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............ in ricordo di trascorsi "camionari" dello Sven, un ritorno casuale su di un truck assemblato con parti upgrade di varie provenienze, può servire come soggetto d'ispirazione modellistica considerando l'esperienza d'altri sull'opera non solo costruttiva, ma anche d'eventuali costi da calcolare ancora prima d'iniziare a sognare un esemplare unico al di fuori degli scatolami commerciali a prezzi competitivi. Un discorso fatto più volte e capito solo a frittata fatta, cioè dopo avere protestato in difesa del soggetto economico in un primo tempo, per rimangiare l'intero dire dopo la scoperta che un plasticone standard non soddisfaceva interamente l'ambizione di possedere un truck decentemente presentato ...........
Lo scatolame, alludo ai Tamiya universalmente distribuiti dai giapponesi come giocattoli rc da montare (in molte nazioni già montati, verniciati e completi di radio pronti all'uso, a costi minori dell'importazione europea) detto per inciso, lucciole per lanterne dedicati ad allocchi che del marchio jap ne hanno fatto un "forever tamiya" dimostrando l'ottusità conservativa, ignorando il naturale progresso e sappiamo tutti come le mentalità orientali siano cristallizzate e non portate all'innovazione per mero profitto, la logica è: non investire se il prodotto continua a vendere. Tanto è vero, che per le innovazioni industriali e commerciali, inviano gruppi d'investigazione commerciale muniti di macchine fotografiche per copiare le creatività europee. Oggi con internet, incollati ai computer, spiano notte e giorno le minime apparizzioni di tecnologie avanzate e designer d'alta moda. Personalmente senza disprezzare la produzione orientale, anzi direi onestamente che senza lo sviluppo e l'introduzione di veicoli ed eletroniche giapponesi, probabilmente la vecchia Europa sarebbe rimasta al macinino da caffè a manovella. Però sono per natura "innovativo" e guardo il futuro senza badare al presente, vale a dire, per me fermarmi, significa avere perso un treno in corsa e voltarmi indietro, un non senso.
... questo esercizio è per un Trakker IVECO a due assi sacarrellabile da cantiere, copiato da un soggetto originale ...
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]... la coppia di differenziali, notare i dispositivi di bloccaggio assi
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]... alberi di trasmissione e riduttore di velocità centrale
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]......... materiale scelto completamente escluso dalle scatole di montaggio
... parafanghi e paraurti posteriore
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]......... nonchè un'abbondanza di viterie d'ogni genere
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]... e accessori vari per i ponti
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]... set di gomme dedicate
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]... un ServoNaut con riduzione per il telaio scarrabile
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]... un gioiellino costoso upgrade Scaleart
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]........................................ e udite udite, la preziosa cabina tutta italiana costruita da Persenico e ceduta al prezzo di oltre 500 euro spedita ...
verniciata, da montare
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Queste produzioni sono apprezzate all'estero più che in Italia dove "l'obsoleta ultima novità tTamiya" che di nuovo ha solamente la cabina Mercedes o del MAN, mentre il resto ha trent'anni, e gli italiani brava gente, sempre ultimi ma anche primi di tutti per creatività, la cabina IVECO Trakker (che da sola costa più di un taminkia standard) attizza favorevolmente l'ambizione dei raffinati cultori della marca italiana che in fatto di autocarri non è seconda a nessun costruttore mondiale.
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