Tigre I : Noi siamo piccoli ...ma cresceremo!

...così recitava una nota canzonetta della prima repubblica.

Figlio di un esperimento improvvisato, invece di dipingere su listelli di plastica decido di sacrificare per i primi esperimenti un VS tank 1/24.

Si inizia per gioco. Il modello di riferimento è quello indicato da Sven:

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Le prime modifiche, poi si evolve:

Fase 1

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nuovo di scatola....

Fase 2

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Prime pasticci

Fase 3

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Schizzi di fango, ripristinata Maria Grazia, reinstallati i cavi di rimorchio, definiti attrezzi, sporcate le ruote e sistemata una ruota di trascinamento che si era deformata col lavoro.

La fase 4 prevede il nero deli scarichi dei motori ed altri dettagli minori.

Mi ha dato molta soddisfazione lavorare su Mathilda, devo ringraziare lo Sven per avermi spronato a farlo.

Avanti Suocera, aspetto i tuoi consigli Luca

Premesso che non ho nulla da insegnare a nessuno, casomai è vero il contrario, i miei sono solo consigli da uno che si limita guardare cercando di ragionare sul lavori di altri.
Come ti ho già detto dall'altra parte avventurarsi in un mimetica invernale è difficile anche per chi è bravo, il rischio è fare pastrocchi oppure pigiami a righe.

Detto questo mi rimetto la palandrana da suocera :

Se nella fase due potevamo trovare un senso con la 3 abbiamo (uso un plurale maiestatis) pressochè rovinato tutto. Io mi sarei fermato a sporcare il treno di rotolamento punto e basta.

Gli schizzi di fango mi piacciono molto, hai usato però una tonalità di marrone che di per sè sarebbe corretta ma contrasta troppo con la sporcatura della fase 2 al punto da fare pensare che quella sotto sia proprio ruggine. Azzarderei a dire che nella 2 hai usato una tonalità del tipo terra di siena bruciata che è un tipo di marrone che tira molto all'aranciato, e che per questo si adatta bene per effetti del tipo ruggine.

Nella fase 3 hai tirato il colore dappertutto mascherando gli effetti che eri riuscito a creare prima. Se guardi nel "modello di riferimento indicato da Sven" il colore di siena usato è più o meno lo stesso ma è depositato in punti ben precisi. Al di là del fatto che un carro vero poteva arruginirsi così solo stando fermo all'acqua per qualche mese, se l'autore intendeva dare l'idea del carro semiarruginito ha raggiunto lo scopo. La ruggine è presente solamente nei recessi e non nelle superfici sottoposte ad usura per sfregamento. Il carro conserva il colore grigio di base sul quale è stata stesa successivamente la mimetica bianca che, per effetto dell'usura, tende a scomparire. Esiste una sovrapposizione di colori ben precisa e identificabile con un effetto di scrostatura e dissolvenza che non è facile da riprodurre e nell'insieme alquanto veritiero all'apparenza.

Credo di averti annoiato abbastanza e spero che tu abbia capito il concetto del discorso.

Per ultimo non ho capito dove vuoi dare il nero, ma se ti riferisci al fumo degli scarichi questa sarebbe stata la prima cosa da fare quantomeno perchè il fango avrebbe coperto tutto e potrebbe essere ma più improbabile il contrario.

Apprezzata la correzione sulla mg

Grazie Luca,
per tutte le segnalazioni fatte.

In effetti sono io il mio primo critico e occhi diversi dai miei possono aiutarmi a vedere cose che io non vedo.

Vediamo cosa mi soddisfa:
- gli schizzi di fango (apportati in fase 3)
- lo sporco del carrellaggio (apportato in fase 3)
- le modifiche strutturali (apportate in fase 2)

Vediamo cosa non mi soddisfa
- l'effetto ruggine dato in fase 2

Anche se nelle foto non si vede dava al carro (riporto testuali commenti di colleghi) l'aspetto di un "dolce natalizio"... troppo rosato sommergibili rosa ne abbiamo visti nei film..... carri armati no!

Per rimediare a questo ho dato un lavaggio con marrone molto diluito per incupirlo un poco, questo gli ha tolto l'aspetto confettoso ed ora, almeno dal vivo, è molto più credibile.

A questo punto voglio solo rifinire meglio gli attrezzi e dare in zona motori una sbruffata di fuliggine che..... come al solito .... copre tutto:

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Saluti, ringraziamenti e buona giornata

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... come ti dissi precedentemente, la winter è la camo più ostica da riprodurre per la complessità di un tema difficilissimo da interpretare ...

