LAVELLI GIOVANNI
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 Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne

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Sven Hassel

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MessaggioTitolo: Re: Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne   Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 EmptyMer 1 Giu 2016 - 14:50

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.......... sulla questione del sesso sacro ne abbiamo fatto discussioni e seguito conferenze abbastanza da sapere il contenuto . Ho forti dubbi , che , sia pure con la tua abilità descrittiva nell'evitare traumi al prossimo , un lettore impreparato possa capirci qualcosa?



Vero. Però, anche l'impossibile diventa una possibilità, magari solo per uno.

... non ho motivi per alterare, aggiungere o cambiare quel poco che conosco. Posso affermarlo, in parte provarlo e il resto lo lascio ad altri. La mia comprensione non può essere superiore al comprendere d'altri ... e ne tu e nemmeno io, siamo arrivati velocemente dove ci troviamo ... ricordi? Dai il tempo necessario e la risposta esatta arriva ...

Cerea nèe.

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MessaggioTitolo: Re: Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne   Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 EmptyGio 2 Giu 2016 - 12:08

Sesso sacro

Quante volte la cultura e la religione ci hanno portato a ragionare sul sesso in termini di qualcosa di vietato, impuro, indecoroso, osceno, sconcio... tutti sinonimi di “sporco”. Ma come possiamo quindi combinare la pratica sessuale con la pratica spirituale? Cosa c’entra l’energia con il sesso? Proviamo a dare una spiegazione. La pratica sessuale è generatrice di energie che nulla hanno a che vedere con l’impuro e l’osceno, tutt’altro, l’energia sessuale generata a livello del Sex Chakra e rilasciata al momento dell’attività sessuale è definita nelle pratiche tantriche come “nutrimento per il cervello”, infatti le scuole spirituali più serie insegnano agli allievi tecniche di sublimazione di questa energia dai chakra inferiori a quelli superiori.
Il sesso castigato dalla chiesa medievale, acquisisce quindi connotazioni diverse, non solo una pratica riproduttiva, non solo culmine di espressione dell’amore ma anche momento fondamentale di scambio e fusione delle energie tra amanti consapevoli del proprio corpo energetico; infatti le energie sessuali salendo verso il cervello, quando passano dal Chakra Cardiaco si trasformano in energie di tenerezza e gentilezza, poi passando dal Chakra della Gola si trasformano in creatività, e passando dal Chakra Ajna in volontà e logica fino ad arrivare al Chakra della Corona dove si manifesta l’amore universale. È proprio questo l’indicazione inviata a tutti voi: siate più consapevoli di tutto il vostro essere durante l’atto sessuale per ricevere in cambio dall’universo e dal vostro partner energie di reciproca condivisione e pienezza, lo scambio e la fusione diverranno così totali!
Anticamente, il sesso era considerato una vera e propria liturgia, a dire un mistico atto sacramentale (ierogamia) che permetteva ad entrambi i partner di trascendere i propri sensi comuni per entrare in una nuova dimensione spirituale. Essenzialmente si trattava di un rito di passaggio e di trasformazione interiore: di qui la ierodulia, la serva-amante, veniva chiamata pertanto «Grande Prostituta» (assumendo l'epiteto della dea al cui servizio era addetta), ed eseguiva ogni volta un particolare atto sessuale di coitus reservatus, un intenso e prolungato orgasmo di tutto il corpo senza emissione di fluido seminale, il quale avrebbe condotto l'uomo all'horasis, l'illuminazione spirituale o Sophia, che equivaleva in sostanza ad una forma suprema del rinnovamento interiore raggiunta attraverso la sublime esperienza erotica del Femminile (in India questa speciale tecnica sessuale è conosciuta dalla dottrina tantrica come maithuna, un raffinato procedimento di sensi che permette all'uomo di assimilare appunto dentro di sé l'innata sapienza magica della donna).«L'atto sessuale tra un uomo e la sacerdotessa era il mezzo per ricevere la gnosi, per fare esperienza del divino. Il corpo della sacerdotessa diventava, in modo impensabile per il mondo occidentale contemporaneo, letteralmente e metaforicamente una via per entrare in rapporto con gli dei. Per i pagani, infatti, le donne erano naturalmente in contatto con il divino, mentre l'uomo, da solo, non poteva raggiungere questo obiettivo». E commentando nella sua raffinata prosa d'antan uno studio sulla sessualità sacra assira, Julius Evola precisa:
