Non solo Tamiya.

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........ poi spiegherò perchè non solo Tamiya

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... per i truckman alle prese con i camion RC, per decenni non hanno avuto nessun altra scelta all'infuori dell'obbligo di marca dominante sui mercati, rafforzando la diffusione e la convizione di cavalcare una qualità prezzo di favore e questo punto d'osservazione ha avuto per una decina d'anni l'accettazione incondizionata favorita da condizioni economiche e dall'apertura di siti internet dedicati al filone truck errecizzati .... devo precisare che i truck Tamiya sono apparsi nei negozi di giocattoli fin dagli anni settanta e in quarant'anni NON hanno avuto nessuna evoluzione all'infuori della sostituzione delle cabine. Tamiya puntò verso i mercati americani con un'economia differente da quella europea incontrando i successi "nonostante i prezzi non certo alla portata di chiunque" ottenuti decidendo in seguito di montare nell'interno dei suoi kit le prima cabine Mercedes europee ..... lasciando immutato tutto il resto. La politica commerciale giapponese è di lasciare il prodotto all'origine senza nessun intervento successivo, se incontra l'approvazione internazionale non si cambia una virgola ed è loro abitudine "ignorare" qualsiasi suggerimento o critica da parte della clientela cosumatrice ...

Per un naturale sviluppo commerciale e perchè il progresso va solo in AVANTI altre marche si sono inserite sui mercati offrendo linee truck completamente agli antipodi rispetto alla filosofia obsoleta giapponese.

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... i conoscitori delle meccaniche Tamiya possono immediatamente notare le enormi differenze costruttive fra un prodotto di quarant'anni fa con un'altro attuale dove per onore descrittivo va precisato il punto a favore per Tamiya sulla media acquisto di 400 euro contro 4000 euro dove qualcuno potrebbe di fronte alla cifra non abbordabile "sposare" l'offerta Tamiya ...

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..... le differenze evidenti sulle sospensioni

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... il modello Tamiya approssimativo nella sua semplicità ha tenuto banco per decenni mostrando i suoi limiti, il più noto è la ridottissima escursione dei ponti incontrando i piani inclinati. La sospensione Tamiya "funziona" sulle pavimentazioni orizzontali lisce ...

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... l'articolazione su questa sospensione consente praticamente la stessa copiatura sul terreno simile al reale ...

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....... addirittura con lo scorrimento tra i fogli delle balestre tramite l'interposizione di lamine di teflon    

... e Tamiya continua con questo modello

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............ gli pseudo ammortizzatori sono solo posticci ... e la distanza dei ponti al telaio è di soli 5mm ... i tre fogli di balestra rigidi o fanno sobbalzare l'autocarro, oppure appena caricato vanno a pacco contro il telaio ...

... il passo successivo elle sospensioni arriva alle sospensioni ad aria

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... un mio personale impiego di differenziali adatti per una ampia escursione

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......... un differenziali costoso si differenzia da altri, per esempio i differenziali Tamiya sono stampati in zama

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... ovvio risparmio e qualità scadente ... un differenziale scorrevole dev'essere realizzato in buon acciaio scorrevole assicurando la pronta ripartizione sugli assi della circonferenza della curva, se manca l'accoppiamento perfetto sulla crociera si manifestano attriti, cioè consumi elettrici pere gli sforzi e difficoltà evidenti sullo sterzo (è risaputo che i camion/truck Tamiya sterzano con difficoltà) ....... Signori, la causa si trova nel differenziali stampati!

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..... le innumerevoli polemiche, o semplici disquisizioni unicamente a favore del prezzo d'acquisto, non si sono contate sui forum dedicati ai truck inutilmente spese a favore di scelte personali sulle quali va il rispetto, senza per altro togliere lo standard qualitativo nazionale esteso per la maggiore dove si contano come mosche bianche i Wedico e gli ScaleArt nelle mani di pochissimi estimatori che ne hanno compreso per intero il loro valore ... meccanico, di marca e sull'uso vero e proprio ...

