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 Interrogazione parlamentare di Sven Hassel.

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Sven Hassel

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MessaggioTitolo: Interrogazione parlamentare di Sven Hassel.   Interrogazione parlamentare di Sven Hassel. EmptyGio 4 Ott 2012 - 12:29

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Interrogazione parlamentare.



Chiedo allo Sven, che di politica spicciola se ne intende, cosa ne pensa sul modo di risanare l’Italia.

… allora Sven, da accorto osservatore da dove incomincia la tua azione politica?

Della FIAT, che non è la FIAT di trent’anni fa degli Agnelli, quella del nonno che costruiva le mitragliatrici per entrambi i fronti di guerra, prima all’Austria e subito dopo all’Italia che per giocare alla guerra non ne aveva. Si chiamavano BREDA, un nome ormai scomparso ma non dimenticato.
La FIAT è morta 30anni fa e lo stato italiano ne ha taciuto la dipartita imbalsamando la salma con miliardi di vecchie buone lire a da un decennio con la moneta pesante Euro. L’italiano non ha saputo della morte della casa d’automobili, come gli operai hanno taciuto il fatto intascando la cassa d’integrazione, gli operai della FIAT sono i becchini della salma imbalsamata. Marchion, è l’uomo giusto nel posto sbagliato profumatamente pagato dalla famiglia Elkan (basta il cognome ebraico e si capisce da solo) la provenienza internazionale degli Elkan sul destino della FIAT importa solo come profitto e da un cadavere non si ha nessun vantaggio se non il puzzo, quindi la FIAT è già lo spettro delle sue automobili.

… accidenti, Sven, sei lapidario.

Macchè, sono pratico e senza peli sulla lingua.

… ma una fabbrica d’automobili, la più grande italiana, con migliaia di lavoratori nel settore degli indotti, perché queste aziende medie piccole sono centinaia, che cosa potrebbe fare?

Quello che ha fatto nel dopo guerra, con l’italietta in ginocchio con le pezze sul culo e la fame nera: costruire auto economiche, spartane con costi di produzione bassi e prezzi di vendita sul mercato nazionale allettanti con una massiccia offerta nei paesi in via di sviluppo (l’India ha da un anno una ciofeca d’auto che se importata in Italia costa meno di 6000 euri) la costruisca la FIAT alla faccia delle iniziative indiane e la esporti in ogni sottostrato mondiale come ha fatto con la 500 negli anni 50, un rottamino che ha saputo motorizzare l’italiano povero.

… Sven, l’italiano si getta sull’ultimo SVF ultima moda, non andrebbe in giro con l’auto spartana.

Intanto va in giro con l’auto in leasing al di sopra delle sue reali possibilità economiche. E questo “modus vivendi” sta tramontando velocemente, ora si vendono gli immobili a prezzi stracciati e l’anno prossimo si rottamano le auto medio lusso, la benzina metterà in ginocchio gli irriducibili senza senno sull’economia casalinga, o l’auto spartana o la fame.

… ma la vedi nera sul futuro imminente dell’Italia? Come vedi la ripresa promessa da Monti?

Monti è uno dei tanti governi tecnici alleato con i precedenti esempi che hanno defenestrato l’Italia, Monti non è un politico e fuori lui ritornano i partiti di un sistema politico ingovernabile. Sarà e dev’essere compito dell’italiano spezzare questo sistema capestro e lo farà solo riprovando la fame dei suoi padri.

… cioè, spiegati meglio, mi sembri l’oracolo di Menfi.

L’italiano è sull’orlo di una presa di coscienza imminente. Finora ha glissato svuotando le tasche in attesa che Berta filasse altro filo, ora capisce che indietro non si torna, volente o nolente guarda in faccia una realtà mortificata da se stesso, si deve ammettere che la colpa è tutta sua se si trova al punto dei suoi padri con le pezze sul culo. Questi padri poveri, con gli zoccoli ai piedi, e mezzo bicchiere di vino, i sopravvissuti del Piave e della Russia, due guerre a tanta fame insanguinata, se fossero presenti ai loro figli li prenderebbero a legnate, dentro gli agi smodati e l’ebrezza del consumismo li annegherebbero nella pozza dei loro debiti. Questa generazione è la stessa delle cambiali degli anni 60 con la differenza che si finge benestante, allora che getti la maschera e torni con i piedi per terra. Una FIAT che Marchion non farà, una baracca spartana che costa poco, diventa il simbolo di una nuova realtà, perché l’auto è legata ai consumi di benzina e se l’italico idiota va in giro con una cariola economica il governo ladro non può più tassare i falsi ricchi.

