LAVELLI GIOVANNI
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 La Scommessa.

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Sven Hassel

Sven Hassel


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MessaggioTitolo: La Scommessa.   La Scommessa. EmptyGio 11 Feb 2016 - 13:57

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La Scommessa.

… la guerra fa schifo. E sì.

Bhe, dici sì e basta? Da soldato ordinario del Fùhrer di Berlino, stanziato nell’est ucraino, di fronte a IVAN che spara dritto in fronte agli eroi dell’esercito tedesco, dico che la guerra fa schifo e lo dico da quando mi hanno arruolato in Finlandia con la cortese domanda: al muro come prigioniero di guerra o la divisa della Totenkopf? Da convinto assertore che la canna, piegata dal vento non si spezza, ho considerato che appartenere all’armata degli scheletri al più, diventavo un fantasma etereo, vantaggio dove le pallottole non incontrano nulla.
Sei scemo, come un asino. Certo, ma sono ancora vivo dopo quattro anni su ogni fronte merdoso e questo grazie alla pazienza che un nobile animale come l’asino, mi ispira una lunga esistenza. Ma tu sei un tiratore scelto e potresti scovare quei figli di troia che inchiodano la linea avanzata.
Potrei farlo, ma nessuno me l’ha chiesto ed io senza ordini dall’alto non muovo un dito.
Ma non dire scemenze, proprio tu che la disciplina non sai neppure cos’è, l’altra sera nel bordello hai sgozzato un caporale della feldpolizei della wehrmacht soltanto perché ti aveva sputato sul distintivo di tiratore.
Ho sgozzato il suo lato peggiore, da civile era un brav’uomo, forse un grasso postino o un pedante bidello scolastico, poi la divisa una volta indossata, cambia il carattere degli uomini e da gentili incominciano a sputare attorno senza timore di finire all’inferno. Sputare sul distintivo di un cecchino significa firmare un impegno immediato con Caronte destinazione l’Ade a calci in culo.
Quanti ne hai ammazzati di poveri diavoli?
Tutti quanti mi sparavano addosso, semplice no? Il tuo fucilone, quel ferro vecchio scassato che ti porti appresso, sporco come un sudicio porco, lo usi per pulirti su per il culo, o quando capita spari alle allodole?
Ma dall’altra parte, i cecchini di IVAN, ieri hanno centrato un maggiore appena arrivato che ispezionava la prima linea.
Un pavone di meno che il pazzo di Berlino ha inviato nelle fauci dei lupi di Oskcar Dirlewanger con un biglietto per l’inferno. Solo un fesso, ispeziona la prima linea in perfetta mascherata di galà, un boccone che non mi sarei perso e il collega dell’altro lato ha fatto un lavoretto preciso, standosene immobile nel suo porco nascondiglio. Un centro da manuale ha consacrato un eroe nazista al valore militare, la famiglia riceverà gli onori di guerra e la vedova si consolerà presto dimenticando un pavone in gallonato spedito dritto per un appuntamento con del piombo sovietico.
Voi dire che sai da dov’è partito il proiettile mortale?
Se tu fossi un pochino sveglio, lo sapresti senza fare domande.
Che vuoi dire pidocchio rinsecchito?
Dico che se scommetti mille vecchi marchi tedeschi, liquido il fantaccino tartaro in un sol botto.
Sai, dove si nasconde, e come fai a dire che è un mongolo?
Tartaro, non mongolo, suino imbecille. E’ un cacciatore di lupi, sa aspettare nel gelo senza un solo movimento per giorni, non mangia e si caga addosso il meno possibile, ma non è invisibile, almeno per me. So dov’è da una settimana e cambia di posto ogni due giorni, è metodico, è prevedibile come un tacchino molesto. Ce li hai mille marchi?
Certo che li ho, però aspetta, non sono così scemo da giocarmeli dei miei. Dammi un’ora e torno con almeno ventimila vecchi marchi, le scommesse piacciono a tutto il fronte e poi sono incazzati per tutti i cadaveri fatti fuori dai cecchini di IVAN.
Aspetta coglione puzzolente, sei davvero un autentico sacco di merda. Se le scommesse le raccogli su di me, ti rovini da solo, sanno chi sono e nessuno punterebbe su di un tiro mancato. Inventati un pivello appena arrivato che nessuno ha mai incontrato e sarai coperto di marchi.
Sei un vero dritto, tiratore scelto, un figlio di puttana tanto furbo, Ida la Cicciona sarebbe fiera di te.
E tu un idiota, Ida con i suoi centotrenta chili ti spaccherebbe in due con un solo cazzotto.
Ecco il malloppo, ci sono cascati. Era ora, imbecille, ho meno di mezzora di luce e se vogliamo alleggerire le truppe del Fùhrer degli spiccioli investiti sullo spettacolo, prendi il coperchio di ferro e con il tuo fucilone inutile, lo fai spuntare appena un poco quando lo dico io, sta pronto e fa esattamente quello che dico. Se sbagli, ti ammazzo all’istante e me la filo con i ventimila vecchi marchi come un fantasma, capito?
Pezzo di merda, ammazza cristiani, assassino prezzolato, stronzo fottuto, sei un cesso puzzolente, eeee ….
Falla finita cretino, o t’ammazzo subito. Sta calando la luce, muoviti.
Pronto? Alza lentamente il casco e fallo ondeggiare adagio, Vai!
Tiralo giù, subito. L’ho nel mirino, appena spara, è un cecchino morto, il fesso è il mancino che conosco da mesi, un cacciatore nato che non sa resistere quando fiuta la preda.
Pronto, vai lentamente e poi lo alzi un poco, è quel che aspetta per bucarti la tolla di ferro che metti su quella zucca vuota, ora.
Porco giuda mi ha centrato l’elmetto in pieno.
Già, e lui è volato al creatore dei tartari con il cervello in pappa, un altro idiota in meno a discapito di IVAN.
Adesso, svuota le tasche, non crederai che l’abbia bevuta la storiella dei ventimila franchi, non sono mica scemo e togli giacca e pantaloni, so bene dove, si nascondono le mazzette di marchi, avanti o ti buco anche il tuo cervelletto innacquato, marc!
Scherzi, sei impazzito. Sono una persona onesta e non ti do il diritto di darmi del bugiardo … metti via la Luger, fottuto assassino, ecco i ventimila marchi sull’unghia da dividere come oneste persone per bene.
Togli i vestiti o sparo.
Fermo, fermo, aspetta porco mondo, voi assassini sparate al primo povero diavolo senza nessun rimorso, non è giusto e va bene, volevo un piccolo extra per la raccolta delle scommesse, ho trattenuto solo altri diecimila vecchi franchi e centomila rubli come interesse privato.
Al tre, raggiungi il tartaro che sta bussando alla porta degli dei, uno …
Mi svesto, aspetta, aspetta, dannato cane finlandese, ecco tutte le scommesse, fino all’ultimo centesimo. Tocca a te, regolare le vincite, io non voglio un solo marco e un solo rublo, prendi tutto e va all’inferno.
Bravo soldatino del Fùhrer onesto come un pupo attaccato al suo biberon preferito. Ora, lascia i pantaloni e fila come un pollo spennato senza girarti. Se ti rivedo, sei morto, capito?
Morto sei tu, schifoso cecchino finlandese Otto Gruber, di Oberstdorf, in Baviera, macellaio di professione, ti promette di diventare la tua ombra e di spedirti al creatore in men si dica. Tu sei morto, porco sciacallo, ti metto addosso tutti gli scommettitori, non hai il minimo scampo, sei un idiota pronto per l’inferno, sono sessanta mila vecchi marchi e trecentomila rubli, che non potrai mai spendere.
Questo lo dici tu. E poi in fondo sono un onesto affarista, questi sono centomila rubli, sono una merda sovietica, ma sono sempre soldi buoni, te li sei meritati e adesso fila veloce.
Ricorda che sei un morto che cammina …..
Sì, sì, lo so, me l’hanno detto in molti, sparisci o ti ammazzo sul posto.
Lo Sven, toglie la sicura alla bomba a manico e regola i tre secondi, e lancia la pillola in direzione del pollo in mutande, che vola nelle braccia del Vahalla spandendo un mucchio di rubli bruciacchiati, un alibi per qualche creditore in cerca delle vincite. Un lavoretto ben fatto, da professionista, scemi del genere ne ho incontrati fin troppi e questo non sarà neppure l’ultimo. Il Fùhrer perderà il suo folle impero con una banda di smidollati macellai senza cervello.
Gli affari sono affari, e solo un idiota fa affari sporchi con un tiratore scelto che taglia un collo per uno sputo indecente sul distintivo di cecchinaggio. C’è in giro davvero della gente poca accorta, specie se incuranti della propria pelle e uno che minaccia sentenze e vendette, è uno che non sta al gioco e non sa perdere con signorilità, un perfetto cretino non dovrebbe neppure aprire bocca contro un agnellino finlandese, che neppure voleva entrare nelle file dell’esercito degli scheletri.

Racconto breve, proprietà personale.              Archivio n° 241.

DG.

......... dare un'immagine ai personaggi migliora la qualità della comprensione sul racconto ... a sinistra il maggiore Hinka, il Guercio. A destra lo stereotipo del soldato ordinario Sven Hassel ...