... un'escursione come quella dello Scammell non si raggiunge con differenziali obsoleti e limitati quali i Tamiya

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....... una sospensione rigida penalizza l'appoggio sul terreno delle ruote compromettendo la trazione fermando il veicoloi ponti devono essere allineati sul piano d'appoggio

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Il titolo del trhead "non solo Tamiya" non vuol dire affatto, che ho verso la marca un'avversione, tuttatro anche per averla avuta fin troppo nelle mani per anni arrivando ai montaggi senza neppure seguire le indicazioni. Non solo Tamiya, è l'innovazione scaturita da ditte che hanno migliorato i truck dietro indicazione della stessa clientela inascoltata giapponese che sorda ai richiami continua il plagio clientelare sfornando "novità" unicamente sugli stampi delle cabine come l'ultimo Mercedes con sotto la meccanica di quarant'anni fa.

... grande sfarzo sulla presentazione per molto fumo negli occhi

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... questo camion è carico ed esce dalla sabbia con il solo aiuto delle trazioni

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La domanda è: meglio spendere molto per avere il massimo, oppure spendere quel che si può per doversi accontentare?

...... da vecchio osservatore devo smentire il detto "chi s'accontenta gode" per il semplice fatto che costando relativamente poco chi compra Tamiya ne fa seguito altri dello stesso stampo che diventano delle modifiche non certo a buon mercato perchè oltre lo scarto dello standard, i costi sui ricambi dedicati che portano anche a tre volte il costo iniziale se non oltre ...

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... per questo Peterbilt ho usato la cabina Widico con le meccaniche ScaleArt ... realizando i cerchioni al tornio per ottenere le misure in pollici americane, ovviamente acquistando le relative gomme

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........ i truck americani Tamiya sono un intero compromesso sull'imitazione degli originali per non pagare le royalty e per tanto da ritenersi sottomodelli alla pari di giocattoli (anche in questo gioca loro a sfavore il costo) se si vuole entrare nella sfera del VERO modellismo.

... escursione dei ponti

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... cambio rapporti e riduzione della velocità

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... alberi di trazione disassati per non interferire sui terreni accidentati

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............... cosette che portano una stabilità d'uso su qualsiasi condizione d'uso senza dimenticare l'importanza del telaio semi rigido (Tamiya opta sul telaio rigido) in assoluto fuori realtà con i telai dei camion che si flettono sotto sforzo ...

Questo è un Tamiya King Hauler per chi ricorda il trhead dal titolo "Famolo Strano" che occupò anni fa, l'attenzione dei foreman per lunghi mesi. Parlando per causa fatta sull'esperienza e mai sui sentito dire da altre fonti, è lontano da me entrare parteggiando per una marca o l'altra, adoperando sciocchi campanilismi per incensare il prodotto preferito. Obiettivamente parlando poi, ognuno è libero delle sue scelte nel rispetto di altre.

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... testato a lungo e messo sotto sforzi esagerati per tirare un tronchetto di oltre tredici chili (con le balestre a fine corsa contro il telaio e quindi senza sospensioni) con i cerchioni di plastica facili alle rotture e per il carico, i differenziali negavano la sterzatura ... con i rapporti del cambio insufficienti ... ha superato brillantemente ogni prova esasperata a cui è stato sottoposto e tutto sommato, con meno di mille euro ha divertito ...

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Ragione inequivocabile che ha portato la convinzione che i truck Tamiya siano accettabili senza riserve. E questo è l'errore comune che ha portato l'inflazione sulle piste in cui il 90% è un parco veicoli vecchio di quarant'anni.

...... sfoggiare il proprio modello bello o brutto che sia, offre lo spettacolo già visto ... per l'esibizione pubblica fa buon brodo tutto quanto ma per l'osservazione acuta che nota subito il particolare evoluto, l'ennesima copiatura scade senza riserva e allora si ritorna ai soldi spesi ...

Diciamo che nelle mani abili ogni scarrafone piace a mamma sua

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..... dove si perdona tutto quello che non si vede

.............................................. eeeeeeeeeeeeeeh chi se ne frega dei ponti in plastica e dei differenziali stampati?

