C'è chi ci prova con il Panzer Ausf A scala 1.16

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... l'Alberto, quello Einstein, disse che di fronte a una grande scoperta o era già stata fatta o sarebbe stata scoperta a poco ...

... chi tutto italiano ci prova con L'M 40 75/18      

Direttamente dal forum CARRI RC

Buon giorno a utti.
Innanzi tutto, ringrazio lo Staf del Forum (Dante, per ora.... Laughing ) per la pronta assistenza nell' inserire foto e descrizioni qui.
Detto questo, inizio lo scambio di info su questo progetto.
Le foto che posterò sono scattate da cellulare e fatte in ambiente di lavoro, di conseguenza non aspettatevi che siano perfette.
Cercherò, inoltre, di fare un percorso "didattico" delle varie fasi, in maniera da rendere l' idea di quello che è la modellazione 3D, la stampa e tutti i post-processi.
Con questo non è mia intenzione, assolutamente, di insegnare niente a nessuno, ma lo faccio nel solo spirito di condivisione e di stimolare la curiosità su argomenti che forse non sono così "pratici" ai più di noi.
Le foto che ho postato sono dei pezzi del Semovente 75/18 in scala 1:16 che serviranno da prototipo (all' inizio...) e da Kit di serie in scatola di montaggio.
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Non vi annoio ulteriormente con discorsi.... se qualcuno ha domande o commenti, sono a completa disposzione.
A presto e buona visione!
Saluti
Stefano...... Gulliver



... impegnato sulla costruzione 3D del carro armato italiano M 40 75/18 operazione decisamente complessa, ma determinata sull'inserimento di un carro tutto italiano nel panorama modellistico in scala 1.16



.................(( dove potete seguire le fasi costruttive dettagliate sul forum CARRI RC ))

Però, come predisse l'Alberto, c'è chi ci prova con un soggetto tedesco di primo piano essendo il panzer tedesco che aprì le ostilità sul fronte Est, il panzerkamwagen Ausf A.







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... l'Ausf A diede seguito alla versione Ausf C "Commando"




















 

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Il lodevole impegno profuso senza ritegno si infrange sulla visione del mezzo in movimento.

Mezzi così piccoli, per giunta realizzati in polimeri, sono leggerissimi e destinati a galleggiare nel fuoristrada. Nel video su un terreno preparato è guardabile, in fuoristrada diventa una paperella.

Sarebbe bello realizzarlo in metallo. Con tornio e fresa. Partire dal carro finito, smontarlo, clonarlo pezzo per.pezzo.

E questo ha i cingoli in metallo.......

Ma magari mi sbaglio

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... non sbagli e sono gli stessi montati sul Maultier asiatam ...



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... a pare mio con questo panzer con la sua dimensione "piccola" si entra nella storia evolutiva dei mezzi cingolati entrati in conflitto sui quali si sono trascurate informazioni seguendo un mercato di produzione che ha favorito per scopi commerciali i panzer più noti e resi famosi da essere stati adottati da chiunque e su questi basare una dimensione consona per l'uso RC ...

L'M 40 75/18 e il panzerkampwagen ausf A o C sono stati progettati negli anni 30 come supporti artiglierie truppe concepiti per armi leggere (salvo l'italiano armato con l'obice da 75mm) un carro di tutto rispetto apprezzato dai tedeschi.

... dimentichiamo l'abitudine presa sul panzer-tank seguiti per capire l'evoluzione che ha portato un piccoletto cingolato a promotore fino al Kònigtiger in soli 5 anni di conflitto ...

Che siano rcizzati dinamici o unicamente considerati uno statico da collezionare sono entrambi modelli di pregio che entrano nell'interesse generale non per meriti commerciali, ma da sapienti mani artigiane contro corrente che intuisco la nascita prossima futura di una branca modellistica dove l'impianto 3D detterà la sua impronta stravolgendo l'empirico "auto costruito fai da te".

... siamo all'inizio di un'era nuova Signori.  







... l'esecuzione di stampa è perfetta e annuncia un filone percorribile del tutto nuovo sulla storia dei veicoli cingolati finora ignorati e non saranno le dimensioni a penalizzare, ma proprio le dimensioni che permetteranno stivaggi e trasporto agevolati ...







