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.direttamente dal sito di Sven.
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..... nati all'estero in America dove tutto dev'essere big, in Inghilterra e nei paesi dell'est europeo, questi carri armati dal peso di 85/ 120 chili in resina o in metallo, sono arrivati in Italia per merito di alcuni appassionati che ne hanno capito la potenzialità d'impatto prima passionale e poi sul pubblico, perchè anche volendo minimizzare giganti di questo tipo diventa pressoche impossibile persino per persone schive e riservate ... i motivi di riservatezza sono che uno si diverte come vuole e un altro, non meno importante, è che questi carri armati una volta acquistati si rivelano una materia difficile da trattare ......... non si parla di parti da unire in un montaggio da scatolame, si tratta di assemblare le parti che richiedono molta perizia, astuzia ingegneristica, capacità elettive da impiegare per mesi se non alcuni anni, per terminare un colosso da cento chili da muovere con sicurezza e senza approssimazioni. L'alimentazione è strettamente elettrica (chi si sono cimentati con motori a conbustione endotermica si sono arresi tutti quanti) fornita da una batteria da 24 volt ... con l'eventuale seconda batteria di riserva pronta ad intervenire in casi di panne ... già, perchè chi smuove un quintalone di metallo inerte?
Il cauto accostamento italiano su questa branca "modellistica" se ben ricordo è avvenuto quasi in contemporanea nell'abruzzese e nel parmense, i primi coraggiosi nel misurarsi con una scala importante dove solo spostare le parti pesanti senza aiuti esterni blocca i lavori. Senza un minimo di attezzature e capacità d'ingegno personale, la messa in opera completa di un BIGTANK rallenta sfiancando qualsiasi entusiasmo primordiale in virtù di una vaga voglia di cedere tutta la ferraglia recalcitrante al primo arrapato di carri pesanti che ne brama il possesso.
Non meno impegnativi e ricchi di spiacevoli sorprese fin dalle ordinazioni (specie i primi) arrivati dall'est per mano di volenterosi amatori russi, proposti in resina tirata a mano, motorizzati di fortuna, con elettroniche appena sufficienti, molto da fare per presentarli in bella veste, molta abilità per risolvere scelte russe inammisibili per i palati italiani, uno di questi si difende molto bene sul confronto dell'ononimo inglese in metallo dal costo doppio. Nel novarese riposa un Elefant in resina, unico in Italia, e un Kingtiger sempre in resina ha trovato la sua semplare statica fine come panzer distrutto sapientemente trasformato in dinamiche d'effetto come seconda vita.
Ma come sono, per chi non li conosce, questi BIGTANK:
... potrei sbagliare e in questo caso sarà lui stesso a smentire, dovrebbe essere uno dei primi resinoni arrivati nel parmense
... il Konig Tigre tedesco, sapientemente verniciato da Otto
... preso dalla rete ... il famoso Tiger
... interessante, lo Stuart interamente in platica si presta al dinamico, impegnando poco le tasche e facile da trasportare
... in lamiera, lo danno già montato, e poi sono accidenti a non finire :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
... l'autore ha voluto una scala intrasportabile, una passione senza fine
... Kingtiger
... si ritorna nel parmense da Otto
... con il Panther
... sempre Stuart americano, d'ppoggio fanteria
... made in Abruzzo
... la camo "livrea mimetica" inguardabile fu ripresa in seguito dal magister parmense
Verniciare con effetto realistico un metro cubo di spazio non è affatto, facile, anzi e parecchio difficile centrare l'effetto mole taurina da imprimere sul soggetto.
... Sherman preso sulla rete
... Kingtiger
... prima o poi qualcuno lo rende dinamico
... Centurion inglese
... l'Elefant di Demis
... si parlava d'abilità sulla verniciatura
questa è da maestro
... le foto ben fatte migliorano il soggetto
........ una livrea davvero "coraggiosa"
... il panzer Armortek inglese
... :mrgreen:
... Panther parmense
... Panther zimmerit
... lamierato :mrgreen:
... Tiger zimmerit
... riuscite a capire quanto è difficile verniciare questi panzer
... achtung turret
... Panzer III
... il Comet genovese
... la Jeep SAS genovese
... nessun limite per i super dettagli
... Panzer IV
... Armortek primo conflitto mondiale
... T34 /86 soviet russo montato nel parmense, arrivato nel novarese per finire nel pinerolese
... un trattore americano
... Kubelwagen
... Jeep Willis
... Pak 38mm tedesco
... Kubel :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
... Kebelwagen Luftwaffe
... Kettenkrad NSU
... Sherman
................... Benelli 500 italiano
... il tigrotto abruzzese rivisto sulla livrea
... Panzer IV
... semicingolato tedesco Sd. Kfz. 250 Auf. C
... e il 251
... l'interno su questa scala premia autori d'alto profilo modellistico
... l'interno della Jeep
... s. Zgkw. 12 ton (Sd. Kfz.