La Scommessa. Efly12

Sven vola a rapporto dal maggiore Hinka, ti vuole dietro la porta del cimitero giudeo di Brody, svelto.
Hinka è una brava persona, maggiore della Wehrmacht al comando della terza compagnia panzer stanziata, dove la spediscono. Ho fatto parte del suo equipaggio durante la ritirata e con calma ascolterò cos’ha da dire.
Il soldato ordinario Sven Hassel, è un personaggio totalmente inventato infilato nell’ultimo conflitto mondiale. Finlandese, con l’occupazione tedesca costretto ad entrare nei reparti volontari da spedire direttamente il prima linea con una croce gialla cucita sulla schiena, serviva per identificare i bersagli che si tiravano indietro, la prospettiva di sopravvivenza era pari allo zero. Sven, senza saperlo da insegnante scolastico, nel breve tirocinio a Torgau per la formazione militare, si dimostrò un tiratore nato e subito scelto e inviato al poligono di tiro della scuola di Hintonfragen per essere assegnato come cecchino scelto sotto le direttive del maresciallo Beniamin Johannes Heinrich Schultz, un giudeo travestito da nazista volta gabbana che aveva sostituito la Torah con il Mein Kampf di Adolfo, il baffetto imbianchino di Monaco, con idee da conquistatore. Uno dei soliti idioti capaci di trascinare enormi masse d’individui sotto terra prima della scadenza naturale. Vivere in questo mondo è già un rischio calcolato se ognuno pensa per sé, se capita di dare retta ad un altro, significa che hai già perso la tua direzione e che la fregatura te la sei cercata da solo. Volevo solo leggere dei libri e mi sono trovato a dover insegnare delle porcherie a degli innocenti ragazzini che avrebbero corso la cavallina nei prati non costretti a studiare delle frottole ingannatrici.
… se Hinka mi vuole, mi faccio un bagno caldo nelle cucine dell’Hotel Khreschatyk, i soviet amano gli sprechi d’acque termali e qualche brava donna del personale si potrà occupare del mio abbigliamento da fantaccino …
Esci immediatamente dal pentolone del rancio, pezzo d’imbecille nato. Sei per caso impazzito usare la mia cucina per lavare il tuo sudiciume infestato di pidocchi. Fuori di lì ho ti squarto come un porco.
… calma buon uomo, senza divisa non hai riconosciuto chi sono e se permetti, prima ti schiaffi sull’attenti regolamentare e mi presento: hai di fronte il Polizeiführer Erich von Bach-Zelewski, Höherer SS  dell’Allgemeine-SS immerso nelle calde acque della tua pentola del rancio truppa al quale manca, dello champagne gelato con molto caviale nero, burro salato, quindi raccogli la mascella pendente e fila immediatamente in cerca dei miei desideri e ti ordino, di mettere una sentinella alla porta, sono molto pudico e non mostro le mie nudità al primo venuto, fila grasso e unto cuciniere con l’aria da checca …
Volo mein Reichfùhrer, sarò di ritorno in un baleno.
… prima versa altra acqua calda, mi hai disturbato il bagno, forse potresti cucinare nelle trincee sul Volga, nella merda fino alle ginocchia, la tua occasione per servire la patria da vero eroe, qui mi sembri sprecato … pensa da idiota cuoco, da idiota cuoco morto sul fronte ucraino, un vero salto di qualità …
Ecco mein Reichfùhrer, quanto ha chiesto al suo servizio.
… vediamo, vediamo, sì, può andare, anche se le mie raffinatezze inorridiscono se assaggio un boccone nell’acqua della tua pentola, ora vediamo cosa puoi fare per me. Grado e carica in questa cucina?
Caporale Klotz Rimeht. Terza batteria sussistenza truppa, magazziniere e responsabile delle salmerie del battaglione Genio da Campo dislocato sul perimetro di Kiev, Ucraina, ai comandi mein Reichfùhrer‎.
… deficiente, so bene di trovarmi in Ucraina. Voglio essere magnanimo con te per la cortese disponibilità concessa cosi amorevolmente, il bagno mi rende sempre generoso e fingerò di non averti mai incontrato, se scrivi una lista di piccole pretese, che tu soddisferai completamente, portando tutto quanto al casino di Olga Dimytri Slovenka, consegnato personalmente da te alle ventuno e trenta esatte. Un omaggio a un superiore del mio rango non si nega e tu salvi il culo, dall’essere spedito sul fronte …
Ma è un furto, mein Reichfùhrer. E’ una lista enorme, un camion di salmerie che escono dai magazzini come posso giustificarle?
… che ore sono, per favore?
Le due e quarantatre, esatte!
… l’ordine per il fronte lo desideri immediato? Ci arrivi giusto attorno alla mezza notte e potresti incontrare il creatore, diciamo, attorno a mezzogiorno, ti va bene come programmino? Lo scrivo, lo consegno e tu parti diretto come una fucilata …
Mein Reichfùhrer Polizeiführer Erich von Bach-Zelewski, Höherer SS dell’Allgemeine-SS, consideri i suoi desideri come già esauditi e sul posto della consegna, frau Olga Dimytri Slovenka avrà la mia personale consegna all’ora stabilita, è un onore per me servire un eroe del Fùhrer Adolf Hitler.
… primo, Olga non è una frau, è la tenutaria del piccolo bordello e del fiorente mercato nero di questa redditizia cittadina, e se manca solo una virgola della lista assegnata, ti taglia la gola adagio, adagio … ora sparisci che aspetto la fantesca con tutto il mio guardaroba lavato e stirato di fresco per una missione d’alto rischio, con un buon uomo che mi aspetta trepidante e che non posso far aspettare oltre, sai, un occhio l’ha perso in battaglia e l’altro lo darebbe volentieri per vedermi sotto i cingoli del suo ferro vecchio … vai, vai, fila …
Fermo tu, da dove sbuchi?
… esco dalle cucine, sei forse scemo caporale?
Ho l’ordine di non fare entrare nessuno, solo la cameriera è entrata e uscita.
… tu non devi permettere l’ingresso a nessuno, ho capito bene? Ti è stato ordinato di impedire l’uscita a qualcuno? No, rispondi è così?
Se ci penso bene, hai ragione. Ma chi sei?
… sono l’attendente del Reichfùhrer Polizeiführer Erich von Bach-Zelewski, Höherer SS dell’Allgemeine-SS. In confidenza la peggior carogna dell’intera armata del pazzo di Berlino. Fossi in te, sparerei a chiunque volesse entrare la dentro, prima che sia uscito il becchino tirato a festa …
Grazie camerata, sei un amico, non sapevo cosa stavo rischiando, quell’imbecille del cuoco non mi ha detto nulla del grand’uomo dentro le sue cucine, un vero maiale fottuto all’ingrasso, mentre noi poveri diavoli, rischiamo la pelle per una brodaglia di cavoli marci.
… vuoi una spiata di quelle giuste che ti farà guadagnare un grado di sicuro? Quanto hai nelle tasche?
Dipende da quanto vale? Se è davvero importante, posso arrivare a tremila vecchi marchi.
… vale seimila marchi, prendere o lasciare …
Sentiamo?
… fuori i soldi prima.
Eccoli, diffidente attendente del cazzo, tutti attaccati ai soldi peggio delle mosche sul miele.
… il tuo amato caporale cuoco svuoterà il magazzino salmerie diciamo verso le ventidue, diretto come un razzo verso il mercato nero, a bordo di un camion del Genio farà rientro attorno alle ventitre, e lì potrai sorprenderlo con la feldgendarmerie con le mani nel sacco. Se lo denunci prima, finisci al fronte, perché è troppo furbo e s’inventa una scusa per fregarti, se fai come ti dico, ti assicuri la promozione … i mastini della feldgendarmerie ti saranno riconoscenti … vale o no, i seimila vecchi franchi chiesti?
Certo, che li vale, sei la manna caduta dal cielo, un vero amico.
… addio caporale, stammi bene e non fare entrare nessuno … l’eroe in cucina vuole essere lasciato solo …
Fottuto merdoso, testa di cazzo, deficiente di un finlandese rinsecchito, cretino imperituro, dove ti eri cacciato, sono due giorni che ti ho mandato l’ordine di presentarti immediatamente. Una volta o l’altra mi farai incazzare davvero e ti spedirò dritto alla Corte Marziale con l’accusa d’alto tradimento, dove sei stato, imbecille pianta grane, in un bordello o peggio nelle peggiori bische clandestine della città?
… soldato ordinario, tiratore scelto Sven Hass ….
Zitto scemo, so ben chi sei.
… ma il regolamento signore impone la disciplina di presentarsi come si deve, l’articolo del protocollo 622, cita la seguente ….
Silenzio, merda finlandese, ascolta e piantala di prendermi per il culo. Tre giorni fa, un coglione ha stecchito un eroe dei soviet, forse un colpo fortunato, ma ho dei grossi dubbi e qualcosa mi dice che disobbedendo ai miei ordini, il cecchino di IVAN l’ha centrato tu, vero o no?
… signor maggiore Hinka, quante volte ho disobbedito a un ordine?
Sempre cretino. Solo che la sai sempre fare franca, ma prima o poi t’incastro e te la farò pagare cara. Sei il peggior bugiardo dell’intera armata tedesca, un vero disonore per la divisa che porti.
… me la posso togliere subito se gentilmente mi firma il congedo e mi spedisce dritto nella mia amata terra di Finlandia …
Rispondi alla domanda, svelto?
… dal regolamentare libricino assegnato al tiratore scelto Sven Hassel, della scuola di tiro di Hintonfragen, risulta per la data corrente 16 settembre, ora dieci e trentanove, anno 1943, località a nord di Kiev ….
Piantala, fesso, hai tirato al cecchino di Ivan o no?
… non leggo nessuna nota di mio pugno oltre a questa, e poi non so nemmeno in che giorno sono …
Ne conto per il ventidue settembre, idiota.
… non ci sono note per il diciannove settembre, il tiratore scelto Sven Hassel, non ha accoppato nessun IVAN e tanto meno un eroe dei soviet di Stalin …
La faccenda era nota all’alto comando e l’ordine era perentorio, il cecchino, l’eroe di IVAN, doveva essere considerato intoccabile. Da mesi accoppava regolarmente un tedesco al giorno, per lo più ufficiali di complemento arrivati in prima linea, altrimenti come spieghi che nessuno lo aveva individuato e fatto fuori? Che ne sai di questa faccenda?
… da soldato ordinario agli ordini del ….
Porco mondo, rispondi e basta.
… niente che non sapessero altri. L’ordine era chiaro: nessun tiratore scelto doveva scovare e colpire il cecchino di IVAN … chiaro come il sole nel cielo azzurro …
Eppure, chi lo tenevano d’occhio, hanno giurato che solo un fuori classe, poteva centrarlo. Mai sentito del tartaro mancino? Privo di un orecchio sinistro? Perso a Praga, dentro un armadio, mancato per un soffio solo per il fatto d’essere mancino. Il fesso che gli sparò, mirò al buio dentro l’armadio, dove si nascondeva, da trecento metri puntando sulla destra del suo fucile, dove doveva trovarsi la testa, e gli staccò solo l’orecchio. Chi gli ha sparato lo sapeva e l’ha fatto fuori. Sono sicuro che sei stato tu. Tu sei scemo di natura e degli ordini te ne freghi altamente, confessa e la facciamo finita.
… la sanno tutti la storiella del cecchino di Praga, c’ero anch’io e mi ha tenuto settimane seppellito dentro ogni fogna puzzolente, fra topi e scarafaggi, immobile come un cadavere e chi l’ha fatto secco merita un encomio ufficiale …
Merita il plotone d’esecuzione, imbecille vestito a festa … a proposito come mai sei tirato a lucido che sembri una servetta appena uscita dal bucato?
… signor maggiore Hinka, non mi sarei mai permesso di presentarmi sudicio e puzzolente al suo cospetto dopo l’invito gentilmente chiesto, per me è un onore precipitarmi al richiamo del superiore in perfetta tenuta regolamentare, con l’arma in dotazione ben oliata, le unghie tagliate e pulite, gli stivali d’ordinanza con tutti i chiodi al loro posto, le calze rammendate, tutti i bottoni regolarmente fissati con del buon cotone, la conta dei proiettili assegnati diligentemente scalati dal libretto di tiro …
Fermo lì. Fuori il libretto delle munizioni assegnate e svuota le giberne all’istante. Vediamo se dici la verità o sei un candidato per la Corte Marziale?
… mi sento offeso, signore, sul mio onore non sono un bugiardo, ecco il libretto e le munizioni assegnate in data undici settem …
Zitto, sto controllando, non mi fare fesso, idiota marcio, tu fregheresti tua sorella e venderesti tua madre ai beduini di Fez. I conti tornano, maledizione a te. Eppure so con certezza che mi stai ingannando una volta di troppo. Ora ascolta bene, apri la testaccia e spalanca le orecchie d’asino: da Berlino è partito un pupillo di Adolfo diretto qui, arriverà domani, al più tardi il giorno dopo, è un conte prussiano dell’alta borghesia che il Fùhrer odia a morte, però è anche il campione di tiro al bersaglio, medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1936. Hitler l’ha spedito per toglierlo di torno e per farlo fuori da eroe, il merito sarebbe stato tutto dell’eroe sovietico, una fine gloriosa dove a guadagnare sarebbe stato da un lato, Stalin e dall’altro Hitler, un lavoretto d’inciucio perfettamente organizzato in alto loco, rovinato da un incidente imprevisto, sul campo. Il Fùhrer è schizzato arrabbiandosi come un pazzo, dopo avere avuto la notizia del fallimento, il suo piano doveva coronare la sua genialità come stratega e un puzzone l’ha mandato a puttane. Se trovo quel coglione, lo faccio castrare. Stammi a sentire, il Fùhrer vuole il maggiore Honig morto entro una settimana, che lo facciano fuori i cecchini soviet, o che tocchi a un nostro cecchino farlo stecchito. Gli ordini di Berlino sono questi, e sei sotto il segreto militare, una sola parola ascoltata da me e portata fuori e sei un uomo morto. Capito?
… e io cosa dovrei fare?
Scemo, lo sai benissimo, ti levi gli stacci del Fùhrer e li cambi con quelli di Stalin, passi dall’altra parte e fai fuori il conte borghese con un solo colpo, noi gli rendiamo gli onori e lo spediamo in Germania dove diventa un eroe, il buon Adolfo ci piscia sopra e noi riprendiamo la vacanza in questa merdosa città ucraina piena di brava gente affamata, tu sparisci dalla mia vista, se poi il maggiore Honig ti fa fuori, giuro di prendere una sbornia colossale per la felicità di non averti mai più ai miei ordini. Insomma, se proprio mi fai un piacere, prima ammazza il maggiore Honig e subito dopo fatti accoppare da IVAN, fallo per la mia felicità. Sparisci cretino, non ho creduto in una sola parola di quanto hai detto. L’eroe di IVAN l’hai centrato tu, fetente scarafaggio finlandese.
… ciao Olga, ti trovo una meraviglia.
Dannato mezzo uomo, sto lasciando questa valle di lacrime infetta dalla sifilide, nel pieno della mia carriera affaristica con un tesoro nascosto che farebbe impallidire una regina d’Oriente. La vita è indegna contro una povera donna generosa che ha sempre dato tutta se stessa e mai chiesto altro in cambio, cosa ne farò di una cantina piena d’oro, dopo avere svuotato i caveau delle banche, la zecca non poteva finire nelle mani tedesche, sono avidi e non sanno essere generosi come la vecchia Olga, a proposito hai qualche buon affare da portarmi?
… soltanto robetta, un camion del Genio, alla ventuno e trenta esatte, scaricherà tanta buona roba da mangiare, un vero ben di dio tedesco per il mercato nero che frutterà la metà a me e l’altra a te come buoni soci in affari, naturalmente l’autista e il caporale cuoco responsabile delle salmerie non sapranno con chi hanno a che fare e tu organizzi un festino per un alibi a prova di bomba con una decina di pavoni ufficiali tedeschi con le loro puttane ucraine per coprirti le chiappe, ai due incauti trafficanti, veri imbecilli, ci ho pensato io, saranno arrestati dalla feldgendarmerie, che ho già avvertito soffiando che sul camion hanno una mitragliatrice pronta a sgranare un fuoco d’inferno e farlo saltare chiudendo la partita, sarebbe stata la cosa migliore … a fare loro compagnia, sarà il caporale che li ha denunciati … così l’itero merito sull’operazione va dritto ai mastini della mezzaluna di ferro e il beota della feldgendarmerie l’ha bevuta da ingordo e noi non abbiamo testimoni in circolazione … in questa guerra crudele, si salva la pelle usando la testa e non le regole stabilite da altri, se non vuoi essere cadavere, ammazza più che puoi chi incontri, perchè i nemici, qualunque divisa portano, li trovi maledettamente vicini e mai lontano da noi …
Parole sante, soldato degli scheletri, sei un libro stampato di saggezza, un centinaio come te e Giuseppe il rosso calerebbe le mutande al volo. Però se vince l’imbianchino di Monaco, siamo davvero inguaiati e allora lasciamo alla sorte la fine di questo orrendo massacro. Al carico ci penso io, la metà del ricavato è tua, addio Sven … sei stato tu a friggere l’eroe di Stalin? Non mi dire, lo so già, avrai ricavato un buon prezzo da quella pallottola infilata nel cranio. C’è altro, vedo che stai in silenzio?
… da Berlino arriva un pavone in gallonato dell’alta borghesia germanica, si chiama Honig, maggiore Erwing Honig. Lo mandano qui per sparare ai cecchini soviet, un colpo di qua e uno di la, questo teatrino deve durare solo una settimana, poi finisce il circo. Dovresti organizzare il solito giro di scommesse dandolo vincente, è una medaglia d’oro delle Olimpiadi del 1936, non ti sarà difficile quotarlo come vincente sicuro. Di là da IVAN, un fortunato tiratore lo spedirà al creatore e Berlino avrà il suo eroe borghese con tutti gli onori della madre patria germanica ai suoi piedi cadaverici …
Bella parte ti sei scelto in questa sceneggiata. Così ti tocca diventare ancora un soviet? Bella roba, vecchio mio, da sganasciarsi dal ridere, ma ti puzza proprio la pellaccia ancora prima di finire marcio sotto terra? Se questo pavone è un tiratore d’eccezione, il rischio è grosso.
… Olga, sono nell’esercito del Fùhrer da quattro anni con decine di pallottole passate vicinissime alla mia testa. Il maggiore, sarà un grande tiratore, ma senza essere mai stato in una buca, immobile per giorni per non farsi scoprire, sarà molto difficile resistere una settimana senza farsi bucare la zucca. Stalin li ha già messi sul chi vive e se non lo fanno fuori entro sette giorni, manda tutti i tiratori scelti direttamente nei gulag siberiani a scavare carbone … il buon padre dei soviet, sa come farsi obbedire dai suoi indegni figli …
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Sven, il maggiore Honig vuole conoscerti, fila immediatamente all’Hotel Oselya, terzo piano, suite Sergey II, roba di prima classe, champagne a fiumi e rubinetterie d’oro dei tempi degli zar di Russia.
… soldato ordinario Sven Hassel, tiratore scelto di prima classe, scuola di Hintonfragen, specializzazione di tiro a Torgau sotto le direttive del maresciallo Beniamin Johannes Heinrich Schultz, il numero dei bersagli assegnati sul campo è diligentemente riportato sul libretto personale e confermato dal maggiore Hinka, l’arma in dotazione è un Mauser 3.4 K98k, ottica Zeiss, canna rastremata, tiro utile oltre 800 metri, custodia di cuoio, con accessori per la manutenzione … a rapporto signore …
Riposo soldato. Siedi e dimmi perché usi un fucile appena convenzionale come il K98, potresti avere un fucile Carcano italiano o lo svedese M96 sempre della Mauser, entrambi ottimi fucili di precisione. Se vuoi, posso farti avere i migliori fucili di precisione in men si dica. Personalmente uso in Carcano, un’arma straordinaria, mai fallito un colpo.
… signore, con rispetto ringrazio, preferisco l’arma in dotazione …
Da quanto tempo sei distaccato in città?
… due mesi signore … senza assegnazione di bersaglio …
Cosa vuol dire?
… significa obbedire agli ordini. Si va in postazione di tiro, si scopre il bersaglio, senza colpire …
Vuoi dire che non hai sparato un colpo neppure con il bersaglio nell‘ottica dell’arma?
… signorsì signore, proprio come ha detto lei …
Chi comanda la piazza della città?
E’ posta sotto il comando della 36ma Waffen Grenadier Division der SS, meglio conosciuta come SS-Sturmbrigade Oskar Dirlewanger, signore …
Un alcolista al comando di una brigata della peggiore risma umana, ha svuotato le carceri di stupratori, pedofili, assassini, bracconieri ladri e criminali incalliti. Al mio ritorno a Berlino, gli farò togliere il comando di piazza, ho delle referenze molto importanti e il Fùhrer dovrà ascoltare le mie proteste. Dirlewanger è un assassino che disonora la Wehrmacht, merita di marcire in una prigione.
Tu porti le mostrine della SS-Totenkopfverbände, sei assegnato alla banda criminale di Dirlewanger?
… no signore, sono agli ordini del maggiore Hinka il guercio, un eroe su tre fronti, è il comandante della terza compagnia panzer …
Bene, ora vai pure, non ho bisogno di te.
… grazie signore …
Sven, cosa voleva da te il maggiore Honig? Svuota il sacco, svelto lavativo.
… mi ha interrogato sul mio fucile, sulla divisa, sul tempo e sui locali riservati agli alti ufficiali …
Sul tempo? Sulle condizioni atmosferiche? Che cretino, cosa si aspettava da una merda di posto come questo. Non avrai parlato dell’ordine di non aprire il fuoco sui cecchini di IVAN? Sei una bocca larga che parla a vanvera proprio quando dovresti stare zitto.
… non ho fatto parola degli ordini ricevuti, muto come un pesce …
Secondo te, visto che lo devi ammazzare, è un avversario pericoloso?
… usa un fucile italiano, il Carcano, un’arma letale, ma dipende sempre da come la usi, l’arma in se non conta troppo nelle mani di uno scemo gallonato. Non appena lo avrò nel mirino studierò la sua tattica, devo solo trasferirmi dalla parte degli IVAN … saranno ben felici di sapermi con loro e non contro …
Certo che sei un viscido voltagabbana, uno se la fa con chiunque incontra senza distinzione di razza e divisa, sei un venduto, una specie di spregevole mercenario senza patria ne onore.
… maggiore Hinka, la patria e l’onore mi sono stati tolti dalla divisa che indosso, e se sono una persona socievole che lega con chiunque incontro, che male c’è? Un agnello in mezzo ai lupi cerca di sopravvivere belando di paura per intenerire i suoi carnefici …
Va al diavolo, cretino, dipinto d’agnello. Un criminale assassino di fronte a te è un angelo del paradiso.

