FAMO 88mm Flak 1/16 WIP

Il risultato ottenuto era accettabile. Però. C'è sempre un però. Il servo installato per la rotazione della torretta era tutt'altro che di provata affidabilità (ingranaggi ed albero in plastica, giunto di accoppiamento eccessivamente lungo che poteva pregiudicare a lungo andare l'accoppiamento pignone - corona).

La questione andava rivista. Cercato per lungo e per largo un servo di qualità ma proporzionale alla quantità di Stick non ho trovato nulla di idoneo.

Ho imbarcato di nuovo il servo Hi-Tech con ingranaggi in metallo mettendo in serie un abbattitore di corrente che porta i 4.7 volt della IBU al valore desiderato.

La tensione minima per l'azionamento del servo è 2,35 V. Sotto il servo non si muove. Portato a 2.37 volt per sicurezza ho raggiunto una velocità di rotazione quasi perfetta (l'avrei voluta ancora più bassa ma non è tecnicamente fattibile).

Ecco il risultato:



L'installazione del servo è stata completamente rivista, anche alla necessità di fare spazio allo Step-down:





L'installazione della IBU in cabina è stato in esercizio di modellismo tantrico, ci entra al millimetro. Ho dovuto anche modificare il portascheda perché quel paio di mm facevano la differenza.

Ecco il risultato:



Alle maestranze tutte piace la luce in cabina bluastra, rende Twilight Zone la fiera macchina di morte.

Lunedì si inizia con la sezione alimentazione (batteria, punto di ricarica sottobordo, interruttore di accensione).

Poi si penserà alle luci posteriori

Quindi si procederà con l'accoppiamento autotelaio - carrozzeria.

Quindi rifiniture & wetherizzazione

Quindi equipaggio.

Quindi scatola di trasporto.

La luce in fondo al tunnel è ben visibile .... E siamo sicuri che non è un treno

Alle Patrie Officine il motto è "Tolleranza Zero". Quindi non soddisfatti al 100% del risultato portato a casa maestranze e capitecnici si sono dati daffare ed hanno messo mano alla rotazione della torretta.

Se l'elettronica era arrivata al limite di funzionalità altrettanto non si poteva dire con la meccanica. Si è arrivati ad un risultato che soddisfa tutti quanti:



Intanto che i ricambi arrivavano si è messo mano alle luci di arresto, al notek, alle luci di posizione anteriori e posteriori.

Psicologicamente è stata dura: sbarcare l'88 e la sua torre, smembrare tutto quello che funzionava..... Perché poteva funzionare meglio. Domani si continua ricollegando i motori della torretta........

Intanto ci stiamo godendo questo affatto banale risultato. Saluti dai 7 colli.

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... il risultato realistico premia l'impegno e la passione determinata sull'esemplare che pur avvicinandosi alla meta conclusiva l'autore centellina la perfezione su ogni minimo particolare regalando un esclusivo saggio di VERO autentico modellismo tutto italiano collocando nel contempo il FAMO Flak 88 tra i migliori lavori internazionali ...

Averlo seguito per mesi (il thread spiega ogni difficoltà incontrata dove chiunque si sarebbe arenato sconsolato lavorando su di una base infelice) l'indomito romano già reduce di precedenti esclusivi capolavori non si è arreso e tanto meno demoralizzato affrontando con tenacia lionardesca errori e deficienze meccaniche superando se stesso di fronte a tale impresa impossibile dimostrando che tutto diventa possibile usando intelligenza e buon senso. Il modellismo, quello VERO, firma l'individuo e insegna la disciplina sul carattere fermo, deciso, sullo scopo di raggiungere ogni obiettivo prefissato.

... un paio di anni e tanta tanta volontà di trasformare un mezzo fallimento (asiatam) in un modello dinamico senza pari non si trova con facilità su nessun forum estero e in Italia, dove il modellismo militare 1.16 è praticamente scomparso limitato sull'impiego di comparsa giocattolo battaglia, l'esempio d'eccezione postato è di gran lunga sulle aspettative per chiunque ammiri la dedizione spesa per mesi e mesi da un autore che non ha certo l'intenzione di fermarsi sull'opera d'arte incorniciata ...







