Comparativa fra soggetti ......

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Capita, chiacchierando ….



 



… di VERO “modellismo” fra i pochi cultori di un’arte difficile da intendere come una bandiera da portare e non come uno straccio da sbandierare ai quattro venti ….. di notare una lacuna, finora trascurata, in un percorso ormai decennale dove sono stati spesi gli anni migliori regalando a piene mani ogni sfaccettatura pratica e soprattutto di cultura educativa attraverso esempi conosciuti presentando soggetti standard e non, per arrivare alle prototipazioni “veri e propri esemplari unici” cioè esempi dettagliati minutamente (e non presentati finiti) in cui chiunque intendeva emulare, continuare in proprio e seguire un livello disgiunto dalle standardizzazioni massificate, segnando uno sviluppo nell’arco di un decennio che ha visto pochissimi modellisti emergere come nomi da ricordare. Qualcuno in effetti, ci ha lasciato all’improvviso, non prima però, di aver dato una dimostrazione singolare di se stesso come autore. Di prototipi, eseguiti con abilità indiscussa (nel ristrettissimo campo della scala 1.16) solo un paio di elementi degni di rappresentare lo scettro italiano possono dirsi i soli arrivati al massimo livello.



Conoscendo il modellismo italiano da anni e avendo occupato forum camionari, di conseguenza costruito, modificato e prototipato decine di camion, anche fra i camionari in verità i VERI modellisti in grado di costruire un esemplare unico sono di numero superiori rispetto ai carrarmatari. Direi che tra i due schieramenti è di 2 su 6 la differenza passionale, che porta i favoriti sui camion/truck penalizzando i carri armati come pulcini neri. Italianamente, i siti dei camionari emergono anche se da stanchi sull’esiguo e sparuto gruppetto che ha scelto il tank come oggetto di culto.



Parlando di modellismo: escludo le categorie dei “giocatori” che poco o niente, per scelta personale, usano i soggetti storpiandoli “intendo cercando di farli passare per modelli” per quel che non sono. Esempio: un camionaro con un soggetto come ScaleArt “costo acquisto 5/7500 euro, difficilmente “equivocherà” nel rispetto della sua personale scelta … come, nessuno sano di mente, dopo avere investito 2/3000 euro in una prototipazione, lo esibirebbe in campi da gioco svilendo un’opera unica oltre che se stesso. Esiste, purtroppo, la categoria degli esibizionisti che da accentratori accorcerebbero le sottane alle madri per dichiarare da chi sono nati.



… ritornando alla nota d’apertura, mi è stato chiesto e a detta di questi sarei “la massima autorità” ancora sulla breccia, nel dire la mia opinione, dotti maestri e seguaci, nonchè competenti fino al midollo, di dare un verdetto sulla completa produzione tracciando di questa non la preferenza di marca che è soggettiva, ma bensì la meccanica intirinseca del soggetto con pregi e difetti riscontrati nell’uso pesante sul terreno. Va detto che taluni soggetti sono addirittura raccomandati dalla casa madre, sul loro metodo d’uso. Discutendo fra menti “fini” in un linguaggio criptato udibile per pochissimi introdotti, ho accettato di accumunare  i soggetti di varie marche da me testati allo sfinimento delle parti meccaniche, oltre modo sollecitate (rotture inevitabili) lasciando una base del tutto personale, utile per chiunque arrivato per ultimo, chiede: cos’è meglio su questo o quello … lo spirito della discussione comune è lo stesso di sempre (è per questo che ci troviamo d’accordo da anni) promuovere e dare indicazioni certe per camminare senza incappare in errori diffusi da falsi profeti “orbati” da insane passioni. Duemila anni fa un tipo, per una sua passione, finì appeso su due pali e ci sta ancora. La passione è una bella donna che tradisce, SEMPRE.



Ho nicchiato sulla “massima autorità” ma non ho rifiutato sul merito della comunicazione. E’ noto per tutti, che non sono passato inosservato su nessun forum modellistico, per avere detto la mia opinione e soprattutto, per non avere pestato i piedi a qualche prima donna che cercava la scena tutta per sé in una commedia ridicola. Nonostante l’assenza di peli sulla lingua, chi mi hanno capito, e non sono pochi con mia sorpresa, la presenza del Giornale di Sven a cui vanno i meriti di tante comunicazioni che hanno svelato i sinistri maneggi dietro le quinte di teatrini in cui si aggiravano scaltri opportunisti dalla mani lunghe, con altre beghe minori per educare l’innocente ignoranza (vera piaga e ferita sempre aperta) in ogni luogo alberga la superficialità, ho accettato di buon grado anche questo “personalissimo” privilegio e di dare la mia opinione sul confronto fra i soggetti di pari costruzione, dettagliando il più possibile le cause che ne fanno i migliori e i peggiori, sotto un certo punto di vista. Perché, non voglio trascurare obiettivamente, la distanza nel tempo e l’evoluzione che separa un soggetto da un suo simile arrivato da poco come antagonista. Non intendo ignorare neppure i costi, che sono, specie in questa carestia in cui le responsabilità DEVONO essere rivolte in problemi seri e non in frivolezze “scaccia pensieri”, dando agli interessati la pur sempre massima dove: chi più spende meno spende, a volte può essere capovolta.