… come i falsi ricchi? In Italia i tenore di vita è tra la media europea.

Balle, abituati a scopiazzare dagli altri non hanno fatto altro che mettersi alla pari degli esteri senza capire che era tutta una messa in scena per usarli come schiavi moderni.

… cosa vuoi dire? Chi sono gli schiavi moderni?

Tutti quelli che non tirano la fine del mese. Quella parte italiana che incassa uno stipendio che non arriva al fine mese. L’italiano che prosciuga i suoi risparmi per tenersi a galla. Tutte le famiglie che aiutano i figli a campare senza uno stipendio, o devo continuare??

… no, no, ho capito! Però ci sono le leve giovanili preparate sul futuro, e questo non lo puoi negare?

Non le nego, perché ne ho fatto parte attiva negli anni 50, iniziando a lavorare a 11 anni. E allora, in quegli anni si studiava in pochi e tutti quanti lavoravano, magari per quattro soldi, ma si lavorava. Devi capire che di quei pochi soldi sudati in gioventù quel valore che è rimasto nella fatica è diventato il successo individuale che abbiamo incontrato come premio nella vita. La percentuale oggi è invertita, grazie alla cattiva politica dell’istruzione di massa dove tutti indottrinati e gabbati hanno lavorato male e poco rispetto a quel numero che ha saputo trascinare le pecore al sicuro nel recinto. Questa è la generazione delle percentuali che non hanno messo soldi nelle banche, che non hanno risparmiato costringendo le banche a ricorrere alle coperture statali, che hanno rottamato le auto pagate dai padri di famiglia ascoltando la FIAT di Marchion/Elkan per acquistare nuove auto con altri debiti.

… pare che tu ce l’hai con le auto?

Ti pare che andando in giro per l’Italia si viaggi in tranquilla sicurezza? Che durante gli esodi compulsivi la viabilità sia lo specchio della saturazione ambientale allo stato insostenibile, con code e blocchi per ore nell’intasamento totale? E le auto ferme sono la peste cittadina, l’ingombro solenne dell’auto parcheggiata, non abbiamo più spazi per noi a dando retta all’economia dell’auto chi non compra una Panda affossa l’agonizzante FIAT?
Non ho nulla contro l’auto, ne voglio una a misura dei tempi che si devono affrontare. Voglio una nuova impronta sulle spese obbligate, la gente mangia troppo, è viziata dal consumo e si nutre per abitudine e non quando ha veramente fame. Presto le famiglie sceglieranno se sono necessarie le spese per i libri scolastici o spendere per le scarpe dei figli, ma prima dovranno insegnare a loro stessi cosa significa la privazione degli eccessi. Basta con le crociere in leasing, parti subito e paghi al ritorno. Finita l’epoca del SUV e se devi usare il veicolo c'è la spartana quattro ruote economica. Lo status italico si è basato e formato sull’automobile e ben venga la definitiva scomparsa della FIAT, si denunci il cadavere mummificato che costa a Marchion/Elkan un mancato profitto e Monti non convochi l’amministratore della mummia automobilistica se non ha sovvenzioni per coprire il misfatto, i complici del lento assassinio si rivelino all’italiota che ha tenuto in vita un morente per decenni insieme al cadavere negli ultimi dieci anni, i peggiori della fine della guerra dove si fingeva che tutto andava per il meglio. Si sta spegnendo l’ILVA, l’ultima acciaieria a sud dell’Europa, con i cinesi ed i russi in agguato per addentare una ghiotta preda. E si parla in sordina, sottovoce, di fare entrare in Italia i fabbricanti d’auto esteri, e bisogna serrarlo, lo farei a piena voce urlata. Marchion ha portato 200 mila posti di lavoro alla Chrysler americana e quanta gente lavorava oggi con i criteri tedeschi, coreani o giapponesi. Obama ha fatto patti chiari con Marchion e dov’erano i governi partitisti duri a capire il momento opportuno per giocare le carte dell’abbondanza, ma si sa, questi NON fanno politica pro sociale italiana, i nostri politologi il massimo impegno lo hanno dimostrato logorando la nazione.