... uno potrebbe dire; ecco lo Sven che tifa per il romano! E risponderei sbagliato, perchè lo Sven sa distinguere una castagna da un fico e dove uno standard non supera la mediocrità di innovazione e stupore non c'è, ne vale la logica napoletana; ogni scarrafone è bello a mamma sua, rimane anni luce distante a quell'arte modellistica dove la materia si plasma a volere per ottenere una creazione unica. Lo Sven non ha cambiato una virgola sul modellismo inteso come opera in esclusiva in tutti gli anni dove ha osservato ogni genere di tentativi di fare passare cammelli dalla cruna dell'ago e del modellismo per giocattoli passatempo. Come obiettivo il FAMO Flak 88 la quintessenza del VERO modellismo ...

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Ottimo lavoro!
Hai percorso la strada più complessa lavorando sulla tensione di alimentazione, esistono anche appositi circuitini regolabili (si usano per i carrelli retrattili) per rallentare i servocomandi, oppure sulle radio compiuterizzate è semplicemente un parametro da regolare.
Comunque il risultato ottenuto è corretto e "bello" da vedere, complimenti!

Ciao Paolo! Grazie per l'apprezzamento.

sharky63 ha scritto:

Hai percorso la strada più complessa lavorando sulla tensione di alimentazione.....

è una parte della strada, la svolta c'è stata con l'installazione di un riduttore meccanico di giri, dell'ordine di 5:1 che ha reso il movimento gradevole e realistico.

sharky63 ha scritto:

.....esistono anche appositi circuitini regolabili (si usano per i carrelli retrattili) per rallentare i servocomandi

Li ho provati, ma non hanno effetto su un servocomando 360 nato per la robotica, che ha un numero di giri costanti, solo lo step-down mi ha permesso una prima riduzione di velocità. Il riduttore meccanico l'ha poi ulteriormente abbassata.

sharky63 ha scritto:

..... sulle radio compiuterizzate è semplicemente un parametro da regolare.....

Esattamente quello che ho fatto per l'elevazione dell'88. Ho usato un microservo in plastica che è sensibile alla regolazione che imposto sulla radio. Il servo che invece ho usato per la rotazione della torretta è indifferente al questa regolazione.

Ecco perché l'elevazione dell'88 non passa per la ibu e la rotazione si.

Per l'elevazione ho ridotto il fine corsa dello stick al 20%. In questo modo il movimento della canna è realistico. Per la IBU un comando che è il 20% a fine corsa lei non lo vede proprio e fa star ferma la canna.

Oggi ho lavorato su dei miglioramenti invisibili al pubblico atti a migliorare nel tempo l'affidabilità della rotazione. Un cuscinetto è stato provvidenziale allo scopo.

Domani si continua.

Grazie ancora

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... molti e alcuni davvero interessanti accorgimenti meccano-elettronici sono stati occultati dall'autore non svelati per orgoglio personale e completamente inadatti quanto irrealizzabili senza l'indispensabile manualità non che utensileria specifica per lavorare metalli e persino le resine hanno richiesto delicata attenzione per essere rese idonee alle parti meccaniche senza dimenticare che dove incomincia il FAMO asiatam deve congiungersi con la stampata Juckenburg alla perfezione e nessuno pensi l'abbinamento delle parti cosa facile. Sono stati moltissimi i lati oscuri risolti e sofferti tra i quali per coloro che hanno seguito il thread passo passo, i cingoli amara sorpresa sono stati accoppiati "a mano adattando le maglie sul trascinatore" anch'esso modificato e credo di poter affermare che di fronte a si tanto accrocco mal costruito più di una pazienza sarebbe andata in tilt a beneficio di sonore martellate augurando al progetto vietnamita la pace tombale ...

L'autore romano sapeva bene che cosa l'aspettava fin da prima dell'acquisto essendosi documentato sul FAMO standard esaminando e studiando i difetti cronici di questo soggetto inadatto ai più e millantato dai pochissimi cimentati (me compreso) che l'hanno lasciato di serie sulla meccanica limitando la lavorazione sui particolari mancanti e colorazione. Esiste un solo esempio similare auto costruito in lamierino d'ottone in cui brilla il pezzo da 88mm mirabile a vedersi con l'esecrabile carrozzeria blindata nettamente fuori scala in altezza del tutto incompatibile per un'opera soggettiva modellistica presentabile come unica.