Erano queste giovani (sacerdotesse) che avevano, anche, il nome di «vergini» (parthénoi ierai), di «pure», di «sante» - qadishtu, mugig, zêrmasîtu: si pensava che incarnassero, in un certo modo, la dea, che fossero le «portatrici» della dea, da cui traevano, nella loro specifica funzione erotica, il nome - ishtaritu. L'atto sessuale assolveva così per un lato la funzione generale propria ai sacrifici evocatori o ravvivatori di presenze divine, dall'altro aveva una funzione strutturalmente identica a quella della partecipazione eucaristica: era lo strumento per la partecipazione dell'uomo al sacrum, in questo caso portato e amministrato dalla donna.
Si noti che alle ierodulie era solito attribuirsi gli epiteti di «Vergine Santa» o «Grande Prostituta», titoli che in ogni caso nel paganesimo matriarcale si riferivano comunemente ad una sacra sacerdotessa depositaria dell'oscuro segreto femminile relativo alla gnosi magica del divino, essendo costei l'incarnazione terrena della Dea sotto la cui benedizione amministrava nei templi il culto religioso: di fatto, lo stesso termine harlot che nell'inglese letterario odierno designa una prostituta, trae origine, attraverso il francese medievale, proprio dalla parola greca "ierodulia" (lett. Serva Sacra). Ora, tra le incombenze liturgiche delle Sante Vergini o ierodulie, le serve sacre del tempio, c'erano i doveri di somministrare la grazia celeste della Dea, di far guarire dalle malattie attraverso lo sputo medicinale e le secrezioni della vagina, di profetizzare, di eseguire le sacre danze in onore della divinità nonché di intonare le lamentazioni funebri e di diventare «Spose» del dio-sacerdote nei riti prestabiliti del matrimonio sacro. L'appellativo Vergine Santa non stava però ad indicare verginità fisica in senso stretto, ma piuttosto acquisiva il significato di «ragazza nubile»: pertanto le ierodulie erano sia vergini in quanto non vincolate da alcun legame matrimoniale, e sia sante perché manifestavano pubblicamente la funzione sacerdotale, essendo la rappresentazione terrena delle varie dee nei cui confronti amministravano il culto religioso, basato sulla sessualità sacra. Sicché, qualora fosse stato generato un figlio, per logica a costui si conferiva un epiteto che allora non poteva dar luogo ad equivoci, ove nel caso particolare dei Semiti suonava come bathur e per i Greci parthenioi, cioè il «nato da vergine». Sia chiaro che lo stesso termine che in lingua latina esprimeva una ragazza illibata non era virgo bensì virgo intacta: il primo vocabolo veniva riferito comunemente ad una giovane nubile, ovvero non ancora sposata, mentre l'altra voce connotava decisamente la mancanza di esperienza sessuale.
Il termine puteus si accosta all'idea di vagina, grembo, utero, ovvero ai concetti di ricezione e di contenimento. Non a caso la parola italiana "cunicolo", buco o passaggio stretto, deriva dal latino cunnus, vagina. In ogni caso la radice cun proviene dalla Grande Dea orientale Cunti o Kunda, la yoni dell'Universo, divinità "cunni-potente", che detiene cioè la magica vagina della nascita.
Originalmente in 21 parti, esso ci è pervenuto in redazione incompleta e tarda (III-VII d.C.), scritto in iranico antico (avestico) e in lingua pahlavi. Ancora oggi rappresenta la "Bibbia" dei Parsi.
Anche il termine ebraico hor (affine all'etimo delle Horae greche, le sacerdotesse di Afrodite) valeva come sinonimo sia di buco (o pozzo) sia di sacra prostituta e della dea che serviva, la cui yoni, cioè la vagina, era rappresentata metaforicamente da un pozzo o da una vasca d'acqua situata al centro del tempio.
Il Tantra è un'antichissima dottrina incentrata sulla yoni, la venerazione sessuale del principio femminile, che si dice sia stata elaborata migliaia di anni fa in India da una setta segreta chiamata Vratyas, composta di sole donne (a ben vedere una sorta di ierodulie in grado di partecipare in congiunzione col loro principio opposto, il linga, dell'armonia universale.
Lynn Picknett e Clive Prince, La Rivelazione dei Templari, anche Nancy Qualls-Corbett, The Sacred Prostitute, ne citano (la prostituta sacra come mediatrice tra il divino e l'umano).
Un vecchio proverbio sufi recita: "La cura è nella vagina della donna". L'idea invece che lo sputo sia salutare per guarire dalle malattie affiora persino nel Nuovo Testamento, come per esempio nel passo di Marco 8,23 dove Gesù pone la saliva sugli occhi del cieco di Betsàida per ridargli la vista. Tale intervento curativo appartiene alla tradizione medicinale matriarcale: Barbara G. Walker, ricorda che in una tavoletta d'argilla proveniente dall'antica Ninive si sostiene che le malattie oftalmiche possono essere curate con latte misto allo sputo di una prostituta sacra.