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Esattamente gli stessi in dotazione all'ultima novità Tamiya. Dove secondo me, parere spassionato all'italiana democratica, far passare una novità con il 90% di vecchiume "consolatorio per l'utente" ingrassando le proprie tasche senza batter ciglio è nel carattere orientale tipicamente conservatore e votato sul profito come unico obiettivo. Almeno gli europei, fanno pagare un saco di euro (per chi possono permetterselo) dando in cambio il meglio della produzione mondiale e se vogliamo spendere di cesare quel che è di cesare la vicina Cina non diventa seconda a nessuno se provocata.

Ecco il CAPO Tatra in "scala 1.10" un soggetto dalle caratteristiche raffinate per veri intenditori.

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...... anche i Tamiya possono diventare "eccezzionalmente" pezzi davvero interessanti come questi:

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................... secondo l'interpretazione dei rispettivi proprietari

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... per avere osato l'impensabile dove altri si sono fermati ...

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Per esempio, mettere il motore dove non c'è.

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........... senza disdegnare completamente l'èlite europea

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... su richiesta i particolari del Capo Tatra

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............. questo è il prototipo sperimentale del progetto

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... i primi piani mettono in evidenza la lavorazione dei componenti

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... l'ingranaggeria in ottone assicura la fluidità sulle complicate trasmissioni tipiche dei camion Tatra

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... il prototipo sperimentale terminato pronto per la produzione

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.... SCANIA sei assi

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... truck treni:

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... MAN

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... LE MANS Truck

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.................. MAN 1400 HP

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... a chi piace colorato

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... e chi sul classico

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................. in questo esempio entrano in gioco alcuni fattori, come l'abilità e il costo non trascurabili

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... il soggetto sopra esce dalla normalità standard per entrare nella protitipazione "esemplare unico" e chi affronta l'impresa non bada certo al costo impiegato sia che parta da una base Tamiya, Wedico o ScaleArt. Il risultato ripaga e soddisfa l'ambizione dell'autore che si distingue nel confronto comune esibendo un autocarro molto singolare.

... un raro "musone" europeo SCANIA

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... ScaleArt operativo

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... le immagini fotografiche sono lo specchio per l'osservazione e insegnano molto, come per esempio la perfetta verniciatura che se rende il modello ben rifinito da un lato, dall'altro ha poco realismo similmente a un vero autocarro (a meno non sia da vetrina) ... la verniciatura lucida lo avvicina al giocattolo e dopo tanta fatica il risultato da un mezzo successo ... chi sa osservare veramente, guardando un autocarro in buono stato, nota subito che la vernice non è lucida ma semi opaca. Le vernici industriali sono prodotte per resistere alle intemperie e durare per anni e ben pochi "camionisti" tirano a lucido le carrozzerie del loro veicoli ...

... è un Tamiya del 2008 .................

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... è un Tamiya e come questo ce ne sono a decine, più di un centinaio in Italia e forse più ... superficialmente passa l'esame sull'impatto, ma sotto la bella verniciatura e l'indispensabile montaggio, resta appena sufficiente, per non dire scadente, la meccanica vetusta ...

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Seguendo decine di utenti consumatori di camion/truck ho seguito la costante sull'aumento individuale dove terminato un soggetto lo stesso autore continuava sulla stessa base modificando un ponte, cambiando il colore, aggiugendo accessori, per iniziare il prossimo con rinnovato entusiasmo aumentando così il parco modellistico. Divertimento a parte, alla conclusione avere tre o cinque autocarri, derivati dallo stesso filone Tamiya posso assicurare che con la stessa cifra stanziata si potrebbe puntare sull'acquisto di un unico soggetto di prestigio, vale a dire uno ScaleArt invidiato da chi di modelli VERI ne ammira la raffinata meccanica e le superbe prestazioni sul terreno impegnato.

.................... poi, ci si può cimentare sulle costruzioni impegnate come il Dragon

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... o per un Pacific ... entrambi unici in Italia

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........ diei che con un poco di fatica si ottiene il massimo della soddisfazione

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Sarebbe bello conoscere l'autore di questi ultimi modelli...

Paolo C. ha scritto:

Sarebbe bello conoscere l'autore di questi ultimi modelli...

... se fai il bravo, potrei farteli vedere e persino toccare

Un VERO privilegio per pochissimi!