 



… i primi nel confronto sono i KingTigre …. Il vecchio, è il caso di sottolinearlo (ho uno stampo data 1975 sullo Sherman, il primo in assoluto) a cui fece seguito il Leopard e solo tardi il King in versione statica e poi anch’esso seguì l’identica meccanica dello Sherman a frizioni … in tale marca, appunto Tamiya, introdusse i primissimi soggetti non come modellismo, ma direttamente come giocattoli statici. Solo in seguito e parlo della scala minore (1.35) inserì piccoli motorini, alcuni filo guidati, prima di importare la gamma “erre ci izzata” … in scala superiore “seguita da IMAI e dalla BANDAI” che agli inizi non incontrarono i favori del pubblico soprattutto per i costi alti e la scarsa attenzione culturale italiana verso i carri armati … va riconosciuto il merito di un milanese, che da precursore e con molta insistenza, portò all’attenzione una tipologia modellistica rimasta sconosciuta per tutto il decennio degli anni ottanta …… emergendo timidamente, come un fenomeno coatto, a fatica negli anni successivi finche il duemila presentò il punto illuminato per la fiamma che investì il fenomeno tankista …….. fenomeno visto come occasione commerciale in cui si inserirono le cinesate imitando l’introduzione postuma Tamiya, come giocattoli spara pallini. I carri della Heng Long, seguiti dagli Asiatam, i Torro, Matorro, WSN/Trumpeter, XION e HOOBEN … gli statici Dragon, anch’essi da non sottovalutare, perché potrebbero diventare degli “erre ci izzati” se i mercati lo chiedessero



La necessità, sempre secondo i dotti osservatori attempati, di avere una comparativa di confronto, da un’idea di gruppo è diventata un impegno da parte mia, con il principio d’imparzialità che mi conviene (vista l’ascendenza zodiacale della bilancia) che seppur scomodo da sostenere, sa dimostrare come la verità si opponga alla bugia. Il lato in cui cade il verdetto a me poco importa dal fatto, che scriverò un rapporto sui fatti incontrati e non certo sulle preferenze passionali. Le mie passioni sono talmente esagerate che potrei avere legna da ardere per decine d’anni ancora.



La prima comparativa vede in lizza Tamiya con TORRO …. Due KingTigre agli antipodi fra di loro.



 



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... l'uscita sul mercato del King della TORRO è stata la sorpresa a dir poco letale (nel senso del confronto) con l'icona Tamiya di antica dataziaone ormai superato ...



... in più, il carro è consegnato in una cassa di legno d'ottima fattura, già montato e completo di radio, pronto all'uso ......

Come ho specificato sul thread d'apertura, la comparativa da informazioni sulle meccaniche e sulle resistenze visionate sui test da me personalmente eseguiti. I giudizi superficiali sulle marche citate sono inutili in quanto ognuno sceglie quel che gli pare come gusto personale.

... il peso complessivo e le sospensioni segnano un avanzamento importante sulle prestazioni del carro della TORRO rispetto al "galleggiamento" del Tamiya dovuto alla leggerezza e per l'uso raccomandato da pavimenti lisci ... i cingoli Tamiya (in plastiche) sull'erba di taglio corto, non reggono le virate e si spezzano ... i cingoli in metallo TORRO, non solo stabilizzano sul terreno il carro, ma ne aumentano la trazione ...



... anni fa, dove Tamiya dominava i mercati, il rodaggio di un King in preparazione, percorreva fino a tre chilometri su asfalto rodando soprattutto il motori forniti di riduttori extra, il carro era debitamente zavorrato per le prove di trial impegnato (in queste il terriccio inesorabilmente spaccava il cingoli) ... sottoposti a sforzi esagerati gli ingranaggi minori "stampati a trancio" cedevano facilmente ... e i ricambi Tamiya non erano affatto, a buon mercato, in Italia addirittura neppure importati dal distributore autorizzato ....... Fantasyland regalava magliette e cappellini promettendo ricambi mai ordinati, almeno per i tank ... in questo confronto, il TORRO non ha denunciato nessun problema citato ...

... lo chassis del TORRO e doppiamente realizato in plastiche e metallo ... mentre, il Tamiya in solo alluminio, facile alla torsione (che personalmente preferisco alla totale rigidità) un pianale rigido sollecita oltremodo le sospensioni, dove, uno elastico copia gli ostacoli come un centopiedi ...



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... il catalogo Tamiya del 1975 ... gli ultimi arrivati, intendo le ultime leve interessate al thread, in molti non erano neppure nati ...



........... con la presentazione dello Sherman in Italia



........ nel 1973, prototipavo in scala 1.35 il Thor



... la storia è un percorso che ha lasciato delle prove, il resto sono chiacchiere.

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... le trazioni sul trial mostrano i lati deboli sulle sollecitazioni esasperate. Non è comunque necessario esagerare per spezzare l'anello debole dei gearbox Tamiya ........



............ è la conclusione di un ingranaggio "stampato" che si è sgranato sotto sforzo. Gli ingranaggi stampati si ottengono da una lastra d'ottone "tranciando" le dentature, durante lo stampaggio i denti chiccati, specie i più piccoli di diametro, subiscono uno sforzo metallico da renderli instabili agli sforzi ......... un ricambio intero, perchè ingranaggi sciolti non ne danno, costa 60 euro senza la spedizione. Naturalmente, seguendo la patetica raccomandazione della casa, l'uso pavimentistico li fa durare in eterno ...

