LAVELLI GIOVANNI
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 FAMO 88mm Flak 1/16 WIP

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MessaggioTitolo: Re: FAMO 88mm Flak 1/16 WIP   FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 EmptyGio 22 Mar 2018 - 11:08

Bellissimi i pneumatici!
Sei poi riuscito a risolvere il problema delle bollicine?
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MessaggioTitolo: Re: FAMO 88mm Flak 1/16 WIP   FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 EmptyGio 22 Mar 2018 - 12:34

Risolto tutto.....

....non ho usato il Sintagom lol!
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MessaggioTitolo: Re: FAMO 88mm Flak 1/16 WIP   FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 EmptyGio 22 Mar 2018 - 14:38

Le hai ottenute direttamente di stampante o hai trovato qualcuno che te le ha vulcanizzate? scratch
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MessaggioTitolo: Re: FAMO 88mm Flak 1/16 WIP   FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 EmptyGio 22 Mar 2018 - 17:26

La ditta che tu mi avevi segnalato non accetta ordini sotto le 10.000 unità, un collega pendolare che lavoro presso un azienda che ricostruisce pneumatici spiegata la necessità mi ha detto che loro devono fare uno stampo in alluminio, dal costo di circa 2000€. La vulcanizzazione successiva costa un inezia.

Detto questo ho scelto la resina sinterizzata laser per la realizzazione del cerchio, la stampa 3D in gomma per i pneumatici.

È stato necessario un aggiustamento manuale certosino dei pneumatici stessi in quanto il file CATIA era stato trimmato per una realizzazione in gomma con un certo grado di allungamento (l'interferenza tra cerchio e pneumatico mi serviva a bloccare il pneumatico sul cerchio senza farlo muovere) una volta realizzato in questo materiale (che come i pneumatici veri non si allungano) ho dovuto mangiare circa 2 mm e mezzo del diametro interno del pneumatico, per consentire al cerchio di entrare.

Maledettamente lungo come processo, con attrezzi per mantenere la concentricità, ma decisamente appagante il risultato finale.

Cmq anche oggi abbiamo dato il nostro contributo: rilavorato il radiatore, per consentire allo speaker di farsi sentire, installato sulla carrozzeria il longherone di accoppiamento:

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Lunedì si continua ....
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MessaggioTitolo: Re: FAMO 88mm Flak 1/16 WIP   FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 EmptyMer 4 Apr 2018 - 19:33

Finite le luculliane festività pasquali si riparte in marcia ridotta....

Ordinati su Amazon i nuovi connettori per ricablare quanto è prossimo vicino al corto:

FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 Img_2244


Anche prestando tutte le attenzioni a forza di montare e smontare i connettori cedono.

Intanto ho sistemato una pecca dovuta allo svergolato dei longheroni anteriori:

FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 Img_2241

Sono svergolati in verticale, uno tira in alto ed uno in basso. Provocando uno spettacolo molto triste. Ma questo non interessa chi non vuole vedere lol!

Unica decisione è controforare asimmetricamente per recuperare la situazione:

FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 Img_2246

Ma siamo al limite con gli spessori, occorre un rinforzo esterno per consolidare il tutto.....

FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 Img_2245

Applicato uno strato di fibra di carbonio, incollata e messa in tiro. Domani i necessari ritocchi di verniciatura. Tanto una volta montato non si vede nulla:

FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 Img_2243

.....si intravede il lavoro fatto per consentire al suono di uscire lol!
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MessaggioTitolo: Re: FAMO 88mm Flak 1/16 WIP   FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 EmptyMer 4 Apr 2018 - 20:49

.

... lo Sven arriva con l'ultimo treno: una retina di ottone ci stava bene?

Telai svirgolati, e che vuoi che siano per chi l'hanno smontato rimontato e verniciato per narcisimo personale?

... asiatam non ha capito che di italiani beoti ne inculava ben pochi, certo memo che sull'estero dove il FAMO è stato misurato e pesato per non essere acquistato ...

Ma persino i collettori fondono.

... gran belle gommazze, direi uniche in circolazione king cumpliment ... cheers cheers cheers

lol!

.
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MessaggioTitolo: Re: FAMO 88mm Flak 1/16 WIP   FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 EmptyMer 4 Apr 2018 - 21:32

Sven Hassel ha scritto:
.

... lo Sven arriva con l'ultimo treno: una retina di ottone ci stava bene?

.