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Io......................pochissimo

C'è chi può e chi non può......io può

Bel thread per riflettere su quanto stiamo facendo....fermo restando che i "taminkiosi" (senza troppe modifiche) restano i più "abbordabili" per chi ha voglia di giocare un pò non solo sui circuiti, ma anche nell'assemblaggio dei mezzi.

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... i taminkiosi sono in effetti le navi scuola per incominciare con il merito d'avvicinare i neofiti in una pratica dinamica (perchè esiste la branca che vuole un veicolo da pilotare e non bada a nessun contenuto modellistico) e non voglio nuovamente "istruire" chi legge, sulle differenze abissali che separano i montatori di scatole Tamiya e coloro che usando in parte materiali taminkia si sbattono per uscire dall'anonimato standard, per un esercizio personale. Il problema forse dettato dalla facilità dei costi /che comunque non sono leggeri sulla auto costruzioni / e dalle abitudini di competere con quanto più si conosce, porta inevitabilmente nel ripetere più o meno lo stesso filone esibito nelle rassegne fieristiche o di piazza ...

Il fenomeno camion truck ha poco meno di una decina d'anni, risorto dall'oblio ha incontrato attraverso la comunicazione interDET una lenta diffusione consolidata in isolate branche di sostenitori che difendono un hobby scenografico dopo avere ritenuto necessario (indispensabile per il confronto internazionale) abbandonare l'asfalto e il cemento pavimentato per accurati e studiati diorami ambientali con vera terra per gli MMT "movimento terra" al lavoro.

... il foreman Giò, sottolinea i circuiti e la parte "montaggio" unita per un costo medio di 5/600 euro e fin qui il divertimento si sostiene da solo ma fino a un certo punto, cioè, quello di NON proseguire in altre avventure d'esercizio ... altrimenti, come è successo a me con i panzer, mi trovo una sessantina di soggetti da custodire. Qualcuno dirà, ollamadonna! Già perchè sarebbe in dieci anni, una media di uno ogni due mesi, un vero stacanovista ma ci sarebbe di più, perchè la Factory di Sven ha prodotto, nel frattempo, su commissione circa duecento soggetti per appassionati selezionati ...

Il thread "Non solo Tamiya" argomenta un tema allargato d'interesse generale facilmente collocabile nell'ambito nazionale dove il fenomeno nascente impigrisce gli autori, che vedono solo quello che vogliono vedere, emulando altri truckman che prima di questi continuano imperterriti o quasi (salvo eccezzioni oltre i truck*) l'identica processione sfilando copie su copie.

(* l'italiano è secondo a nessuno, se s'impegna sa sbalordire e chi frequenta i circuiti ha potuto ammirare autentiche realizzazioni uniche nel loro genere. Costate certo, ma meno di una sfilza di doppioni taminkiosi.



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... non cercatelo, è un prototipo Persenico

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.................. interamente realizzato a mano

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... il cambio a due marce Wedico

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...... un raro Freightliner Wedico

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... Freigthliner Century muso lungo

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....... il massimo dell'immaginazione: sospensioni ad aria funzionanti

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... telaio Scale Art

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... della serie Persenico        fatto a mano

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........ come sopra

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... sempre un Persenico

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....... questo è del 2010 e fa parte di quei pochi, ma buon lavori, che restano come esempi unici

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.........un vero onore essere annoverato tra i modelli più belli

Per onor del vero non è tutta farina del sacco del costruttore del modello , che per ottenere un buon risultato si è avvalso della collaborazione di carrozzieri professionisti ..........

gio64 ha scritto:

.........un vero onore essere annoverato tra i modelli più belli

Per onor del vero non è tutta farina del sacco del costruttore del modello , che per ottenere un buon risultato si è avvalso della collaborazione di carrozzieri professionisti ..........

.... sinonimo d'intelligenza lasciare ai professionisti un'abito d'alta classe verniciato a perfezione .... appena lo vidi e conobbi l'autore del camion, capii con chi avrei, in seguito, avuto a che fare ....

Un autore riflessivo, serio, impegnato, e lento nel mettersi in gioco, però, quando lo fa non manca mai un successo.



