LAVELLI GIOVANNI
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.


Il Forum dedicato al modellismo dinamico
 
IndiceIndice  PortalePortale  GalleriaGalleria  Ultime immaginiUltime immagini  CercaCerca  RegistratiRegistrati  AccediAccedi  

 

 Il Giorno della Memoria.

Andare in basso 
AutoreMessaggio
Sven Hassel

Sven Hassel


Messaggi : 8022
Data d'iscrizione : 19.09.12
Età : 80
Località (indirizzo completo) : Canzo

Il Giorno della Memoria. Empty
MessaggioTitolo: Il Giorno della Memoria.   Il Giorno della Memoria. EmptyLun 26 Gen 2015 - 14:08

.

L’intenzione ebraica di celebrare ogni anno la Shoah nel mondo per ricordare la repressione nazista subita durante la seconda guerra mondiale, celebrazione israeliana ridondante che richiama l’attenzione sulla Nazione quasi a volere il triste primato per un sacrificio costato due terzi della popolazione ebrea “dato non accertato” in quanto gli ebrei sparsi ai quattro angoli del pianeta non si conosceva il numero.

La lista fornisce un riepilogo di eccidi certificati del numero dei morti: URSS venti milioni, Cina sessantacinque milioni, Vietnam un milione, Corea del Nord due milioni, Cambogia due milioni, Europa dell'est un milione, America latina centocinquantamila, Africa un milione e settecentomila, Afghanistan un milione e cinquecentomila, movimento comunista internazionale e partiti comunisti non al potere diecimila. Per un totale di poco inferiore ai novantacinque milioni di morti. Successivamente indica le principali fasi della repressione che in Unione Sovietica sono: fucilazione di decine di migliaia di persone imprigionate senza essere state sottoposte a giudizio e massacro di centinaia di migliaia di operai e di contadini insorti fra il 1918 e il 1922; deportazione ed eliminazione dei cosacchi del Don nel 1920; carestia russa del 1921-1923, che ha provocato la morte di 5 milioni di persone; assassinio di decine di migliaia di persone nei campi di concentramento fra il 1918 e il 1930; deportazione tra i 2 e i 3 milioni di kulaki (o presunti tali) nel 1930-1932; sterminio di 7 milioni di ucraini nel 1932-1933 per carestia indotta e non soccorsa (Holodomor); eliminazione di quasi 690 mila persone durante la grandi purghe del 1937-1938; deportazione di centinaia di migliaia di polacchi, ucraini, baltici, moldavi, bessarabi, tedeschi, tatari, ceceni e ingusci negli anni fra il 1939 e il 1945. L’Ucraina perse in un solo anno sette milioni di abitanti per una carestia provocata dal regime sovietico di Stalin concluso con il genocidio nazionale per fame. Un altro milione perì nel Kazakistan sempre per carestia indotta.

L’Olocausto, poichè quanto genocidio degli ebrei, è identificato più correttamente con il termine Shoah (in lingua ebraica: Shoah, (catastrofe, distruzione). Esso consistette nello sterminio di un numero compreso tra i cinque e i sei milioni di ebrei, di ogni sesso ed età.

Ogni anno le coscienze sono chiamate dall’informazione pubblica sull’Olocausto ebro, trascurando nel contesto di ricordare i precedenti genocidi conosciuti come altrettante barberie perpetrate da movimenti “politici” da ritenersi i veri imputati di crimini, che non dovrebbero essere celebrati come strumentalizzazioni o campanilismi recitati da scenografie vittimistiche, dove andrebbero invece ricordati i genocidi denunciando in ogni ricorrenza le colpevolezze di politiche estremiste, dittatoriali, di sinistra comunista “temine assurdo per l’individualismo umano” dove, qualunque ideologia sociale basata sulla comune intenzione di scelte d’unificazioni, sono destinate a fallire in partenza se non sono schiacciate sotto l’impronta della dittatura. Le democrazie occidentali sono anch’esse delle dittature sotto mentite spoglie di libertà illusive, dove in effetti, le popolazioni sono gestite da istituzioni monarchiche mascherate da partiti populisti autorizzati per spezzare dei movimenti insurrezionali a danno del controllo centrale.

Trecento milioni, sono le cifre accertate sui genocidi mondiali, contro i sei milioni contati dagli ebrei.

Lascio la libertà di pensiero sul 27 gennaio, data per la celebrazione della Shoah. Se giorno della Memoria è, che lo sia anche per tutti i dimenticati.

.
Torna in alto Andare in basso
Sven Hassel

Sven Hassel


Messaggi : 8022
Data d'iscrizione : 19.09.12
Età : 80
Località (indirizzo completo) : Canzo

Il Giorno della Memoria. Empty
MessaggioTitolo: Re: Il Giorno della Memoria.   Il Giorno della Memoria. EmptyMar 27 Gen 2015 - 15:29

.