La "suocera" ha dato l'importanza sull'osservazione fotografica rivelando pregi e pecche che l'autore può trascurare esaurendo momentaneamente la vena pittorica trovandomi d'accordo sulla critica costruttiva.

... credo non la faccia nessuno, ma a me piace immaginare in anticipo l'ambiente invernale (nel tuo caso) in cui si trova a operare un panzer. Se si trova nell'estremo Est sovietico, senza strade battute, isolato o incolonnato, sono già ben quattro indizi da non trascurare e dove fissare l'attenzione. Campi innevati, irrigiditi da basse temperature, fondo gelato? Piste, perchè strade in Russia i tedeschi non ne hanno trovate, martoriate dai pesanti veicoli, pantani d'argilla dove i panzer "spanciavano" diventa un tema completamente differente rispetto al punto precedente. Panzer isolato, magari appena rivestito di bianco camo (meglio usare la solita foto di campione) facilita la duplicazione e toglie dubbi. Colonna di panzer in transito, effetti complicati dovuti alle quantità di terreno arato e lanciato ovunque (carri Ariete, area di prova Bellinzago, più di un carro rientrava dal percorso prove coperto sulla parte frontale da oltre trenta centimetri di terriccio campestre) anche se le distanze tedesche regolamentari erano osservate i soliti carrelli si impregnavano "alle volte bloccandosi" dal terreno campestre ... piste battute da sopportare i panzer d'inverno non cerano ... e le foto sui transiti collinosi delle steppe mostrano i solchi profondi scavati dai cingoli. Panzer operativi in Ucraina, Polonia, Ungheria, possono cambiare le regole sopra citate. La dissertazione indica con quattro regole le direttive pittoriche da espletare sul soggetto e se permetti l'osservazione, vorrei evidenziare la netta deviazione dal soggetto da te indicato come campione ...

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.il soggetto indica la tecnica della verniciatura sovrapposta "base originale" coperta di bianco opaco, lasciato asciugare per essere "asportato" da spugnette abrasive.

Questo risultato si ottiene dopo lunghe esperienze fatte su scale minori (campioni da buttare o gli stessi recuperati per successive prove) ... grattare la vernice simulando le usure nei punti indicati sul soggetto campione è di una facilità disarmante e si avvicina al realismo originale del degrado sottoposto in condizioni ambientali naturali.

... il soggetto citato mostra con generosità le abrasioni "ottenute bagnando" la spugnetta per evitare graffiature indesiderate. La verniciatura bianca è stata stesa molto leggera evitando spessori inutili, per essere accarezzata delicatamente al fine da piacere all'occhio dell'autore. E' bene intendere che il soggetto campione lo è per scelta e non è privo d'errori (il parafango ribaltabile destro è integro e la lamiera laterale appena dietro è accartocciata) come minimo la parte ribaltabile è la prima a soffrire l'urto ...

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... la superficie piana rivela l'errore sull'effetto ruggine? Sull'acciaio dove il colore inteso come sporco NON deve imitare l'erosione metallica. Concesso sulla lamiera del rommelkiste dove la possibilità di formazioni di ruggine dopo mesi invernali ci sta. Ma non altrove ... e poi, se in panzer non è abbandonato, le impronte di scarponi sul tetto della torre e attorno ai portelli inferiori, li avrei messi ...

Se decidi per il panzer in transito, i cingoli sul muso e buona parte superiore, sono soggetti a carichi di fango più dei carrelli. Non trascurare le cuffie di protezione sul cannone e mitragliatrice. Evita "annerimenti" da combustione, l'umidità, pioggia o neve, smorzano le emulsioni e le benzine ne lasciavano ben poco.

Buon lavoro Fabio



.

...

Grazie delle osservazioni Sven.

Mi hanno spinto a curiosare, scovare, verificare. Ho scoperto tantissime cose in quella immensa biblioteca che è internet.

Andiamo con ordine.


1) Parafanghi danneggiati

Nel modello da te proposto e da me preso come campione

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oltre alla fascia di ruggine sotto dove si trovavano i parafanghi laterali (che non è presente in nessuna fotografia da me vista.... peccato perché è bellissima.... ma è una licenza poetica) c'è il problema del parafango ribaltabile integro con il segmento successivo accartocciato. Lo avevo visto anche io e mi sembrava innaturale. Peccato che la realtà ci smentisce:

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Eccolo un bel tigrotto con il parafango integro e segmento successivo distorto.


