I momenti della memoria...

So che in questo forum trattiamo spesso argomenti che i più definirebbero duri, ostici, filosofici, reazionari, e anarchici.
Questo però è "frivolo" ma me lo sento dentro e voglio condividerlo.
Ho 54 anni ed ero un bimbo di 8/10 quando lo zio (io di zii ne ho avuto uno solo, marito dell'unica sorella di mia madre che si è sposata) mi portava con se allo stadio a veder la SPAL la Domenica pomeriggio dopo il pranzo di famiglia. Mi ricordo di lui distintissimo che si beveva il mignon di Zabov per scaldarsi e commentava con me la partita dalle tibune. Io ero piccoletto e non pagavo, ma trovavo posto dove capitava, a volte fra due panchette, ma la gente era ospitale ed il piccoletto in tribuna faceva "mascotte".
Allora la SPAL era in serie B.
Cresciuto di qualche anno mi armavo di tamburo, sciarpa e maglietta ed attraversando tutta la città (Ferrara non è mai stata una metropoli) raccoglievo gli amici con cui andavamo in curva OVEST a tifare.
Poi è arrivata la passione del modellismo RC e tutto ha perso senso, la strada mi si è srotolata davanti e non potevo non percorrerla.
Più di quarant'anni di modellismo, più di 20 di gare, e la SPAL restava il ricordo di qualche domenica con lo zio (perso troppo presto) ed un titolo da leggere sui giornali in ultima pagina.
Adesso dopo 49 anni la SPAL torna in serie A ed io sono riuscito a portare mio figlio a vedere una partita su quella tribuna dove andavo con lo zio.
Non posso descrivervi il piacere provato, ma è stato realmente come tornare a casa.....
"It's gonna be a long walk home"
Grazie per l'ospialità
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Lo Sven non è il tipo che si commuove, sa fingere molto bene l'indifferenza, ma dentro sa comprendere ogni sfaccettatura dell'esistenza.

Un abbraccio per un Grande uomo che sa parlare con il cuore nella mano.

.come ha fatto notare Sharcky, questo forum consente a chi non ha paura di scrivere qualunque cosa personale e no, liberarsi di un problema o condividere un piacere fa molto bene alla salute.

Grazie Paolo.

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I momenti della memoria.

... è un bel titolo per raccontare il mio ritorno nella scuola della mia infanzia, visitata in occasione delle soventi votazioni politiche che l'italietta soffre dal mal governo, mai persa una, sempre lasciato il mio segno doveroso. Di recente hanno chiesto la partecipazione per conferenze sul passato industrioso secolare che la valle ha vissuto come economie non solo agricole, dando vita alle carbonaie, l'estrazione della carbonella dal legname, l'attività mineraria nel 1500 per i Negroni-Missaglia armaioli milanesi, allevamenti di bestiame, culture vinicole, piantagioni fruttiferi di Gelso, lavorazioni metalliche, impianti di filatura, torcitura per arrivare agli opifici della seta agli inizi del 1800, secolo che aprì ai setifici l'epoca dorata avviando l'industrializzazione su vasta scala, cambiando l'economia, il costume sociale e un benessere condivisibile per le classi che ancora vivevano di stenti ...

Osservare i ragazzi prendere appunti, ordinati e silenziosi ascoltare una persona anziana, mi sono rivisto in quell'ambiente dimenticato, dove all'improvviso mi sono sentito uno di loro, non un insegnante o un conferenziere, ma un alunno fra alunni, che parlava della vita.

... è stato bello, osservare con quale entusiasmo, ogni giorno rinchiusi fa quattro mura, ascoltano quanto dovranno usare e riscoprire nella vita di ognuno. Ho sentito dir che la scuola non serve senza la pratica, non è vero ...



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