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....................................... a richiesta, grazie.
.… i Konigstiger ……………….
… li abbiamo sentiti arrivare … erano a chilometri di distanza sulla steppa secca … il terreno argilloso fremeva vibrando cupo sotto il peso enorme …
… da giorni pativamo gli attacchi massicci del nemico incalzante, i nostri carri sono stati decimati dai nuovi tank di IVAN … veloci e ben armati …
Una depressione del terreno ripara quel che resta della 106ma compagnia cacciacarri, in pochi sono riusciti a raggiungere le linee dei rifornimenti e subito rimandati di corsa sul fronte assegnato, in tutto si sono caricati 40 casse di munizioni … un carico pericoloso ma che fa comodo agli appiedati, visto che ho il carro interrato per avere perso il motore …
… non si può correre da un posto all’altro all’impazzata per ingannare il nemico senza giocarti la tolla d’acciaio, quand’è che un cretino gallonato capisce che un panzer non è un’auto da turismo per scorrazzare in lungo e in largo tra le cannonate sovietiche.
… lo sapevamo dell’arrivo dei nuovi carri promessi da mesi … siamo veterani sui mezzi blindati e conosciamo ogni tipo di carro amico e nemico … ma questo tremolio del terreno è del tutto nuovo, ci guardiamo interrogandoci con lo sguardo … sembra un terremoto sordo, lento opaco, senza rumore … solo la terra che balla sotto di noi.
… silenzio radio, tutto tace … il fronte è a 6 chilometri a est, a 100 da Kursk … ci hanno buttati fuori nuovamente … IVAN attacca due volte ogni giorno alla stessa monotona ora … alle 10 del mattino e alle 3 del pomeriggio sempre con lo steso numero di carri, devono avere dei rimpiazzi pronti dietro le linee … contiamo i carri colpiti in ogni scontro ma il numero successivo è sempre lo stesso, noi perdiamo i carri e loro lo sanno che non abbiamo i rimpiazzi … sanno anche che possiamo resistere ben poco di fronte al loro numero di carri armati.
… il tremore aumenta … diventiamo nervosi … dietro di noi ci sono i nostri ma qui pare stia arrivando la cavalleria, cento cavallerie o milioni di bufali al galoppo … butto il sigaro e me la filo … al diavolo gli ordini, per avere fatto fuori il motore sono stato degradato e messo agli arresti per sabotaggio … chi se ne frega delle regole prussiane in una maledetta guerra sporca … taglio sul crinale tra la bassa vegetazione, le sterpaglie secche mi nascondono per metà … se mi vedono mi prendono per uno che se la fila e mi sparano addosso … da buoni kameraden.
Sfilo il binocolo da campo … dietro le basse dune si alza un basso polverone e sento chiaramente i motori Maybach ronfare sotto sforzo … non sono i panzer TigerV, quelli fanno un’altra musica … questi sono per davvero la nuova promessa sul fronte offensivo tedesco, Berlino ogni tanto mantiene le promesse … c’è una valletta, un valico facile per arrivare sulle linee al coperto … punto il binocolo a meno di 2000 metri, una motocicletta seguita da una decina di kubelwagen apre un corteo serpeggiante … quel che vedo è il tipico atteggiamento arrogante di qualche deficiente in cerca di gloria da portarsi in patria come grande condottiero.
… il primo … anzi i primi … no tutto il bordo dell’orizzonte si anima all’improvviso per la comparsa di una massa d’acciaio impressionante … non ci posso credere … l’immagine che ho di fronte supera ogni fantasia, sono decine e decine di nuovi panzer grossi e lenti … molto più aggressivi dei tiger … sono il doppio degli StuG che ho alle spalle come grossezza, con lunghe canne da fuoco.