... questa è una scatola IMPATC difficile da reperire, con ingranaggi in acciaio, garantita a vita, costosetta ma di sicura affidabilità su ogni terreno. La necessità di sostituire le meccaniche Tamiya è nata ovviamente all'estero dove il difetto si evidenziò ben prima che in Italia timidamente uscirono allo scoperto i carri armati come soggetto RC. Tanto da portare alcuni costruttori sulla meccanica di trazione nel costruire autentici capolavori come questo ...

 

... completamente cuscinettato, ingranaggi rettificati, 380 sterline più spedizione nel 2006 ..... si spiega facilmente come un carro da trial non trova rivali in gara e raggiunga costi riservati a pochi estimatori ...

... operazioni costose e complicate con l'arrivo dei costruttori cinesi, tailandesi etc. un panzer TORRO da oltre 6 chili e mezzo, può reggere benissimo ore di trial senza danni (gli ingranaggi di metallo non danno problemi) ... ci si chiede perchè Tamiya non si sia allineata eliminando l'ottone per il ferro ....... niente di strano, per chi conosce la filosofia Jap (fatta la torta non si cambia la ricetta) e questo funziona per chi mangiano la stessa minestra da decenni come fosse un piatto prelibato ...

... di panzerotti preparati con i "riduttori" supplementari ne ho consegnati parecchi ..............................



...................... la furbata consiste sul saper adattare la scatola di riduzione per aerei demoltiplicando i giri dei motori fino a 5 a 1 .... la modifica assicura la volocità ottimale e la trazione (esagerata) che obbliga il conduttore nel ragionare con attenzione quando e dove dare giri o desistere (sull'ostacolo) esattamente come si comporterebbe un comandante di fronte all'incolumità del veicolo in una situazione reale ..... si spiega anche l'enorme differenza d'uso generalizzata che divide il trial, dai carri Ferrari lanciati in scatti felini sulle pavimentazioni lisce .... fra i ricordi, in un'occasione cremasca, dopo l'ennesimo tentativo di "regolare" il campo di Marte evitando un modello di gioco puerile, l'attraversamento di un ponticello improvvisato, mise in evidenza l'imperizia di una "guida obbligata" .... i milanesi NON sapevano destreggiare i panzer a bassa velocità ... parecchi carri finirono nel fosso abituati alla guida nervosa, scattante, l'onta della sconfitta non fu per cannonate, ma per la trascuratezza di percepire la reale dinamica di un veicolo che per natura è lento ...

... da allora sono passati sei anni e l'italiota standard si mantiene sullo stesso livello. Persino snobbando le elettroniche appositamente studiate (IBU e IBU2) dove, ma solo per chi ha grano in salis, all'estero prima di noi, sa appezzare un realismo certosino raggiunto maniacalmente dal costruttore piemontese ... con l'elettricità si taglia il picco di sforzo, niente ingranaggerie in pezzi sullo sforzo .......... capite ammia!

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....... in fine, se si dovesse dare un punteggio al KingTiger "adoperato sull'uso trial" il vecchio Tamiya perde numerosi punti rispetto al TORRO, soprattutto sulla trazione per via dei cingoli Tamiya fragili, per il costo d'acquisto esagerato sul rapporto pezzo qualità, e per gli eventuali costi aggiuntivi per portarlo al minimo della resistenza prestazionale.

... i perni delle trazioni si piegano facilmente in caso d'urto, quindi gli anelloni di rinforzo in ottone garantiscono la loro durata irrigidendo completamente le casse meccaniche all'interno del carro ...



... la maggior parte degli acquirenti patiscono il danno senza neppure conoscere il rimedio ...........



..... notare le brugole che vanno ancorate alle casse interne e ...... operazione delicata, il centraggio dell'anellone sul perno, che per tolleranza bastano pochi decimi fuori asse per bloccare il perno stesso ......

... si vede la spalla di metallo utile per rendere tutto "l'avantreno rigido" e i cingoli con tutte le asole dei perni funzionali e non come la maglia Tamiya, che lavora solo con due perni, uno per estremità .......



.................... la data indica la soluzione del problema meccanico Tamiya e la soluzione americana (le casse con l'ingranaggeria in teflon) oggi introvabili, con i riduttori al seguito, sono una garanzia di longevità e non neccessitano neppure d'essere lubrificati .......



........................ sull'alba della preistoria tankista italiana, dalla parte ovest dell'Oceano, i difetti salienti gapponesi non erano esaltati "passionalmente" a spada tratta, ma corretti e riconosciuti tali da richiedere la commercializzazione ... oggi se possiamo contare sul King della TORRO il merito è sulle critiche pubblicate e seguite con molta attenzione da chi hanno deciso la sua produzione e posso assicurare chi legge: che l'impegno economico non è tra i più leggeri e senza rivolgersi ai fornitori asiatici, quanto è arrivato sui nostri mercati negli ultimi due anni ..... restava un sogno. Sapete quanto costa un HL in Cina? Attorno ai 6 euro. E sapete che costa più il trasporto via mare rispetto ai guadagni dell'importatore e rivenditore?

... questa modifica risale al 2004 e riguarda uno dei personali panzer della mia collezzione ...



