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Questa la dedico al nostalgico e buon Roby, che sicuramente oggi dovrà pasteggiare con briciole di pane e mezzo dito d'acqua ....................
... una manciata di olive all'ascolana, alici marinate, patè d'anatra, mostarda, una tagliata di salame piccante calabrese, un sorso di prosecco Cartizze di Valdobbiadine, tre forchettate d'insalata greca "feta, olive nere e tonno", bruschette con salmone affumicato ......... e come assaggino d'antipasto, si chiude con un sorso di prosecco, direi sufficiente.
... pasta al formo alla romana, significa alici all'olio, peperoncino, spicchi d'aglio, mozzarella, uova sode, basilico e origano, pomodori ramati e passata da aggiungere sul finire prima dello scioglimento del formaggio ... la pasta rigata è d'obbligo e la cottura dev'essere lenta e senza fretta ...
Si serve con un oltre pò pavese mosso.
........ l'agnello, si è dato disperatamente alla fuga cercando la Brambilla ...
Così, un pollo alla cacciatora, carote in abbondanza e sedano, pomodoro, pancetta, sale, "carne di pollo disossata*" olio di oliva, vino bianco. Porta in tavola la semplicità della buona cucina di una volta.
*soltanto gl'incivili (mangiano il pollo con le ossa).
...... l'oltre pò pavese va assorbito, centellinato e pressato sul palato ... il vino non disseta, è per fini intenditori ...
La fettina di colomba (assolutamente da evitare il cioccolato) con un bicchiere di passito dolce giovane e se proprio "fosse" necessario aiutare la digestione, un caffè amaro chiude la frugale occasione pasquale, raggiunta con un lungo digiuno ascetico meditando sull'inutilità di doversi alimentare più volte al giorno, quando si può farne a meno.
....... a questo punto, un ingenuo, potrebbe chiedersi come si può astenersi dal cibo?
Semplice rispondere: l'importante è avere appena terminato un ottimo pranzo!
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