... Flak 88mm
... la scala 1.6 potrebbe sembrare diffusa, invece, è una nicchia molto ristretta per vari motivi, l'ingombro, i costi, ma soprattutto le difficoltà che impongono doti personali non comuni ... si evince che i cultori si avvicinano alla branca preparati scientemente per affrontare alcune imprese riservate in esclusiva per VERI modellatori a trecento sessanta gradi ... non significa che posso considerare la BIGTANK la massima espressione modellistica, se non per grandezza altre lo sono di più. E' lo spessore individuale, il cardine indispensabile che misura e determina lo sforzo immane "in senso generale" d'appartenere in un CLUB mondiale ristretto ...
... Kubelfunkwagen
... Hetzer ........ parte di questi soggetti nati statici per mani volenterose li hanno dinamicizzati
... anche piccoli soggetti dal costo accessibile per chiunque
... possono concorrere con i migliori soggetti esposti
... è l'abilità il trionfo sulla materia, come il trepiedi della MG tedesca
... le fotografie ben fatte diventano persino ingannevoli ... Harley Davidson WLA 750cc.
... Flak quadrinata tedesca 2cm.
... carrello carburante da campo
... Car Commando americano "capturet"
... Horch tedesca
... Demag 250 Zgkw. 1 ton. (Sd. Kfz. 10)
... 250 versione DAK
... Puma
... Krupp Protze.
... Fieseler Storch
...Alkettminenraumpanzer
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... SKODA T38
... Sherman canadese
... Scout Car M1A3
... OPEL Blitz
... Zundapp 750cc.
... Desert Rat
... Hanomag Sd. K fz. 11
... Spàhwagen Horch
... Sdkf. 251
... l'americana Greyhound
... qui si dovrebbe soffermare l'osservazione sulla verniciatura "camo" usata dall'autore sulla base giallo sabbia ... piace soprattutto l'originalità "casuale" sul tema scelto strettamente da campo, vale a dire non seriale ma improvvisata da mani esperte e no. Cercare il pelo nell'uovo è da sprovveduti indottrinati dalle illustrazioni pubblicitarie che non hanno assolutamente alcunchè di reale perchè non si conoscono fotografie a colori dell'ultimo conflitto mondiale e l'impossblità di reperire persino le vernici originali (ho verniciato per conto di clienti tre Jeep con vernici fatte arrivare dell'America completamente dissimili tra loro) quindi che dire sulle verniciature se non l'effetto sul colpo d'occhio finale ... se devo dira la mia opinione per intera, nel tempo e con l'uso, sarà ancora più riuscita
... l'ho già scritto e lo ricordo, è uno dei migliori Panzer III Armortek in circolazione internazionale, pochi proprietari hanno curato i particolari personalizzati dall'autore ...
... Sdkf. Kf. 222
...... interessante il sistema d'avviamento per i panzer
... Hetzer "aizzatore"
... hovitzer 75mm.
... GPA FORD
... da VERO modellista, l'attenta osservazione sulla cura dei particolari non può essere trascurata da una semplice occhiata, specie da fotografie molto realistiche da mostrare il soggetto come fosse un vero panzer
... lo potrebbero usare con successo per scene filmate
... l'abilità dell'autore "estero" si concretizza sulla capacità di dare al soggetto un che di vissuto abbastanza interessante senza esagerare e neppure esitare per incapacità, lasciando la verniciatura a metà
... la vestizione barocca del soggetto aggiunge la conoscenza vitale di un equipaggio in marcia, con la necessità di muoversi per brevi spostamenti con una bicicletta rubata
... ogni singolo graffio è studiato ad arte (ci vuole molta esperienza per arrivare a tanto
... realismo puro
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:mrgreen: osservando, che non è guardare un'immagine per vederla, e scorrendo le numerose fotografie raccolte, con lavori pregevoli da considerare ottimi esercizi di verniciatura, hanno però in comune una particolare "pulizia" che denota alameno in Italia la paura di rovinare il massimo del saper fare ...... vale a dire di osare oltre i freni inibitori. E' anche vero che siamo gli ultimi nella discilpina che affronta un tema gigantesco (lo scrivo in tutti i sensi) nel mettere le mani in un campo dove sono richieste un numero di abilità straordinarie e come ultima, vestendo l'abito buono della domenica, entra in scena la verniciatura "soggettiva" derivata da un processo di duplicazione senza metterci nulla di personale se non l'azione. Trascurare o peggio esagerare una bava di ruggine, evitare o peggio ridurre le cromatiche dei colori dove sono necessari per la profondità oggettiva, sminuisce il coraggio d'esprimersi totalmente ...