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.... credo servono pazienza, fantasia, collaborazione e l'indubbia capacità personale per concludere un'immaginazione in realtà. Il Rodolfo Vini è l'incona storiografica di un'impresa familiare ....... nelle capaci mani del suo degno successore ....


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........ancora lusingato..

ma per onor del vero, questa realizzazione (come altre) non avrebbe visto la luce se non ci fosse stata la collaborazione di un vero modellista....un pò burbero.....conosciuto qualche anno fa su qualche piazza, insomma senza iconsigli e l'esperienza di Dante e senza la manualita di un falegname professinista non sarei andato da nessuna parte....
Come era già successo per un altro mezzo.....il Man giallo.

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...questo lavoretto, senza i consigli di un esperto, mai sarei stato in grado di realizzarlo.....ero in crisi perchè a progetto chiuso si era staccato il volante del modello e per una serie di problemi non si riusciva ad arrivare agli interni cabina....così ho chiesto consiglio allo Sven......

.....anche per le botti avevo seri problemi e perplessità su come operare.......una telefonata et voilà la mente si apre ......luce
..abbozzo della botte, fatta da mano esperta!!....

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....cerchi in ferro....simulati con cartoncino...

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.......doghe, simulate con incisioni sul legno...

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.......

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....tappo in sughero, con tela.....

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........batteria di botti completa, con culle per il carico....

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..il tutto realizzato su consiglio e "tutela" di ungrande esperto.....grazie Dante

....dimenticavo, il mercedes è......double face .....

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...................... scolti Lei, se la mena con gli aiuti d'altri dove, messo in gioco, con molta abilità riesce a dare punti e spunti per altri bei lavori, con quel tocco d'originalità da lasciare la firma sui suoi lavori.

Nel meridione si racconta che "nessciuno nasce imparato" e ne feci tesoro agli inizi della mia attività d'arte grafica ...

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... così da buon autodidatta, diventai un riferimento di garanzia per una clientela non certo facile da accontentare e tutto incominciò nel sapersi mettere in gioco. Qualsiasi azione non va spinta, ma solo assecondata ... al momento giusto.

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L'esistenza stessa è un vasto campo di gioco in cui si cresce in fretta, forse un po troppo, e se si vuole dare il meglio, bisogna saper osare dove altri esitano. Il segreto del successo sta tutto in questa frase.

La ringrazio per la presunta cooperazione sui suoi lavori, ma se Lei non avesse afferrato il senso, non li avrebbe realizzati.

Oggi le piattaforme d'informazioni consentono l'immediato scambio visivo e di comunicazioni ... un tempo non poi così lontano, il mestiere lo rubavi con l'esperienza personale e difficilmente incontravi chi ti dava un aiuto, specie nell'areografia che in se è un arte meccanica molto personale dove "non sono permessi errori di nessun genere"

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....... il difetto dell'umanoide è di sottovalutare le sue enormi possibilità creative immaginandosi simile ai suoi simili. E' un colossale errore che molti non fecero ... se l'avessero fatto Socrate .. Pitagora .. Dante .. Leonardo .. Michelangelo .. Volta .. Fermi .. Von Braun .. l'umanità NON avrebbe capito che poteva avanzare nel futuro con maggiore entusiasmo ... una spinta che oggi appare affievolita nell'incanto rarefatto ........

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.......... il motore del Peterbilt ha incuriosito    

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... come si costruisce un Caterpillar truck

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..... con il forex e il cartoncino

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... passando dal radiatore

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............. ovviamente la scelta "costretta" è caduta sul V Caterpillar a 8 cilindri

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... per la "conformazione" generosa dei carter che devono coprire il motore elettrico del truck

... un comune motore Cummins, o Detroit a 6 cilindri in linea, sarebbero stati troppo "stretti"

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........ non cercate i carburatori, perchè è un diesel e si capisce dagli iniettori

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... il colore Caterpillar

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........ magari potrei migliorarlo

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... scopiazzando qualche particolare

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... trucktreno

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Perdonate la dabbenaggine: che fine ha fatto il Tatra?

sharky63 ha scritto:

Perdonate la dabbenaggine: che fine ha fatto il Tatra?

... intendi questo Tatra?

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