Valutata ed in Stand-by: una volta realizzata la corazzatura  anteriore vedremo il da farsi. Se non si vede che la metto a fare? Per il gusto di avercela messa?

Al momento le ipotesi sono due: non metto nulla (lasciando quallo che vedi) oppure togliere ancora e mettere retina in ottone. La realizzazione e successiva installazione delle piastre darà la sentenza

Le gomme fanno una porca figura lol! lol! lol!
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MessaggioTitolo: Re: FAMO 88mm Flak 1/16 WIP   FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 EmptyMer 4 Apr 2018 - 21:35

.

.... un rompiballe come lo Sven ci mette l'occhio sicuramente. Sai la storiella dell'attendente sempre preciso, quello che lucidava solo i bottoni della divisa del generale ... il trucco era farli luccicare .... il resto passava inosservato ....

.

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MessaggioTitolo: Re: FAMO 88mm Flak 1/16 WIP   FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 EmptyGio 5 Apr 2018 - 18:42

Stamane ho scoperto che lavorare la resina da molte soddisfazioni. Rimossi i pezzi di fibra in eccesso si è passati alla loro lisciatura e rifinitura.

Poi volevo trattarmi bene. Non mi bastava verniciare a pennello la fibra, avrei potuto. Tanto per quello che si vede..... Ma volevo trattarmi bene. Caricata una quantità di vernice che potremmo definire "imbarazzante" ho verniciato da capo l'autotelaio (avevo protetto ruote, cingoli & motori) e tutta la carrozzeria Juckenburg.

Finalmente quei segni da writers sono scomparsi. Mi stupisco di come Juckenburg abbia potuto farli, un salto pindarico nel vuoto senza rete.

Ora ha la sobrietà che il mezzo si merita:

FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 Img_2247

Questa foto qui sopra rende parecchio la tonalità di grigio che si osserva dal vivo.

Andiamo oltre, esponiamo un pelo di di più:

FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 Img_2253

Si intravedono delle imperfezioni che a Juckenburg ha lasciato stare:

FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 Img_2252

Lavorare la sotto, senza rovinare i portelli sarà arduo..... Potremmo zozzare il tutto con del bel fango....che non guasta mai e dona realismo al modello.

Ma ammiriamo ancora le sue splendide rotondità:

FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 Img_2249

Devo ammettere che la finitura superficiale della resina è splendida, ha una texturizzazione splendida.

Vediamo da vicino l'avantreno, poteva andare meglio..... ma anche molto peggio

FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 Img_2248

Montiamo la carrozzeria.... Sembra buono:

FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 Img_2250

I pneumatici danno il tocco finale

FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 Img_2251

....si oggi ci siamo voluti bene lol!
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MessaggioTitolo: Re: FAMO 88mm Flak 1/16 WIP   FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 EmptyGio 5 Apr 2018 - 22:22

Prima che l'attendente zelante ci faccia le pulci What a Face What a Face What a Face la verniciatura oltre ad essere stata un momento di delizia per l'anima ha espletato le seguenti funzioni:

1) messo in evidenza situazioni da migliorare (vedi irregolarità della foto 3 e crepa della foto 6)

2) base per la successiva verniciatura finale

3) dar volume alle masse che la verniciatura originale non metteva in evidenza e valorizzare quanto di buono si è fatto in questi mesi (le maestranze vanno motivate)

A proposito della crepa sul paraurti anteriore (foto 6) internamente è stato realizzato un rinforzo in tessuto di carbonio, che corre internamente per tutta la lunghezza della crepa (che termina a metà del passaruota destro). Praticamente è una crepa blindata........

detto questo avanti.... sparate sul pianista  lol!  lol!  lol!
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MessaggioTitolo: Re: FAMO 88mm Flak 1/16 WIP   FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 EmptyVen 6 Apr 2018 - 11:58

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.... quanto segue riguarda te e in parte tutti quanti seguono da mesi gli sviluppi sul FAMO Flak per metà asiatam e l'altra in resina di Juckenburg fuori produzione ....

Lasciata la fase meccanica, tolta la tuta, e posta l'attenzione sullo stampo di resina si indossa il camice tra lo scultore e l'artista che si appresta nell'osservazione accurata per colmare quanto possibile il soggetto non rappresenti l'originale in scala 1.1.

... met5 ha riparato la crepa, l'ottimo intervento di verniciatura ha permesso d'identificare imperfezioni da riprendere, stuccare, riparare, e per decidere lo "stato d'ambientazione" in cui collocare il Famo Flack terminato. Sarà sporco o pulito, oppure una via di mezzo, meglio programmare a tempo la destinazione sull'effetto conclusivo ...

