Su-152 Build [COMPLETO]

E dopo il JS-3 eccoci al kit Su-152 che avevo comprato assieme.

Prima di tutto ho forato la canna in resina con questo attrezzo autocostruito montato su trapano: l'ho ribattezzato 'trivella carotante'... ogni circa 2 centimetri la estraevo e la svuotavo del cilindro di resina appena scavato, e così pian piano ho forato tutto il cannone.

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Il kit è già predisposto per l'alzo della canna, e quindi implementarlo sarebbe stato una passeggiata... ma visto che ci piacciono le cose complicate, anche su questo carro implementerò il recoil della canna via servo (grazie alla IBU2 che lo supporta), autocostruendo la struttura di sostegno relativa.
Il brandeggio invece penso ne farò a meno, perchè ho intenzione di utilizzare il canale della rotazione torretta per implementare dei suoni aggiuntivi: ne avrò a disposizione due, uno a motore spento ed uno a motore acceso, quindi profusione di inni sovietici!

Il primo passo è quindi 'fare spazio' allargando la feritoia attraverso la quale il cannone si dovrà muovere.

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................................................. geniale la "trivella carotante"              

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Il gruppo alzo-recoil sta prendendo forma...

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.................................................. ti piace la resinaaaaaaaa    


 

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A parte la polvere si... senza un aspiratore a portata di mano sarebbe deleterio lavorarla...  

Pezzi tagliati dagli sprue e ripuliti a fresa dalle sbavature...adesso richiedono solo un pò di stuccatura delle bolle d'aria.
Come si vede dalla foto, nel kit i pezzi non vengono dati contati ma Christian abbonda nel numero, in modo da poter scegliere fra tutti quelli venuti meglio, e avere comunque dei ricambi per questo o altri modelli.


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................... con le resine diventa saggio abbondare sugli stampati.

Per quel che costano al produttore essere generoso lo premia anche.

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Il povero scafo superiore del KV-1 deve essere tagliuzzato e spianato in maniera massiccia per accogliere la casamatta e il nuovo cofano motore...

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.... accidenti che strage  nessun taminkista concerebbe un sacro guscio del suo KV per esprimere talento modellistico "Excellence" firmato quattro gatti    

.un lavorono di cesello, pinze e martello.

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Bè un taminkione non saprebbe da dove cominciare e sicuramente scenderebbe a compromessi su tutto il mezzo.
Eh neanche io pensavo fino a quando non sono entrato nel dettaglio, ma sullo scafo KV-1 ci sono un sacco di dettagli (rivetti, flange, ecc..) che devono sparire.

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..... è la parola "compromessi" che dovrebbe incidere la presunzione di parecchi esemplari immaturi e del tutto fuori tema, per quel che riguarda il VERO modellismo.

... lo sbruffone di turno al suo primo esordio si gasa dopo l'inculata subita di saper dimostrare a chissà chi .... d'avere scoperto l'acqua calda    

Compromettersi significa mettere in gioco se stesso come individuo e solo in seguito dimostrare la lungheza del suo passo. Leggo in continuazione le pagliacciate di piccoli sconosciuti blaterare illazioni ancora prima di saper respirare ... senza capire che si "compromettono" perdendo d'immagine come individui e credibilità come utenti su qualche forum.

.l'ultimo scemo compra sempre quello che non sa fare, per dimostrare la sua incapacità.

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Io sapevo di trapianti di organi vitali! Ma il trapianto di torrette e cose del genere questa mi è veramente nuova. E da uno che di modellismo non ci capisce un belino posso dire che mi piace quello che sta facendo Borealis, immagino che poi come succede alle macchine vere segua stuccatura e verniciatura?

Bè in genere i kit in resina si appoggiano a qualcosa di esistente e lo modificano in qualcos'altro, altrimenti si parlerebbe di veri e propri 'modelli in resina' da RCizzare.
Questo del Su-152 (come quello precedentemente finito del JS-3) non fa eccezione.

Non cosa dire neanche qui! A quasi 70 anni io mi trovo spiazzato è un mondo nuovo sapevo che esisteva il modellismo ma non mi ci sono mai interessato, e giusto qualche mese fa sono uscito in barca con un mio amico giusto per pescare qualcosa (niente) aveva un modello di motoscafo modificato da lui che usava per dare la pastura, poi parlando e via dicendo è venuto fuori che pratica modellismo. E stamani andiamo per negozi e vediamo se riesco a tornare a casa con qualcosa.