La penisola nel centro del Mar Mediterraneo, abitata dal popolo degli Etruschi, è stata la culla per circa nove secoli di un importante e storico modello di sviluppo e di conoscenza, conosciuto come civiltà etrusca.
A partire dalla tarda epoca repubblicana (inizi del I secolo a.C.) la romanizzazione dell'Etruria poteva dirsi ormai completata. Il nascente Impero Romano in seguito lasciò l’impronta storica sulla conquista d’immensi territori attorno alle coste del Mediterraneo e nell’entroterra dell’Europa, distruggendo un numero imprecisato di società culturali conquistate.

Dall’Asia in precedenza, grandi conquistatori prima dei romani avevano sterminato milioni di persone, prima di fermare i genocidi ritirandosi. Dall’Europa, partì la conquista delle Americhe, condannando centinaia di milioni di nativi trucidati per impadronirsi d'immensi territori ricchi di pascoli e di minerali pregiati, come l’oro, l’argento e il petrolio in seguito. L’Europa ha esteso i pretesti di dominio sulle macerie di grandi civiltà con l’unico scopo del profitto sfrenato e questa eredità la troviamo nel profilo della nostra economia odierna, dove ogni azione di gruppo è rivolta al bracconaggio economico.
L’ambizione di conquista e dominio impazza tuttora coinvolgendo disegni identici al passato travolgendo intere nazioni indebitate dallo strozzinaggio economico diretto da ideologie contorte sorte per tradizione da antichi retaggi ereditati come scopi e piani da realizzare, nonostante i fallimenti storici subiti. Le crociate inviate in Palestina e contro il catarismo albigese per conto della chiesa cattolica, non hanno insegnato niente sulla natura umana, plagiata da folli ideologie, simili all’odierna piaga del fondamentalismo islamico anch’esso determinato in una guerra santa contro l’Occidente.

Ideologie folli, mosse dal razzismo usando lo scudo dell’integrazione fra popoli talmente diversi fra loro da ritenere impossibili persino la minima condivisione social culturale. Il fondamentalismo islamico è contro ogni forma di democrazie occidentali, senza per questo capire che la democrazia in se, è una dittatura esattamente come il fondamentalismo islamico. L’Europa sterminò i nativi amerindi considerati indigeni involuti, dimostrando la ferocia animalesca e l’ignoranza verso civiltà straordinariamente giunte alle convivenze pacifiche, al rispetto territoriale e con ideologie superiori alle religioni cattoliche corrotte e bugiarde.

Oggi, 27 gennaio, si “celebra” la Shoah, termine sbagliato, perché si dovrebbe dire, si commemora la distruzione di due terzi del popolo ebreo. Si ricorda un tragico evento distante settant’anni troppo vicino per dimenticare facilmente i più importanti genocidi d’importanza storica superiori. Sappiamo che Israele ha confezionato la nascita del suo Stato sulle ceneri dell’Olocausto trasformato nella bandiera della vittima prescelta, e poiché l’ebreo per tradizione ama le celebrazioni (popolo eletto da dio) sa come sfruttare le sceneggiate a suo favore. Le vittime ci sono state e sarebbe ingiusto mancare d’onorare il sacrificio, ma la ricorrenza ebrea sembra oscurare insieme ai milioni d'individui scomparsi i veri responsabili. In Russia si onora il mausoleo di Stalin, l’uomo che ordinò il massacro di sessanta cinque milioni di persone e, se Hitler fosse vissuto, la Germania lo avrebbe ricordato come un eroe? Gengis Khan, Attila, la lunga fila degli imperatori romani, i vari Mao Tse-tung, Deng Xiaoping, Chiang Kai-shek, Josip Broz Tito, Augusto Pinochet, Saddan Hussein, Gheddafi e altri illustri dimenticati, non sono ricordati come assassini, ma da rimpiante figure leggendarie con le mani pulite.

Genocidio

Per genocidio dei nativi americani o genocidio indiano si intende il calo demografico e lo sterminio dei nativi americani (detti anche indiani d'America, pellerossa o, nel centro-sud America, indios e amerindi), avvenuto dall'arrivo dei bianchi alla fine del XIV secolo, periodo in cui, si ritiene che un numero tra i 50 e i 100 milioni morirono a causa dei colonizzatori, molti come conseguenza di guerre di conquista, perdita del loro ambiente, cambio dello stile di vita e malattie, mentre molti furono oggetto di deliberato sterminio, poiché considerati barbari; gli stessi nativi aztechi e inca, che praticavano sacrifici umani, spesso però si erano convertiti al cristianesimo e avevano abbandonato questi riti, ma nonostante ciò erano considerati esseri inferiori e spesso da schiavizzare. Nel nord dell'America morirono meno nativi che nel resto del continente, ma l'impatto fu più devastante a causa del numero più esiguo. Nel 1890 rimanevano 250.000 individui, e si stima che (1 milione e mezzo) fosse stato sterminato nel crollo demografico tra il 1600 e il 1890. Per questo si suole parlare di genocidio dei nativi americani o genocidio indiano, nonché di etnocidio.