Il colore è centrato! Sull'imperfezione potresti mettere un telo di copertura, uno zaino con elmetto.

(( sul longherone sbilenco, scaldarlo e piegarlo non te la sei sentita? )) L'ho fatto su un telaio Opel Blitz svirgolato da paura e mi è andata bene. La zama ha una percentuale di stagno che si rilascia a caldo, forzare il metallo a freddo si spezza, attenzione.

... per coloro che non hanno capito la "scultura" in che cosa c'entra, il buon met5 dovrà realizzare il traliccio di sostegno delle piastre a V anteriori esattamente come da campione. Eliminar la "boccia" sull'antenna dimensionale esagerata, costruire la seconda mancante /queste sono ripiegabili e ci stanno anche con una in azione e l'altra a riposo ... poi lo aspetto con le scalette ripiegabili ma c'è tempo su questi interessanti particolari ...

FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 Img_5611

.nota personale: a suo tempo, anni fa, mi si mise in croce avvertendo che il FAMO non era per tutti spiegando ampiamente i motivi ricevendo proteste e cazziatoni da imberbi e vissuti pseudo modellisti dai pruriti facili, ora che cosa avreste fatto con un telaio svirgolo, saccenti sapientoni? Lasciato com'era certamente con tutta la serie di operazioni elencate al dettaglio sul questo soggetto fortunatamente finito nelle mani del romano che non ha avuto la minima esitazione sui fin troppi interventi capillari da renderlo presentabile come un eccezione.

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MessaggioTitolo: Re: FAMO 88mm Flak 1/16 WIP   FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 EmptyMar 10 Apr 2018 - 16:43

purtroppo devo sospendere le lavorazioni....... causa scivolone:

FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 Img_2254

prima di 45-60 gg sarà impossibile tornare all'opera: rottura di un osso del gomito impediscono il continuamento delle lavorazioni.

Useremo questo tempo per definire teatro operativo, equipaggio, stato di usura del FAMO.

A presto!
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MessaggioTitolo: Re: FAMO 88mm Flak 1/16 WIP   FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 EmptyMar 10 Apr 2018 - 18:06

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..... non che ti manchino le occupazioni familiari, ma immaginare un individuo abituato all'azione reso immobilizzato da un arto costretto a "pensare" per una sessantina di giorni, direi di aspettarmi risvolti esistenziali nonchè dinamici non indifferenti sul piano esistenziale e psicologico .....

Intanto la gattina per consolazione ci vuole.

FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 Wallpa10

Lunga vita, passerà anche questa anomala condizione.

lol!

.
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MessaggioTitolo: Re: FAMO 88mm Flak 1/16 WIP   FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 EmptyMar 10 Apr 2018 - 18:27

affraid affraid affraid

Io adoro i gatti..... Figuriamoci le gattine flower flower flower
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MessaggioTitolo: Re: FAMO 88mm Flak 1/16 WIP   FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 EmptyMar 10 Apr 2018 - 19:17

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... Il Flak 88 mm aveva una canna in due pezzi, incamiciati in modo da poter sostituire solo una parte della canna stessa, della lunghezza di 53 calibri (anche se il cannone era indicato come L56) per una lunghezza totale di 4.664 mm. Il meccanismo di otturazione era a movimento orizzontale semiautomatico, attivato da una molla messa in tensione dal rinculo del pezzo. L'affusto era a crociera (kreuzlafette) su un piedistallo relativamente alto, per permettere il movimento dell'otturatore anche alla massima elevazione del pezzo. L'affusto a crociera permetteva un brandeggio per 360°, ma aumentava il peso e le difficoltà di messa in batteria rispetto agli affusti a cassone o a gambe divaricabili. In ordine di marcia due travi della crociera erano sollevate e le altre erano messe su carrelli a ruota singola (nei primi modelli le ruote erano con gomme piene invece che con pneumatici). Il movimento in elevazione era da -3° a 85°, permettendo quindi al cannone di impegnare anche bersagli terrestri. Il peso del pezzo in batteria era di 4.985 kg. I serventi erano protetti dal tiro delle armi leggere da una scudatura fissata all'affusto del pezzo.