... parecchi sempliciotti osannano applaudendo lavori con approssimazioni infantili. Colpa del facile entusiasmo unito alla sotto coltura oppure dare fiato alle trombe il vizio crea virtù? Lasciamo la beata ignoranza sulla porta delle case altrui ...

Si evince chiaramente la linea retta della canna del cannone, dove se fosse posizionata frontalmente, urterebbe il tetto della cabina blindata troppo alto. Per onor del vero ho seguito questo autore su altre realizzazioni dove ha sbalordito per la precisione, però anche i santi commettono errori e questo è diventato un mezzo successo. Ha cannato la scala dal cofano motore alla cabina continuando sulle sponde alte compromettendo il profilo del veicolo blindato. Pace all'anima sua.



... fiero di avere presentato e criticato per informazione positiva l'intenzione di "evidenziare errori da non essere presi come esempi da copiare" le critiche negative le ho sempre lasciate esprimere a coloro che usando la sola vista e pochissimo l'osservazione hanno chiacchierato a vanvera denunciando la loro incompetenza. Cerchiamo di capirci e prendo l'esempio del FAMO Flak 88 sopra citato; dove si è parlato di VERO modellismo il romano ha trovato l'approdo sicuro per assicurare l'eccellenza modellistica sul portale Lavelli's onorando con il suo ingegnoso sforzo noi tutti (compreso in non indifferente numero esterno di visitatori anonimi) ai quali va un grazie per la silenziosa stima ...

Lo Sven riconosce a modo suo il caparbio romano





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Alle Patrie Officine Studios passata la sbornia per i festeggiamenti del post dello Sven abbiamo ripreso a lavorare. Cablate luci, alimentazione e punto di ricarica si è superato un principio di incendio indotto sa un filo che sfregava sulla massa di tungsteno poggiata sul servo delle ruote.

Ricostruito supporto, modificato e semplificato l'impianto abbiamo potuto installare la carrozzeria sull'autotelaio.

Al momento abbiamo ancora da fare però l'inzio è incoraggiante:



Il led montato sulla IBU crea una luce in cabina (e sotto il veicolo stesso) che un osservatore ha definito "da giocattolo anni 80".

Anche il led rosso sulla ricevente crea lo stesso effetto a terra nella zona sotto le Gear Box.

Detto questo uno sguardo al Dark Side of Famo:



Si nota la cabina rilavorata, la ricevente spostata ed il peso in tungsteno (700gr) che grava sul servo anteriore.

Dal vivo ha un movimento molto convincente, che spero emerga dai successivi video. Il peso del mezzo è notevole e dinamicamente si vede, il cingolo è letteralmente schiacciato a terra.

Un ottimo venerdì. Lunedì si ricomincia.

Buon weekend a tutti

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................................... tutta la prima fila (quella degli intenditori che possono apprezzare taluni lavori non solo certosini ma unici) si prenota per i test campali dove il soggetto FAMO per naturale conformazione ((intendo l'originale)) progettuale non sapeva dare il massimo di prestazione, saprà difendersi egregiamente premiando lo sforzo dell'autore che l'ha portato scientemente e ho scritto scientemente e non pressapoco come taluni esemplari messi in circolazione. Il FAMO resta un soggetto appetibile ma adatto e riservato per soli VERI modellisti in possesso di pazienti capacità, tempo illimitato, osservazione acuta, esperienza sulle elettroniche, creazione inedita di parti in movimento, non che e si parla chiaro; di un impegno in soldoni da quintuplicare il costo standard eeeeeeeeeeeh ...... se qualcuno storce il naso o boccheggia, i modelli fuori classe standard auto costruiti o solo modificati, difficilmente sono QUANTIFICABILI sui costi globali ...

Il Lavelli's ha accolto e pubblicato "Modelli" italiani ed esteri unici con lo scopo di incentivare la creatività (materia da noi piuttosto invisibile sui tank 1.16) dove largheggiano copie si copie replicate serialmente linde e pulite, verniciate mediocremente (inutile impennarsi) spacciando fumo senza uscire dalla omonima firma che segna il limite raggiunto e non valicato. L'aspetto giocattolo permane dove la precisione e la colorazione non rivela la macchina mortale d'acciaio.

... dove vedo panzer che sputano vapore bianco, carrelli rotolante mimetizzati, bocca di fuoco nera, torrette cieche, camo da salottino, velocità da F1, luci azzurre, canne dondolanti, rozze derivazioni insensate, mancata cultura non che osservazione fotografica totalmente assente, mi chiedo a che servono le immagini storiche sui tank e panzer più noti da copiare? Evidentemente la malattia comune è la presunzione di mettere in mostra il proprio limite? Spiegherebbe la ragione sull'immobilità standarizzata italiana cristallizzata linearmente bloccata nello stereotipo comune ...

Contento e fiero d'essermi tenuto lontano dalla pubblica ottusità perpetuando uno stile modellistico tutto personale.

... mai avuto padroni nè bandiere da portare ...

Buon weekend romano.



ps. Per capire l'enorme distanza e poi che alcuni intendono un'altra lingua parlata, sul modo di intendere il realismo marziale sui carri da combattimento ..... bastano un paio di esempi inimmaginabili per mentalità chiuse





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Il T-34 esploso è un capolavoro indiscusso, fuori concorso, dinamico è folle, statico da diorama un capolavoro

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... con il Tiger Initial incredibilmente semplice ...... rommelkiste ... e tanto tanto terreno raccolto essiccato, impolverato ...

Abbiamo raccolto lavori ben più impegnati e forse troppo lontani da essere considerati esempi da seguire con sempre lo scopo di diffondere e insegnare il meglio.



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Intanto cominciamo a mettere a posto il più ostico dei difetti


Era



Diventa

Quando 3 mm cambiano le cose. Spostato avantreno riformando il telaio, cambiata la leva del servo, ricalibrato il compasso posteriore. Un lavoretto facile facile.

Poi si è passati a ricostruire i portelli della riservetta (in resina erano troppo spesso) dotandoli di cerniere (grazie a Dio il navale esiste ancora)



Domani si continua ...... Tocca alle spondine

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... la miriade d'interventi operati scientemente sulla sola base inferiore del FAMO in questione, trascurando la Flak tutt'altro che una passeggiata, carrozzeria blindata a parte, riporto per l'ennesima volta l'avviso per le difficoltà incontrate dall'autore NON alla portata di chiunque crede che asiatam abbia commercializzato un soggetto base costoso, quanto improbabile da rendere "passabile" senza provate capacità manuali modellistiche dettate da lunghe esperienze ...

Osservando da mesi, dietro le quinte, la certosinità caparbia di portare anche l'ultima vite dove necessitava, ricostruire e risolvere imperfezioni e magagne, l'ultimo intervento sul posizionamento corretto dell'avantreno avanzato di 3 millimetri, anch'esso mirato e risolto aggiungendo quel realismo duplicato dalla fotografie originali, lo stato avanzato sui portelli delle riservette dopo avere rintracciato i cardini "giusti" in parte un numero di particolari quasi invisibili per i non addetti ai lavori (pensate soltanto al problema sulle maglie dei cingoli sfasati con i denti dei trascinatori) fresate una alla volta le prime e rifatto il passo dei trascinatori, l'assetto calibrato sulle sospensioni indecenti di serie e ostinatamente presente sui pochissimi esemplari scimmiottati italiani, presi e applauditi da ammiratori nulla sapienti in materia.

... e già, però, lo Sven spara sentenze criticando i lavori altrui .............. certo, sicuro, non lascio passare aborti presentati come successi individuali! Riconosco l'arte dove esiste distinguendo e differenziando il bianco dal nero ignorando le mille sfumature di grigio "titolo tratto da un film che non dice nulla" tacendo su aborti dove presi come esempi il conservatorismo imperante dilagato continuerebbe a stagnare pesantemente sulla corte dei miracoli italica ...

Il FAMO Flak88 del romano de Roma è uno dei migliori lavori in assoluto presentati sul forum e ne sono passati parecchi ma pochi dov'è stata richiesta una volontà ferrea e una capacità manuale per terminare un soggetto tutto in salita come questo.

... la prima fila rimane sulle poltrone aspettando ogni sviluppo ...



L'incoraggiamento di turno è il solito





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Alle "Patrie Officine Studios" le lodi servono per rimboccarsi le maniche, aguzzare l'ingegno e superare la stanchezza.