... per molti il realismo della ruota del carrello, potrebbe apparire un lavoro insuperabile
... senza nulla togliere alla bravura dell'autore, ha trascurato l'usura delle guide cingoli e quella insistente del pietrame e terriccio incontrato in una curvatura del panzer
.... la vernice sui numeri denuncia che i cingoli non sono stati usati, anche le guide non recano l'usura dei carrelli
... tolto il mignon sulle teste canne del motore, il resto è uno spttacolo tifinito
... sostituito con un grigio ghisa
... chi direbbe che è in unoesei?
... hovitzer americano
... Maybach Armortek unoesei
... dettaglio Jeep
... accessori
... dettagli veramente unici
... di rara funzionalità sulla forcella del Kattenkrad
... per chi desidera l'effetto "rumore" del botto ci infila una pistola
... l'estintore TETRA
... un livello di verniciatura eccezionale, impressionate
... cannoncino binato della marina
... RSO slepper
... Nebelwerfer "lanciarazzi"
... Zundapp 750cc.
... panzer Grille
... Schwreres Kraftrad 750 KS
... Goliat "esplosivo filoguidato"
... porta feriti
... i ferri del mestiere
... Scaut Car
... Browning M2 50 e Browning 1917
... mitragliatrice Lewis
... Kattenkrad
... ??
... Hetzer
... Stuart
... Kingtiger
... bergehetzer
... un metro di plastica statica "FAMO"
... Elefant
... E 10 Porsche
... Priest
... Kubel DAK
... quadrinata americana
... il motore ausiliario della quadrinata
... Shwimmwagen Typs 166
... Stuart inside
... Caterpillar
... accessori
... Dragon wagon
... Jagdpanzer IV 70
... e questo è stato il Tiger di Demis arrivato dal parmense
....... visto che si parla del "parmense" come dell'autore in primis delle creazioni nazionali evidenziate sul thread, vediamo come sono le officine Skorzeny situate comodamente in ampi spazi accessibili e dotati di tutte le attezzature necessarie per le più elementari operazioni d'interventi, montaggi e rifiniture .... come per esempio l'applicazione della zimmeratura anch'essa facilmente eseguita dal bravo Otto
... naturalmente assistito da sofisticati macchinari di prim'ordine
... indispensabile per stendere la pasta di rivestimento sul panzer
... e se necessario inventarsi altro, il fine parmense si costruisce lo "stampone" senza nessuna esitazione
.................... mi è sembrato doveroso introdurre nelle officine Skorzeny l'attenzione del foreman più curioso e perchè no, interessato nel vedere come nascono uno dopo l'altro i BIGTANK circolanti sulla penisola italica ... è una zona terriera di nebbie e buon salame, caldo e moscerini d'estate, qualche problema di acque tracimate, i soliti casini sull'amministrazione pubblica, ma a noi importa che Otto fumi di meno, eviti la birretta e si mantenga da "magister" in ottima salute
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... in quanto agli ampi spazi, a disposizione, Otto è un GRANDE
e s'accontenta come può
... semplicemente "inguardabile" oppure, riflettendo, potrebbe essere stata la causa della disfatta gemanica ...
................... battute a parte, è un panzer commissionato da un cliente estero e per esperienza diretta .... quando lavori per altri, devi soffocare gran parte di quello che vorresti ottenere da un soggetto per soddisfare il cliente ...
... anche questo "harlequim" esce dalle officine parmensi ...
... sicuramente, una livrea camo come questa, NON passerà inosservata e se lo scopo è il richiamo dell'attenzione sul soggetto, senza alcun dubbio e specie in Germania, raccoglierà proseliti entusiastici a spese di quel paese di grandi artisti che è l'Italia ...
ps. se passo dalle officine parmensi, gli butto via la vernice verdina che fa rima con ...... dina.
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