… Nicolay Sergey Legupski di Kiev, questa è la tua città natale occupata dall’esercito germanico, e tu la difendi a fucilate. Parli con me come se fossi un fratello sotto la stessa bandiera e non come un nemico da uccidere …
Sven, siamo tutti imbarcati sulla stessa nave con indosso una divisa differente, e ci battiamo senza neppur sapere la causa che ci ha messo uno contro l’altro. Sono un contadino che alleva qualche cavallo, amo gli animali e il grano che copre le colline della mai terra, mio padre e mio nonno, al tempo dello zar era un maresciallo degli Ussari di corte, ebbe la concessione degli acri che coltiviamo da due generazioni, poi il regime sovietico con le tasse ci ha tolto il sonno portando solo la fame. Il padre di tutte le russie è un avido grasso avvoltoio che pensa solo al suo potere politico, ha ammazzato l’intera opposizione e rovesciato le sorti della nostra nazione per aderire alla coalizzazione del tuo capo nella lontana Germania per la conquista mondiale, decidendo come fanno i grandi uomini al potere di cambiare alleanze, così il tuo capo Hitler ci ha invaso distruggendo i nostri raccolti dorati di grano, il pane dell’inverno per i nostri piccoli figli.
… Nicolay, non sono tedesco, sono finlandese e se non vestivo la divisa germanica, ero condannato a morte. In Russia o altrove la musica è la stessa, o muori o vivi come vogliono i capi di stato, noi siamo semplici pedine e se vuoi saperlo, la merce più scadente sulla faccia di questo pianeta, è l’uomo. Abbiamo meno valore di un formicaio schiacciato per errore … sono dalla vostra parte per ammazzare un aristocratico tedesco che il Fùhrer Adolf Hitler vuole morto per levarsi di torno la scomoda opposizione delle classi della vecchia scuola prussiana, devo ammazzare una mosca fastidiosa, che disturba il sogno glorioso di un pazzo disturbato mentalmente … un megalomane giudeo infastidito dall’aristocrazia germanica, ora il re a palazzo e lui con un poter illimitato nelle mani …
Secondo te, anche gli alleati hanno capi così folli che li spingono a combattere inutili guerre?
… gli italiani hanno il loro Duce, si chiama Benito Mussolini, l’ho ascoltato decantare la potenza dell’Asse Tripartito, con l’Imperatore Hirohito del Giappone e Hitler alla Cancelleria del Reich, il quadro mondiale non aspetta altro che l’intervento dell’Inghilterra e degli americani, che anche al di là dell’oceano, pretendono il controllo dei mari del Pacifico, con la flotta giapponese sovrana nei mari del sud, hanno una fottuta paura d’essere attaccati via mare. Gli inglesi, d’oltre manica, da secoli colonizzatori, tiranni, aguzzini e spiatati schiavisti, temono la vittoria germanica e non staranno per molto con le mani nelle tasche … vedo un futuro alquanto nero fumo per l’Asse Tripartito … presto l’italiano Duce farà marcia indietro come il tuo padre russo Joseph, e Adolf si troverà con il culo per terra …
Come sai tutto quello che racconti?
… ero un maestro di scuola, un fottuto insegnante … una nullità umana che passava il tempo a leggere troppi libri per capire l’esistenza …
Cos’è “l’esistenza”?
… dovrebbe essere il senso della vita, da dove veniamo, cosa stiamo facendo e dove stiamo andando …
Non credo di avere capito.
… neppure io, l’ho dato una risposta a tre domande cretine. Chi le ha poste non conosceva neppure le risposte e le ha lasciate in pasto ai gonzi che si sono scervellati per risolverli, sono l’enigma per gli sbandati che hanno smarrito loro stessi, la loro vera identità … l’uomo nasce libero, e nessuno dovrebbe imprigionarlo, la chiave sta tutta qui: dominarlo, e chi ci riesce, lo rende uno schiavo …
Ho capito fratello finlandese. Ora dimmi: perché ti sei messo la barba finta?
… il bersaglio mi ha visto, l’ho incontrato di persona e non posso farmi vedere nel suo mirino … ho bisogno di studiarlo, capire chi ho di fronte, il gioco lo conosci, basta un piccolissimo errore e siamo cadaveri …
I miei cecchini hanno l’ordine di sparare senza colpire, tanto per continuare la sceneggiata senza insospettire il tuo uomo. Sanno che ti hanno dato una settimana, non di più, e se ti becca lui, sono tutti pronti a scatenare l’inferno. Quel tuo amico maggiore è un uomo già morto o per mano tua o per la nostra, non ha nessuno scampo.
… non sarei così sicuro, sa tirare molto bene con la fama che si è fatto, stiamo a vedere come spara per capire i suoi pregi o difetti … al mattino il vantaggio è suo, poi gira il sole e la luce del pomeriggio lo prende negli occhi, se è furbo tenterà un buon colpo di mattino. Dillo ai tuoi cecchini …
Non sono degli inetti e Tsetsiliya Sarayova, ha giurato di guadagnare la stella rossa uccidendo il tedesco arrivato dall’Occidente. Tsetsiliya ha il libretto pieno di bersagli accreditati e la medaglia al valore per la distruzione del deposito di carburante tedesco giù nelle province della Georgia, che portò la disfatta dell’armata tedesca.
… conosco Tsetsiliya, spara bene e ha un solo difetto: è troppo sicura di se stessa … troppo imprudente e non sa stare immobile per giorni … beve come un cosacco e si sposta con l’agilità di un ippopotamo, potevo colpirla ma la rispetto, fa il nostro stesso sporco lavoro …
Tsetsiliya Sarayova, lo fa per dovere, è una comunista convinta e il partito esige molto da lei, nell’Unione Sovietica è un’eroina citata come l’esempio femminile d’eccellenza. Scommetto un rublo che sta cercando il bersaglio.
… il primo che lo scopre si espone … se il maggiore è un cacciatore di fama, sparerà per colpire. Voglio vedere chi sarà così scemo da cadere nella trappola …
Addio fratello, mi faccio più in là e ci dormo sopra un paio d’ore, il tedesco a me non interessa e poi ho i miei ordini.
… eccolo, dopo due giorni l’ho scoperto dietro i rottami della fabbrica di trattori agricoli. Bel nascondiglio, un riparo coperto sui lati, postazione accessibile da destra con la via di fuga invisibile dietro. Sa stare immobile, e l’arma può sparare dall’interno del riparo, nessuna fiamma e sei morto prima di capire da che parte arriva il proiettile … i colpi sparati altrove dovrebbero ingannarlo, anche se è un novellino sul fronte, meglio non insospettirlo troppo … terzo giorno, di primo mattino … il maggiore Honig ha sparato dalla postazione sinistra, quella del tubo arrugginito, e non si è più mosso per un’ora … comparendo nella postazione di centro, ci dev’essere il canale di scolmo che usavo per contare i cecchini che avevo di fronte, ho un vantaggio su di lui, so dove si trova perché ci sono stato prima di lui e posso anticipare le sua mosse … terzo giorno. Nel pomeriggio è in piena luce e se muove un solo dito, è fregato …
Sven, il maggiore ha preso in un occhio il giovane Supraka, il lupacchiotto mongolo. Il ragazzo giallo ci ha lasciato il cervello da vedere. Il primo sparo in simultanea è stato coperto dal tiro del maggiore, lo teneva senz’altro sotto tiro e ha risposto quando si sentito scoperto. Un errore, per un cecchino di professione.
… Nicolay, il maggiore Erwing Honig, non è un professionista, è soltanto una medaglia d’oro olimpiaca, e Supraka un cacciatore d’orsi bianchi, grossi come armadi, bersagli facili e lenti, poteva farcela se inquadrato il bersaglio, lo liquidava in un istante. Il tedesco lo guadava aspettando la sua mossa e l’ha fatta nel preciso istante che ha visto il dito contrarsi sul grilletto … come vedi, ho un fucile di Stalin sul quale ho montato la migliore ottica germanica della Zeiss, non posso ammazzare il maggiore con un proiettile tedesco, ma posso farlo con tutto il resto e con la mia esperienza …
Sven, tu andavi a caccia nel tuo paese?
… mai visto un fucile prima d’essere arruolato nell’esercito del Fùhrer e spedito alla scuola di tiro dove scoprirono che tiravo dritto, mi tolsero il Kar98 in dotazione e mi dettero un Mauser di precisione e senza saperlo firmai la mia condanna come assassino … ho riempito tre libretti di tiri confermati e gettati altrettanti mai confermati … a Varsavia misi fuori uso il Mauser in dotazione dopo sei ore di tiri continuati, ero coperto di bossoli e la canna cedette … ammazzare era come un tiro al piccione, e le città sono un inferno se devi muoverti … i commissari bolscevichi incazzavano i fanti sparando alla nuca a chi si tirava indietro, ne hanno ammazzati dei loro più che dei nostri … l’NKVD a Sebastopoli li spingeva con i lancia fiamme a petrolio, cadere sotto le mitragliatrici tedesche o arrostiti dalla polizia sovietica sempre morte certa era …
Chi ha sparato ora, ha infilato il tiro nello spiraglio della postazione del maggiore.
… l’ho visto. Se non l’ha fatto secco il maggiore ora sa dove colpire … ma gli ordini non erano di non colpire il bersaglio? Chi ha sparato si è scoperto … qualcuno dei tuoi è un cacciatore di medaglie, un fesso, in cerca di guai … in tre giorni ne avete persi un paio e i miei compatrioti tedeschi si stanno arricchendo con le scommesse a spese vostre … il maggiore ha risposto al tiro … non è stato colpito e si è fatto sotto senza perdere tempo …
Da dove tira?
… dall’apertura del forno di fusione, quello spaccato sulla destra, chi gli ha infilato il colpo di prima sa il fatto suo, ha traguardato la traiettoria e se l’ha mancato l’ha fatto per un pelo … vedi l’apertura, ora è diventata più chiara, è uscito dal buco e la luce l’ha rischiarato, è uno spazio che conosco, ci sta una persona con lo spazio appena sufficiente per tirare … una tana di topo che si oscura appena dentro … ed è d’acciaio, un colpo lì dentro può diventare mortale rimbalzando … chi ha tirato lo sapeva e ci ha provato …
Nicolay, corri dai tuoi, Tsetsiliya Sarayova è morta centrata in faccia, il tedesco spara munizione segate. Vogliono vendicarla ignorando gli ordini del comando NKVD. Maledizione rischiamo la Siberia tutti quanti, nessuno deve reagire e tu Sven datti da fare, non posso trattenere i miei a lungo, ti concedo due giorni e poi li lascio liberi di cacciarlo, perdio Sven, Tsetsiliya non doveva essere ammazzata da un pivello decorato nello sport.
… dicevi che sparava per dovere. Ha dato la vita per la patria rossa, è morta da eroina, gli faranno un monumento …
Va all’inferno Sven. Ammazza quello sciacallo alla svelta o scateno i mastini contro il tuo bellimbusto gallonato.
… distanza 165 metri … calma piatta … luce limpida … bersaglio in postazione di centro … quella che passa dalla fognatura uscendo dal cunicolo danneggiato per arrivare alla carcassa del trattore … il bersaglio si scopre per pochi istanti … per proseguire strisciando sull’imbocco del tombino, prima deve girarsi per entrare all’indietro … prima le gambe e poi stando sul dorso, calarsi nell’interno … a questo punto la testa dovrebbe apparire per un paio di secondi … ieri è transitato alle 14 e quarantasette minuti … il giorno prima alle quindici esatte, è un metodico … distanza 94 metri … bersaglio in ricognizione … cerca i bersagli … usa lo specchio, conosce il trucco, ha smontato l’ottica e la sta usando puntata sulle immagini riflesse … non è uno stupido ed è pericoloso … vediamo se abbocca in uno dei miei inganni … un lavoretto notturno per allietare il mattino del maggiore Honig se lo merita …
… quarto giorno … cielo coperto … distanza 155 metri … bersaglio in movimento … ore 10 e trenta … distanza 85 metri … bersaglio immobile … ore 13 … cielo azzurro, aria tersa, vento leggero … sta controllando la mia trappola … ho piazzato una testa recuperata stanotte e l’ho messa dietro un fucile fasciato … un paio di occhialini (un riflesso di luce fortunato) … una quindicina di metri di cordino e sono pronto per un lieve movimento … fatto … il maggiore si è mosso per montare l’ottica sul Carcano … ha abboccato … ora tocca a me giocare con il topo …
… Nicolay, arrivi nel momento meno opportuno, ho il bersaglio nello Zeiss. La trappola alla mia sinistra pare funziona come un fiore per l’ape …
Stai usando uno stupido trucco vecchio come Matusalemme. Roba da bambini, ha avuto quattro giorni per studiare il terreno e tu credi che ci casca da allocco? Stai invecchiando Sven, hai paura dell’aristocrazia germanica arrivata dall’Occidente per fregarti.
… taci idiota. Sono sicuro che sta mirando a qualcosa … e non è sulla mia trappola, si è spostato a destra, ha un altro bersaglio sul mirino … non muovere un capello, sono certo che ci ha visti … hai fatto un errore andando avanti e indietro come un turista a spasso, ti ha certamente visto e sa dove ti trovi e ora sa anche dove mi trovo io, dannazione siamo nei pasticci … il maggiore aspetta un solo movimento e spara …
Sven, hai da fumare? Ho finito le mie oppiate.
… ne ho nella sacca, e lascia stare il formaggio, ho dell’acqua … no, non fumo in servizio e non dovresti farlo neppure tu …
Al diavolo, sono ore che sto immobile e il fesso, ci terrà fino al calare del sole. Lo vedi?
… so di certo che non ha mosso un muscolo, è rintanato al riparo dei rottami e ha due possibilità di tiro, una è sulla trappola che però ignora e l’altra apertura è puntata su di noi, uno dei due è dentro la sua ottica di precisione, quindi piantala di lamentarti e taci … ore 16 e dieci minuti … il maggiore ha il sole contro, con la peggiore visibilità e deve nascondere la lente dell’ottica da qualsiasi riflesso … nella sua tana regna il buoi assoluto e di certo è coperto con un telo da tenda … incomincia a piacermi, non è il solito bersaglio scontato, il maggiore ha carattere e Nicolay Sergey Legupski di Kiev non doveva provarci con uno come lui … ecco il nostro bersaglio che da immobile non tiene conto dello spostamento solare, bene, bene … la canna del Carcano è in bella vista e neppure si è accorto …
Lo vedo, è un fesso, e ………
…. maledetto scemo di un russo di Kiev, sei nato per morire in questo merdaio umano … preso in pieno da un aristocratico tedesco … te l’avevo detto che uno dei due era il suo bersaglio e quel pavone gallonato ti seguiva da giorni per fregarti e oggi l’ha fatto … spara cartucce italiane caricate di polvere infume, attraverso la gelatinizzazione della nitroglicerina con una miscela di etere ed alcool hanno una carica maggiore e la totale assenza di fumo … specie in piena luce solare, ecco perché teneva la canna del Carcano esposta, l’aristocratico ha studiato i libri scritti dai cecchini della prima guerra mondiale e ne sa più di noi messi insieme … e tu Nicolay Sergey Legupski di Kiev, hai raggiunto l’eroina Tsetsiliya Sarayova nel personale paradiso che vi siete scelti … sei stato un compagno leale, dovrò ricordarti con una sbronza memorabile, ma prima ho qualcosa da fare che il maggiore non si aspetta, perché lui è dall’altra parte … una parte che conosco come le mie tasche e lui meno di me …
Sven sono Povlov, porto via Nicolay per seppellirlo, vieni con me?
… si Nicolay dev’essere onorato come si deve, nella morte siamo tutti fratelli come in vita, andiamo e stanotte passo sul lato del maggiore Honig, nessuno di voi spari un colpo, il maggiore non deve avere nessun sospetto e domani lo inchiodo, avete perso troppi compagni per una sceneggiata orchestrata dai papaveri che comandano, ora è tempo di vendetta ma prima onoriamo Nicolay …
… quinto giorno … distanza 165 metri … calma piatta … luce limpida … bersaglio in postazione di centro … quella che passa dalla fognatura uscendo dal cunicolo danneggiato per arrivare alla carcassa del trattore … il bersaglio si scopre per pochi istanti … per proseguire strisciando sull’imbocco del tombino, prima deve girarsi per entrare all’indietro … prima le gambe e poi stando sul dorso, calarsi nell’interno … a questo punto la testa dovrebbe apparire per un paio di secondi … ieri è transitato alle 14 e quarantasette minuti … il giorno prima alle quindici esatte … ore 14 e quarantacinque … bersaglio in postazione di centro, da metodico segue da cinque giorni lo stesso identico percorso (questo sui libri di testo non è indicato come un metodo per salvare la pelle) … mai mettere il piede sulla stessa impronta … ora 14 e cinquantacinque, il maggiore sta uscendo strisciando sull’imbocco del tombino e deve girarsi per infilare le gambe nell’imboccatura … ora 14 e cinquantotto minuti … la schiena del maggiore striscia lenta all’indietro, lo vedo inquadrato, è steso sul dorso … ho tre secondi scarsi per la testa …
Fatto. Amen ….
… il maggiore Erving Honig, rampollo dell’aristocrazia prussiana, tiratore scelto, medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1936, alle ore 14 e cinquantanove minuti, è centrato dal soldato ordinario Sven Hassel di Turku, Finlandia. Colpito alla base del cranio in procinto di calarsi nel tombino della fognatura, il colpo mortale ha spezzato l’osso del collo decapitando il bersaglio, morte istantanea, missione di cecchinaggio compiuta … ho pisciato sul maggiore, lo dovevo a due compagni persi, e ho preso il Carcano per provarlo, gli italiani che ho conosciuto sono inaffidabili, ma hanno il merito d’essere geniali in fatto di armamenti di precisione … e poi il maggiore si era reso disponibile per farmene avere uno, intanto che sapevo già che il suo regalo lo stavo guadando … il difetto tedesco è che non sanno guardare una prospettiva oltre la lunghezza del naso. Un buon finlandese, dispone di un’immaginazione sconfinata, senza limiti per sognare oltre l’impossibile …