2) Tronchi d'albero

Alla moda di installare sulle riproduzioni tronchi d'albero, inutili su macchine pesanti 55 tonnellate...... ho trovato queste due fotografie che invece giustificano chi li installa:

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3) Freno di bocca

Quasi sempre pulito, in quasi tutte le fotografie... quasi:

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4) Filo spinato

Non ne avevo idea..... ci sono stati carri che lo hanno avuto.... contro l'assalto di truppe partigiane....

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5) Attacchi dei grembiuli

Quando i parafanghi laterali (grembiuli se non erro) non sono installati rimangono visibili sulle fiancate i loro attacchi:

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ecco tre macchine che invece non hanno né grembiuli né relativi attacchi:

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Questo per dire che, in un evento bellico complesso e lungo come lo è stato il secondo conflitto mondiale, sono tante e tali le modifiche ufficiali o applicte sul campo che il modellismo ha una serie infinita di variabili da poter riprodurre.


6) Winte Camo

Si spazia da quella fatta bene, integrale, a quella sul campo fino a quella fatta di corsa (ed anche male):

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In questo mio primo esperimento di verniciatura ho usato la tecnica cosiddetta dei lavaggi, andando a lavare con il diluente il colore dato per averne lo scioglimento, agendo maggiormente dove cercavo un usura maggiore.

Al bianco acrilico dato a pennello ho dato il suo diluente dato sempre a pennello. Per l'esperimento n.2 (sempre scala 1/24) intendo procedere con un altra tecnica.

Per la camo da applicare sul mio Tiger 1/16 penso che mi rifarò a questa:

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Sd.Kfz.181 Pz.Kpfw.VI Ausf.E Initial Production 'Tiger I' s.Pz.Abt. 502

battaglia di Leningrado, area di Krasny Bor, febbraio 1943

Grazie a tutti e buona notte

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... ho una predilezione per i dettagli commentati perché possono allargare il campo d'interesse a chi segue il post (e sono in molti contando la presenza estera) per approfondire la conoscenza sulle armi belliche dell'ultimo conflitto ...

I riscontri fotografici tolgono tutti i dubbi a carico del soggetto copiato e sul 'Tiger I' s.Pz.Abt. 502 cercati subito il rommelkiste e modifica il retro della torre, tagli e piega in giù i parafanghi anteriori rasando i supporti per i parafanghi laterali. Nonché togli i fari Bosch e il visore davanti alla botola del servente al pezzo. Aggiungi la botola fissa sulla sinistra, gemella della destra per il carico delle munizioni, devi ricavare la feritoia su entrambe. In quanto alla camo di contrasto fotografata in bianco e nero, alla luce diurna (abbaglio da neve) l'effetto si stempera notevolmente e ritorno a dire che la winter è il tema più ostico da riprodurre e che hai la mia completa considerazione sull'operazione.

... in quanto al 312 e per il B fotografati con legname sui fianchi, idem per il filo spinato, furono singole iniziative (fotografate per curiosità) e ritenute le prime controproducenti per la fanteria investita da schegge sotto attacco e la seconda ridicola se non addirittura favorevole per reggere mine anticarro nemiche ... (a meno che l'equipaggio non l'abbia posizionata in ritirata per evitare l'assalto delle proprie fanterie) ...

Fa attenzione al 123 (monta un rommelkiste) sulla torre e lo chassis è dell'Erly, le foto devono essere sempre esaminate con molta attenzione per scoprire i minimi indizi sull'identificazione.

Tu disponi di un buon occhio e testa da vendere, altri così detti modellisti non arrivano a tanto e superficialmente tirano sull'approssimazione del soggetto.

... grazie per la carrellata d'interessanti fotografie postate, sempre gradite e utili per tutti ...



ps. per la posizionatura del rommelkiste studia l'applicazione sul Tiger Porsche, è piuttosto complessa, dietro ci sono le maglie dei cingoli.

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... queste due foto sono emblematiche e curiose

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...... osservandole con attenzione la prima riprende il panzer mimetizzato e la seconda tardiva nella stessa posizione (sul punto di ripresa) slavato e privo di camo invernale. Se il panzer è lo stesso, la prima foto lo riprende fuori uso nel terreno innevato da una postazione suppongo di transito "strada - ponticello" dove successivamente, mesi dopo trascorso l'inverno, le piogge hanno asportato la pasta di gesso lasciando nuda la vernice originale ......??

Il panzer è un Tiger Initial per entrambe le foto. Lo sfondo cambia per l'angolo posizione che varia il prospetto di ripresa.