... la sagomatura frutto di accurate misurazioni e ore spese sul computer; su di un Armortek scala 1.6 un solo centimetro passa inosservato, ma qui bastano 3mm per deformare il soggetto, quindi complimenti agli autori      





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Titolo: Re: Semovente 75/18 scala 1:16   Semovente 75/18 scala 1:16 - Pagina 8 Icon_minitimeMer 6 Nov 2019 - 04:32


Buon giorno a tutti

Ho chiesto il "permesso" ai Moderatori (che saluto con particolare stima!!!!) che posso finalmente sbilanciarmi con dei prezzi.
Devo chiarire subito come già accennato, per chi è del Forum o per ordini superiori a diverse unità, ci saranno sconti che variano dal 10 al 30% sull' importo che pubblicherò. Tenete presente che sarà un prezzo "finale", già comprensivo di IVA che come già detto non posso esimermi dall' applicare. Farò una fattura "personale" alla consegna del Kit.
Il Kit comprenderà circa 550 pezzi e la vasca e i fianchi in lamierino di spessore 1mm.
Il resto dei pezzi sarà in Nylon Sinterizzato stampato in 3D.
Vi saranno anche alcuni componenti per rendere il modello R/C.
Tutti i portelli saranno apribili con cerniere "mobili"
Il tendi cingolo sarà regolabile.....
....e il sistema di Alzo e Sbraccio a dx e sx sarà su cerniere rotanti.

Il prezzo al pubblico è di 550Euro

Ovviamente con scatola, foto dei sottogruppi su chiavetta e una montagna di foto che ho fatto durante i rilievi sui carri veri.
Ogni modello avrà un numero di serie unico e sarà certificato.

Tenete presente che è l' unico mezzo Italiano sin qui riprodotto in 1:16.
Dal Semovente si potrà fare senza grandi lavori anche la versione M13-40

Grazie e a presto




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Il modello del carro non è particolarmente grande, ma ci stò lavorando a 4 mani per renderlo R/C in modo più semplice possibile.
Stiamo valutando diverse motorizzazioni e/o allestimenti interni, e al momento sembra ci stia tutto senza grandi complicazioni.
Ovviamente quelle che darò sono "indicazioni", poi ogni uno potrà divertirsi ad allestire il proprio modello..... non è questo il vero divertimento???? Semovente 75/18 scala 1:16
Stò approntando il sistema di alzo e sbraccio del cannone che sarà cavo per inserimento dei led e avendo i portelli superiori entrambi apribili credo si possa montare senza difficoltà il sistema di sparo e puntamento per le battaglie.
Come detto il carro è piccolo e basso (era una delle caratteristiche di questo cacciacarri......) e in vero dava vantaggi in battaglia.
Credo che gli stessi vantaggi li ritroveremo nelle nostre!!!!!!! Semovente 75/18 scala 1:16

Appena saranno pronte le foto le posterò immediatamente con tutte le indicazioni degli allestimenti provati.

Gulliver



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Storia e origini

Il semovente da 75/18 fu un semovente d'artiglieria corazzato progettato dalla Fiat-Ansaldo a partire dal 1938 come dotazione per le unità corazzate del Regio Esercito, nel quadro del programma di potenziamento deciso dallo Stato maggiore dell'Esercito italiano proprio in quell'anno. In base alle esperienze maturate nella guerra di Spagna, si registrò un iniziale interesse per lo studio e la sperimentazione di unità d'artiglieria meccanizzata, dato che i carri armati italiani tipo L3 fino ad allora disponibili erano insufficienti ai bisogni della guerra moderna, e il cannone controcarro da 47 mm era scarsamente mobile.

Tali considerazioni indussero a sperimentare un primo esemplare di cannone semovente calibro 47 mm, ma lo scoppio della seconda guerra mondiale e le successive campagne di Polonia e Francia fecero ri-orientare l'esercito verso un più massiccio utilizzo di tale arma, cercando allo stesso tempo di colmare rapidamente il divario con gli altri eserciti. Si passò così alla realizzazione di un semovente equipaggiato con un più potente pezzo da 75 mm, utilizzando gli scafi dei carri M (prima M13/40 poi M14/41) allora in piena produzione. Questi cannoni d'assalto furono inizialmente concepiti come unità di accompagnamento alla fanteria e di appoggio ai carri armati nel contesto delle grandi unità corazzate ma, essendosi rivelati formidabili unità caccia carri, divennero indispensabili per controbattere l'azione dei corazzati nemici e soprattutto dei sempre più potenti carri di costruzione statunitense, che per primi utilizzarono cannoni da 75 mm.