.segue

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MessaggioTitolo: Re: La Scommessa.   La Scommessa. EmptyGio 11 Feb 2016 - 21:53

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Sven, puzzi come una pantegana ammuffita, potevi farti un bagno prima di presentarti a rapporto, o devo farti gettare nel fiume per una rapida pulizia?
… signor maggiore Hinka, con rispetto devo segnalare che il Grand Hotel Khreschatyk non riceve il soldato ordinario Sven Hassel. Non si sente onorato che faccio il bagno nelle terme a disposizione e …..
Sei suonato come un tamburo bucato. Come hai fatto fuori Honig?
… gli ho sparato, signor guercio …
Sicuro, scemo questo lo so, pezzo d’imbecille, non incominciare la solita sceneggiata da cretino, non ho tempo da perdere, questo maggiore mi fa scrivere un mucchio di pagine da inviare all’Alto Comando germanico e voglio i particolari esatti, capito testa di cazzo?
… ho aspettato il momento giusto e gli ho sparato dritto in testa, un cecchino di professione, serio e puntiglioso, sa come spedire un proiettile nella parte mortale. La testa è come una zucca e si spacca se bussi con un’oncia di rame e ………..
Cretino, chi hanno recuperato il maggiore, l’hanno trovato zuppo di piscio non suo e conosco le vostre merdose usanze di pisciare sui cadaveri centrati. Hai pisciato sul maggiore Honig?
… mai pisciato su nessuno per non farmi pisciare addosso da altri … e poi non lo farei, urinare su di un maggiore tedesco, un eroe decorato medaglia d’oro e per di più, un collega stimato sul tiro con il fucile italiano di pregio, non è nel mio codice d’onore …
Non parlare di codici d’onore, merda secca, e dimmi dov’è finito il Carcano italiano del maggiore?
… non ne so nulla, si dovrebbe interrogare i macellai dell’altro lato, quelli con la stella rossa cucita sul berretto, i figli prediletti del grande padre Stalin … sono degli sciacalli, scommetto che se il maggiore aveva delle otturazioni d’oro in bocca, ora sono in un sacchetto russo …
Ne aveva un paio, e un porta sigarette in oro massiccio, la croce di guerra e la medaglia ricevuta nelle Olimpiadi, il portafoglio e l’accendino anch’esso d’oro, tutto sparito. Tu che ne sai?
… nulla, io ho solo sparato un colpo in test ………
L’hai già detto, fottuto coglione, sul rapporto dettagliato devo scrivere ogni più piccolo particolare, quelli di Berlino sono dei pignoli e se non li accontento finisco davanti al plotone d’esecuzione, cretino, dimmi come l’hai steso quel figlio di cagna decorato con la patacca olimpionicaaaaa?
… beh pensarci bene, perché tenevo l’occhio destro sull’ottica Zeiss e il dito indice della mano destra sul grilletto, di quel cesso di fucile sovietico, una vera merda forgiata da maniscalchi mongoli, quelli della provincia baltica per esser preciso, e ho visto la testa del maggiore ben inquadrata sul collimatore e così mi sono detto: già che ci sono, e dicono che sono un cecchino, da cinque giorni in un deposito di rottami frequentato da pantegane affamate e scarafaggi inseguiti da torme di pidocchi, se premo il grilletto magari succede qualcosa … il botto c’è stato … la testa si è spappolata … rotolando … e ho visto molto bene, chiaramente da poterlo giurare, l’anima felice che staccandosi dal corpo terrestre, beatamente libera e fluttuante, con un ceno di gratitudine mi salutava salendo nella dimora eterna … signor maggiore guercio, faccio rispettosamente notare che perde la bava dalla bocca spalancata, non è un bello spettacolo il colore rosso acceso della sua rispettabile faccia e se permett …….
Alla malora, altro che dimora eterna, ti mando a calci in culo, putrido verme, letame puzzolente, figlio di troia, cloaca ambulante, spacciatore d’oppio, fornitore di generi alimentari al mercato nero, assassino di brava gente, insolente, indegno di portare l’uniforme che indossi, svuota immediatamente le tasche e metti sul tavolo gli oggetti derubati al maggiore, immediatamente, perdio.
… facciamo un patto: se non ho nessun o degli oggetti richiesti cosa, ci guadagno?
Adesso basta, se non obbedisci al mio ordine, sei un cecchino morto.
… e da morto senza niente nelle tasche, il signor maggiore guercio ci rimarrà molto male, e poi lo conosco da bravo uomo si pentirà, soffrirà molto sentendo la mia mancanza e così via … va bene, ho un cuore sensibile e passerò sopra l’offesa patita, non fa piacere essere giudicato come un ladro, questo è il contenuto delle tasche, il set di cucito, tre sigarette consumate, un pedalino senza buchi, il taglia unghie, il cacciavite, due bottoni, tre chiodi da scarponi, il libretto personale, quello da tiratore scelto, i documenti personali, la tessera per la chiesa battista, un biglietto della lotteria di Stalingrado, la confezione del pronto soccorso, due fiale di morfina, un rotolo di spago … sono circa venti metri di buona corda insaponata … cucchiaio e forchetta regolamentari, un rotolo di stringhe per scarpe, un occhialino da vista, l’indirizzo della Casa delle Sante Suore Orsoline, la pipa, i gradi sergente maggiore, il documento d’immunità rilasciato dal feldmaresciallo Friedrich Wilhelm Ernst Paulus di Breitenau, che mi esonera da ogni condanna per fucilazione, inoltre mi si concede di rispondere delle mie personali azioni solo a lui e al signor maggiore Hinka, comandante della terza Compagnia panzer, uno scovolino per la pulizia della pipa, quattro mentine per l’alito pulito, la fotografia di Ida la Cicciona in bicicletta, la croce di ferro, quella al merito, la decorazione sul campo, la medaglia al valore, cinque fiammiferi, tabacco da masticare, una bustina di borotalco per i piedi, la fotografia del mio amato Fùhrer Adolf in arte Hitler Reichfùhrer della grande Germania, due vecchi onesti marchi tedeschi, otto centesimi e due decimi di marco, un biglietto ferroviario per la Finlandia già pagato, un ovo sodo, una crosta di formaggio saporito e mezza fetta di pane nero, è tutto signor maggiore Hinka, detto il guercio, epiteto concesso ai soli amici intimi …
Ho saputo di un colonnello tedesco, dopo avere ascoltato una sequenza di stronzate come queste appena udite, si è fatto saltare il cervello. Ti stava ascoltando e ha dato fuori di testa.
… signor maggiore guercio, molte persone di fronte alla cristallina verità, sentono il dovere di abbandonare un luogo di perdizione come il nostro, dove trionfano gl’inganni e si condannano gli umili, i semplici, i generosi d’animo e soprattutto gli onesti puri di cuore … sono desolato e sconsolato di non avere trovato nelle mie tasche gli oggetti del fu maggiore Erwing Honig caduto da eroe per volontà del suo Fùhrer … certo, una storia così brutta, se saltasse fuori, qualcuno potrebbe rimetterci la testa e volare dritto da belzebù che l’arrostirebbe a fuoco lento …
Di che parli mentecatto paranoico, non c’è nessuna storiella da raccontare e poi nelle tasche non ha i niente d’interessante, neppure le false cianfrusaglie che spacci per immunità, von Paulus si è consegnato ai soviet con quello che restava dell’armata e tu cosa c’entravi con lui?
… signor maggiore guercio, si dà il caso che gli salvai la pelle e lui volle ricordarmi come un vero eroe, il documento è autentico come le medaglie ricevute, lei continua a non credermi e reputarmi un poco di buono, falso come una moneta di stagno. Io rappresento l’onestà più vera e …….. va bene, me ne vado avvilito dal suo comportamento, sarà difficile rimarginare la ferita che mi ha inferto …

