AAA Tank offresi

È sempre triste quando un museo dismette la propria collezione:

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Non è un buon sintomo per la salute del museo stesso. Capita quindi non solo in Italia.

Facciamo una colletta?

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ROMA - in Normandia, come in tutta la Francia, circola già la notizia del nuovo D-Day e della data - il prossimo 18 settembre - in cui è stato programmato. Non si tratta, naturalmente, di una rievocazione dello sbarco degli alleati collocata erroneamente sul calendario bensì del giorno in cui verrà messo all'asta l'intero contenuto della collezione privata Normandy Tank Museum a Catz.

Una raccolta interamente dedicata ai mezzi e agli oggetti della Seconda Guerra Mondiale e, in particolare, ai veicoli e agli armamenti che arrivano in Francia il 6 giugno del 1944 e che furono utilizzati in tutte le attività militari che portarono alla liberazione di Parigi il 25 agosto di 72 anni fa. La collezione amorevolmente creata da in 35 anni di ricerche da Patrick Nerrant era stata aperta al pubblico nel 2013 in un affascinante sito di oltre 3.000 mq ai margini dell'aeroporto di Carentan. Ora gestita assieme ai figli Stéphane e Olivier Nerrant, questa raccolta - che comprende anche divise e oggetti storici - sarà 'dispersa' il prossimo 18 settembre con un'asta organizzata sul posto dagli specialisti della Artcurial di Parigi, Casa nota per aver venduto negli scorsi anni diverse Ferrari 'milionarie'.

Il catalogo è ancora in preparazione ma Artcurial ha già comunicato che tra i molti pezzi "ghiotti" - che in Francia tanti appassionati sperano possano restare in Patria, magari con un intervento del Governo - c'è il carro armato dell'Esercito Usa Sherman '105 Howitzer' in forza all'US Army, un mezzo molto diffuso (veniva prodotto a Detroit dalla Chrysler) ma che in questo caso ha anche un elevato valore storico perché protagonista, oltre che dello sbarco in Normandia, anche della liberazione di Parigi.

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Un paio d'anni fa avvenne lo stesso con la collezione di Jacques Littlefield. Frutto della passione di una vita, venne quasi completamente messa all'asta 5 anni dopo la scomparsa di Jacques.
In parte riesco a capirlo, ma in parte no, perché mantenerla in vita sarebbe stato il modo migliore per onorarne la memoria.

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... quel che fa specie nel filmato è l'alta qualità di conservazione/restauro dei veicoli nonché la varietà degna di rappresentare il periodo storico.

Sulle coste della Manica il fenomeno "musei" legato al turismo d'interesse WWII si è esteso mettendo in crisi i costi di mantenimento che incidono sulle entrate. Anni fa andammo nei pressi di Carentan a prendere un Bedford C6 da un commerciante che lamentava la fine dei bei tempi per gli affari. Lo sbarco americano lasciò migliaia di veicoli e tonnellate di materiali di vestiario da portare l'economia sulla costa durata parecchi decenni. Il Bedford era fermo da 35 anni e lo facemmo partire /cambio olio, batteria e carburante, in due ore/ ritornando in Italia senza problemi. Ora fa parte della collezione Lietti con un restauro completo. La collezione non è un museo, non è aperta al pubblico e costa molto sul mantenimento dei veicoli in efficienza, anche da fermi a rotazione devono essere messi in moto almeno una volta al mese.



... nonostante siano veicoli robusti il tempo reclama i suoi diritti sulle parti deteriorabili, gomme teli e parti meccaniche soggette a olio danno da fare ...


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Se dismettiamo ogni cosa.....fra 50 anni andando a visitare i luoghi degli sbarchi ci potrebbero rispondere "Sbarco? Quale sbarco?"