………………………………………………………………………………………………………………

La notte del 24 aprile 1915 iniziava l’orrendo e sistematico sterminio del popolo armeno nei territori dell’Impero ottomano. L’obiettivo dei Giovani Turchi, organizzazione nazionalista nata all’inizio del XX secolo, era quello di creare uno stato nazionale turco, sul modello dei nuovi paesi europei nati nell’Ottocento. Creare dunque la Turchia e unirla con il mondo turcofono dell’Asia centrale (il Turkestan). Gli armeni, cristiani e indoeuropei, erano l’ostacolo più evidente da eliminare per portare a termine il sogno nazionalista di un immenso territorio che dal Mediterraneo arrivasse fino allo Xinjiang cinese. Il primo passo era la nascita di un nuovo Paese abitato soltanto da turchi. Le popolazioni cristiane, che per secoli si erano organizzate in diversi millet (le comunità religiose e nazionali) dovevano sparire dal territorio. La definizione “Stato nazionale” prevede un paese linguisticamente e culturalmente omogeneo, con una popolazione composta in larga misura da un unico gruppo etnico e dove le altre popolazioni si limitano a piccole minoranze (l’Italia ne è un esempio). L’idea dei Giovani Turchi era dunque quella di conseguire con la forza le condizioni che la storia non aveva realizzato. Armeni, greci, assiri, le tre più importanti comunità cristiane, erano i primi obiettivi. Inizialmente i Giovani Turchi si servirono anche dei curdi (iranici, ma musulmani) per portare avanti le stragi.

Il genocidio del 1915 iniziò però lontano dall’Ararat, a molti chilometri di distanza dall’Armenia storica: a Costantinopoli nella notte del 24 aprile, nelle case degli intellettuali, degli studiosi, dei poeti. Poi, sistematicamente, il massacro andò avanti più a Oriente, nelle terre abitate da millenni dal popolo armeno. Uccidendo gli uomini e deportando i bambini e le donne nel deserto siriano, dove morirono per la fame e per la sete, abbandonati. Ad alcuni bambini furono inchiodati ai piedi i ferri di cavallo. I beni sequestrati andarono ad arricchire alcune famiglie turche.

…………………………………………………………………………………………………………………………

.
Torna in alto Andare in basso
Sven Hassel

Sven Hassel


Messaggi : 8022
Data d'iscrizione : 19.09.12
Età : 80
Località (indirizzo completo) : Canzo

Il Giorno della Memoria. Empty
MessaggioTitolo: Re: Il Giorno della Memoria.   Il Giorno della Memoria. EmptyMer 28 Gen 2015 - 18:48

.

La crociata contro gli albigesi ebbe luogo tra il 1209 e il 1229 contro i catari e fu indetta da papa Innocenzo III nel 1208 per estirpare il catarismo dai territori della Linguadoca.

Il catarismo fu un movimento cristiano diffusosi poco dopo l'anno 1000 e soprattutto tra il 1100 e il 1200, nell'Europa meridionale, nei Balcani, in Italia e in Francia, nella Linguadoca, prevalentemente nella regione di Albi (da cui originò il nome albigesi), dove i signori di Provenza ed il conte di Tolosa (ed anche alcuni ecclesiastici come i vescovi di Tolosa e Carcassonne e l'arcivescovo di Narbona), verso la fine del XII secolo, permisero che i catari predicassero nei villaggi e ricevessero lasciti anche cospicui, accettando che catari fossero messi anche a capo dei conventi.

La crescita esponenziale del catarismo in Occitania, ricca di signorie facoltose dedite all'agricoltura e commerci fiorenti, destava meraviglie e invidia da parte dei baroni francesi, indebitati per i prestiti chiesti ai banchieri catari. Roma temeva il catarismo come la religione che si estendeva da Barcellona alla lontana Romania, e Innocenzo III chiamò a sè i baroni francesi per un crociata contro i catari, ordinando la distruzione totale degli insediamenti e i diritti di razzia e possesso dei castelli, ricchezze e terre come bottino di guerra. I francesi certi di liberarsi dei creditori e di entrare in possesso di grandi ricchezze, mossero con un grande esercito sotto la benevolenza del papa si scagliarono contro villaggi e città indifese massacrando la dissidenza catara dal 1200 al 1300 trucidando un milione di persone.

.... in quel tempo l'Europa contava una polazione di 25/30 milioni di persone. La filosofia religiosa catara stava travolgendo l'instabile Sacro Romano Impero e la chiesa adottò misure criminali che macchiarono l'Occitania di sangue umano ...

.
Torna in alto Andare in basso
Contenuto sponsorizzato





Il Giorno della Memoria. Empty
MessaggioTitolo: Re: Il Giorno della Memoria.   Il Giorno della Memoria. Empty

Torna in alto Andare in basso
 
Il Giorno della Memoria.
Torna in alto 
Pagina 1 di 1
 Argomenti simili
-
» I momenti della memoria...

Permessi in questa sezione del forum:Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
LAVELLI GIOVANNI :: FORUM DISCUSSIONE-
Vai verso: