LAVELLI GIOVANNI
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 I troppi treni persi ...

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Sven Hassel

Sven Hassel


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MessaggioTitolo: I troppi treni persi ...   I troppi treni persi ... EmptySab 29 Apr 2017 - 9:59

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I troppi treni persi …
… rincorrendo il progresso.

La tecnologia con la sua crescita ha creato la distanza incolmabile sull’uomo che non riesce a comprenderne le intrinseche possibilità di sopravvivenza offerte e da sfruttare prima che il pianeta collassi da un’umanità fuori controllo. Il progresso tecnologico è sfuggito completamente dalla capacità umana di saperne usare i vantaggi conseguiti a suo beneficio seguendo una direzione completamente avversa e distruttiva in caduta libera da sembrare inarrestabile incominciando dalla piccole avvisaglie.

… il cellulare da modesto oggetto per comunicare si è trasformato in una sindrome di dipendenza sociale. L’ottusità colta è derivata dalla televisione spazzatura, oggi l’intelletto umano si è congelato sul sentito dire dove ognuno imita l’altro privato di individualità. Nessun progetto sul futuro supera la spinta agli armamenti, investimenti consistenti per armi (deterrenti) per contenere l’aggressività sul dominio mondiale, dove la storia insegna che le guerre hanno portato più sconfitte che vittorie. Leonardo da Vinci disse che ogni arma inventata per difesa diventava un’arma d’offesa e un arsenale di atomiche a dimostrazione di potenza bellica ha spinto altri arsenali pieni di un nucleare capace di distruggere l’intero pianeta …

L’uomo con i tecnici a disposizione continua la costruzione di manufatti che crollano, ponti si afflosciano sotto il peso di auto treni. Costruzioni edificate su terreni pericolosi, argini di fiumi invasi da abitazioni, spiagge e costiere brulicanti di villaggi e ville senza rispettare le distanze minime, ogni pezzo di terreno si carica di cemento nonostante il progresso scientifico raggiunto che ne determina la mancanza di sicurezza, accertata soltanto in conseguenza del crollo o per l’addebito delle calamità naturali. Costruire sull’argine di fiumi restringendo l’alveo di portata l’unica calamità è l’imperizia umana.

… l’automobile ha sostituito i carretti, i carri e le carrozze che insozzavano le vie cittadine di escrementi, scrive il Manzoni che Milano era invivibile per l’aria ammorbata e maleodorante, gli escrementi portarono la peste, la vita media umana popolare si aggirava sui 35/40 anni e solo i signori portandosi nelle campagne si preservavano a lungo. Oggi l’auto avvelena l’aria odorando di pulito e l’uomo ne ha fatto un simbolo incurante di sottrarre energie al pianeta, avido del presente non pensa al futuro, che sarebbe per i sui figli. Le strade coperte di catrame impediscono il respiro della terra, oceani di cemento formano lo zoccolo di città destinate a metropoli immense per costruzioni sempre più alte ospiteranno migliaia di famiglia chiuse in pochi metri quadri per un sociale viziato da comodità sempre più sfruttate commercialmente portando l’economia domestica al livello di sopravvivenza precaria …

Il cambiamento climatico inarrestabile si confonde con l’immigrazione africana che abbandona estensioni territoriali compromesse da interessi internazionali incuranti dagli effetti deleteri sulle popolazioni. Desertificazione significa lo sconvolgimento naturale sulle coltivazioni alimentari costringendo esodi verso terre e alimenti per sopravvivere, dove conta il cibo assicurato e non l’auto sotto casa. Chi abbandonano una regione cercano ospitalità in alte regioni, nazioni se necessario e queste non possono fare a meno di ospitare chi hanno fame. Milioni di esuli si spostano in cerca d’acqua e cibo e molti osservano un benessere costruito sulla capacità tecnologica incapaci però di comprenderne gli sforzi compiuti per raggiungerlo e conosciamo l’avidità umana di saper chiedere e prendere prima di dare in cambio.

… il lavoro è un dare per avere, antichissimo dogma dove alterato porta alla distruzione. L’immigrazione è il fiume inarrestabile basato sull’avere. Il primo esodo storico ordinò agli arabi palestinesi per merito dei cesari di Roma Imperiale l’abbandono di terre sabbiose e desertiche obbligandoli nell’attraversare selve ricche d’acque, distese verdi inimmaginabili ricche di selvaggine, frutti dove il cibo così abbondante trasformò una dura punizione in una rivelazione che diventò in seguito la terra promessa per gli ebrei. Roma si macchiò di una colpa che l’avrebbe distrutta secoli dopo mostrando all’oriente un occidente in cui edificare città, conservare la loro cultura, continuare tradizioni secolari, come termiti rosicchiare il potere romano fino ad abbatterne completamente il braccio armato in virtù di uno scopo o meglio, fede incrollabile, il culto ebreo ebbe la meglio sull’Occidente fondando una chiesa basata su un dio inventato …

L’uomo tende all’avere come un immaturo cucciolo attaccato al seno della madre, coccolato fin da piccolo ed educato sempre sulla costante dell’avere, sia occidentalizzato o africano l’istinto è questo, avere senza osservare la massima che impone la contro parte sul dare. Il progresso sfugge all’attenzione travolgendo il sistema economico commerciale in cui si offrono prodotti rateizzati, cioè si usa la tecnica dell’avere offrendo qualunque cosa desiderata. Un’auto o una vacanza, il finanziamento per un’abitazione, un elettrodomestico, tutto quanto attira l’individuo è concesso sull’avere e la banca concedendo l’accordo economico si appropria di un debito a lunga scadenza caricato d’interessi. Che interesse avrebbe un gigantesco televisore per un keniota? Un nigeriano in fuga sbarcherebbe da noi precipitandosi nell’acquisto di elettrodomestici? Occupare una nazione sconosciuta con la pretesa di sentirsi accettato, nutrito, ospitato, vestito e rispettato, che ne saprebbe del suolo che calpesta? Rubare, uccidere, stuprare, espletare la sua religione, pretendere che la sua cultura sia introdotta e rispettata si chiama “avere” ancora prima di dare un peso sul contributo di occupazione.

… due fondamentali necessità umane sono il cibo e l’aria. La terza, spesso dimenticata e trascutata dalla polita d’accogliento, dalle stesse istituzioni culturali, è il lavoro. Sono milioni di studenti ignoranti a pesare sul bilancio familiare, vestiti e trattati come principini, incoerenti come capre che sfoggiano la tecnologia come un diritto esistenziale, sono i consumatori della follia del nostro tempo dalla moda agli oggetti futili e inutili ottenuti principalmente sull’avere (concessi dai genitori) essi stessi rincoglioniti da una falsa politica economica d’indebitamento in cui lo schiavo moderno non ha capito che lo stipendio ricevuto termina per un calcolo preciso alla fine del mese. Dopo trenta giorni si trova dei soldi contati da spendere in sciocchezze senza capire che l’hanno imprigionato in una schiavitù dorata solo in apparenza. Fanno credere che l’acqua in bottiglia è migliore di quella erogata e in un prossimo futuro inalerete l’aria in scatola migliore di quella respirata …

Tutte le nazioni hanno istituiti ministeri per ogni esigenza, meno il ministero per il futuro. Nessuna programmazione sulla preservazione dell’ambiente, sull’integrità degli oceani, la conservazione delle foreste, polmoni d’aria respirabile, sulle riserve idriche d’acqua dolce sempre in calo per assicurare il bene più prezioso per l’umanità. Neppure il fenomeno della desertificazione in atto da decenni ha scosso le politiche internazionali occupate dall’industrializzazione, alla cementazione, alla diffusione dell’inquinamento in centri abitati diventati forni incancreniti. La zuppa di plastica distrugge la fauna marina, i cieli ammorbano l’umanità di scie chimiche contenti sostanze chimiche quali sali di bario, ossido di alluminio, torio e altri metalli pesanti.  Servono ufficialmente per le bande di comunicazioni internazionali.

… il cellulare comporta seri danni al cervello. L’inquinamento di polveri leggere diventa letale per i polmoni. L’aumento di tumori, cancro, infarto, diminuzione della vista, obesità, tiroide, depressione, rincoglionimento sociale a macchia d’olio deriva da Chernobyl e da Fukuyama e dalla chimica sparsa nei cieli? L’alluminio attacca il DNA, le cellule dei pazienti affetti da diverse forme senili di demenza, e in particolare quelli affetti da Alzheimer, contengono da 4 a 6 volte più alluminio rispetto a un campione di persone sane. Il bromo è un gas tossico, il torio è radioattivo e penetra nelle ossa causando l’osteoporosi, il bario favorisce l’arresto cardiaco, trascuro la sintomatologia per non fare del catastrofismo …