Al motto di "se lo puoi pensare... lo puoi fare" dopo aver fatto sgranchire i cingoli al nostro amato su una rampa di circa 40 gradi di inclinazione:



ed un giro tra l'erba bagnata per vederne l'effetto



si sono installati i portelli della riservetta con i relativi meccanismi di blocco sul mezzo:


Costruzione delle cerniere


Risultato finale





Poi si è passati ad installare le spondine. Il fiero alleato tedesco aveva forato solo l'ultima e la prima cerniere di ogni spondina. Andando a lasciare le altre come scena. Per uno statico può anche andare bene, ma per un dinamico la rottura di una cerniera (in resina) è solo questione di tempo.

Provato a forare ogni cerniera ne risultava un allineamento imbarazzante, degno di una pattumiera:


si è passati quindi alla costruzione ex-novo di 12 cerniere maschio, 12 cerniere femmina:



















Le femmine sono in sovrannumero di due, per non dover fare passi indietro durante il percorso per possibili incidenti.



Si installano le cerniere femmine, controllandone l'allineamento



Il bello (ed il brutto) dell'ottone è che una volta verniciato tutto scompare, solo l'autore sa quanto lavoro c'è dietro quel particolare insignificante che potrebbe essere realizzato in qualsiasi materiale.

Quindi si è passati a modificare le piastre di appoggio dei pistoni stabilizzatori creando una gabbia da cui la sfera non può uscire:



Quindi si sono installati (non senza difficoltà, grazie ad un interferenza fastidiosa con le spondine)



Il risultato è pregevole e si fa guardare. Ma visto che la via per la perfezione è irta di spine siamo passati all'autocostruzione dei catenacci che tengono in posizione chiusa le spondine:



In alto il terzo prototipo (funzionante) ed in basso i due produttivi che verranno installati:



Ora non resta che installarli.

Tante piccole cose, sommate insieme, fanno una grande cosa

Domani si continua c'e molto da fare e Natale è alle porte.

Gajardamente sugli attenti, con una salva di cannonate,  marzialmente salutiamo!

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...... non scendendo sul livello incomprensibile per coloro che di "Modellismo" rivestono i ruoli di montaggio scatolati, passo l'osservazione su numerosi parti auto costruite con pazienza certosina imitabili da pochissimi autori dove disdegnando e priori il soggetto pronto e via, isolando i serialisti di vocazione, mi trovo di fronte al canto del cigno nato da quel brutto anatroccolo sgraziato commercializzato dall'asiatica asiatam dove il 98 X 100 hanno sorvolato rinunciando (o non capendo addirittura) che cosa potevano migliorare ed è per questa ragione che mi trovo di fronte a un fuori classe .......



Tenuto conto per dovere d'informazione, l'autore non vanta nessun decennio d'esperienza, avendo a suo carico meno di 5 lavori di tutto rispetto.

... ho incontrato e parlo di valenti modellatori, ambizioni, soprattutto esibizionisti, fanfaroni bravi, altri sorprendenti, egocentriche meteore perse nel nulla, ma pochissimi capaci di godersi in privato le loro creazioni tanto rare quanto uniche da passare quasi inosservate. Nessun facilone dell'acquisto e i montatori di scatolame sanno e capiscono che cosa significa "stare un paio di anni sullo stesso modello" un tempo che potrei identificare soltanto sul navale, ma qui sto parlando d'altro ...

La prima nota è la dote di scalatore. Risibile su altri filmati.
... tiro velocità potenza da vero trattore ...
Decine di operazioni finite, sono state riprese solo per essere state giudicate inesatte? Forse più del necessario ma, indispensabili per l'autore che non cerca la perfezione ma il suo massimo raggiunto.



... la prima fila rimane ferma sulle poltrone in attesa ...



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Un mese quasi di assenza.

Il periodo di Natale è per le Patrie Officine un momento in cui si riprende il fiato. Mancato l'obiettivo della fine lavori entro Natale, sacrificato sull'altare della tolleranza zero era inutile affannarsi. Meglio fare riposare le maestranze.

Riposo per modo di dire: allestire il Presepe, consegnare i lavori per fine anno sono attività che comunque portano via tempo. Invece che andare avanti a singhiozzo abbiamo preferito sospendere.

Ora è tempo di riprendere le attività. Riordinati gli Studios, puliti gli attrezzi ed affilati gli artigli siamo pronti a scendere in campo.