Hai fatto secco il caprone germanico, dicono un colpo da maestro da 200 metri di distanza.
… Olga amica mia, tra un paio di settimane la distanza sarà di almeno 500 metri, ballavo la polka con un solo piede ed io che ho sparato bendato … dimmi quanto hanno reso le scommesse che mi devi …
Almeno a me puoi dire come l’hai centrato, i soviet se lo stanno domandando senza capire il trucco che hai usato?
… nessun trucco, Olga, se l’è cercata, da metodico seguiva un percorso da cinque giorni passando dietro un riparo dove spuntava la sua testa di un paio di centimetri e a me ne servivano altri tre per piazzare un tiro sicuro da 165 metri, così la notte stessa sono passato dall’altra parte e ho solo tolto i tre centimetri che mi servivano per la completa visuale. Il maggiore, da preciso prussiano, si è presentato all’appuntamento con la falciatrice nera ed io, rispettosamente, non l’ho fatta attendere. Di questi tempi, ha davvero molto da fare …
Cosa ne fai di tutto questo denaro, abbiamo vinto una montagna di vecchi marchi e un vero tesoro di schifosi rubli di IVAN, più il maggiore ammazzava i tuoi colleghi russi e più si accanivano a puntarlo come vincente, le scommesse hanno fruttato oltre un milione di marchi e tre di rubli da dividere fra noi due, ti fidi?
… no, ma fa lo stesso, la guerra mi ha reso milionario con due franchi in tasca, ho depositi in sei nazioni e chi me li deve sa che sono uno che esige i pagamenti, cosa vuoi sono un venale, sputo sui soldi e più mi fanno schifo e più ne trovo nelle tasche … eppure sono nato povero in canna da una famiglia ignara dell’esistenza monetaria, i miei vecchi barattavano quel poco che coltivavano in cambio di quanto non avevano, a mio padre bastava una manciata di tabacco e per mia madre il filo e l’ago per cucire, un camino caldo con la pentola sul fuoco, e il latte di capra per me e mia sorella … non bisogna avere dei soldi per averne …
Ho un incarico per te, Sven. Sai che sono ammalata di sifilide, non camperò a lungo e lo sanno in troppe persone della malavita in città, mi devi levare dai piedi alcuni pericolosi criminali di mia conoscenza, uno lo conosci è Dimitry Anatolyev il pedofilo, incetta e vende bambini abbandonati, io non ho avuto un figlio e quel depravato li stupra seviziandoli lucrando su di loro. Poi, c’è il Pappa, l’ebreo-giudeo Alexandrey, è a capo della prostituzione di Kief con suo figlio Grigory, un sadico torturatore specializzato nel castrare maschi e impalare femmine, una vera bestia furbo come una volpe artica. E il vescovo Purcenko Eleizero. E’ avido e sa che l’oro delle banche ce l’ho in custodia io, e prima che i rossi di Stalin si riprendono la città arriverà per metterci le mani sopra e con l’oro anche i tuoi depositi, perciò sei interessato di prima persona a porre rimedio. Eleizero è in combutta con Dirlewanger e questo alcolizzato può intervenire per un colpo di mano mettendo in campo i suoi mercenari, il vescovo è il primo sulla lista e puoi contare sui miei uomini per coprirti le spalle. Ci stai?
… non lavoro su contratto, e non m’interessano gli affari d’altri ….. ma non mi tiro indietro se un’amica mi chiede aiuto, perchè proprio io? In città, tutti i nomi che mi hai fatto sono sulla punta dei coltelli della malavita locale e basterebbe un tuo ordine per scatenare una mattanza, cosa c’è che non mi hai detto, Olga, sputa tutto quanto …
E’ semplice darti la risposta, tu sei un’ombra, un pidocchio sconosciuto per la marmaglia di Kiev. Se metto contro la criminalità locale, salta fuori che l’oro diventa il segreto di Pulcinella e tutta la città si metterà in caccia per trovarlo. Se togli di mezzo i nomi che ti ho fatto, fuori gioco loro, nessuno sa altro.
… rimane Oskar l’alcolizzato. Fuori dalla mia portata, è rintanato da mesi nella sua stanza al Meridien e non è mai uscito neanche per pisciare. Dirlewanger, ha più nemici che lo vogliono morto, di Lucifero in persona …
Esatto, piccolo soldato finlandese, è completamente terrorizzato e non osa neanche respirare, si fa assaggiare i pasti e ha sprangato persino le finestre, ha paura, una porca paura e se gli ammazzi il complice vescovo si svuoterà l’intestino per un’intera settimana.
… mi serve una puttana, una donna che odia Purcenko Eleizero. Dev’essere l’esca per il vescovo e deve sparire come testimone …
M’incarico di trovare l’esca, non è difficile nel suo ambiente scovare la serpe più velenosa, avrai la tua donna entro domani sera.
… Gregor Martin, l’oberfeldwebel pioner, sai se continua con le bische clandestine a dare fastidi ad Alexandrey?
Può tranquillamente contare i suoi ultimi giorni su questa terra. Alexandrey sta raccogliendo una montagna di prove da portare a Oskar Dirlewanger e Martin va dritto dal consiglio di guerra alla fucilazione. Oskar si vendicherà contento, dal momento che Martin non ha mai diviso i guadagni delle bische con lui.
… buono a sapersi, grazie Olga …
Sven, l’assassino, da dove sbuchi topo di fogna? Non sapevo della tua presenza in città, avrei organizzato un comitato di ricevimento degno dell’occasione per riempire una fossa, ma prima d’infilarti ti avrei cotto a dovere sopra una rete metallica elettrificata. Con te nei paraggi spuntano cadaveri d’alto bordo, che vuoi, pezzente malvestito, mai visto uno straccione come te nell’esercito, dimmi il motivo della tua spiacevole presenza e sparisci?
… ascolta Martin, so da fonte sicura che il giudeo Alexandrey e suo figlio Grigory il sadico, sono pronti a denunciare i tuoi traffici sulle bische, la tua avidità per la criminalità cittadina è una fonte di guadagno perso, la rendita sulla prostituzione perde terreno e la tua impresa dev’essere fatta fuori. Sei un soldato del Fùhrer e non un tenutario di casinò, appena Oskar l’alcolizzato ha le prove nelle mani sei un, candidato per l’inferno …
Merda. Come sai che le bische sono mie?
… lo sanno tutti quanti, lo facevi da civile, la professione di biscazziere ce l’hai nel sangue, è naturale per te come l’aria che respiri …
Chi ti ha informato, voglio sapere il nome?
… una puttana del giudeo. Una di Yalta, di Crimea, maltrattata da Grigory più delle altre ha parlato troppo e le voci sono arrivate a me … e qualche voce dice che sei già pronto a spedire la banda del giudeo al suo creatore con un biglietto di sola andata per l’inferno. Sai come corrono le voci e a quest’ora Grigory ti sta cercando come uno sciacallo affamato senta la puzza della preda a chilometri di distanza. Martin, nonostante sei un gangster da due soldi, sei pur sempre dentro una divisa e tra noi ci teniamo in buoni rapporti. Ti dovevo una soffiata e tu avresti fatto lo stesso per me, ora se fossi nei tuoi panni me la darei a gambe levate con i tuoi guastatori il più lontano possibile …
Tu sei scemo pidocchio, non sai neppure quanto mi rendono le bische e dovrei lasciare il terreno arato a due sporchi sfruttatori giudei? Quel porco di giudeo ha il suo quartiere generale ai magazzini Orlokaniuth e non sa che tutta la zona è stata minata con tonnellate di dinamite da sei mesi, questa città non resterà ancora a lungo nelle nostre mani e von Paulus ha eseguito il suo ultimo ordine di Berlino prima di capitolare. Mando i puttanieri in briciole con un calcio sui detonatori. Sven stai alla larga dai magazzini Orlokaniuth, mi metto subito al lavoro.
… sei un idiota Martin, un bue maldestro in un negozio di preziose ceramiche. Alexandrey è sul chi vive e i tuoi tirapiedi, un branco di cretini rumorosi, non appena mettono un solo piede nei quartieri il giudeo si precipita da Oskar con le prove raccolte. Manda la feldgendarmerie, quello scemo di Henigz di Norimberga, a rastrellare il quartiere in cerca di partigiani che tu inventerai come un pericolo pubblico da spazzare via. Il via vai della feldgendarmerie non desterà sospetti, Henigz poi è sul libro paga del giudeo e garantirà che tu non c’entri niente. La soffiata la fai fare dal comitato cittadino sul controllo dell’ordine pubblico e questi fessi la girano immediatamente al beota Henigz … che in un baleno avverte il giudeo di rintanare i suoi tirapiedi, così la frittata la fai con tutte le uova, senza code di testimonianze scomode …
Come fa una puzzola immonda come te ad avere un cervello così funzionante, non me lo spiego.
… è la mia professione di beccamorto, che mi ha spiegato che per vivere avevo delle risorse nascoste nella testa, così bucando le teste di altri mi sono detto: Sven, soldato ordinario del pazzo di Berlino, non sciupare la brodaglia che porti in giro nella zucca, falla funzionare al meglio che ti salva la pelle, finora ha funzionato … poi senza dirtelo, IVAN potrebbe darti una mano con i suoi bombardieri puntuali come falchi al tramonto, il botto sarà addebitato a loro e tu resti innocente come l’acqua del rubinetto …
Sven, dovrei coprirti di denaro, dimmi cosa vuoi e te lo darò sull’unghia?
… ma non mi vedi? Ti sembro attaccato come una cimice ai soldi? Si vede che non mi conosci, non so che farmene della moneta dl diavolo, sono un onesto cacciatore di teste, con il mio libretto personale diligentemente aggiornato, le munizioni regolamentari contate, il fucile oliato e l’ottica di tiro nella sua custodia, le calze pulite, e con due marchi in tasca sono felice, come vedi la mia buona azione l’ho fatta per un amico e non per altro in cambio …
Sei l’ultima persona che assomiglia lontanamente a un samaritano, sei più pericoloso di un cobra e solo parlare con te mette i brividi addosso, nessuno capisce se parli seriamente o se si trova di fronte un pazzo mascherato d’agnello. Ti sono debitore, però, e questo non mi piace.
… Gregor Martin, io sono un fantasma, non mi hai visto e mai parlato …
…………………………………………..