Nonostante ciò le prime ordinazioni furono esigue, e solo i risultati favorevoli ottenuti in Libia nella primavera del 1942, condussero ad una evoluzione della dottrina in seno all'esercito, che fino ad allora considerava l'artiglieria corazzata solo come un miglioramento dell'artiglieria da campagna. Ma questo cambiamento non riuscì a portare ad un'immediata riconversione delle linee di montaggio, e la graduale trasformazione degli scafi dei carri in scafi per i semoventi poté avviarsi solo nel 1943, quando ormai le sorti del conflitto erano decise.

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Storia e origini

Nel 1931 il generalmajor Oswald Lutz venne nominato "ispettore dei trasporti a motore" presso il Reichsheer (l'esercito tedesco di allora) con al suo fianco la persona di Heinz Guderian. Entrambi capirono che era necessario un carro armato leggero con cui far addestrare i futuri membri delle Panzer-Division, così nel 1932 venne diramato un avviso alle fabbriche Rheinmetall (che incominciò dal trattore leggero VK 31/A2 del 1928), Krupp (aiutata da una precedente collaborazione con la svedese AB Landsverk), Henschel & Sohn, MAN AG e Daimler-Benz relativo alla costruzione di un veicolo di circa 5 t (il trattato di Versailles difatti vietava alla Germania di sviluppare tali mezzi d'offesa).

Già nel 1933 l'Heereswaffenamt ribadì le sue intenzioni di ricevere un trattore agricolo (Landwirtschaftlicher Schlepper in tedesco), proprio per dissimulare i suoi veri intenti, e così arrivarono i primi prototipi dalle industrie con esito vincente per il telaio Krupp e la torretta Daimler Benz. Il disegno riprendeva quello del britannico Carden-Loyd Mk VI tankette dato che due di questi veicoli vennero segretamente acquistati dall'Unione Sovietica nel 1932, e con essa si condussero test e valutazioni tecniche nella Panzertruppenschule Kama non lontano da Kazan'.

I primi test sul campo giunsero nell'estate del 1933 quando si provarono cinque telai forniti di motore a Kummersdorf.

L'arrivo del modello operativo
Dopo ulteriori test eseguiti nel febbraio 1934 due mesi dopo entrò finalmente in produzione il Panzerkampfwagen I Ausf. A, originariamente noto fino al febbraio 1938 come MG Panzerwagen (auto corazzata con mitragliatrici) o Versuchkraftfahrzeug 617 (veicolo di prova 617), per mostrare a Hitler 15 di questi nuovi mezzi[3]. Nel 1936 arrivò l'Ausf. B, che differiva dal precedente nelle sospensioni e nel motore.

La Krupp prese anche in considerazione l'idea di esportare all'estero il nuovo carro, ovviamente seguendo le disposizione dello Heereswaffenamt. Nel 1935 partì il progetto "Leichte Kampfwagen Ausland" (macchina da combattimento leggera per l'estero) che diede alla luce un anno dopo due prototipi, uno sempre con due mitragliatrici e uno con un cannone da 2 cm, quest'ultimo preludio di una versione con corazza potenziata. Gli studi continuarono contemplando anche un carro medio armato di cannone da 4,5 cm KwK L/50 ma nel 1940 venne bloccata ogni ulteriore iniziativa. Stessa sorte subì il progetto denominato "Leichte Kampfwagen B" che aveva l'obiettivo di consegnare i mezzi all'Ungheria: un carro nella versione Ausf. B avrebbe dovuto essere mosso da un Krupp M311 V8 a benzina e armato con un cannone da 2 cm ma, per l'appunto, non si arrivò mai allo stadio produttivo.

Versioni

PzKpfw I Ausf. A
Versione originale che si dimostrò presto carente sotto il punto di vista del motore. L'armamento consisteva in due mitragliatrici MG 13 da 7,92 mm. Si provò anche ad installare in questa versione un motore Diesel Krupp M601, ma i 33,56 kW erogati furono giudicati assolutamente insufficienti e l'idea venne abbandonata.



ps. sul piano meccanico l'italiano vinse a pieni voti e sull'arma fu il primo a montare l'obice da 75mm.