Inquadro sulla sinistra negli oculari Zaiss un mastodonte che trita gli alberi aprendosi la strada nella selva boschiva come passeggiando per Berlino … ha una torre di fuoco ben sagomata per deviare i colpi da incassare … dalla lunghezza della canna valuto una gittata molto lunga … sulla sinistra conto 73 carri panzer … alla destra gli stessi montano una torre di fuoco squadrata … la canna è differente … avanzano facendo oscillare la depressione argillosa, normale sulle steppe inzuppate d’acqua nelle lunghe stagioni piovose che assorbono come spugne in grandi quantità le piogge torrenziali … di certo sotto di me ci sono laghi sotterranei in quantità.
… arrivano alla chetichella altra curiosi e con loro il Leutnant Heyde, un vero fesso dall’uniforme sempre impeccabile e da perfetto imbecille incomincia ad annotare con meticolosa precisione il nomi di chi ha disobbedito abbandonando la posizione assegnata … un guastatore dalla faccia da criminale gli sputa addosso infastidito, mente Heyde estrae la P38 d’ordinanza un artigliere lo colpisce con il piatto dell’attrezzo leggero sul cranio sbattendo l’esaltato di Hitler nel mondo dei sogni … uno scemo cerca sempre i suoi guai da solo, questo è certo e in questa lercia guerra è già difficile arrivare alla fine del giorno stando sul filo del rasoio buoni come agnellini … in un batter d’occhio due teppisti gli stappano la divisa d’addosso lasciando il malcapitato senza mutande … l’intero corredo da guerra sparisce diviso tra i presenti e il libretto d’ordinanza e i documenti finiscono sotto terra … una lezione ogni tanto serve per mantenere certe aristocratiche distanze … nessun artigliere che si rispetti e tanto meno se fa parte dei battaglioni di disciplina desidera le attenzioni di una pulce nazista infervorata sulla disciplina … al risveglio avrà il suo da fare per spiegare come mai un perfetto idiota se ne sta completamente svestito a due passi da IVAN.
Il maggiore Hinka se lo mangia in un sol boccone … peggio per lui.
… sono i carri promessi e sono molti … più di cento a occhio e che spettacolo …
… i più vicini sfilano a meno di 500 metri … sembrano serpenti pericolosi pronti a mordere … si schierano allargando un fronte lineare come in parata … le kubel si lasciano superare da quella marea di acciaio tonante … i carri si perdono sulla nostra sinistra allineandosi sul fronte alla distanza di 20 metri l’uno dall’altro … roba da deficienti alienati, bisogna nascere cretini per mettersi di fronte ad IVAN a bella posta in quel modo … addio effetto sorpresa … il comando di battaglione carri deve essere stato assegnato in mano al primo imbecille raccomandato dal Fùhrer in persona … questi sono attori da operetta votati al macello …
… aspetta, prima di sparare sentenze idiota di un berlinese di Moabit … quello è Otto Carius in persona … e il 103 è il panzer di Harl Mobius della 101ma … il terzo è Uscha della 102ma … e in fondo vedo Heiz Gartner della 503ma … siamo alla crema del Terzo Reich kameraden, altro che novellini … Carius e Kurt Knispel hanno un numero di carri distrutti da primato all’attivo … hanno assegnato i nuovi panzer a dei comandanti di provata capacità in battaglia e questi ci sanno fare meglio delle ragazze del bordello di IDA la Cicciona alle prese con una reggimento di assatanati …
… il Leutnant si gira per svegliarsi e un potente calcio in faccia lo rispedisce da Morfeo …
… sopraggiunge Hinka, sputando su Heyde disteso nella sterpaglia … è un maggiore della vecchia guardia prussiana senza un occhio e con un braccio di meno … uno giusto sul fronte e noi lo seguiamo da anni senza discutere un ordine, è un ariete nell’attacco e sa come svignarsela non appena sente puzza di bruciato … la sua regola è attacca e scappa … distruggere il più possibile e salvare la pelle … mi si butta accanto non prima di ammollarmi un potente calcio sul fianco, idiota d’un Danese (sono finlandese) … sei sempre dove non dovresti stare, scommetto che sei arrivato tutto solo soletto per gustare lo spettacolo, sporca cimice stramaledetta … è opera tua quella merda senza neppure un pelo addosso che dorme contro il regolamento stesa nella polvere? Nossignore!