Il termine ebraico zonah sta ad indicare sia una prostituta sia una profetessa. "Sperare nella Provvidenza", cioè nell'assistenza benevola di Dio, significa in realtà affidarsi alla magia divinatoria e profetica del femminile. In latino provideo vuol dire "prevedere", per cui la Provvidenza è personificazione delle capacità mantiche del Femminile, come appunto le antiche matriarche che erano in grado di disporre dei beni agricoli necessari alla comunità prevedendo i movimenti degli astri ed i repentini cambi climatici di stagione. "Gli antichi Germani ritenevano che le donne avessero in sé qualcosa di sacro, e a loro si rivolgevano per i vaticini. E queste donne consacrate, si dice, osservavano i fiumi turbinosi, ascoltando il mormorio o il mugghiare delle acque e, da ciò che vedevano e sentivano, traevano gli auspici. Sotto il regno di Vespasiano, per esempio, una certa Veleda, della tribù dei Brutteri, era da tutti considerata una dea e, come tale, regnava sul suo popolo, e il suo dominio era ovunque riconosciuto.
I portoghesi tradussero il termine devadâsi, che si incontra già in Buddhagosa, autore buddista del V secolo d.C., con bajadère (ballerine), le danzatrici sacre dei templi indiani. Il concetto si ritrova anche nel Vecchio Testamento [Deuteronomio23,18]".
È proprio la consapevolezza della sua sacralità che ha portato a secoli e secoli di avversione e distorsione. Relegato al rango delle pulsioni del basso corporeo, il sesso sacro è in realtà la via d’accesso all’infinita essenza divina, che è in noi e fuori di noi, rappresentando l’unione profonda di due creature che si fondono perdendo i confini dei singoli corpi per divenire la stessa e unica entità.


Né separazione né confine, ma un meraviglioso Uno fatto di “carne che si fa spirito”.