… non ti vedo ben inserito come politico, se tu lo saresti che partito fonderesti?

Nessun partito, lascerei la libera iniziativa imprenditoriale chiedendo il 10 % dei ricavati come fondi sociali assegnati alle regioni con due soli amministratori a rotazione annuale, un responsabile sull’amministrazione pubblica, sanità ed opere comprese con un addetto alla tesoreria regionale, niente stato capitale politico, ma solo Capitale italiana riconosciuta geograficamente. Anzi, la regione che produce maggiori risorse sul turismo industriale diventa scegliendo una città la Capitale per meriti competitivi acquisiti.

… manderesti a casa l’intera classe politica?

A che serve? In che ruoli si sono posti gli eroi politici d’Italia negli ultimi 65 anni, o devo ricordarti le munificenze ricevute o le pensioni di platino di troppe sanguisughe perditempo?

… scommetto che sui sindaci hai la tua idea ben precisa?

Il sindaco è chi regge la comunità ed è eletto dalla popolazione come delegato, incaricato, sulle necessità della stessa massa elettorale, il sindaco non ha poteri e neppure portafoglio ed ogni spesa sociale è decisa in assemblea semplice da tutta la popolazione attraverso i responsabili di quartiere, ogni comune si divide in quattro parti con 4 responsabili di settore senza stipendi, chi da riceve in cambio senza soldi pubblici sprecati. Gli incarichi non devono superare i dodici mesi con gli incaricati privati del diritto d’elezione per 5 anni.

…. Apperò. E la giustizia, la magistratura?

Sistema largamente usato in tutto il mondo meno che in Italia. Il giudice che sbaglia paga, il magistrato che sbaglia paga i danni commessi. La casta dei giudici e la stessa magistratura scompare per incanto. Un processo si decide non più con l’accusato che deve dimostrare la sua innocenza, nessuno sano di mente lo farebbe e la magistratura italica su questa fesseria ci ha navigato abbastanza. L’imputato è condannato in base alle prove del misfatto. I reati parlano da soli, hai rubato, rendi il maltolto e ti prendi la condanna che suggerisce l’ammontare. Uccidi, 20 anni per chiunque ammazzi. Fai parte della spesa sottraendo la merce, rendi la merce e non entri più nell’esercizio commerciale. Viaggi sulle strade senza l’assicurazione: vai a piedi per 5 anni. Citi a giudizio il vicino per schiamazzi: lasciano l’abitazione entro 6 mesi entrambi cercando casa separati.
Non si pagano i debiti: si lavora per il creditore fino alla resa del debito. Le banche promettono interessi sui depositi fiduciari e non li mantengono: le banche per obbligo d’onore versano gli interessi o chiudono come associazioni di truffa.

….. riepilogando vedo che non ti mancano delle drastiche misure rivoluzionarie sul destino italiano.

… l’Italia ha capito da tempo che non è la stessa egoidiozia vestita a festa che nascosta dietro un dito ha finto con indifferenza plebana un benessere inesistente basato sul consumismo sfrenato che ha distolto il VERO obbiettivo sulla sopravvivenza umana, che deve ritornare sulla storia dei suoi padri per capire gli errori fatti e ricominciare a sudare un pane quotidiano senza invidiare chi hanno maggiori vantaggi, perché chi hanno di più forse se lo hanno meritato più di altri che stavano a guardare e poi, che importa il di più se ne ho quanto mi soddisfa? Non è il SUV che mi rende uomo migliore, e se faccio il sindaco per rappresentare chi hanno bisogno di chiarezza e benessere lo faccio senza aspettarmi un grazie, perché se faccio ben il mio mandato ricevo in cambio più di quanto ho dato.

… se ho ben capito, chi si da ad altri per essere pagati per quello che fanno, sbagliano?

Esatto, l’errore è la pretesa d’essere pagati per ogni sospiro tirato, l’aria non costa nulla e puoi essere ricco partendo dal dare e non dal chiedere.

… capito, ma ora basta, altrimenti mi tocca risentire quella storiella del vecchio saggio.

Quella del discepolo che chiede come poter avere tutto quello che desidera? Te la rammento.
Il saggio ascoltò l’avido discepolo e rispose: Non è tanto importante quello che desideri avere. E’ quello che intendi donare in cambio la parte che può realizzare tutto quello che desideri.


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