Officine Aeronautiche Caproni.

Volandia.

Spesso la sento nominare sia su questo che su altri forum. Se andate nella sezione ala rotante dietro il CH47 c'è una foto. Questa:

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Andiamo con ordine.

Volandia la chiamate voi. La Caproni la chiamo io. L'ultima volta che ci sono entrato era ancora metà Training Academy e metà Revisione Trasmissioni della mia Ditta.

A pausa pranzo facendo due passi a piedi si andava a prendere il caffè a Malpensa.

Ora il Training Center lo hanno trasferito a Sesto Calende, in quella che fu Siai Marchetti.

Curioso triangolo quello: Venegono, Casciana Costa & Busto Arsizio. Il triangolo dell'aeronautica italiana.

Debutta a Roma il volo in Italia, aeroporto di Centocelle, ad opera di un ufficiale di Marina (ai signori dell'esercito questa cosa ancora non è andata giù), poi  un pugno di valorosi la sviluppa.

Vengono fin dalla sicilia, nobili e non.

Poi un giorno arriva un ferroviere e di queste aziende gli strappa il nome. Le rinomina con il nome della finanziaria che le controlla prima, poi con un nome da centro commerciale.

Negli altri paesi si comprano aziende anche in condizioni disastrose per prenderne il nome. Nel nostro si distrugge il nome ad aziende che vendono in tutto il mondo.

Come se la Ferrari diventasse FCA divisione auto sportive, oppure la Lamborghini diventasse Audi divisione sport.

No comment. Meglio pensare alle foto.

Durante un corso a Seto Calende un compagno Norvegese di corso mi dice che ha fatto una foto ad una foto che è esposta a Volandia. Vuoi la serie gli chiedo? Apro il PC e gliele mette nella chiavetta. Era con gli occhi di fuori.

Potrei dirvi i dati di scatto, il giorno e l'ora ed il perché eravamo lì. Ma preferisco far parlare le foto. La macchina che è un fuoriclasse, è resistita a se stessa, carica un carico che è superiore al suo peso a vuoto (potrebbe portare sua sorella sotto la pancia senza sforzo), immutata da 50 anni..... un proggetto molto molto ben riuscito: il chinook.

Gli equipaggi di tutto il mondo che impiegano questa macchina sono uniti da un feeling speciale. Loro .... alimentano una leggenda:

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L'Italia ebbe il primato mondiale sul volo aereo.

...... la domanda è: come fece la SIAI Marchetti a passare rapidamente dall'ultimo progetto a doppia ala portante, all'aviogetto?


... un aereo del tutto convenzionale costruito apposta per la campagna d'Africa con priorità assoluta fa seguito a brevissima distanza di mesi un aviogetto sperimentale grosso, quasi sproporzionato, di prestazioni insignificanti e poco maneggevole (ma con un motore .................)





... questa foto è stata fatta nei capannoni di Vergiate negli anni 40



...................... questa foto in Germania, gli americani si portarono via la preda bellica



... nel 51 in America





.... e non so se mi sono spiegato



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Io sono uno dei tanti che usa il nome Volandia...anche se sinceramente mi piacerebbe di più "MUSEO DEL VOLO CAPRONI" o altro nome ma che riporti direttamente il nome Caproni....è anche vero che poi ci sono le guide che spiegano la storia e quindi il nome Caproni viene fuori...
Devo dire che è un luogo magico pieno di storia....anche se l'avevo già visitato per lungo e per largo un paio d'anni fa...ed averlo rivisitato per un paio di giornate il week scorso mi ha fatto piacere....
Quindi mi sento di consigliare a tutti di andarlo a visitare...

C'è un'altro pezzo di storia che sta cadendo a pezzi.... è lo stabilimento Caproni a Predappio (FC) che sta per Forlì Cesena...
Eccovi alcune foto dell'epoca ed attuali...in tipico stile littorio...

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... interessante, sono fuori con il portatile ma senza archivio.

Bella robina.

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..... su questo trhead si posta solamente sulle Officine Aeronautiche Caproni ......

Nessun altro materiale sarà tollerato. Quindi occhio

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Il cecchino vigila......

Permettimi Sven: CA-3 "Falco" un gioiello di legno, tela & tiranti d'acciaio:

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.... e dulcis in fondo:

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Sui vanti trascorsi della nostra aeronautica nel secolo scorso ci sarebbe molto da raccontare, incominciando dal primo volo tutto italiano



... qui si lavorava dove oggi si svende



... i trascorsi politici non interessano a nessuno, io preferisco a chi vanno i meriti







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met5 ha scritto:

Il cecchino vigila......

.... e tu sei il diretto interessato (qualificato) sull'argomento aeronautico, mi sa che ne sai più dello Sven in materia

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Ricordo che proposi il CA3 ad una tesina nel corso di Strutture Aeronautiche, a fianco del Vickers Wellington (fusoliera a struttura geodetica) e al North American XB-70 Valkyrie (che sfruttava l'onda d'urto supersonica per la portanza).
Quando vide il CA3 il prof si lasciò scappare un sincero 'Questo è bellissimo!'.... tutta la struttura identificabile, come fosse un libro di testo.
A parte il piccolo (anche se con pezzi unici) museo di Trento, questa parte della storia Aeronautica in Italia è poco valorizzata (discorso valido anche per altri casi, purtroppo).
Proprio ieri sera ho rivisto 'Si alza il vento' , splendido film di animazione di Hayao Myazaki, dove il protagonista (Jirō Horikoshi,, quello che diventerà l'ingegnere progettista del Mitsubishi A6M 'Zero') si fa ispirare proprio da Giovanni Battista Caproni che gli appare diverse volte in sogno con i suoi lavori, incitandolo a proseguire nella realizzazione di aerei sempre migliori.
Non so in quante opere italiane venga citato, anche indirettamente, Horikoshi.

Concludo proponendovi la foto di uno storico incontro del 1967 fra -appunto- Horikoshi, Giuseppe Gabrielli e Willy Messerschmitt, 3 grandi progettisti di aerei.

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... grazie Bore, questa è una chicca inaspettata

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... le fotografie non sono in ordine d'epoche



............ però riflettono la storia dell'aeronautica italiana

























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Premetto che non sono un esperto aeronautico però ho avuto la fortuna di vedere dal vivo un Ca.3, in particolare la variante Ca.36.

E' l'esemplare esposto al Museo dell'Aviazione USAF a Dayton in Ohio, luogo famoso anche per i trattati di pace della guerra in Bosnia. E' stato esposto in Ohio, dopo l'accurato restauro eseguito dagli esperti del museo, dal 1987. Un'altro Ca.3 è esposto nella zona partenze dell'aeroporto di Bratislava però è una riproduzione. Anche a Bracciano, nel museo italiano, è possibile vederne un esemplare (quello postato da met).

Ciao
Gianluca

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... neppure io sono un esperto, mi limito sull'argomento

Grazie per le informazioni.



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Visitai il museo di Dayton, vidi il Caproni che era coccolato e curato quotidianamente. All'epoca per Vigna di Valle erano tempi bui (hangar in cui pioveva, ruote sgonfie e macchine decadenti) per fortuna lontani. Oggi Vigna di Valle è un luogo di cui andar fieri.

La vista dell'XB-70 da sola avrebbe dato un senso al viaggio.

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.... negli anni settanta Vigna di Valle non era poi messo male ...

Ho fatto un lavoretto li dentro.

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