Depositarie di conoscenze ancestrali, le Fiamme Gemelle, attraverso la sacralità dello scambio, alimentano il loro fuoco sacro che, inondando i chakra di ulteriore nuovo fermento, concede loro la visione sempre più chiara della rispettiva missione sulla terra permettendo altresì al processo di purificazione di continuare il proprio lavoro interiore.
Nel profondo stato alterato di coscienza c’è la rivelazione dell’identità umana, decodificata passo dopo passo dall’entità sacra che si è andata creando. L’immersione in un piano vibrazionale differente annulla lo spazio e il tempo proiettando la coppia sacra in un non-spazio non definito fatto di pura energia tangibile, che dona calore e nutrimento interiore. Nella visione dei colori più intensi dell’anima, all’unisono le due casse di risonanza accolgono i doni del divino che penetrano al loro interno attraverso tutti i punti energetici completamente aperti, entrando a far parte di un flusso-vortice che proietta al di là dell’inverosimile.
Il profondo stato meditativo in cui si giunge porta ad un estraniamento dal corpo, un distacco momentaneo che esalta solo ed esclusivamente lo spirito governando i moti del cuore unico delle Fiamme: esse si perdono in una ritualità sconosciuta appartenente ad una sorta di danza mistica, rivelatrice di profondità sconosciute alla realtà ordinariamente vissuta. Il legame alla Coscienza Cosmica si rivela in opere e parole appartenenti ad un linguaggio universale che parte dal cuore dell’Universo-Cosmo, Padre e Madre, Pensiero Vivente e arriva velocemente al cuore unico della coppia sacra che in questo modo cresce sempre più nella sua consapevolezza e nella sua sacralità abbandonandosi alla Coscienza che li governa totalmente.
L’energia maschile e l’energia femminile ritrovano il loro perfetto equilibrio nell’annullamento della loro opposizione, creando quell’unità che schiude all’armonia celeste: i due esseri si liberano così dalla scorza bestiale divenendo quel Microcosmo fatto ad immagine e somiglianza del Macrocosmo.
Non più esseri umani ordinari, ma in evoluzione! Esseri umani che hanno accolto la chiamata dell’energia creatrice in loro, la Shakti, scintilla della Matrix Divina, l’energia creatrice cosmica, aprendo le porte alla metamorfosi.
L’evoluzione dell’umanità è nella coppia! Il segreto è nel riequilibrare il maschile e il femminile fondamento della Legge dell’Universo, della Legge Divina del vero Sistema di vita! Tutto funziona secondo tale principio. Tutto funziona perfettamente se c’è tale equilibrio. La gioia, la pace, la serenità, la felicità, l’amore sono il risultato immediato di tale riequilibrio. La Liberazione!

Eliminare una di queste due energie dal sistema di vita significa mortificarlo, disequilibrarlo, volere che si continui a brancolare nel buio, nel torbido, allontanandoci dalla Verità.
Conservarci in uno stato involuto, questo lo scopo. Non consentire il superamento dello stato “bestiale”, questo il disegno. Il tutto per tenerci lontani dalla Luce, fonte di amore e verità.
Ecco l’importanza della Consapevolezza delle Fiamme data loro dalla Conoscenza acquisita che genera sempre più luce in loro e intorno a loro.
L’amore attraverso la sua forza porta alla verità di ciò che siamo: esseri in evoluzione, proiettati al raggiungimento dell’essenza che è in noi da sempre.


«Ascolta Tommaso. Dio è coppia: Sposa e Sposo. Tutto quello che è vivente è coppia. L’uomo credette Uno ciò che era soltanto a metà. Vide in Dio il Padre e rifiutò la Madre. Questo è l’errore diabolico. La vita fu spezzata in due parti, il Bene e il Male. Una metà dell’infinito Bene fu creduta Male. Così anche l’uomo fu spezzato: si vergognò di una parte dei suoi pensieri e li nascose. Ecco Tommaso, come fu perduto il Regno. Era il Regno della felicità, ma l’uomo non ne fu degno, perché amò il dolore e respinse la Saggezza. Da allora la Sposa soffre, lontana dallo Sposo, e il Regno è vuoto. Hai capito perché è avvenuto questo?»
«Sì mio dolce maestro. Perché, prima, eravamo uno e poi siamo divenuti due».
«E ora che siete due, cosa dovete fare? Cosa dovete fare?»
«Dobbiamo farci uno nello spirito, ricostruendo con te, che sei Amore, la perfetta Trinità, perché tu sei nel cuore delle coppie che sono nel Tutto».

È proprio questa la chiave: riscoprire e coltivare la sacralità dell’unione, scardinare anni di avversioni e incrostazioni fasulle e riscoprire la verità dell’essenza! Il sesso sacro è elevazione spirituale e comunione divina!
L'atto sessuale é un cerimoniale sacro all'interno del quale le anime si congiungono, ma non solo, anche i corpi mentali, emotivi e fisici dei due partners entrano in uno spazio di comunanza e risonanza profonda. Di due energie se ne forma una terza che é il connubio dell'energia di entrambi e questa energia di per sé ha già la natura di un vero e proprio concepimento.
L'energia sessuale, per ciò che é e per come la usate, può contribuire a ripristinare tutto ciò che é sacro e carente nella vostra vita.