Il pezzo dimostrò una notevole precisione sia nel tiro terrestre che in quello contraerei. Una squadra di serventi ben addestrata teoricamente poteva sparare 15 colpi al minuto, cadenza di tiro comunque limitata dalle esigenze logistiche. I colpi erano tutti a cartoccio proietto (cioè con la granata che veniva caricata come corpo unico col bossolo che conteneva la carica di lancio, a differenza di quanto avveniva e avviene con gli obici in cui la granata viene caricata e successivamente si introduce la carica di lancio variabile) del peso di 10,4 kg nel caso del proietto ad alto esplosivo (contro bersagli generici). Successivamente fu introdotto un proiettile perforante del peso di 9,2 kg e con una velocità alla bocca di 820 m/s. Il peso dei proiettili chiarisce le esigenze logistiche che limitavano la cadenza di tiro del pezzo: sparando a pieno ritmo praticamente sarebbe stato necessario un rifornimento di 150 kg/min di munizioni.

Il proiettile ad alto esplosivo aveva una quota massima di 9.900 m. ma raggiungeva la massima efficacia a 8.000 m, la massima gittata nel tiro terrestre era di 14.800 m. Utilizzato come arma anticarro poteva impegnare bersagli con il tiro nel primo arco (tiro diretto) fino a 3.000 m.

... l'equipaggio si componeva di otto membri, sotto ufficiale capo batteria, autista, addetto sulla telemetria, puntatore, addetto allo sparo, addetto alla spolettatura proiettili, caricatore, servente ...

Si presume che il semovente d'artiglieria agisse scortato da una compagnia camion trasportata o da esploratori blindati (Sdk fz 222 o 223) e si posizionasse come artiglieria contro reparti nemici isolati da mezzi blindati armati da metterlo rapidamente in difficoltà. Il vero nemico era l'aviazione e per la sua mole facilmente identificabile, non fu una vera minaccia da impensierire il nemico nonostante l'efficacia mortale del Flak montato.

lol!

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MessaggioTitolo: Re: FAMO 88mm Flak 1/16 WIP   FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 EmptyMer 11 Apr 2018 - 13:28

.

.................. guarda la concorrenza

FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 20180410

... che cosa combina bom

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MessaggioTitolo: Re: FAMO 88mm Flak 1/16 WIP   FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 EmptyMer 11 Apr 2018 - 16:33

Una concorrenza decisamente agguerrita.

Sono indeciso (tra le tante indecisioni che ho) di lasciare tutto il gruppo Flak di Juckenburg come omaggio alla sua opera oppure se mettere mano anche a questo lol!
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MessaggioTitolo: Re: FAMO 88mm Flak 1/16 WIP   FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 EmptyMer 11 Apr 2018 - 17:18

met5 ha scritto:
Una concorrenza decisamente agguerrita.

Sono indeciso (tra le tante indecisioni che ho) di lasciare tutto il gruppo Flak di Juckenburg come omaggio alla sua opera oppure se mettere mano anche a questo lol!

... una vera istigazione amletica sunny

.è un patito dell'ottone saldato ed è stato il primo che ha rifatto completamente il FAMO quasi da cima a fondo.

.
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MessaggioTitolo: Re: FAMO 88mm Flak 1/16 WIP   FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 EmptyGio 12 Apr 2018 - 12:13

Ho questa foto in archivio:

FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 M1-10_10

Bellissimo il telaio ma le ruote anteriori sono un incubo lol!
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MessaggioTitolo: Re: FAMO 88mm Flak 1/16 WIP   FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 EmptyGio 12 Apr 2018 - 12:24

met5 ha scritto:
purtroppo devo sospendere le lavorazioni....... causa scivolone:

FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 Img_2254

prima di 45-60 gg sarà impossibile tornare all'opera: rottura di un osso del gomito impediscono il continuamento delle lavorazioni.

Useremo questo tempo per definire teatro operativo, equipaggio, stato di usura del FAMO.

A presto!
Hai centrato duna buca della sunny ?
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MessaggioTitolo: Re: FAMO 88mm Flak 1/16 WIP   FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 EmptyGio 19 Apr 2018 - 16:46

sharky63 ha scritto:
Hai centrato duna buca della sunny ?

Magari......sono caduto da quasi 3 metri ed ho frantumato il capitello radiale What a Face
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MessaggioTitolo: Re: FAMO 88mm Flak 1/16 WIP   FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 EmptyGio 19 Apr 2018 - 19:52

.

.... pala rotante ha dimenticato l'identità umana, bazzicando con passione professionale elicotteri, ha perso il senso sul fattore gravitazionale spiccando il volo ....