Dimitry Anatolyev lo trovi ogni giorno al parco Peysazhna Alleia “il viale del passaggio” è lì che cattura le sue piccole vittime innocenti. Non dirmi che fai affari con quella merda d’uomo?
… ti sembro un procacciatori d’affari, specie sulla tratta dei minori? Sono un lavoratore specializzato, lo vedi il distintivo della Totenkopf con quello dei cacciatori di teste? Il pedofilo dà fastidio al buon nome delle truppe germaniche stanziate in città. Questa brava gente pensa ai suoi figli e non vuole persone indegne come Dimitry Anatolyev in circolazione …
Ho capito, Sven. Attorno al parco, IVAN ha devastato i palazzi bombardandoli, non avrai difficoltà nel trovare il bersaglio assegnato, Dimitry porta la cravatta a farfalla e gli occhialini con la fettuccia, e guanti di pelle rossa. Si siede sulla panca di fronte alla fontana del coccodrillo, è l’esca che attira i bambini sbandati, ci va ogni pomeriggio fino al tramonto.
… cravatta a farfalla … occhialini con la fettuccia … distanza 220 metri … calma piatta … ore 16 … bersaglio nell’ottica Zeiss … alle 16 e quindici passa sferragliando il tram proprio sotto, coprirà lo sparo e un pedofilo di meno darà fastidio ai bambini di Kief … amen ………
Sparisci e ti presenti con tutta calma, come un turista in villeggiatura e non come una merda da pestare, se non ti precipiti dal tuo comandante. Dove ti sei nascosto e cosa stavi macchinando con il biscazziere Gregor Martin, stai alla larga da questo ingordo orso, Oskar ha messo gli occhi su di lui e l’ebreo Alexandrey si è rintanato nel suo covo di puttane non si sa perché? Ma tu, certamente sai tutto allora spiffera a Hinka il guercio, cosa bolle in pentola?
… non so nulla, ho fatto visita a un’amica ammalata per confortarla prima della morte, che se ne stava seduta accanto al letto in attesa, vestita di nero e con la falce affilata in mano … talmente magra da non avere un solo filo di carne addosso, a pensarci bene, se sapevo del suo interesse verso la mia persona, signor guercio, potevo chiedere quando sarebbe passata a prendere la sua stanca esistenza …
Cosa ci facevi da Olga la tesoriera?
… depositavo un paio di vecchi marchi e trattavo gli interessi, devo pensare alla vecchiaia signor maggiore Hinka, questa follia della guerra del baffetto di Berlino, finirà in una colossale disfatta e un accorto finlandese come il sottoscritto si procura un minimo di risarcimento per i danni subiti … deve sapere signor maggiore Hinka che la notte mi porta incubi, lo stress per la difficile professione che il Fùhrer esige da me mi sta distruggendo, ho considerato di prendere il saio monacale e dedicarmi alla contemplazione per diventare santo …
Chiudi la ciabatta, il vescovo Purcenko Eleizero, ha come obiettivo la tua Olga, sospetta da tempo che l’oro delle banche di Kief sparito prima della presa della città, sia nelle mani della tua amica e che questa possa tirare le cuoia portando con sé la locazione del nascondiglio. Oskar, ovviamente, è in stretto contatto e reclama la sua parte per riabilitare la sua immagine con un colpo di mano, che a Berlino sarà apprezzato se porterà metà dell’oro cittadino, si parla di quintali di lingotti d’oro, sai dove li tiene Olga?
… sotto il letto no, poi se sono quintali e l’oro pesa, neppure dove abita, perché è una vecchia catapecchia con i pavimenti di legno marcio e poi …………
Cretino, sei una sporca portinaia che sa tutto di tutti e sei stato da Olga la tesoriera, una coincidenza strana per uno che afferma di non saperne nulla. Ti tengo d’occhio Sven, tutto quell’oro fa gola maledettamente a tutti e il Reichfùhrer Adolf Hitler ne ha bisogno più di chiunque pensi di metterci sopra un solo dito. Nessuno di noi lascerà la città senza quell’oro, perché credi che tenga in questa merda di posto centinaia di poveri imbecilli a poltrire quando potrebbe mandare tutti quanti sul fronte russo? Sveglia imbecille nordico, metti il tuo lercio naso curioso in giro e prega che la tua amica Olga non crepi senza avere detto dove nasconde il patrimonio d’orato, capito? Fuori dei piedi, cloaca ambulante.
… Olga hai una brutta cera, se non è giornata torno domani …
Siedi iettatore, non si dice a una signora che sta crepando che ha un brutto aspetto. Voglio presentarmi al creatore in piena forma per dargli un pugno sul muso, che diritto ha di sbattere una figlia in questo cesso senza neanche chiedere il mio permesso? Tu sei uno che crede alle panzane dei preti?
… faccio fatica ad andar d’accordo con me, figurati se poi mi fido delle sottane nere. Tutta cattiva gente che dice una montagna di fandonie per approfittare della brava gente che senza nessun dio starebbe molto meglio. Ieri ascoltavo Giobbafat Ismael, il legionaro marocchino, scappato dalla Legione francese per entrare nelle standartenjunker waffen-ss, un rincoglionito che si aspetta che nel paradiso di Allah lo attendono settantadue vergini ….. tra profumi e vita eterna, baggianate così riducono il cervello in pappa per cani …
Neppure io sono una credente e se mai mi sbagliassi e lo incontro gli tiro un pugno sul muso per ringraziarlo d’avermi concesso una vita di merda. Sei venuto per dirmi come vanno i nostri problemi?
… il pedofilo ha avuto un male di testa insanabile alle esattamente alle 16 e quindici minuti … al parco Peysazhna Alleia … ti comunico che Dimitry Anatolyev si è convertito senza nessun pentimento all’invito di un’oncia di rame che l’ha stecchito seduto sulla solita panchina … nessuno ha sentito lo sparo, il tram ha coperto con il suo zoppo sferragliare il ronzio dell’insetto mortale …
Bene, grazie Sven, e con questo potrei andarmene contenta.
… aspetta la solita incursione aerea serale degli avvoltoi sovietici, stasera ci sarà un supplemento di baccano dalle parti dei magazzini Orlokaniuth di Alexandrey per mano di quel fesso di Gregor Martin con l’aiuto del feldgendarmerie Henigz di Norimberga, che da civile faceva il netturbino, due scemi fatti l’uno per l’altro …
E tu li hai messi in affari insieme? Puoi fidarti di loro?
… Henigz sta svuotando incautamente il quartiere “salvando senza saperlo tanta brava gente” e all’arrivo dei falchi volanti rossi, si rintanerà con i suoi macellai nelle cantine … volando in cielo come una colombina … Gregor l’ha spedito a caccia di partigiani per dare un falso bersaglio al giudeo che si è blindato nelle sue cantine dopo avere spedito le dispensatrici di piacere dall’altra parte del fiume … la sua merce la vuole al sicuro … l’incognita del piano è Grigory il sadico, che potrebbe trovarsi fuori portata e di lui, se necessario, me ne occupo personalmente montando di guardia sul luogo dell’incidente. Il botto farà tremare la città e sul posto arriveranno le indagini di Oskar in un baleno … Grigory se non è anch’esso rintanato e ridotto in poltiglia, si precipiterà prima di chiunque … nella mischia un proiettile dum dum gli esploderà in faccia da renderlo irriconoscibile …
Dopo queste notizie penso che rinuncerò a morire. Addio soldatino, grazie di farmi felice.
… quel pazzo furioso di Friedrich Wilhelm Ernst Paulus di Breitenau, ha esagerato i quantitativi necessari per distruggere la città. Oppure Gregor Martin ha raddoppiato le cariche attorno ai magazzini Orlokaniuth. Sono rimaste solo le macerie nel raggio di trecento metri, mai visto polverizzare un quartiere così, sarà un fesso, ma il mestiere del macellaio lo sa fare molto bene. Vediamo se l’uccellino si trovava nel nido o stava occupandosi del suo passatempo preferito infierendo su qualche povera vittima. E’ trascorsa mezzora e gli incendi illuminano la scena a giorno … distanza 250 metri … visibilità buona … nessuna vampata d’aria calda sulla linea di tiro … ore 18 e due minuti … ecco il bersaglio, scenda dall’auto … è annichilito … fermo come un sasso … un tiro da manuale, fatto … la sua testa è andata in pezzi come un cocomero … le puttane della città brinderanno di felicità prima di cercare qualche altro aguzzino che le prenderà a pedate … le donne, non le ho mai capite, sono una razza superiore ma sceme come tante oche …
Porco mondo, lo so che ti trovavi dalla parte opposta della città e che non hai niente a che fare con i bombardieri di IVAN, però si sono volatilizzati i feldgendarmerie di Heingz, occupati, non si sa come, a dare la caccia a dei partigiani invisibili proprio attorno ai magazzini Orlokaniuth, che guarda caso, sono la sede conosciuta di Alexandrey il Pappa e pare dai connotati trovati sul cadavere, anche della dipartita di suo figlio Grigory detto il sadico, pace all’anima nera.
… signor maggiore Hinka, da povero ignorante in cattedra, l’ammiro per l’acume espresso sul sapere tutte queste brutte notizie così funeree, non conoscevo nessuno di questi criminali civili, da onesto soldato ordinario frequento solo rispettabili soldati del Terzo Reich, bravi ragazzi pieni di nostalgia della vostra grande Germania, che vorrebbero vedere al più presto senza l’imbianchino di Monaco come Cancelliere del Reich …
Grigory, se è lui dai documenti trovati, era praticamente senza testa. Chi l’ha fatto fuori ha usato pallottole esplosive, chi dei tuoi fanno uso scellerato di queste munizioni?
… che sappia nessuno. Le usano i cacciatori di Ivan, ma solo su ordinazione. Qualcuno ha di certo pagato per la testa di Grigory, forse un padre o un marito per vendicare una figlia o moglie seviziata da quel maiale pervertito …
Qualcosa non mi torna per il verso giusto, un’altra strana coincidenza è la morte di un pedofilo di nome Dimitry Anatolyev, inchiodato sulla panchina del parco pubblico Peysazhna Alleia, con un centro in fronte preciso come solo un cecchino sa farlo. A chi dava fastidio, secondo te, questo sporco mercante di bambini?
… signor maggiore Hinka, con il suo permesso, rispondo che la sua domanda è idiota al punto di scompisciarmi dal ridere. Anche un mongolo degli sperduti altopiani tibetani, sentiva il fastidio che questo Dimitry, con la sua sporca attività ammorbava l’aria … signor guercio, è la stessa aria che respira anche lei e io … ora mi sento più pulito … un’altra domanda così idiota e perdo il grande rispetto che ho per un condottiero di panzer micidiali come i suoi, un comandante idiota, con un occhio solo, se fa domande idiote, non è più un eroe ma un pinguino nel deserto del Sahara … ne ho incontrato uno, proprio sul passo Kasserine, sull”Atlante marocchino, se ne stava lì fuori posto, sotto il sole a 4000 metri d’altezza e se ben ricordo era guercio, perbacco, signor maggiore Hinka, proprio come lei …
Mi servi, piccolo idiota insolente, sopporto le tue cagate verbali perché da uno stronzo non posso aspettare altro, ma un giorno finirà la mia pazienza, togliti dalla mia vista e trova il soviet che ha centrato Grigory il sadico. Non è stato un regolamento di conti della malavita locale, c’è sotto altro e tu lo vai a cercare, subito.
… non sono un feldgendarmerie, sono un tiratore scelto e sono senz …….. ho capito vado … che modi scurrili di congedare un onesto soldato ordinario del Fùhrer …