Il modo in cui esprimete la vostra sessualità fa parte dell'apprendimento su come gestire il vostro computer biologico: a che velocità andare e con cosa alimentarlo.
L'esperienza orgasmica vi collega con il vostro spirito, riorganizzando e rivitalizzando le vostre cellule.
Il sesso é come un propulsore che unito all'intenzione cosciente, può elevarvi verso aspetti della realtà capaci di arricchire la vostra vita.
Se il Sesso fosse considerato un atto Sacro, il vostro mondo non sarebbe immerso nel caos in cui si trova.
La polarità maschile/femminile che si attiva nell'unione sessuale può liberare quella bellissima e potente energia che si trova alla base della spina dorsale e che, se fatta salire fino alla cima del capo, porta il risveglio dei centri energetici assopiti.
Non solo: è possibile entrare in stati di coscienza espansi che portano oltre alla piccola percezione del proprio ego, e possono manifestarsi grandi intuizioni di consapevolezza che aprono porte sulla libertà del Sé.

L’intera sottrazione di queste conoscenze sono solo una parte dei crimini commessi a danno dell’umanità negli ultimi duemila anni per mani sacerdotali che hanno cancellato il risveglio spontaneo dell’energia seppellita dentro di noi. La paura del clero ha reso diabolica e aguzzina una chiesa avida di potere esercitato sulle masse private del congiungimento con l’Universo di cui siamo parte integrante come energia cosmica.

..... prendiamo atto che il sesso oggi è diventato una scopata ... dovuta a un piano malvagio sostenuto dalla pubblica ignoranza ......

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Ultima modifica di Sven Hassel il Mer 3 Ago 2016 - 16:58 - modificato 1 volta.
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MessaggioTitolo: Re: Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne   Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 EmptyGio 2 Giu 2016 - 18:32

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.chi cercano nella facilità la parola incontrano difficoltà con i simboli.

Una brevissima descrizione sul modo di comunicare attraverso la pittura l'arte di diffondere massaggi criptati per coloro che li sapevano decifrare. Le Corporazioni dei Pittori associati all'Ordine ........ che li poneva sotto protezione, reclutate dalla signoria e dal clero, eseguivano importanti dipinti ordinati dalla chiesa soprattutto per impressionare e suggestionare le masse popolari imprimendo messaggi visivi oltre la catechizzazione verbale.

... il dipinto espone l'Ultima Cena "leonardesca" ovvero il capovolgimento sulla classica immagine circolare dipinta per secoli prima che il maestro Da Vinci con la sua opera ispiratrice trascinasse l'intera corrente pittorica sulla tavola lineare. Leonardo Gran Maestro masson a capo della Loggia fiorentina, personaggio temuto e riverito dalle signorie per la sua intelligenza, mista alla fama di stregone, alchimista, guaritore, istrione e giocoliere, arti che usava in prevalenza sull'ignoranza altrui, non finì nelle mani dell'Inquisizione soltanto perché la stessa lo temeva. Un dipinto non poteva diventare solo un'allegoria colorata, ricca di personaggi senza che in esso non vi fossero inseriti simboli sconosciuti ai più e indelebili nel tempo ...

Il Codice Da Vinci con l'Ultima Cena, dopo che Dan Brown ha sollevato l'attenzione mondiale sulla figura femminile accanto a Gesù, la mostra supina adagiata, il braccio alzato di Gesù la difende da Pietro-Paolo che ha mani giunte supplica. La tavola imbandita non corrisponde alle usanze orientali dove si cenava in terra e si portava il cibo alla bocca con le mani. Troviamo Giuda che nasconde i trenta denari. La brocca e un mantello in oro. La brocca è il simbolo della continuità della stirpe e il colore d'oro la ricchezza, il benessere. Il dipinto pare dire poco ma solo in apparenza e non si doveva scoprire nessun messaggio con facilità. I sacerdoti non sospettarono che la Corporazione dei Pittori osasse tramare impunemente contro la chiesa romana.