Senza trascurare di analizzare il momento, lucido nel volo, ovviamente!

.ricordo che ci sono altri voli pindarici senza fratture.

FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 59040710

............ sarò banale e ripetitivo, però se la gnocca vale mi giro a guardarla!

lol!

.
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MessaggioTitolo: Re: FAMO 88mm Flak 1/16 WIP   FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 EmptyVen 20 Apr 2018 - 17:42

Incoraggiato da cotanta patata (la patata tira conferma nil buon Rocco) stamattina incursione presso il mio negozio di fiducia...... Pronti per ricominciare:

FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 Img_2262

- rete per il radiatore (così lo Sven mi si calma)
- catenella per le spondine
- chiodini per le catenelle
- chiodi da usare per creare rivetti sulle piastre anteriori
- trapano manuale per lisciare

......manca solo il mezzo

Aspettiamo e nel mentre.... Gironzoliamo per la rete :FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 2ba53e10
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MessaggioTitolo: Re: FAMO 88mm Flak 1/16 WIP   FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 EmptyVen 20 Apr 2018 - 21:03

.

...................... israeliane disinibite ...

A gli acquisti, ottima mossa. Tuutta robina utileeeeeeee ...

lol!

.
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MessaggioTitolo: Re: FAMO 88mm Flak 1/16 WIP   FAMO 88mm Flak 1/16 WIP - Pagina 8 EmptyDom 22 Apr 2018 - 11:13

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........... per il tuo resta fedele il Flak montato sul FAMO  sunny