La Scommessa. X420c5


Mi manda Olga, la tesoriera, e tu sei il fantaccino che ha bisogno di una vipera che sa mordere. Sono Gayaniya e nessuna meglio di me sa odiare il vescovo Purcenko Eleizero. Un grandissimo maiale in sottana con la voglia insaziabile di scopare all’infinito.
… ti aspettavo ieri, entro notte …
Scusa fantaccino, ero occupata in un'orgia memorabile, ieri i falchi di IVAN hanno bombardato i magazzini Orlokaniuth e hanno spedito all’inferno l’intera banda di Alexandrey il Pappa, un porco giudeo e la festa è stata grandiosa, quando abbiamo saputo che un cadavere senza testa, aveva i documenti di Grigory il sadico. Perdonami se non sono arrivata come ordinato. Come devo chiamarti?
… fantaccino, va bene … parlami di Purcenko, voglio sapere tutto quello che sai su di lui … nei minimi particolari e se sei già stata sua …
Purcenko non si accontenta di una sola puttana, ne vuole quattro alla volta e se le gode con calma. Nella cappella, che chiama del piacere, un luogo addobbato come la più sfarzosa alcova, dove non manca proprio nulla per un’orgia, si fa legare e montare a turno fino a svenire. Un cultore dell’erotismo estremo, un vero stacanovista del sesso, dopo una sola notte con lui ti senti le ossa rotte per un paio di giorni e ci vogliono le terme di Kontraktova Ploscha per rimetterci al lavoro.
… dove si trova la cappella del piacere? Dentro la cattedrale o fuori?
Si entra nella cattedrale, apre personalmente la porta di servizio e da un passaggio che parte dalla cripta centrale si arriva sotto le mura ovest, la cappella è sopra l’alcova e non ha nessun accesso sottostante. Si entra e si esce solo dalla porta di servizio.
… e come si esce?
Quando il maiale è soddisfatto, lascia libere lo puttane di andarsene, la chiave si trova dietro l’acquasantiera prima del corridoio. Non si può sbagliare, perché subito dopo l’ingresso, a destra c’è un corridoio con un cancelletto con un chiavistello scorrevole, senza lucchetto, sul fianco c’è l’acquasantiera e l’interruttore della luce, in fondo dopo le scale si scende nella cripta dei monaci, in fondo una porta dietro tendaggi viola, immette nell’alcova.
… facendosi legare, come scioglie i lacci, o sono soltanto la messa in scena?
Li scioglie da solo, i legami sono di pura seta, resistente, e li taglia raggiungendo delle lame affilate sfregando i lacci.
… da chi si procura le puttane?
Il fornitore era il Pappa, ora non c’è ancor nessuno al suo posto e ieri sera tra i festeggiamenti si parlava di consorziare la prostituzione per gestirla in proprio, non vogliamo nessun sfruttatore, non ci servono aguzzini per lavorare e chi meglio di noi, sa come gestire la prostituzione.
… quindi il vescovo è alla mercè della prima offerta e dopo la fine tragica del giudeo Alexandrey, potrebbe organizzarsi per piangere di gioia la perdita … Gayaniya, è il tuo momento di gloria, scegli tre compagne esperte e sfianca il maiale voglioso legandolo ben stretto. Ti darò delle manette d’acciaio, le dovrai usare la momento giusto, un paio per ogni compagna e legato e semi stordito non dovresti avere difficoltà …
Fantaccino pallido, il vescovo tira oppio come un turco, e in certi momenti di piacere non capisce neppure dove si trova. Ammanettarlo, sarà uno scherzo, ma poi cosa succede?
… niente d’interessante. Riceverà la visita di un sant’uomo di vera fede inviato direttamente dal padreterno, una cosa di chiesa privata … per redimere il vescovo Purcenko dopo i piaceri della carne … tu tendi la trappola, al più presto, e avvertimi con un giorno d’anticipo, devo avvisare il sant’uomo di fede … Olga mi dirà quando sei pronta niente chiacchiere in giro, neppure alle tue compagne scelte, non devono sapere nient’altro che non siano le manette per rendere inoffensivo il patriarca del vizio perverso del sesso … il successo dell’operazione è completamente nelle tue mani, una buona causa che devi tenere completamente per te, per metterti a capo del movimento per consorziare la vostra attività in proprio …
Ho un conto sospeso con quel cane polacco che intendevo saldare a modo mio. Tu sei arrivato con una strana proposta e Olga mi ha detto di fare esattamente quello che chiedevi e lei è come una madre per me. Farò quanto chiedi soldato pallido, con quella divisa della Totenkopf sembri la morte che cammina. Olga ti avviserà per tempo.

… entrare nella cattedrale mimetizzato da pezzente, mi permette un sopraluogo per verificare le informazioni di Gayaniya. La chiave si trova esattamente dietro l’acquasantiera, ne farò una copia in meno di mezzora. Il cancelletto si apre con facilità. Tutto coincide, il sant’uomo inviato dal padreterno darà al vescovo le indicazioni per redimersi l’anima immonda …

Gregor Martin non dimentica un favore ricevuto. E’ andato tutto a meraviglia senza nessun spreco di persone innocenti a parte la banda di Heingz al completo andata in fumo, le cariche messe da Paulus, rinforzate dalla mie aggiunte, hanno spazzato tre quartieri, ora la piazza è una buca profonda, un lavoretto pulito.
… un lavoro da macellaio, vuoi dire … che ti permette di continuare indisturbato l’attività di biscazziere senza l’ombra di Alexandrey il giudeo volato da Aronne … Oskar ha spedito i sui investigatori sul posto per chiarire l’accaduto e non credo che si beva quel disastro come l’opera del bombardamento dei falchi di IVAN …
Ho sul libro paga Wolgang Hubert Bichlenr, delle SS-Oberscharführer che farà il rapporto confezionato da presentare a Oskar l’alcolizzato, ho pensato a tutto e se quella bottiglia ambulante scheletrita, non si facesse assaggiare, tutto quanto manda giù, gli avrei già fatto un servizietto con della stricnina in bottiglia. Ti sono debitore anche per quel cane sadico di Grigory. L’hai beccato come un pollo accanto al becchime, a lui non avevo pensato. Sei uno che non lascia nulla al caso, un vero professionista garantito. Puoi segnar le tue perdite nelle mie sale da gioco, ti saranno rimborsate raddoppiate senza nessun limite e uno come te mi farebbe proprio comodo per guardarmi le spalle, pensaci e diventi socio al 10%.
… non gioco … il caso lo trasformo in causa … e cosa ne faccio dei soldi di questi tempi, ora ci sei e domani chissà …
Va al diavolo menagramo di un finlandese smorto, scommetto che non assaggi neppure un bicchierino con chi potrebbe renderti ricco come un nababbo, sarei un capo molto generoso con te, abbiamo qualche segreto in comune e stare vicini elimina qualsiasi sospetto di tradimento. Fatico a fidarmi di chi non conosco e di te non so niente di buono, solo voci ascoltate che dicono che sei furbo come una volpe e pericoloso come una tarantola.
… voci cariche di cattiveria, dovute a chi non mi capisce … parlo poco e mi faccio i fatti miei … però un bicchierino con te, se lo paghi tu, soldi non ne ho, potrei mandarlo giù volentieri …
E sia, forse riesco a sgelare quell’espressione di cadavere ambulante, oste porta una bottiglia del migliore cognac e un paio di bicchieri a questo tavolo, beviamo alla nostra salute, prosit finlandese.
… alla mia ci penso da solo, per la tua ne sei responsabile … e da imprenditore biscazziere hai un radioso futuro finche dura questa guerra del Fùhrer … prosit, Gregor Martin dei pionieri della grande Germania … lunga vita e benessere ti accompagni, ora lasciami andare a dormire, sono uno che va letto presto e dorme dieci ore filate …
Ho la mia auto fuori nel vicolo, posso darti un passaggio, è un preciso dovere portarti a destinazione, lasciami fare almeno questa piccola cortesia all’uomo che mi ha spianato la strada del successo, quel cane di giudeo voleva farmi la festa e noi due l’abbiamo fatta a lui e a quello stronzo di Grigory. Ecco l’auto, Sali amico ti apro la portiera, sono il tuo autista.

… e io l’ultima persona che hai visto … l’attrezzo leggero, affilato come un rasoio, ti ha staccato la testa senza un lamento … un taglio netto … una decente ripulita delle tasche … via tutto quello che fa gola ad un ladro, armi comprese, che fanno pensare ai partigiani rossi … la tua testa la getto nel fiume in un sacco pieno di pietre e di testimoni scomodi in circolazione, di traditori come dicevi, nessuna traccia … addio Gregor Martin oberfeldwebel pioner … non potevamo essere amici, i biscazzieri pensano solo ad arricchirsi, troppo stupidi per campare a lungo …

La chiave che hai chiesto, il maniscalco l’ha ricavata dallo stampo sul sapone, il saio da monaco e Gayaniya con le altre puttane, sono attese dal vescovo per domani notte, alle ventitre in punto, sulla porta di servizio della cattedrale, a cosa ti serve il gas narcotico posso immaginarlo, quattro paia di manette di ferro, ti serve altro?
… no, Olga, tutto qui …

Pare sia scomparso Gregor Martin dei pioner, il biscazziere. Oskar Dirlewanger, dicono è come impazzito dalla paura e ha messo in pista tutti i suoi uomini in stato d’allarme contro i partigiani di Cekenko Dobryny. L’ubriacone sospetta del comitato cittadino sul controllo dell’ordine pubblico, che secondo lui, cerca di mettere le mani sul tesoro delle banche, il mese scorso era sicurissimo che l’oro l’avessero i soviet di IVAN, è talmente suonato da non immaginare neppure dove si trova, è proprio vero che se devi nascondere qualcosa basta metterlo sotto il naso di chiunque. Tu sai dov’è perché ci tieni i tuoi risparmi, o non lo sai?
… Olga, dopo che le banche sono state svuotate, non ci va nessuno …
Bhe, che senso avrebbe. Le hanno chiuse e la valuta è nelle mani dei borsisti neri, che fanno affari d’oro. Un’ultima raccomandazione: Gayaniya. E’ una serpe pericolosa, non ti fidare, quella morde lasciando il segno. Uno dei miei, li porta con un’auto grigia scassata sotto la gradinata, il resto tocca te. Dimmi se deve rimanere in attesa per ore o no?

… no!

Allora, secondo te Dimitry Anatolyev, l’ha fatto secco un cecchino di IVAN pagato dal comitato cittadino dell’ordine pubblico. E questa me la bevo come vera, quel pedofilo non piaceva a nessuno, però è tolto di mezzo in una serie di circostanze sospette che trova altri implicati in assassinii poco chiari. Berlino fa un mucchio di pressioni sul ritrovamento dei lingotti spariti dai caveau bancari e ha ordinato di tenere sotto stretta sorveglianza Oskar Dirlewanger, i miei carristi sono tutti appostati attorno al Meridien con la guardia personale dell’alcolizzato in allarme d’attacco. Una situazione ridicola, imbarazzante e pronta ad esplodere al più piccolo sbaglio.
… signor guercio, ma questa storiella dell’oro, è vera o è una balla per coglioni? Come sono le prove della scomparsa? Chi sono i testimoni? A me suona per una presa per il culo …
Un verme come te non può capire un paese civile. Sapendo che la città sarebbe stata presa dai soviet o da noi, le amministrazioni locali si sono accordate di ripulire le banche e nascondere l’intero malloppo, si parla di milioni, se non miliardi, spariti chissà dove. Il buco nero, però, incomincia quando nessuno dei responsabili sa com'è sparito dalla sua banca il denaro custodito e così giurano anche gli altri direttori. Tre di questi sono latitanti e danno i sospetti che siano loro i ladri. Altre dieci persone, impiegati e responsabili, sono stati ammazzati da criminali che cercavano di estorcere informazioni, ma tutto questo aveva smesso d’importare fino agli ultimi fatti strani. Gregor Martin, cercava senza sosta quell’oro ed è scomparso. Forse lo cercavano Alexandrey e suo figlio Grigory, l’aviazione di IVAN non ha mai polverizzato tre quartieri com’è successo ai magazzini Orlokaniuth, e lì c’è stato lo zampino di Gregor con i suoi pioner, ne sono certo anche se nessuno canta. E tu vai da Olga, la sospettata “tesoriera”, quasi ogni giorno da un pò a questa parte, il che mi dice che il piccolo finlandese se la intende per qualche ragione precisa, quale?
… signor maggiore Hinka, un uomo solo può avere un affetto per una signora per bene che sta morendo … senza scatenare pregiudizi disonorevoli per un buon samaritano come me? Olga è la donna più onesta in città, ed io, come ritengo lei signor guercio un padre, Olga è la mia mamma ucraina …
Stronzate gratuite. Tu non fai neppure un passo se non è prima misurato e calcolato al millimetro. Vai al capezzale dalla tesoriera con l’unico interesse possibile per un parassita come te, vuoi ascoltare dove ha nascosto l’intero malloppone. Ti conosco e so che non fai assolutamente niente per nulla. Ti ho assegnato la scorta d’onore, Helmuth e Batistien si sono incollati alle tue calcagna come ombre e mi riportano ogni passo che fai.
… davvero, signor maggiore Hinka, mi onora di una scorta così qualificata sulla mai persona? Quei due sono dei veri segugi, non troverebbero neppure la toppa per infilare la chiave di casa … ieri sera hanno scandagliato i bordelli della città fino a tarda notte finendo ubriachi fradici, mentre dormivo il sonno del giusto sotto il ponte del Dnipro …
Ma sul rapporto stavi con loro!
… mai visti, signor guercio e poi a lei buon padre, non mentirei mai …
Maledetti incompetenti, li sbatto sul fronte in prima linea.
… posso con il dovuto rispetto, suggerire di mandarli a pattugliare le cloache della città, dalle parti della fabbrica di trattori distrutta, fra merda e pantegane affamate, il fronte sarebbe una piacevole vacanza … senza dimenticare i miei colleghi russi, che da quelle parti sono come a casa loro …
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… ecco l’auto grigia puntuale … le quattro donzelle allegre … attese dall’anfitrione allupato … entrate. Ora tocca a me, con calma, frequentare la casa del signore degli ebrei …
Halt, fermo là, polizei willen. Dove vai monaco?
… al capezzale di un moribondo, signor poliziotto di ronda, e che il signore renda merito della tua onesta professione …
Fuori i documenti, svelto.
… ho il breviario e la croce santa, sono le mie credenziali …
Già, voi piedi scalzi, siete esonerati dalle nostre regole, vai a fare il tuo dovere che non invidio. Fila.
… buona notte, signor poliziotto di ronda … chissà, una notte potrei venire da te, la sorte è così misteriosa …
Non lo dire nemmeno, così incappucciato sei un parente della morte, va al diavolo monacaccio porta disgrazia.