Prima però c'è da festeggiare. Festeggiare una new entry molto speciale nella famiglia. Desiderato, atteso, sognato, vezzeggiato e temuto. Bisogna essere alla sua altezza, dimostrarsi degni:



Ci sembrava giusto farli conoscere. Sono due macchine temibili. Il nostro compito è la sublimazione dell'idea di macchine mortale.



Non sono figli dello stesso padre:  l'Elephant non è Asiatam, non è Juckenburg come non è Hooben.



È solo lui. È Mr. Imai.



Colpo di fortuna, meriti sul campo, caparbietà e perseveranza nella ricerca. La somma di tutto questo e molto altro lo ha portato alle Patrie Officine.

Salva di cannoni, petti in fuori & pance in dentro. Oggi è un grande giorno. C'è molto da festeggiare.

Auguri per un buon 2020. Questo decennio inizia propio bene

Applausi!!!!

Passate le feste, superate le difficoltà del cambio canna a Medusa si è ripreso a lavorare su Astrid. Alle Patrie Officine ai opera su un mezzo alla volta, è un imperativo.

Dall'ultimo nuemro si Nuts & Bolts è venuto fuori che i chiavistelli che reggono le spondine in chiusura non sono 2 ma 4. Quindi i due fatti non bastano. Visto che costruirne due uguali ai primi due si è eroicamente optato per costruire 4 ex-novo:



Intanto si lavora sul notek della targa anteriore e la sua base. E sulle pale laterali. Quale notek? Quello che illumina la targa:



Questa è una delle rare fotografie in cui il notek è ancora integro. In tutte quelle comunemente in giro il notek è stato già rotto e non si nota il moncone del supporto che non fu più riparato:



Ecco il nostro:



Accorciando il supporto l'installazione è credibile:



Adesso non resta che forare e filettare M2 il paraurti, realizzare la cava per la testa a brugola e fissare tutto con due viti M2 che verranno coperte dalla targa. Che ci vuole

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........ come gli autisti conduttori riuscissero a vedere guidando nel buoi con il solo notek funzionante per me resta un mistero .....

A quando le gomme nere da sporcare?



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Questa è la mia lista delle attività residue. Alcune ne ho fatte (3 o 4) ma ancora c'è molto da fare..

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... cosucce quisquilie pinzillacchere robetta, fa fare in pochi minuti ......................




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Intanto il Notek è sistemato:

Dopo il nostro tocca ad uno sporco lavoro.... che qualcuno deve pur fare:

L'ultimo numero di Nuts & Bolts è dedicato proprio al nostro amato Famo. Ci sono anche le foto delle varianti armate. Oltre alla presenza del Notek per la targa anteriore in una foto (più unica che rara) si vede com'era il posteriore del Famo.

Juckenburg aveva fatto del suo meglio ma aveva sbagliato sia la posizione della targa che i longheroni che aveva posizionato dietro la riservetta. La versione da campagna del Famo prevedeva due serie di 3 cassetti posti lateralmente, per gli attrezzi a corredo. Non essendoci posto sulla versione Flak in tale posizione la fabbrica ha deciso per due cassetti posti sotto la riservetta, accessibili da dietro.

Si comincia con rasare il posteriore ed a lavorare la resina:



In una nuvola di polvere......... Visto la delicatezza si procede intallando un profilato in ottone per meglio definire il piano del cassone



Già che ci siamo andiamo ad adattare la ruota di scorta:



Si sta seguendo due percorsi paralelli e distinti, alla fine si deciderà quale installare: ruota in gomma by Asiatam e ruota in resina Juckenburg.

Dannatamente puzzolente la gomma quando si taglia

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... un lavoro ciclopico in dirittura d'arrivo .................... ancora lontana



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Alla fine avrò ragione su quel piano

Detto fatto:



Poi si è passati ai due cassetti:





Ed alle maniglie verticali. Si sono riportati in vita le chiodatura delle cerniere dei portelli della riservetta che erano scomparse dopo la rasatura del piano. Se qualcuno dalla prima fila si chiedesse se i cassetti sono funzionanti ecco la risposta:



Ora tocca ai chiavistelli che tengono chiuse le spondine:



Quasi dimenticavo: i cassetti verranno tenuti in posizione chiusa da magneti:



Saluti