Il cannone contraerei 8,8 cm Fliegabwehrkanone (FlaK), soprannominato Flak 88, fu uno dei cannoni di maggior successo della seconda guerra mondiale. Venne utilizzato anche come cannone controcarri ed in questa funzione si dimostrò una delle armi meglio riuscite fra quelle prodotte nell'intervallo fra le due guerre mondiali.
Nel corso della prima guerra mondiale era stato prodotto dalla Krupp e dalla Erhardt (successivamente Rheinmetall) un cannone contraereo del calibro di 88 mm (8,8 cm FlaK) destinato a difendere le città tedesche nelle zone della Ruhr e della Renania dalle incursioni aeree che, nel 1917, cominciavano a interessare quelle zone, prossime ai confini con la Francia.
Dopo il trattato di Versailles la Krupp, per eludere le clausole che limitavano la produzione di artiglierie in Germania inviò un gruppo di tecnici in Svezia per sviluppare cannoni contraerei in collaborazione con la Bofors, il prodotto finale fu il Bofors 75 mm, ma l'esercito tedesco valutò le caratteristiche del pezzo ancora insufficienti, quindi richiese lo studio di un cannone di calibro superiore. Nel frattempo, nel 1933 la Germania aveva denunciato il Trattato di Versailles, quindi questo nuovo pezzo comparve direttamente con la denominazione tedesca, 8,8 cm Flak Mod 18. Fu subito chiaro che si trattava di un cannone molto ben riuscito, e fu ordinato in un gran numero di esemplari per la Luftwaffe (cioè l'aviazione militare), che aveva le competenze per la difesa aerea della Germania. Il Mod 18 aveva la canna in un pezzo unico, quindi dopo un certo numero di tiri andava sostituita completamente. Con il 8.8 cm FlaK 36 la canna fu costruita in sezioni separate, facilitando quindi la sostituzione delle canne usurate dal tiro e permettendo di sostituire solo la sezione adiacente alla culatta (quella che, a causa della maggiore temperatura, si usurava più facilmente).
Il modello 8,8 cm FlaK Mod 37 aveva un sistema di trasmissione dati ottimizzato per l'impiego da postazioni fisse (quindi per essere utilizzato per la difesa contraerei del territorio e non per quella delle unità da campagna). In pratica questi tre modelli erano intercambiabili, quindi non era difficile vedere canne del Mod 18 su affusti del Mod 37 e viceversa.
Il cannone FlaK 18 aveva una canna in due pezzi, incamiciati in modo da poter sostituire solo una parte della canna stessa, della lunghezza di 53 calibri (anche se il cannone era indicato come L56) per una lunghezza totale di 4.664 mm. Il meccanismo di otturazione era a movimento orizzontale semiautomatico, attivato da una molla messa in tensione dal rinculo del pezzo. L'affusto era a crociera (kreuzlafette) su un piedistallo relativamente alto, per permettere il movimento dell'otturatore anche alla massima elevazione del pezzo. L'affusto a crociera permetteva un brandeggio per 360°, ma aumentava il peso e le difficoltà di messa in batteria rispetto agli affusti a cassone o a gambe divaricabili. In ordine di marcia due travi della crociera erano sollevate e le altre erano messe su carrelli a ruota singola (nei primi modelli le ruote erano con gomme piene invece che con pneumatici). Il movimento in elevazione era da -3° a 85°, permettendo quindi al cannone di impegnare anche bersagli terrestri. Il peso del pezzo in batteria era di 4985 kg. I serventi erano protetti dal tiro delle armi leggere da una scudatura fissata all'affusto del pezzo.
Il pezzo dimostrò una notevole precisione sia nel tiro terrestre che in quello contraerei. Una squadra di serventi ben addestrata teoricamente poteva sparare 15 colpi al minuto, cadenza di tiro comunque limitata dalle esigenze logistiche. I colpi erano tutti a cartoccio proietto (cioè con la granata che veniva caricata come corpo unico col bossolo che conteneva la carica di lancio, a differenza di quanto avveniva e avviene con gli obici in cui la granata viene caricata e successivamente si introduce la carica di lancio variabile) del peso di 10,4 kg nel caso del proietto ad alto esplosivo (contro bersagli generici). Successivamente fu introdotto un proiettile perforante del peso di 9,2 kg e con una velocità alla bocca di 820 m/s. Il peso dei proiettili chiarisce le esigenze logistiche che limitavano la cadenza di tiro del pezzo: sparando a pieno ritmo praticamente sarebbe stato necessario un rifornimento di 150 kg/min di munizioni.
Il proiettile ad alto esplosivo aveva una quota massima di 9.900 m, ma raggiungeva la massima efficacia a 8.000 m, la massima gittata nel tiro terrestre era di 14 800 m. Utilizzato come arma anticarro poteva impegnare bersagli con il tiro nel primo arco (tiro diretto) fino a 3000 m.
L'esperienza della Guerra di Spagna spinse i progettisti tedeschi a rivedere il progetto del FlaK 18. La piattaforma a kreuzlafette fu conservata, ma ne fu aumentata la stabilità e furono modificati i carrelli, che ora divennero a doppia ruota e sempre con pneumatici. Dato che ora i carrelli anteriore e posteriore erano intercambiabili, il movimento poteva avvenire con la canna rivolta sia in avanti che indietro, accorciando in tal modo i tempi richiesti per mettere il pezzo in ordine di marcia.