............... si riconosce uno JagdTiger (in anteprima per quell'epoca) i milanesi arrivano l'anno successivo "l'intermediario" arrivava con il treno e gli preparavo le resine pronte per le trasformazioni da King a Jagd e se ne tornava giulivo nel milanese ..... noi due, io e lui, in comune avevano l'intesa ferrea sui FATTI.

......... una decina d'anni fa non c'erano termini di paragone con altre marche e lavoravo su quel che passava il convento e su questa "comparativa" scrivo solo le mie personali esperienze vissute, che possono essere condivise o no, non ha nessuna importanza poichè la comparativa è dedicata interamente a coloro che cercano di capire, come meglio spendere i propri soldi senza cadere in trappole scontate.

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... lo Sherman e il Persching, i due americani .......... il primo è un cavallo di battaglia indistruttibile, un vero mulo da lavoro.



....... finora non ha rivali di marca importanti che lo metta in discussione sul paragone di confronto ... lo Sherman TORRO è lontano e giocattoloso ... al pari quello Heng Long ...





................ entrambi (specie meccanicamente) da ignorare per il trial impegnato ...

Vale lo stesso discorso per il Persching Heng Long, tutto sommato una buona via di mezzo con un costo nettamente inferiore che lo colloca tra le fazioni economiche ..... come il panzer IV Tamiya è lontanissimo dal panzer IV Hrng Long.



... e su questi soggetti non conviene neppure l'uso di cingoli metallici ........



.............. i cingoli sono intercambiabili per i due carri americani, però, si deve sostituire parte del trascinamento spendendo quanto il carro medesimo, sulle cinesate si deve riflettere prima di mettere le mani nel portafoglio ... senza contare i soliti difetti di replica traascurati forse volutamente e quindi inesatti come pregio modellistico ...

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... il Pershing ...... in versione Corea ...



........ con i lancia razzi e con i cingoli da sabbia (credo mai usati in Europa) durante l'ultimo conflitto ...

... i cingoli seriali li rendono "viscidi e istabili" sui terreni di gara ...





........... la sostituzione diventa di primaria importanza per entrambi per assicurare le trazioni.

La stabilità sul piano inclinati penalizza lo Sherman facile ai capottamenti .... molto meglio diventa il Pershing più squadrato e per i vantaggi innegabili della trazione posteriore ...... i tedeschi hanno usato le trazioni anteriori sui loro panzer, ma il tempo ha dato ragione ai compatti gruppi motori/cambi posteriori ... il cingolo "tirato" è sollecitato oltre misura, mentre, il cingolo disteso "a tappeto" aumenta la durata delle magli dei cingoli ... sul trial la differenza si sente e come.

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..... mani nella tasche per i cingoli IMPACT, i migliori sul mercato ... il kit per il Pershing




... e per lo Sherman

.......... cambia il passo sulla dentatura di trascinamento, quindi il kit diventa un blocco d'acquisto unico ... dedicato per i carri americani ...


... naturalmente, il solito cuscinetto "salva perni" sul trial preserva da cattive sorprese ...



.......... l'uso consigliato sui pavimenti non incorre certo in problemi come questo ...



... il fango compresso oltre tutto "allunga" il cingolo (che dev'essere assolutamente non teso) altrimenti si spezza ... già per vizio infelice, entrambi i carri americani (scarruculano) i cingoli spesso e volentieri, anche se fa parte del gioco, evitare questo problema ...

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....... l'usura dei tank impiegati nel trial diventa notevole e di certo superiore all'uso normalizzato sul pavimento di casa o superfici pianeggianti ... se poi parliamo di moquette il senso del realismo si perde altrove ...



... la manutenzione periodica rivela la notevole differenza fra il nuovo e l'usato dopo decine e decine di ore dove il veicolo è messo a dura prova ...... direi che solo l'uso esasperato permette di valutare a fondo le resistenze meccaniche, il normale uso lascia il tempo che trove e le osservazioni in merito assolutamente sciocche come irrilevanti. Testare un soggetto portato al limite delle sue prestazioni (fino alle rotture delle parti) è l'unico sistema per capire i punti deficitari ...

... i cingoli spezzati .................... ordinaria amministrazione ......



... peso: 8 chili e 850 grammi .... zavorra di piombo in fogli sagomati sull'interno ... il catorcio ha poco spazio dentro ...



......... il peso lo bilancia sull'inclinazione .... senza lasciarlo "s'cappottare" ..... in questa posizione lo Sherman è già rotolato ...



... inutile preparare un Pershing HL che neppure reggerebbe la zavorra per stabilizzarlo, così come sconsiglio di farlo sullo Sherman ...... già il Tamiya non va oltre la cingolatura metallica (i motori si lasciano come sono) non c'è spazio per le riduzioni ....... (un particolare a rischio è il rinvio anteriore, la sua articolazione in caso d'urto obbliga la sostituzione del pezzo) ....... il Tamiya Sherman da comunque delle soddisfazioni anche con i cingoli piatti ...



........ senza concedere prestazioni eccezzionali.

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...... cingoli nuovi e trascinatori idem ...............



... i vecchi onorevolmente provati (e si vede l'usura) .....................



... le prove di collaudo in palestra .....

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................ questo tipo di terreno (comune terra di giardino) è deleterio per i carri in scala 1.16 ...



... obbliga il pilota per una guida molto accorta per non giocarsi i cingoli sul percorso ...

.............. non di meno l'erba, che ostacola la virata ... e la trazione va a farsi benedire ...



... chi sostiene che i cingoli di plasticke non si spezzano, usa i panzer sul pavimento cerato e sulla moquette ... i cingoli in metallo "provano lo stress" realistico di un carro armato impegnato su terreni naturali .......



... qui si vede addirittura una doppia rottura, il Gianka non è tipo da mezze misure ........ in azione spinge a fondo



..... l'abilità del pilota conta soprattutto esercitando il carro sulla terra, incontrando difficoltà impegnative ..... gironzolare, avanti e indietro, in battaglie simulate è un punto di vista banalizzante e pure offensivo per dei soggetti che con dei giocattoli non hanno nulla da spartire ...





...................... da notare come sempre i cingoli da sabbia ... quelli seriali standard, su questa terra fanno cilecca ...


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................... ovviamente chi di carri se ne intende a fondo e fa del VERO modellismo, riconosce certe necessità ignorate dalle correnti standard di scarsa saccenza nostrana ...

... per lo Sherman la protezione di rinforzo dei perni di trazione Shumo ...



... e i molloni delle sospensioni a elica, una primizia molto realistica e funzionale sull'ostacolo ...



.............. in definitiva lo Sherman esce a testa alta nonostante le sue pecche trialistiche, asscurando però la quasi assenza totale di problemi anche dopo anni d'uso (se si vuole performante, basta mettere mano al portafoglio) ...





... così com'è da scatola e decisamente costoso, specie se si considera che dev'essere assemblato (in altre nazioni non solo costa meno, ma l'intera produzione Tamiya è venduta già montata e verniciata) il che la dice lunga sulla filosofia dell'importazione europea, dalla quale "dipende la distribuzione italiana" e questi troppi passaggi esaltano non solo la perdita di mercato (Fantasyland è fossilizzata sul profitto commerciale, una logica miope fondata esclusivamente sul nome Tamiya) tagliando un grossa fetta d'acquirenti passati sulle cinesate come alternative valide ...

... il Pershing ...



......  la sua uscita sorprese non poco per un netto distacco sulla solita produzione Tamiya, tanto da far pensare che NON fosse farina del sacco, ma un prodotto commissionato a un differente produttore .... l'innovazione, non tanto sullo stampo estetico, ha colpito sulla meccanica di riduzione sull'uscita dei gearbox che non richiedono nessuna aggiunta di demoltiplicazione .... il Pershing si presenta sul trial idoneo per quel che dimostra: cioè un buon carro con l'assetto piatto, squadrato e stabile dove l'opportuna bilanciatura (è leggero davanti) e i cingoli metallici da sabbia, ne fanno un attore capace di soddisfazioni ......

... l'omonimo HL senza pretese, non è inferiore e diverte senza ambizioni di confronto, il costo è il suo pregio e basta. Così vale per gli Sherman d'estrazione cinese ... ottime basi modellistiche dove chiunque può azzardare le modifiche che ritiene opportune senza bucarsi le tasche ...... le cinesate sono il tocca sana per chi sa fare con le mani d'oro ........

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..... il Tiger a confronto  ...... Tamiya ... TORRO e Asiatam.

... nel trial è negato per colpa dei carrelli che s'intasano (come succedeva con il panzerkamwagen V nella realtà campale) .... la sua fama la deve al potente armamento, il resto non fu affatto un successo meccanico .........

Il Tamiya e il Torro costano più o meno uguali, però i cinesi sono scaltri e ci mettono la radio e lo scatolone di legno come sovra prezzo regalato e il Tamiya ci perde la faccia con tutto il resto scaduto e mai rivisto dalla marca .. per gli Jap, quel che fa non si cambia ..... li conosco dalle motociclette, sbagliano ma non lo dicono e la clientela sostiene l'inculata.

............. la filosofia commerciale cinese è di un'altro stampo e non esitano un istante a fare terra bruciata copiando un soggetto e se questa azione rientra come un vantaggio sulla qualità/prezzo chi ne fa tesoro ci guadagna capra e cavoli .....

.... questo è il conosciuto Tamiya, sulle scene da decenni inalterato



... e questo è il TORRO completo di accessori e pronto all'uso (allo stesso costo d'aquisto)



............... questo è per l'occhio che vuole la sua parte, ora si parla di trial e delle ragioni che ne fanno un carro onorevole ma lontano dalle caratteristiche come soggetto vincente ...

... il Tamiya scarrucola non appena esce dal consigliato pavimento moquettato, si arrende sull'erba tagiata e rompe i cingoli, quanto basta per desistere a meno di non arrivare a sostituzioni onerose che dato il costo a scatola chiusa, supera i mille euro finito ..... non so fino a che punto vale l'acquisto dopo l'uscita dei fullmetal nettamente superiori come prestazioni su terra ...

... per incominciare il TORRO raggiunge il peso ottimale (il Tamiya pesa la metà) è reso stabile dai cingoli "winter" e dalle sospensioni a barre di torsione e NON scarrucola i cingoli ..... i cingoli Tamiya devono essere tirati a elastico (perdono di realismo) altrimenti reggono poco lasciati laschi ....... il TORRO, come il suo ononimo Asiatam, assicurano addirittura la verniciatura facile dcome base da adattare a piacere senza dover ricorrere in alchimie discutibili o sciocche arlecchinate da ultimi arrivati ..... sono d'accordo sull'aspetto prettamente individuale di verniciare il proprio soggetto come uno meglio crede, però i risultati alle volte sono veramente pietosi ...... nella ragione di NON avere un solo briciolo di realismo effettivo .......