C'è stata un pò di pausa negli aggiornamenti, ma l'attesa era più che motivata... si attendeva l'arrivo dell'anima dinamica di questo carro, l'elettronica.

E non una qualsiasi, ma nientemeno che uno dei primi 2 esemplari di IBU2 (v2.0) PRO da testare in ANTEPRMA MONDIALE !!!  

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Fra le novità introdotte, che verranno descritte e testate più avanti, vi sottolineo innanzitutto una novità comune alle IBU2 V2.0 'base', ovvero i connettori a compatibilità diretta Tamiya per fungo ricevente, led di sparo e meccanismo di rinculo (montati in parallelo ai connettori heng long), che permettono la connessione diretta a dette elettroniche e meccaniche Tamiya:

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Ma le vere novità un occhio attento ai dettagli le nota in questa zona della scheda... dove sono presenti 6 connettori per i canali della ricevente (in luogo dei 4 della IBU2 base) e 3 connettori per servocomandi (in luogo di 1 della IBU2 base)...

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La IBU2 PRO difatti supporta la connessione a riceventi a 4, 5 o 6 canali, con funzionalità aggiuntive a seconda dei canali disponibili in più (la descrizione di queste funzioni in seguito) e, oltre alla connessione diretta di un servocomando per il recoil della canna, permette il collegamento di due ulteriori servi per l'alzo e per il brandeggio del cannone, risultando la scelta principe per chi implementa tali funzioni su un cacciacarri!

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.... quindi non solo il forum di LAVELLIG ha il privilegio d'ospitare una "Anteprima Mondiale" cortesemente spiegata da te che ne sei il testatore di preferenza, ma da quel che leggo, la IBU2(v2.0)PRO si rivolge alla ditta giapponese Tamiya come un'alternativa non di contro, ma in sintonia comune con funzioni ben al di sopra alla vetusta elettronica standard, che per decenni è stata (l'unica commercialmente parlando) al seguito dello scatolame cingolato militare ...

Beninteso che non sarà certo la IBU2 (una creazione tutta italiana che fa onore per tutti) a portare nella filosofia costruttiva giapponese l'innovazione tale da rivoluzionare la linea arcaica dei suoi carri armati ..... e ci vorrebbe poco, visto che i carri minori in 1.35, hanno elettroniche addirittura superiori ai fratelli maggiori languiti e dimenticati.

................. premetto che commento un campo a me completamente escuso (da buon Nerone l'incendiario) e le elettroniche le lascio agli esperti che ne sanno di più. Posso esternare una fiducia assegnata alla creazione italiana sostenuta fin dagli inizi di quel pensiero cha l'ha saputa costruire e completare istancabilmente arrivando a risultati (lungamente millantati da altri ... boicottati da alcuni campanilismi ... ostacolati sotto banco) apprezzati da coloro che si sentono all'altezza di capire quando un prodotto d'eccezione supera le Alpi per diventare un prodotto internazionale, anche un cieco ne riconosce il suo valore.

Si deve capire che la memoria "conserva" ogni sillaba spesa sulla storia della IBU, con i personaggi di bocca larga e altri fusi di cervello, che incautamente hanno postato a vanvera opinioni bislacche che ne hanno firmato gli autori.

...................... signori, sbavate, e per alcuni che le IBU le hanno acquistate senza interferenze del sentito dire stonato, dico: buon uso di una tecnologia italiana in barba alle manie esterofili che se pure hanno fatto scuola, siano arrivati al 2013 ... e stiamo andando AVANTI.

.COMPLIMENTIIIIIIII             

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Altra novità, comune anche alla IBU2 base: il supporto diretto per il flash heng long.

Nell'ultima foto postata prima si nota in basso a destra un connettore a 3 poli a cui è possibile collegare il flash allo xeno Heng Long, previa sostituzione del connettore originale a 5 poli con uno a 3 (2 fili del connettore originale difatti sono inutili sulla IBU e avrebbero solo occupato più spazio).

Il connettore del flash va modificato inserendo i 3 fili del flash in questa sequenza:

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Un'altra feature della IBU2 v2 (base e Pro) è il nuovo connettore per le luci posteriori/luci di frenata, vicino al connettore per il flash led di sparo.
Qui si possono collegare le luci di posizione posteriori, che mediante un parametro nel file .ini variano di intensità quando -ad inerzia inserita- si applica la frenata.

Questo plug rende la IBU2 v2 compatibile plug&play anche con le RX18 a 2.4 Ghz (che hanno appunto le luci posteriori separate).

Per finire con le innovazioni introdotte dalle IBU v2 (sia base che Pro) c'è una strip di pin vicino al processore che è nientemeno che una predisposizione per un modulo amplificatore di futuro sviluppo che fornirà DUE uscite audio, ciascuna con il proprio pomello del volume, collegabili quindi a due casse separate: una dedicata al suono motore (andrebbe ideale una cassa dedicata ai bassi) ed una a tutti gli altri suoni (qui uno speaker fullrange sarà l'ideale). Sarà così possibile mixarsi i suoni a piacere direttamente senza dover rieditare i campioni.

Dopo un pò di pausa dedicata allo studio e al test del primo esemplare di IBU2 PRO in mio possesso, sono finalmente andato avanti ad assemblare il complesso di alzo/recoil del cannone... grazie al supporto per l'uso di servocomandi il meccanismo risulta molto compatto. Non userò il brandeggio su questo modello, per non chiedere troppo alla struttura di sostegno in resina.

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Testati e calibrati alzo e rinculo, cablato il faro anteriore (grazie ad una pinza procuratami da Scooter e agli introvabili collegamenti da clampare stile Heng Long posso realizzarmi i miei connettori in autonomia).
Ho quindi finalmente incollato la casamatta allo scafo, tappando poi tutte le fessure con spessori, milliput e stucco.
E finalmente ho potuto incollare i dettagli dei portelli e dei periscopi. Malgrado le cerniere in resina, sono riuscito a rendere apribili enrambi i portelli superiori (quello posteriore è stampato sulla casamatta).
Qui una foto con gli ulteriori dettagli del kit montati... i serbatoi ausiliari sono solo appoggiati perchè è meglio verniciarli da smontati, e il freno di bocca è solo calzato in parte senza premerlo fino in fondo (anche questo va verniciato staccato). Idem lo scudo sopra il mantello è solo appoggiato, sarà verniciato da staccato prima di incernierarlo.
Ora mancano i dettagli assenti dal kit e ricavabili dalle foto (non troppo abbondanti a dire il vero)...

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.... ne sta uscendo uno dei carri più pesanti e letali dell'armata rossa e come soggetto non manca d'interesse e di scena madre sul campo .... approvo l'nergia e l'intenzione di proiettare ogni sforzo su elementi particolarmente isolati dalla produzione standard alla portata di chiunque intende avvicinarsi agli rcizzati come montatori in erba lontanissimi dai successi ottenibili con i pezzi "unici" ..... per chi ancora non comprende l'importanza di costruire soggetti esclusivi che nel tempo segnano l'innovazione modellistica (quella VERA) a discapito di consumi commerciali stantii inficiati di tradizionalismi stucchevoli.

Personalmente, non ho nella collezione personale un solo commerciale standard!

... come credo fra i carri di Bore.

.l'innovazione o la spinta in AVANTI, non ristagna nel presente erditato dal passato, capito??


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Iniziamo a verniciare: su un fondo di primer trasparente (per plastica sullo scafo superiore, per metalli su quello inferiore e sulle ruote, ma non quella roba colorata tamiglia che tanto spicca quando il colore di superficie si stacca...) ho dato prima una passata di color argento platinum e poi aerografato a strati il verde sovietico Italeri - Vallejo clone.

Adesso ho una notte per decidere che livrea fare, sono indeciso fra un camo semi-invernale ed una più tradizionale con striscia bianca sul fianco.

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............................................................  bel dilemma che assale l'ambientazione di un carro, specie i soviet dove più erano conciati e più davano soggezione sul nemico    

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Credo che mi cimenterò con la livrea a croci bianche di identificazione aerea, ma vorrei farle un pò scrostate. Come potrei fare a ricavare questo effetto?
Sarà comunque complicato dal fatto che la mascheratura sarà su superfici piene di rilievi (sulla casamatta) ma almeno avrò un carro con una livrea distinta dagli altri soviet della collezione.