, potrà essere estesa alle acque libiche solo dopo che in tal senso si esprimeranno le Nazioni Unite impegnate per trovare un accordo tra i diversi governi attualmente autonominatisi in Libia.
Secondo le stime delle agenzie internazionali sarebbero oltre 13 milioni le persone che, dopo il 2014, hanno dovuto abbandonare le loro case, in gran parte quelle della Siria e dell’Iraq, diventando così profughi o rifugiati. Solo in Europa, e solo nel 2015, sono state presentate 700.000 domande di asilo.

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