... ecco l'onesto Asitam



..................................... praticamente indistruttibile ... senza metterci le mani sulla meccanica (basterebbe una IBU2) per ottenere delle prestazioni realistiche da amatori ...





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Per decenni Tamiya non avendo confronti concorrenziali ha dato l'impressione d'essere la marca per eccellenza, in effetti ha dominato solo per essera la sola rappresenttata in Italia .... BANDAI e IMAI non hanno incontrato i favori commerciali e ricordo che un Tamiya costava 850.000 e non era alla portata di tutti, così diventò il simbolo d'elitè di un certo conservatorismo cretino che ne hanno fatto un'icona del tempo andato.


...... acquito modellismo Tamiya dagli anni 65 (c'era solo quello con Hasegawa in 72) quindi scelta obbligata ... però sono sempre attento alle novità e senza la sferzata degli HL a basso costo .... la sacralità del TigreTamiya avrebbe continuato nel dettare legge ..... pasticciare un Tamiya (con quel che costa) mette in crisi il proprietario .... cannibalizzare in ciospo della Heng Long costa poco a fa tanta esperienza ..... peccato, che nel trial regge a mala pena un paio d'ore, poi si scassano le sospensioni ... non si può zavorrare ... i cingoli sono plastiche appena decenti, insomma degli HL non ne parlo proprio .....

... questo si può fare con 125 euro e 100 di elettronica ....... ha pure il verricello funzionante per sollevare il vomero ...


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........ la "comparativa" potrebbe storcere il naso di qualche estimatore Tamiya e non è mia intenzione irritare le preferenze d'altri sulle scelte personali.

..... intendo solo dare un indirizzo netto sulle possibili direzioni d'acquisto specificando le caratteristiche meccaniche, limite (compreso il fattore costo/qualità) oggi più che mai della massima importanza per investire gli eurini sul meglio offerto commercialmente .....

..... poi, ognuno compra come meglio crede a prescindere dai gusti. Un forum serve come "informazione" e non come porta bandiere delle marche e tanto meno sbandiera l'una a discapito dell'altra ......

Finche esiste la libera opinione, in culo ai talebani.

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Amen sui talebani, che nella loro professione di fede fanno dell'uniformità anonima fra modelli tutti uguali un vanto. Il concetto stesso di 'modello unico' viene annullato clonando quel pò di originale che ogni tanto compare... una massa informe ed indistinguibile di giocattoli...

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...... riconosco che chi è dotato di fantasia sa esprimere una tale comunicazione "esilirante" da stupire anche un fondamentalista arrabbiato ......

.il logo è un VERO capolavoro.


.............. il resto è noia .... come dice un canzone di Califano.



             


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Noia, davvero.
Si propinano e si annunciano rivoluzionarie 'novità' che poi si traducono in una messe di sbadigli, di già visto e di assolutamente conforme.

Ma il senso di postare su un forum i propri lavori, privi di osservazioni critiche sugli inevitabili compromessi che un modellista vero deve accettare e innaffiandoli di abbondanti litri di falsa modestia, qualora provochi reazioni di pessimismo, ha qualche utilità?

Se tutto ciò che si ottiene è una serie di commenti stile 'io non sarò mai capace di tagliuzzare del forex a mano..', anzichè produrre confidenza nelle proprie capacità, o quantomeno voglia di mettersi alla prova, non è quanto di più sterile e dannoso possa esserci in uan community di modellisti?

E la colpa è la pochezza dei lettori, che realmente non sono capaci di prendere un taglierino ed un righello in mano, o piuttosto del postatore, incapace di porsi davvero come une esempio, con quella giusta misura di vera autocritica e abilità che mantiene il contatto terreno con l'auditorio?

Ciò che si comunica davvero si evince sempre dagli effetti su chi legge ed ascolta, mai dalla forma con cui viene fatto...

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mai dalla forma con cui viene fatto...// qui sta il vero problema sulla comunicazione di base ...

... un sito si basa sulla piattaforma di un forum (area pubblica di discussioni) dove ognuno dice quel che pensa e pensa quel che dice ..... insomma si mette nel centro della comunicazione e questo lo porta all'attenzione di chi sanno ascoltare e anche questo punto (l'ascolto) può essere disturbato da alcuni motivi ........ l'egocentrista si scopre appunto non appena prende posto centralmente e dalla posizione occcupata si denuda completamente a sua insaputa ...... specie se non sa d'essere un coglione, perchè un coglione silenzioso nell'anfiteatro del forum appunto, occupa un posto senza farsi notare e passa per un ascoltatore intelligente, mentre, non lo è se apre un comunicazione a sproposito .... la comunicazione a sproposito si rivela come la farina d'altri oppure, millantare crediti al pari di castelli in aria ..... noi siamo italiani sempre ultimi in tutto, siamo molli e fatti così, riposiamo sui fasti storici adagiati sull'alloro del tempo che fu.