La modifica più importante, tuttavia, era nella costruzione della canna, che ora era in tre sezioni, tenute insieme da un manicotto esterno (che caratterizzò tutte le versioni successive del pezzo). In questo modo era possibile sostituire una sola sezione della canna, risparmiando così sull'impiego sia di mano d'opera sia di materiale nel corso della vita del cannone.
Lunghezza della canna, meccanismo di otturazione e scudatura erano uguali a quelli del FlaK 18.
Nel corso del 1942 la produzione di canne per il FlaK 41 superò la produzione di affusti, quindi, data la pressante necessità di pezzi contraerei, alcune canne furono adattate agli affusti del FlaK 36, dando origine ad un ibrido fra i due pezzi. Non si sa quanti di questi pezzi siano stati effettivamente costruiti.
Uno dei problemi più sentiti del tiro contraerei è il problema della determinazione del punto futuro, cioè del punto in cui la traiettoria del proiettile intercetta la traiettoria dell'aereo. Nel FlaK 18 e nel FlaK 36 il punto futuro veniva determinato tramite apparati ottici e la spoletta del proiettile era graduata prima del caricamento. Per migliorare questo sistema di mira nei nuovi modelli di 88 si adottò un sistema di seguire il punto, in cui si doveva seguire con la tacca di mira un punto che si muoveva su una scala graduata. Il punto (di colore diverso per il puntatore in elevazione e per il puntatore in azimuth) era mosso sulla scala da una centrale di calcolo elettromeccanica (Funkmessgerate), che dirigeva il tiro di tutta la batteria di cannoni. Generalmente le batterie erano su 4 pezzi, che tatticamente venivano disposti a losanga (a rombo), con la centrale di tiro al centro. Oltre a questo sul nuovo cannone era previsto un meccanismo per l'impostazione in continuo del ritardo della spoletta (cioè della quota a cui doveva esplodere il proiettile).
Sul FlaK 37 si tornò alla canna in due pezzi del FlaK 18, e questo nuovo sistema di mira praticamente impedì che potesse essere usato nel ruolo anticarri. L'affusto rimase praticamente lo stesso del FlaK 36.
Oltre al FlaK 37 furono costruiti 12 FlaK 37/41, in cui la canna era stata sostituita con quella del FlaK 41.
Fin dall'inizio della guerra la Luftwaffe, a cui era demandata tutta la difesa aerea della Germania, si rese conto della necessità di avere un cannone con una maggiore quota operativa, e quindi una maggiore velocità alla bocca. La Rheinmetall-Borsig iniziò lo sviluppo di una nuova canna, producendo i nuovi prototipi nel 1941, ma producendo il cannone completo solo nel 1943. Il meccanismo di recupero e di ammortizzazione del rinculo fu rivisto, spostando la culla in posizione orizzontale sostituendo il piedistallo con un perno per abbassare l'altezza del pezzo. La nuova canna era lunga 72 calibri, cioè 6,336 m (anche se era definito L/74), costruita in tre parti alesate tenute unite da un manicotto. Il proiettile pesava 9,2 kg ed aveva una velocità alla bocca di 1000 m/s, quindi per caricare il proiettile era stato previsto un calcatoio automatico. La quota massima per il proiettile era di 15.000 m, mentre la quota di massima efficacia era di 10.000 m. I proiettili ad alto esplosivo per il tiro terrestre avevano un peso di 10,4 kg ed una gittata massima di 19.700 m. Il FlaK 41 aveva un peso di 11.240 kg in ordine di marcia e di 7.800 kg in batteria. L'angolo di tiro variava da -3° a 90°, mentre il brandeggio restava a 360°. La massima cadenza di tiro (teorica) era di 20 colpi al minuto.
Nonostante questi risultati non tutti erano convinti della soluzione di utilizzare cannoni contraerei in funzione controcarri, tanto che questa modalità di impiego non era ancora stata codificata all'inizio della Seconda guerra mondiale. Tuttavia la Waffenamt (Ispettorato per le armi) continuò a studiare proiettili perforanti per questa arma. Il 21 maggio 1940 la 7ª Panzerdivision fu attaccata da due divisioni di fanteria (5ª e 25ª Divisione fanteria) britanniche, rinforzate da un brigata corazzata (1st Army Tank Brigade) nei pressi di Arras in Francia. I carri Matilda britannici ebbero presto ragione dei Panzer 38(t) che formavano la parte più consistente dei carri tedeschi, ed investirono direttamente le fanterie, senza che i 3,7 cm PaK 36 riuscissero a fermarli. A quel punto il comandante della divisione (generale Rommel) ordinò di mettere in posizione gli 88mm che, finalmente, ebbero ragione delle corazze dei carri britannici. Da quel momento l'utilità degli 88mm nell'uso controcarri non fu più messa in discussione.
Rommel continuò ad usare gli 88mm come arma controcarri per tutta la Campagna del Nord Africa, particolarmente rilevante sotto questo aspetto è la difesa del Passo Halfaya, che divenne noto fra i carristi britannici come Hellfire Pass (passo del fuoco dell'inferno). Fino alla fine della guerra gli 88mm contraerei furono utilizzati su tutti i fronti anche come armi controcarri, anche dopo che erano stati sviluppati cannoni controcarri dello stesso calibro.