... il prima e dopo sarebbe sconcertante nel considerare delle fotografie campione in bianco e nero alquanto inaffidabili sull'effetto vernici dove la luce virando rende l'osservazione soggettiva e la mancanza del colore lascia l'esame privo di fondamenti attendibili ... l'uso di pasta solida e impasti idrosolubili deperibili non appena saliva la temperatura sopra lo zero, liberavano il panzer dalla camo winter senza ulteriori interventi di verniciature ... nessuna vernice si poteva applicare a bassissime temperature, così il gesso e la calce si rivelarono le soluzioni migliori ...

Le polemiche a non finire sulle vernici e mimetiche estrapolate individualmente alla fine sono risultati approssimativi che accontentano soprattutto l'autore.

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Parliamo di fotografie:

Decenni di modellismo, di interpretare ciò che stiamo guardando non passano inutili.

Postate due foto il cecchino riconosce immediatamente due foto troppo analoghe. Se non nel bianco del panzer. Quindi il mezzo è stato abbandonato per l'impossibilità di tirarlo fuori da quel posto. Se è così perché non lo hanno fatto saltare? Erano sicuri che il nemico non l'avrebbe trovato. Quanta storia dietro due fotografie.

Ma a me la foto che più mi colpisce è questa, forse non l'avete notata:

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c'è qualcosa che non và:

1) l'uomo che lavora al cofano motore sembra quasi uno spettro, una controfigura non umana. Sembrano più due avvoltoi che due carristi.

2) il bianco della camo invernale che si trova nella parte posteriore destra dello scafo.... quello che ne rimane..... sembra che il resto sia stato strappato via.

3) nella parte anteriore destra dello scafo si vedono dei cerchi, archi di cerchio, che emergono. Cosa sono? Non ne ho idea.


Parliamo di rommelkiste:

Torniamo alla considerazione di Sven ".....Il panzer è un Tiger Initial......" andando a documentarmi ho imparato che il rommelkiste si è evoluto..... nel corso della guerra:

Nato per il Panzer IV viene installato tale e quale sul Tigre:

alla stessa altezza del piano torretta:

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oppure un poco più in basso:

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sempre in posizione ad ore 6. Addirittura alcuni rari carri ne hanno 2: uno ad ore 3 ed uno ad ore 9 (si vede poco ma sono 2):

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poi si è passati a quello definitivo (più grande e capiente):

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La stessa torretta nasce con due portelli per lo scarico dei bossoli:

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per poi avere un portello di carico ed uno per i bossoli:

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concludo questo mio intervento riportando le ultime fotografie del Tiger VStank in scala 1/24:

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Vi invito ad osservare come, al variare delle luci, il carro cambi completamente tonalità.......

Per Luca: per gli schizzi di fango e la sporcatura generale del mezzo mi sono ispirato a questo:

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situazione tipo inizio primavera russa..........

.... un saluto rigorosamente sugli attenti

Peccato che avete tutti la mania di lasciare le fiancate interne belle pulite in confronto ad un carrello zozzo. A volte anche sotto la parte anteriore della torretta.

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... il 323 all'Est soviet

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... lo stesso con luce diversa rivela però la camo variegata

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... e per me, personale opinione, il fianco è ricoperto di fango acquoso

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...... il meccanico sulla prima foto, deve l'aspetto strano al degrado fotografico e si ritorna sulla difficoltà di capire dalle foto in bianco e nero realismi chiariti ...

... da non confondere con il Tiger rinominato

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... sempre ammesso che le foto siano dello stesso panzer

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... andando a sindacalizzare sui vari rommelkiste montati sui primi Tiger ne troviamo di differenti fatture come questo che a metà si inclina in dentro

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... già simile al definitivo ma non uguale

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... il derivato dai panzer minori

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... il doppio contenitore fissato ai lati della torre "troppo esposto a danni da tiro"

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... l'approssimazione scelta non del tutto sicura una volta caricata

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......... si conclude sulla definitiva cassonatura montata in successione sui Tiger .... e qui si fa della cultura modellistica VERA.



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... sulle "fotografie" di met5 dico soltanto che alcuni anni fa sarebbero diventate virali e il panzer imitato come un lavoro d'autore ...

Non è una sviolinata, ne ho visti a centinaia di lavori simili e merito fotografico o no, conoscendo il neofita spuntato dietro l'angolo, ha fatto un buon lavoro d'insieme per un tema fra la winter e l'argilla della steppa sovietica. Difficile.

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... cumpliment nèe!

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