Una manicale stravaganza osservata sui siti d'oltre Alpi ..... quella forma beota di elencare i soggetti personali come trofei .... è anch'essa una forma burina storpiando la comunicazione, forse l'intenzione è di passare per qualcuno contando sul numero dei soggetti acquistati (attenzione: non parlo di soggetti qualitativamente degni d'attenzione) mi riferisco a carretti anonimi neppure passabili. Un sito che dovrebbe sostenere il modellismo e non lo pratica, diventa la barzelletta pubblica coprendo di ridicolo anche quei pochi "attori" che si sforzano di dare il necessario contributo.

..... la comunicazione corretta incomincia con l'inter scambio delle parti ... la critica costruttiva si annuncia dalla gerarchia, da chi ne sa più di altri ......... di certo Platone inorridiva ascoltando Socrate "che aspettò la sua morte per rifarsi negativamente sul maestro" .... non deve esistere l'ipocrisia nel saper comunicare, chi lo fa con sincerità e schiettezza da fastidio ... e già l'ntelligenza d'altri da il mal di pancia agli scemi ... dire è facile, difficile diventa farsi capire. Blandire un tossico imbecille si diventa spacciatori di droghe ...... fingere di trovarsi tra amici in un covo di vipere dimostra scarsa individuilità e peggio, un'offesa per se stessi ................ dalla padella alla brace ... sono salti fatti da opportuinisti, la categoria degli approfittatori, gli scolari del plagio (quelli che nelle scuole copiavano, da ultimi della classe cercavano come disperati un sostegno per non rivelarsi dei falliti) da grandi, il vizio li segue continuando a copiare da esempi fulgidi, perchè non sono "originali" manca loro il senso della creatività ... e se "propagandano" qualcosa lo stanno copiando ... spacciano solo dei falsi autentici .....

La comunicazione, se ottimamente usata, produce nel tempo. Basta dire una verità e se questa la negano finisce per essere assorbita come l'acqua che disseta. Il falso profeta, è il bugiardo assetato di verità, è l'ultimo ignorante (totalmente non conoscente) che insegue ogni goccia di rugiada tant'è arida la sua gola. Non è una novità che quel che era negato, solo un paio d'anni fa, ora è diventato una bandiera d'evidenze. Lo sapevo fin d'allora che bastava seminare, e per farlo ho usato la zappa (menando legnate necessarie per risvegliare i coglioni) perchè anche i coglioni se li prendi a calci (se non sono di segatura) dolgono. L'arte risiede nel modo di comunicare e come riporto sopra: solo i cretini evitano la forma in cui è fatta. Leggono quello che vogliono intendere .... capiscono soltando quella parte che vogliono ostinatamente capire ... si alleano per controbattere un'idea aliena ...... e pensare che se per davvero dovesse sbarcare una qualsiasi entità aliena sul pianeta, immeditamente una folta schiera di pecoroni incalliti si prosterebbe inginocchiati nell'adorazione di deità ..... perchè è questa la natura della VERA saccenza ottusa, abbeverarsi alla fonta altrui. Originalità, zero!


.una prova? Il progresso va AVANTI. I conservatorismo "sopravvive bivaccando" su passato.


 

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...... lo strapotere dimostrato sul campo dal Flak di 88mm, il riuscitissimo cannone della Rheinmetal-KRUPP, invita la costruzione di un panzer pesante che lo porti in giro per L'Europa e il soilto approfittatore Ferdy Porsche mette in linea il suo prototipo benzo elettrico (bi motori, un gruppo elettrogeno e la trazione elettrica per muovere 65 tonnellate .... siamo nel 1943) ...... la commissione lo scarta "il motivo è l'enorme quantità di rame per l'avvolgimento dei motori elettrici" però .... L'infausto ingegnere Porsche, il pupillo di Adolfo di Berlino, l'imbianchino di Monaco di derivazione ebrea, centra il carrellaggio del panzer, dove invece si complica la meccanica della Henschel & Sohn sullo chassì conosciuto come Tiger .... il treno di rotolamento a dischi della Henschel per 54 tonnellate di peso si dimostra fragile e cedevole sull'anteriore, e le barre di torsione si indeboliscono con i contraccolpi del formidabile cannone trasportato .... ma il Fùhrer lo vuole in azione e non ascolta i difetti, così il cassone d'acciaio (vecchio stile prima guerra mondiale) dove contava la protezione e lo spessore delle blindature ..... va in guerra .......

Sui terreni impegnativi, fango, pietrame grosso, neve e ghiaccio .... il treno di rotolamento incastra nei dischi senza espellere quel che incontra bloccando la trazione ... spezza i cingoli sotto sforzo ... è pesante da riparare sul campo ... si perde tempo in situazioni limite per sbloccare i dischi ... le barre di torsione anteriori cedono e i bracci delle ruote si piegano in fuori contringendo gli equipaggi a togliere i dischi indebolendo ulteriormente le sospensioni anteriori. I Tiger è una frana, un fallimento tutto tedesco all'insaputa degli alleati che ovviamente lo temono come la peste per il cannone da 88mm.

................... ..... spiancente di deludere i nostaglici estimatori del Tiger panzerkampwagen V ... questa è verità, l'ignoranza è un'altra cosa ...