L’automobile ha raggiunto il livello tecnologico desiderato per incentivare le vendite meno quello essenziale per la salute dell’uomo, funzionare senza inquinare. A 18 anni usavo una motocicletta con 10 cv (oltre 40 chilometri con la benzina normale) oggi uso una BMW da 100 cv (18 chilometri con un litro) la prima toccava gli 85 allora e questa i 220, la domanda è, questo è il progresso meccanico? È l’uso corretto sulla tecnologia per i trasporti? Sicuramente nessuno è rimasto indifferente di fronte al progresso, ma qualcuno si è domandato se è riuscito a stare al suo passo senza farsi travolgere, senza cadere nell’indifferenza nel pericolo del fuori controllo? L’ignoranza colta derivata dalla televisione dove trionfano conduttori e conduttrici da cloaca putrida, è la stessa dell’imitatore dei GP di formula 1 incapace di controllare un veicolo che si schianta contro un albero, idem per il motociclista calato nelle vesti dell’ultimo campione famoso che spende più della bara che lo seppellisce. La Roma antica controllava le masse richiamandole nell’interno dei circhi (Colosseum) sparsi nelle maggiori città dell’Impero, servivano per ammansire, coercizare, strumentalizzare le suburre schiavizzate e facili a rivolte improvvise. Duemila anni dopo abbiamo gli stadi, esempi coattati dove le tifoserie si radunano per sfogare le repressioni accumulate da un sociale tenuto in bilico da politiche fallite ed incongruenti.

… mille uomini impegnati in una caccia all’uomo pericoloso, cinquanta euro a testa fanno 50.000 euro al giorno, con i mezzi impiegati, auto, moto, droni, cani, mezzi dell’esercito, elicotteri, aerei, altri 50.000 al giorno come minimo, è ricercato da un mese giorno e parte notturna, fate il conto, perché lo paghiamo noi … due milioni e mezzo è la media giornaliera per trasportare l’esodo dalle coste africane all’Italia, nessuno si interessa seriamente di capire perché i fuggiaschi non finiscono in Spagna … in Albania … la Francia non li vuole, come il resto d’Europa … intanto escono alla ribalta politici addestrati come scimmiette obbedienti agli ordini di burattinai non proprio nascosti. L’ipotetico inesistente ministero del futuro, si appresta nel contare un miliardo di africani a cui dare un’abitazione, due pasti al giorno, una retta minima nei lager d’accoglienza, i fogli di via per tornare, un lavoro per un numero così alto impossibile da trovare, meno che in Italia dove la mafia è più rapida nel collocare centinai di profughi in abitazioni occupate con la forza, impiegate nei campi di raccolta verdure e frutti, in fabbriche occultate dove vengono sfruttati, affiliati allo spaccio di droghe, malvivenze organizzate, ma il vero problema sarà di costringere a lavorare coloro che per cultura non sanno che cosa siano otto ore di lavoro continuo. Naturalmente tutto questo meraviglioso scenario, a carico nostro per i prossimi decenni, ci attende un roseo futuro di incognita prosperità senza trascurare la possibilità d’aspettarci altri conflitti bellici scatenati da sociopatici presidenti incapaci di reggere la nazioni rappresentate …

Sven, una domanda, ma tutto è incominciato con il progresso tecnologico?

Si, la prima invenzione, fu l’uomo. Una macchina devastante e imperfetta per l’universo pianeta terra.

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gio64




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MessaggioTitolo: Re: I troppi treni persi ...   I troppi treni persi ... EmptySab 29 Apr 2017 - 18:33

affraid affraid ..........penso anche che soluzioni non siano neanche prese in considerazione......... Sad Sad
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Sven Hassel

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MessaggioTitolo: Re: I troppi treni persi ...   I troppi treni persi ... EmptySab 29 Apr 2017 - 21:33

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.... opera del pittore Alfredo Soressi, titolo Il Parlamentp, Museo Ricci Oddi Piacenza ....

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Si ringrazia per la segnalazione pervenuta in incognito.

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Sven Hassel

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MessaggioTitolo: Re: I troppi treni persi ...   I troppi treni persi ... EmptySab 29 Apr 2017 - 21:38

gio64 ha scritto:
affraid affraid ..........penso anche che soluzioni non siano neanche prese in considerazione......... Sad Sad

... l'Impero di Roma implose per ingovernabilità. Il nostro sociale contemporaneo sta collassando empio e corrotto dalle istituzioni fuori controllo ...

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