E allora come ci è finito, ha incontrato un IVAN per caso? Esatto signor maggiore. Di sicuro un ladro. L’ha lasciato com’è nato!
… quanti carri hai contato miscredente assassino … 147 … tutti schierati il linea perfetta sulla dorsale del bassorilievo in piena vista di IVAN … a quest’ora lo sanno fino al Cremino di questa parata a festa … li hai visti arrivare, sono veloci? Neanche un po, sono molli come tartarughe sfiatate, l’ho capito dai motori affannati … non hanno agilità maggiore, solo un tubo da stufa molto lungo … quelli con le torri inclinate, a sinistra … mettono paura solo a guardarli … quelli tozzi fanno stare meglio l’equipaggio e hanno un cannone simile ai tiger … ad occhio sono sulle 60 tonnellate, molto più corazzati e meglio sagomati balisticamente dei panzer V … quelli sono i Konigstiger di cui si parla da mesi e al comando ci sono degli assi riconosciuti, decorati e rispettati come valorosi … non come le panzertruppe con degli StuG malandati e scassati peggio dei carristi assegnati su questo insignificante settore di un fronte che si tira come un elastico da mesi dopo le batoste Kursk …
… arriva di volata il secondo di Hinka, l’Hauptmann Valter Olsen Lips con l’ordine di mantenere la posizione senza attaccare … mancano 45 minuti alle 3 … Ordine del comando generale, il fronte per un’apertura di 6 chilometri di larghezza è in mano ai Konigstiger …
… caspita, vuol dire che hanno tiri utili superiori a 3/4000 metri frontali … IVAN avrà una brutta sorpresa se crede di attaccare come fa da settimane … i soviet si trovano allo scoperto per almeno 2000 metri senza alcuna protezione e dove noi con gli StuG gli accarezzavano appena il didietro, questi tubi da stufa li possono infilare come tanti piccioni sullo spiedo … Hauptmann Valter, torni giù e tenga tutti i carri in grado di muoversi in ordine di copertura semmai arrivano dei tovarick dietro i carri, ma senza nessun ordine di aprire il fuoco, vediamo cosa fanno i mostri di Hitler contro le tolle dei soviet. Voglio godere lo spettacolo in prima fila e per una volta non da dentro un fetido carro di ferro ….. deficiente di un norvegese (sono un finlandese) ai minato la tua inutile scatola di sardine prima di usufruire di questa scampagnata?
Sissignorsì signore maggiore, l’arma di Hitler è regolarmente in grado di saltare all’inferno in un botto del diavolo cornuto.
… quanto manca alle 3? … poco meno di trenta secondi, e questi spavaldi eroi se ne stanno con gli sportelli spalancati, ma che gli prende, sono impazziti forse?
Macche, vogliono adescare per bene IVAN e scommetto che lo aspetteranno cosi finche non arrivano le prime granate sulla linea di stazionamento … qualche eroe vuole sapere come resiste la corazza germanica al piombo russo … così tutto va alla propaganda per le lodi patriottiche da declamare con enfasi delirante per mezzo del fanatico imbianchino di Monaco … che l’inferno lo inghiottisse bruciandolo lentamente …
Carri nemici, regolarmente a ore 12 per un fronte di quattro mila metri, in orario e sono 60 T34 alla distanza di 66 metri gli uni dagli altri …… 28 KV2 da 152 sono dietro di 500 metri … niente aviazione nè osservazione aerea, anche questo come solito… IVAN arriva al galoppo come un cosacco sul proprio cavallo a spada sguainata … nessuno li ha avvertiti dei nuovi arrivati sul fronte est … la signora con la falce si prepara alla mietitura e oggi avrà il suo gran raccolto da inviare negl’inferi infuocati…………………………………………….
.segue.