Tuttavia l'uso controcarri non distolse gli 88mm dal loro compito primario, che era quello di impegnare le forze aeree nemiche. Utilizzati dalla Wehrmacht inquadrati nell'artiglieria contraerei divisionale, ogni divisione aveva in organico un Abteilung (gruppo) contraerei su 8 pezzi da 88mm e 18 pezzi da 20 mm, serviti 762 uomini. I cannoni da 88mm furono impiegati anche dalla Luftwaffe per la difesa territoriale della Germania. Attorno alle città tedesche furono realizzate vere e proprie barriere antiaeree per fermare le incursioni dei bombardieri alleati, e, fin dal 1941, i calibri maggiori furono installati su speciali torri da cui avevano possibilità di tiro senza ostacoli terrestri. In questo impiego, basta ricordare che Monaco era circondata da 33 batterie contraerei, comprendenti 66 cannoni da 88 dei vari tipi. Gli effetti della FlaK sono riportati da un documento dello SHAEF del gennaio 1945:

« Nel corso dei tre mesi che finiscono con l'agosto 1944, il fuoco contraerei tedesco ha provocato non meno del 66% dei 700 bombardieri persi e del 98% dei 13.000 bombardieri danneggiati. Nel 1943, il 33% dei bombardieri persi ed il 66% di quelli danneggiati è stato attribuito alla FlaK »
Successivamente alle seconda guerra mondiale il cannone rimase in servizio in un numero limitato di esemplari in Jugoslavia, anche come cannone navale sulla nave scuola Galeb.Furono utilizzati anche dall'esercito Norvegese,tutti cannoni lasciati dai Tedeschi dopo la resa.
L'impiego nel Regio Esercito
Munizionamento dell'88/55 nel Regio Esercito[3]
cartoccio-proietto contraerei (spoletta meccanica)
granata perforante L/3.9
granata dirompente L/4.5 (KE)
Nel giugno del 1939 l'Italia aveva dei forti crediti (circa 300 milioni di lire dell'epoca) nei confronti della Germania per la cessione di materiali lavorati, quindi il Ministero della Guerra propose che tali crediti venissero saldati con la cessione di 50 batterie di 8,8 cm FlaK (88/55 nella denominazione italiana), pari a 300 bocche da fuoco con relativo munizionamento. Mentre la proposta fu accettata in linea di massima, le autorità tedesche fecero presente di non avere a disposizione quella quantità di pezzi, quindi saldarono il debito in parte con gli 8,8 cm FlaK ed in parte con i 7,5 cm M37(t) (75/50 nella denominazione italiana). Nella proposta presentata dalle autorità tedesche era prevista anche la fornitura da parte italiana di parti meccaniche per cannoni contraerei e controcarri, quindi la produzione di componenti per artiglierie fu avviata nelle officine Ansaldo (Genova e Pozzuoli) e OTO. Le batterie venivano fornite complete di centrale di tiro Zeiss Mod. 36 e relative apparecchiature ausiliarie.
Le batterie cominciarono a giungere in Italia pochi giorni dopo l'ingresso dell'Italia in guerra, ed inizialmente furono assegnata in parte alla MACA per la protezione delle principali città ed in parte inviate in Libia per la protezione dei porti. Alcuni gruppi vennero successivamente assegnati a reparti mobili motocorazzati, tuttavia fu subito evidente che il Regio Esercito non aveva a disposizione un trattore con caratteristiche adatte al traino di questo pezzo, dato che il compito era affidato ai Lancia 3Ro, privi di trazione integrale. Alla fine del 1940 erano disponibili 44 pezzi e relative centrali di tiro. A partire dall'ottobre 1942 diverse batterie, pur restando in possesso tedesco, furono utilizzate da personale (ufficiali e truppa) italiano per la protezione di infrastrutture militari e centri abitati, questa pratica fu ulteriormente intensificata nel 1943, arrivando ad interessare più di 100 batterie. Oltre ai cannoni che giungevamo per i canali stabiliti nel 1940, nel 1943 furono trasferiti 24 pezzi ed i relativi trattori Sd.Kfz. 7, destinati all'equipaggiamento della 1ª Divisione corazzata "M". L'88/55 nel Regio Esercito fu utilizzato nel suo ruolo naturale, cioè come arma contraerei, l'utilizzo come cannone controcarri fu limitato ai teatri dell'Africa Settentrionale (Libia e Tunisia) e unicamente per pochi gruppi autocampali.

I trattori
Per assicurare la mobilità di artiglierie del peso dei cannoni da 88 mm (superiore sempre alle 5 t in ordine di marcia) erano richiesti trattori particolarmente potenti, e, nell'ambito delle forze armate tedesche, la mobilità veniva assicurata con i semicingolati da 8 t. Tuttavia fino al 1934 non erano in servizio veicoli abbastanza potenti, quindi nei primi anni di servizio gli 88 erano trainati dai Sd.Kfz. 11. Il primo trattore effettivamente adatto fu il veicolo KMm 8, prodotto dalla Krauss-Maffei di Monaco di Baviera a partire dal 1934. Tuttavia il veicolo maggiormente utilizzato fu il Sd.Kfz. 7, che comparve nel 1938 come evoluzione del veicolo precedente. Gli 88mm del Regio Esercito venivano trainati dai Breda 61, semicingolati di struttura simile ai Sd.Kfz. 7, quando questo si rese disponibile. Presumibilmente fu usato come trattore in condizioni di emergenza anche il Sd.Kfz. 9. È documentato l'utilizzo come trattore anche dello Spa 41 Dovunque.

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