… ho tutto il tempo a disposizione per agire con il mio piano. La mistura di cloruro di metile, etere e stricnina, cloroformio e curaro, basta per addormentare un cammello e le donzelle dovrebbero crollare non appena svolto il loro piacevole lavoro. Il contenitore a pressione riempirà la cappella mettendo a nanna anche la più scatenata meretrice e li entra in scena il monaco redente … la maschera antigas regolamentare, mi preserverà dall’aria inquinata, dove se ho calcolato per bene le dosi, il sonno eterno avrà accolto nell’oblio dei sensi un viaggio senza ritorno per tutti i raccomandati per l’inferno … origliare non mi piace e mancano due ore all’alba, libero il gas e in mezzora è finita la festa, devo dire che il modo di morire più gioioso e goliardico per non dire godereccio, solo un monaco timorato dall’altissimo poteva darlo a queste brave persone impegnate a scopare … su la maschera antigas e vediamo la scena …
… bene, bene, un poco di candele per completare l’operazione fornite direttamente dalla casa di dio, Eleizero è uno che fa le cose a puntino e le candele le ha fornite direttamente. Gayaniya, se né andata, buon per lei … anche le altre l’hanno seguita, honoris causa … e il grasso maiale non ha avuto neppure le manette d’acciaio, mai fidarsi delle donne … non eseguono mai un ordine ben dato … vediamo, qui attorno non si osservano le regole di prevenzione incendio, troppa seta infiammabile, arazzi, una scorta spaventosa di liquori, il talamo del piacere è troppo vicino al camino, molte candele consumandosi diventano focolai pericolosi, secondo me, versando un paio di bottiglie sul porco completamente nudo “mai visto un vescovo polacco magro” un altro paio sul talamo peccaminoso … e una scia che dal talamo va al camino … direi che persino un pompiere specializzato in indagini accurate, giurerebbe su di un incendio causato da una delle donzelle in preda all’alcol poco accorta delle fiamme del camino … il chiavistello chiude la porta d’ingresso da dentro e non è un problema con il mio cordino lasciarlo cadere una volta fuori … il cordino è un fratellino prezioso, ha risolto problemi insormontabili in molte occasioni, e pensare che sono fili intrecciati di poco conto, eppure, fanno un lavoro utilissimo … un’occhiata ai particolari … però, si sono portate l’artiglieria, Olga ha avuto buon fiuto, queste erano pronte a mordere, guarda cosa si tenevano nelle borsette, mi viene da dire che il vescovo da pervertito non aveva nessun sentore d’essere fatto fuori dalle sue puttane … ora la cappella, con il camino può essere tranquillamente incendiata, con la porta chiusa dall’interno, e fin qui tutto fila alla perfezione … posso procedere con il resto … una fiammella piccola per un grosso fuoco, qui diventa un forno di cottura in breve …

La città è completamente sotto sopra, Oskar, asserragliato nella sua tana, non ha tolto nessuno dei suoi a difesa del perimetro del Meridien e il tuo maggiore senza un occhio, ha tenuto le postazioni dei suoi carristi decisi all’obbedienza del loro eroe guercio, il resto è pattugliato da ogni corpo armato della grande Germania dello zio Adolf. Tutto per un fottuto messaggio rivelatore lasciato sull’altare da una mano assassina misteriosa, un poliziotto di ronda ha giurato di essersi imbattuto direttamente con belzebù, cha l’ha intontito con un fetore di zolfo e minacciato di tornare presto per portarlo negli inferi, il poveretto è semi impazzito. I partigiani sono insorti impiccando una decina di feldgendarmerie, ovvi regolamenti di conti in sospeso. Una catena di furti sta mobilitando la polizei willen e il capo della polizia è stato arrestato, agli arresti il sindaco e l’intero corpo del comitato per il controllo dell’ordine pubblico, un sacco di brave persone che con il casino che hai inscenato, mal per loro, non c’entrano niente.
… nientaffatto, Olga, amica mia, con un poco di fantasia chiunque, poteva arrostire Purcenko. Ora fanno un bordello solo per scena, un centinaio di soldati a caccia del colpevole, un poliziotto che dice d’avere incontrato il diavolo, ogni comandante spedirà sul fronte una decina dei suoi buoni a nulla, Hinka sarà verde di rabbia per la mia momentanea scomparsa, Berlino manderà la Gestapo al più presto con l’incarico di trovare il tesoro nascosto … tutta questa gente, non ha un solo briciolo di fantasia, è così che si perdono le guerre … Gayaniya e le sue compagne erano armate, ognuna con una pistola, avevano in testa qualcosa di personale, da fare da sole …
Sven, quelle quattro galline infoiate, volevano mettersi a capo del consorzio sulla prostituzione, un’idea bislacca come un toro che non sa distinguere la vacca, con qualche probabilità, secondo me, se ne sarebbero andate alla chetichella seguendo il tuo piano per vedere il finale e poi ti avrebbero freddato a revolverate accanto al vescovo lasciandolo vivo. Gayaniya, era un’esaltata molto pericolosa e decisa a tutto pur di vendicarsi di Purcenko, che pare ha strangolato una sua cugina, ma secondo me la costringeva a fare certe pratiche che non le piacevano. Una donna, anche se puttana, ha i suoi limiti e Gayaniya straboccava di odio come un barile di pece bollente. La lunga lista delle accuse scritte sul cartello lasciato sull’altare, ha condannato la memoria di Purcenko fino alla fine dei secoli e il tocco di grazia è stato ammettere che l’assassino è al corrente del nascondiglio dell’oro cittadino, perché l’ha nascosto il vescovo e quell’oro dev’essere reso alla città. Una grande balla. Solo una balla non si dimostra come una verità, diventa impossibile trovare un solo indizio che porti a scoprire una sfilza di menzogne come quelle che hai scritto sul cartello.
… se dici la verità, non ti crede nessuno. Racconti una panzana grossa come un elefante e ti credono senza nessun dubbio … è la vita Olga, tutto è una farsa, noi, questa guerra, l’oro in lingotti, questo mondo impazzito, la gente allo sbando, le regole imposte, un merdaio fasullo, inutile, basta non crederci e lavorare di testa. Gli ordini sono ordini, e mille fessi vanno sotto terra per chi? Per Adolfo? Sai che ho conosciuto alcuni bravi ragazzi del nord siberiano, che non sapevano neppure cos’è la guerra e neanche chi fosse il nemico da combattere … gente semplice, fredda come la loro terra, d’estate fango e miseria e d’inverno la notte di sei mesi … è tutto falso, come i nostri sogni, paiono delle realtà e se sono incubi ti svegli rassicurato, ma chi ti assicura sulla vita che devi vivere? Non è la morte, l’uguagliatrice che tutto risolve in un attimo … è l’esistenza il vero nocciolo della questione vivere, il problema è: cosa c’è di vero o di falso attorno a noi? Non sappiamo neppure chi siamo … che cosa siamo … una cosa è certa, chiunque pensa di poterti prendere a calci in culo, Hitler a Berlino e Stalin a Mosca e noi in mezzo, un imbroglio fetente, una balla che finirà un giorno e nessuno ne parlerà più. L’uomo ne ha fatte a milioni di guerre e non ha mai imparato da nessuna battaglia a smettere … la verità non si prende sul serio, meglio lasciarla ai filosofi …

Sono stanca Sven, mi piace ascoltare quello che dici, ma devo riposare, addio amico.

Questa volta Hinka ti toglie la pelle a strisce e ci mette il sale sopra, sono tre giorni che sbraita per averti a rapporto. Sei fottuto soldatino di latta, il fronte ti aspetta di sicuro.
… ascolta scemo, dove credi di trovarti, imbecille? Il fronte lo trovi a cinque isolati da qui, con IVAN felice di spedirti al creatore …
Vieni immediatamente nel mio ufficio, disgraziato disertore. Dove ti sei cacciato, mentre la città è in preda al panico, te ne stavi nascosto in qualche fogna, al sicuro?
… con rispetto faccio notare al signor maggiore che lei stesso mi ha ordinato di cercare l’oberfeldwebel pioner Gregor Martin ed io eseguo regolarmente e con puntigliosa disciplina gli ordini ricevuti …
Al diavolo quel fesso di Martin, dimmi cosa sai dell’uccisione del vescovo Purcenko?
… mai incontrato, signor maggiore Hinka … non frequento i candidati alla santità e poi non …
Idiota, mezza divisione sta rovesciando sotto sopra la città in cerca del colpevole, un vescovo non si ammazza come un porco arrosto, quelli di Berlino mi scateneranno addosso la Gestapo e le SS di Himmler, sono certo che sono già in viaggio e tu potresti diventare un buon boccone da masticare per loro e una fortuna per me saperti nelle loro fauci.
… e perché io?
Perché sai tutto nel raggio dell’intera città.
… allora sono innocente, le tracce di Gregor Martin mi hanno portato fuori città, in un villaggio chiamato Nosifka, dove ha una base segreta per i suoi loschi traffici, un postaccio schifoso con poca gente che amano i curiosi …
E l’hai trovato?
… no.
Cretino, non farmi perdere tempo per ascoltare le tue logorroiche stronzate. Qui sono successe delle faccende talmente complicate che mi scoppia la testa solo pensare. Sai che hanno ammazzato il vescovo?
… no.
Perché no?
… beh, adesso sì … l’ha detto lei stesso un paio di volte …
Detto cosa?
… che hanno ammazzato il vescovo …
Non lo sapevi prima che lo dicessi?
… no.
Perché?
… perché cosa, signore …
Nessuno te l’ha detto? Dov’eri in questi giorni?
… signor maggiore Hinka, la prima risposta è che sono arrivato direttamente qui, da Nosifka, a rapporto con le notizie sull’oberfeldwebel pioner Gregor Martin, che lei non desidera ascoltare. La seconda risposta: si trova nella prima … e se mi domanda, se so chi ha ammazzato il sant’uomo di chiesa, non lo so … me ne stavo fuori città per ordine suo …
Non ricordo affatto, d’averti dato quest’ordine.
… colpa dell’età, signor maggiore Hinka, il cervello va in pappa, ha già perso un occhio, perde la memoria, secondo me potrebb ….
Silenzio. Apri le orecchie, spudorato mentitore, controllerò ogni tua affermazione stai sicuro. Chi ha fatto fuori il vescovo l’ha cotto sul suo letto, dando fuoco alla cappella e in compagnia di quattro signore, forse dell’alta società, poi ha lasciato una lista dettagliata delle attività in bella vista sull’altare della cattedrale, poco lusinghiere, che l’uomo di chiesa svolgeva fuori orario sante messe.
… il vescovo dormiva in cappella, non nei suoi appartamenti?
La cappella, pare fosse il ricettacolo vizioso “le voci sul maiale polacco che se la spassava con le prostitute” correvano in giro e non importavano a nessuno.
… signor guercio, ma le signore dell’alta società, cosa c’entrano con le puttane?
Che puttane?
… quelle che secondo le voci popolari si facevano sbattere dal Porcenko … signore …
Quelle trovate abbrustolite come allodole, tanto signore non lo erano, avevano pistole nelle borse e le pie signore non passano le notti dentro cappelle addobbate come un lupanari a sbronzarsi come troie, ma la gente per bene deve sapere in meno possibile sul libertinaggio del vescovo.
… mi pare, sempre se posso dire quello che penso, che l’uscita di scena del vescovo, non importa a nessuno o sbaglio? Un pò di chiasso e fra una settimana il fatto è chiuso …
Importa e come, Purcenko complottava con Oskar Dirlewanger per mettere le mani sull’oro delle banche, il tesoro scomparso. A proposito, come sta la tua amica Olga?
… bene, almeno così l'ho lasciata quattro giorni fa … Olga è una roccia, potrebbe seppellire entrambi, con rispetto signore …
E’ morta tre giorni fa, è stata cremata, la sua vecchia bicocca smontata da cima a fondo, il giardinetto scavato palmo per palmo, niente di niente. Non una nota, un libricino, un pezzo di carta, niente di niente.
Olga la “tesoriera” se né andata con i suoi conti nella testa.
… è una perdita per me, un lutto, signore, lei mi ha dato la notizia senza usare un poco di tatto, è un uomo senz’anima … insensibile e brutale …
Potrai piagnucolare quanto ti pare a tempo debito, ora ho bisogno di capire chi poteva aver il motivo di ammazzare il vescovo.
… signore, mezza città, potrebbe bastare?
Insolente, neppure i morti rispetti. I pompieri hanno abbattuto la robusta porta d’accesso della cappella per entrare, l’hanno trovata chiusa dall’interno. C’erano troppe bottiglie, peggio d’una cantina, drappi, arazzi e sete dappertutto, la fiamma dev’essere partita dal camino e nel panico, il vescovo e le signore, sono stati soffocati dal fumo denso, la cappella è angusta e il tiraggio del camino ha favorito il divampare dell’incendio. I corpi sono stati trovati carbonizzati, le mura hanno fatto salire la temperatura come in un forno.

… sesso, alcol, armi e fuoco … signor guercio, con la porta chiusa dall’interno, è lampante che le quattro signore dell’alta società, di comune accordo, hanno architettato la morte di un prelato immerso nel peccato immolandosi con lui dopo averlo ucciso … altrimenti a che servivano le pistole .. a pesare nelle borse?

Un momento, mi stai suggerendo la soluzione dei miei guai. Metto subito a rapporto l’uccisione di Purcenko Elisiero a carico delle quattro signore “dell’alta società”, perdio che idea mi ha dato. Anche la Gestapo avrà il suo d’affare nel curiosare nella borghesia cittadina e neanche le SS di Himmler, potranno toccare il mondo dorato del perbenismo femminile, Sven sono un genio, ho trovato il modo di risolvere l’assassinio, anzi, di ben cinque omicidi.
… signor maggiore guercio Hinka, lei ha un’intelligenza fuori del comune, non per niente comanda le panzer divisioni tedesche ed io, solo il mio fucile … adesso posso fare il mio dettagliato rapporto sullo scomparso oberfeldwebel pioner Gregor Martin, introvabile da una settima circa e forse da ritenere un disertore o un ………
Sven, togliti dai piedi sto pensando al mio rapporto. Di Gregor Martin, non voglio sentire mai più una parola sul suo conto. Va a piagnucolare sulle ceneri di Olga, ha fregato anche te. Non saprai mai, dove teneva le sue ricchezze.
……………………………………….

… io lo so, perché ci tengo ai miei averi!



.potrebbe avere un seguito

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Certo che l'ha avuto!

... basta chiedere lol!

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