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Vediamo come l'autore Stefano alias Gulliver ha realizzato in "primis in Italia" l'M 40 75/18 proponendo in scala 1.16 un veicolo cingolato con misure d'ingombro davvero minime senza per questo privarlo di meccaniche indicate per diventare dinamico.













........ la monetina da l'idea chiara sulle dimensioni dei pezzi necessari per la composizione che ad opera finita si sommeranno a 500







Se alcuni sprovveduti disorientati glissano sul lavoro compiuto ignorano che ogni pezzetto è stato studiato e progettato e non trovato belle fatto dietro l'angolo. Avviare una simile impresa non solo non è da tutti specialmente trovarselo montato e verniciato e magari pronto uso, eeeeeeeeeeeh bella gente spocchiosa e comoda.

... poi ricevo proteste in merito ... sulle provocazioni aggressive ... mi scrivono anche d'essere l'unico che parla di storia e d'altro, non solo di scatolame montato ...





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Sven il tedesco rischia grosso , Takom vende a 67 euro lo stampato statico . Buena suerte amigo

... già, ma si tratta di tutt'altro soggetto e questo ha dalla sua la cosa più importante, i cingoli di metallo ... Axel lo cede a 54.95 ...







................ se lo collezioni va benissimo, renderlo dinamico la vedo dura

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... Gulliver è un innovatore e si evolve dotando il carro di uno chassis metallico









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Questo è un progetto intelligente dove la duplicazione si attesta sul 75% com'è stato costruito l'M40 italiano, non si tratta di uno stampato plastico commerciale e buona notte!!

... Gulliver sta riproducendo le parti con le dimensioni e le fattezze dell'originale scalate dove tra le numerose presentazioni più che bello e che cosa costa di entusiasmi scontati, nessuno ha aggiunto altro di suo su quanto privatamente è uno sforzo unico creativo e tecnico. Tentare di "scuotere" la dissonanza che passa tra coloro abituati sul facilitato estremo che non darebbe soddisfazione ad un undicenne sveglio pare che l'entrata del carro italiano osannato all'inizio passa velocemente in secondo piano come tutto al giorno d'oggi, ancora prima d'essere acquistato e testato con la competenza di merito dovuta ...

L'autore è uno che scrive e ha messo del suo, di mio conosciuto come rompiballe, la provocazione diventa ordinaria con lo scopo in questo caso di un "interesse modellistico di primissimo piano". L'ho scritto sopra; è un progetto intelligente che non ha a che fare con sboccate commerciali che provocano la dipendenza "se non bevi Coca Cola bevi Tamiya" solo per abitudine.

... osservazioni sulla leggerezza sono state fatte e mezzo chilo di piombini da caccia con le sue dimensioni portano la bilanciatura e l'assetto sufficiente e sarà chi lo testano a dire la loro opinione sull'affidabilità dinamica, poi ci sono i collezionisti lontani dall'errecizzazione che non mancheranno l'apprezzamento nazionale ...

Io ci credo in primis



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... questo forum per la sua eccellenza d'informazione non limita la presentazione ma promuove le iniziative individuali nazionali ed estere di primo piano come eccellenze di prestigio e l'M 40 75(18 merita tutta l'attenzione per una produzione unica nel suo genere













Quando uscirono i panzer Armortek da 10000 euro dissi che in Italia si sarebbero affermati in una piccolissima branca elitaria, seguirono i camion Scaleart da 7500 euro e scrissi che i costi valevano il prodotto riservato a veri cultori, poi, sugli MMT si scatenarono le disparate opinioni però anche questi scavaterra da 15000/20000 euro hanno trovato portafogli accoglienti.







... ho raccolto i sondaggi: troppo caro - leggero - si ma i cingoli - bello però - aspetto di vederlo finito - piccolo per i miei gusti - costa troppo - etc. opinioni semplicistiche, superficiali, dettate da imberbi neonati che sul VERO modellismo non ne sanno oltre spacciare futili esemplari standardizzati alla belle e meglio. L'M 40 di Gulliver "non è il giocattolo" per teste d'asino, è un soggetto unico



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