..... così in cielo così in terra recita l'adagio ..... e così è il comportamento del Tigre nel trial



......................... pochi metri sulla neve gelata e si pianta ..... la neve compressa lo ha bloccato, esattamente come succedeva realmente, una potente macchina bellica fallace proprio dove doveva dimostrare della superiorità ...... un gran flop stile Adolfo con grandi bevute di Slilovitz per i soviet di STALIN.

.... per i duri di comprensione (quelli che dall'esterno NON possono fare a meno di chiosare novità per ispirarsi)



........... faccio notare i cingoli "gonfiati dalla neve" la temperatura della prova era sotto meno 8 .... i test si fanno con la testa e non con le balle ...

...... anche il King si srotola un cingolo



... questo neanche parlarne

.......... per un panzer anfibio basta riempirlo di grasso (già, proprio grasso) e va in acqua ......

... e lasciamo stare il paltume



.................... chi fa del trial serio sa che un porcame del genere va "lavato subito" prima che il fango s'indurisca, altrimenti sono cazzi ..... lo sapevano i carristi del Fùhrer e spalettavano come dannati per rimettere tutto pulito ...... poi, dopo aver tolto il paltume ... si smontano i cingli, si lavano i carrelli e si immergono i cingoli nel petrolio prima di rimontare il tutto ..... qualche somaro ha la pessima abitudine di lubrificare le bronzine dei Tamiya (orrenda soluzione che impasta i perni) ........


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.............. anche l'ultimo arrivato capisce l'importanza di un perno passante



..... e di una soluzione economica che riduce la resistenza del cingolo in pochi millimetri di asola



...................... un banale millimetro di plastica regge il funzionamento del carro solo dov'è raccomandato il suo limitato uso, oltre le rotture diventano ripetitive e con quel che costa un Tamiya (fra i suoi tanti difetti) quello di sentirsi un tantino preso per il culo porta il godimento a chi hanno una certa tendenza ... duscutibile, però a certi piace  ..........


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... quanto sopra come impressioni ricavate dai test trialistici anche il derivato Panther eredita i difetti sui carrelli Henschel guadagnando sulla trazione per i differenti cingoli rispetto al Tiger





.......... la differenza abissale del prezzo (700 euro) penalizza come sempre i giapponesi contro i cinesi della Heng Long (125) euro ......... senza radio il primo, con radio al seguito il secondo, idem per i rispettivi Jadpanther a confronto ...

.......................... il neofita si fa scuola con l'HL senza spendere un occhio, mentre i giapponesi tartassano con prezzi esorbitanti.

... il Panther base HL (109 euro con radio) pronto all'uso





... lo stesso panzer ritoccato da una sapiente mano modellistica



........................................ in conclusione Tiger e Panther sui percorsi tralistici sono dei perdenti per i carrellaggi che scarrucolano i cingoli, s'intasano di terra e fango, comprimono la neve e bastano piccoli sassolini per bloccare il carro .... decisamente da scartare ...

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........ come dire: il diavolo e l'acqua santa nel trial



... panzer III e panzer IV



.................... sono stati la vera forza d'urto della Wehrmacht ... usati come carri d'appoggio fanteria e non come "cavalleria d'attacco" .... la tattica di Rommel in Africa cambiò l'uso dei panzer e di conseguenza la loro evoluzione ....

.questo thread continua ad essere un confronto tra carri di diverse speci e caratteristiche testate in condizioni d'uso estreme.

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.................... quando l'Occidente oltre gli Urali era solo una immensa selva popolata d'animali, la millenaria civiltà cinese dominava l'Asia con le sue monarchie ..... la russia di Putin si sta mangiando le unghie per avere imposto una politica comunista fallimentare a un popolo laborioso come quello cinese risorto come l'araba fenice dalle ceneri imperialiste ..........

... l'imprenditoria cinese galloppa travolgendo ogni tipo di mercato internazionale producendo qualunque richiesta gli sia proposta ... nel nostro specifico caso modellistico hanno raccolto il desiderio di avere finalmente dei carri in metallo e non più delle plastiche destinate nel tempo a deteriorasi fino alla fragilità (la platica fusa con le trieline emulsiona l'elasticità fino ad indurire la materia residua spezzando le molecole) ...... il metallo assicura altre ottime caratteristiche che vanno oltre la sua capacità di resistere nel tempo ....

... un panzer III di metallo



......... con vere sospensioni in barre di torsione e carrelli cerchiati in gomma completi di cingoli in metallo di ottima qualità, non trova nessun paragone con i precedenti Heng Long di plastica che hanno aperto la via per soggetti d'interesse pubblico ... commercialmente il Tigre ha dominato per la sua immeritevole fama "dovuta soprattutto al cannone" e travisata da chi l'ha visto come il miglior panzer tedesco nell'ultima guerra mondiale ....... spiacente deludere, il primato va al T34/86 balisticamente riuscito e per il costo di fabbricazione molto basso, non ultima pregio: facile da costruiere rispetto al macchinoso panzerkampwagenV della Henschel ...

.... le meccaniche sono di prima qualità con le riduzioni calcolate per ottimizzare il funzionamento su ogni tipo di terreno ...



................. vuol dire, che il piccolo panzerotto ha numeri da spendere nel trial impegnato dove si muove con agilità rispetto ai panzer di maggiori dimensioni grazie al peso e per la trazione/mobilità che ne fa un avversario da temere ...

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