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... sotto si vede il dipinto cambiare completamente sia pure mantenere un passaggio dal passato al tempo in cui fu eseguito moderato. L'autore l'ha reso "circolare" con i personaggi attorno al tavolo quadrato (quadro e cerchio sono figure geometriche) dove la figura femminile è prostrata allontanata da Pietro, con il braccio di Gesù proteso che la divide dalla chiesa. Il gruppo riunito è impegnato in una discussione scomposta, il disaccordo è evidente qualunque sia l'argomento. Non sfugga sull'osservazione l'animale in basso a sinistra.

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... si arriva al simbolismo del colore. Alla pari della parola, e l'immagine, il colore entra nella comunicazione portando un contributo messaggistico importante. I colori su quest'opera rappresentano gli umori dei presenti, Gesù porta un manto blu dello stesso colore della figura a sinistra. Un suo alleato, uno che condivide il maestro senza opporsi. La Maddalena è riversa sul mante verde, sono tre le figure con il verde e una lo mostra sbiadito, molto meno intenso, nel dubbio. Pietro veste di marrone e sono due le figure che portano addosso lo stesso colore "sono in alleanza" seppur non aperta tra di loro. Anche l'azzurro alla destra si avvicina ma non completamente a Gesù. L'autore ha inteso dipingere la differenza d'idee, le contraddizioni nell'interno del dibattito. Pietro brandisce il coltellaccio (simbolo del braccio armato della chiesa) sul dipinto eseguito oltre millecinquecento anni dopo i fatti riportati sulle cronache evangelistiche, dove la chiesa stessa rappresentata da Pietro si rivoltava contro Gesù "alcuni potrebbero dire: contro il cristianesimo) e ci starebbe essendo lo stesso compromesso. Cambiano le intensità delle tonalità rosse, e il braccio di Gesù con lo sguardo fisso, si protrae indicando la testa di agnello (simbolo del Battista) e ai piedi dalal tavola una cane raggomitolato e un gatto che scruta non dovrebbero essere presenti ai banchetti. La brocca e il bacile dorato. Da notare i piedi accanto dove l'autore diversifica le dimensioni riducendo gli arti della donna.

... la domanda più ascoltata sulle mie indagini è sempre stata la stessa: dove hai trovato i dati? Non certo in un batter di ciglia ma in decenni di studio ...

Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 10mkcj8

... si entra in uno scenario differente, le Nozze di Cana. Sulla destra compare l'animale, l'autore firma così l'inganno, cioè: chi si sposa veramente in quelle nozze? L'allegra compagnia discute animatamente sul miracolo dell'acqua trasformata in vino? Gesù stringe la donna accanto con una abbraccio. Il colo della chiesa "il marrone" è il più evidenziato, la chiesa non gradisce le Nozze di Cana inserite nel Nuovo Testamento?

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... la natività di Maria, figlia di Anna moglie di Gioacchino della stirpe reale di Giuda, ricco e benestante cittadino di Gerusalemme. La scena mostra l'ambiente sontuoso, un grande camino, una culla pronta, brocca dorata e grosso bacile di rame, abiti con stoffe drappeggiate. Anna sulla destra assistita dalle serve con la nutrice accanto che allatta. In primo piano la figura stringe il vassoio e porta i colori della casa di Anna, il blu azzurro e l'oro. L'autore lo firma con l'animale che rivolge altrove lo sguardo. Rifiuta l'immagine.

Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 9pyzp5

... l'opera è retrograda di secoli, la pittura è bizantina importata dalle terre di Palestina. Risale al 1300 in cui si era persa l'antica arte decoratrice romana, la chiesa aveva soppresso qualsiasi forma d'espressione castrando ogni libertà di pensiero che non fosse il suo e il suo fallimento portò la Sacra Inquisizione. Si ritrova nel dipinto la camera da letto signorile di Anna, begli arredi, colonnine, pavimento ricercato, Maria nel grembo del giallo oro, il bacile accanto e un altro riceve l'acqua dalla brocca, il parto ha dato la continuità alla casata di Gioacchino ...

Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 97jnfc

... in questo dipinto si entra nell'ambiguità. La figura centrale a sinistra è la Maddalena dai lunghi capelli rossi arricciati, con in bambino anch'esso dai capelli rossi. Accanto una figura che in tal caso sarebbe la madre di Gesù. La natività raffigurata prenderebbe un'altra piega ben diversa dalla natività di Maria. La figura della Maddalena, sacerdotessa massima essena di Qunram è affiancata allo studio, in basso a sinistra un ragazzetto porta il simbolo templare e guarda un libro "aperto" altri giovincelli sfogliano libri. I quattro personaggi sullo sfondo sembrano studiosi e il terzo ha nella mano un libro. La Maddalena in tutti i ritratti è raffigurata con un libro aperto, il codice indica, che questa figura indagata, conduce alla verità. Però ..............

Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 Iwqf5h

... mostrato il trittico per intero lo sconcerto aumenta. Sulla sinistra il clero si rivolge agli angeli "asini volanti" in preda alla disperazione e l'autore pone l'animale avvertendo il falso. Nella icona di destra Anna è sul letto partoriente, la rappresentazione della natività di sua figlia si perde in altri significati ... la bellezza di questi dipinti stupiva la chiesa ottusa incapace di capire la diffusione di messaggi codificati ai posteri da lei stessa custoditi. Una beffa che solo un Ordine sovrano poteva, con l'aiuto della Congregazione dei Pittori. portare avanti nei secoli sotto gli occhi ottusi della chiesa del Sacro Romano Impero. Le Corporazioni istituite da Bernard de Clairvaux di Cluny, resistettero tenacemente unite e per l'utilità di queste associazioni nessuna signoria e neppure la chiesa poteva rinunciare ai loro servigi. Corporazioni di cacciatori, macelli, allevatori, taglia pietre, cavatori, scalpellini, vetrai, taglia boschi, falegnami, fabbri e minatori, maniscalchi, armaioli, etc. Furono i precursori dell'economia che sollevò l'Europa reduce della disfatta nel medio oriente crociniano. Il templarismo osteggiato dalla chiesa e per mano di Filippo il Bello messo a tacere "dormiente" ebbe la missione di continuare in ombra "nascosto" il suo potere esteso ...

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... postumo bizantino, lo stile del dipinto si mostra con l'architettura signorile, tendaggi, colonne, la nascitura adagiata nel grembo dorato (si vede nelle epoche successive la costante sui temi precedenti) ripetuti con ordine. Non manca il bacile e due animali sul dipinto indicano il falso messaggio svelato ... appare il coltello. Maria nasce principessa nella casata reale di Giuda ...

Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 Zumiyp

.fate i bravi, lo Sven è fuori per il weekend ma vi tiene d'occhio con il portatile.

lol!

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MessaggioTitolo: Re: Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne   Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 EmptyGio 2 Giu 2016 - 22:08

Chapeaux Dante......chapeaux Idea Idea Idea
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Sven Hassel

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MessaggioTitolo: Re: Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne   Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 EmptyMar 7 Giu 2016 - 6:52

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L'atto sessuale tra un uomo e la sacerdotessa era il mezzo per ricevere la gnosi, per fare esperienza del divino. Il corpo della sacerdotessa diventava, in modo impensabile per il mondo occidentale contemporaneo, letteralmente e metaforicamente una via per entrare in rapporto con gli dei. Per i pagani, infatti, le donne erano naturalmente in contatto con il divino, mentre l'uomo, da solo, non poteva raggiungere questo obiettivo.

E questo passo da solo sarebbe bastato per la mentalità giudea , idem per la musulmana di ora , a mettere la donna dietro la porta buttando la chiave . Senza passare sopra al fenomeno degli omicidi che da anni gli uomini compiono sulle donne . Non so dove ti hanno portato le tue ricerche e da quello che ho letto penso molto ma molto lontano dalla nostra ignoranza . Notti bianche , un presidente non eletto , un gesuita in vaticano , gli esodati , il pomodoro cinese , il Chianti rumeno , il cellulare cinese , le donne meno donne , gli uomini smidollati , caro te ci troviamo nel mezzo di un’invasione senza precedenti e anche quel poco che la storia ha conservato sarà spazzato via .

Scolta ammia … voglio essere meno pessimista sulla storia spazzata via e realista sull’ignoranza piombata addosso alle ultime generazioni, perse completamente nel superficialismo assunto dentro il principio insindacabile del sentito dire. Con chi mi trovo in discussioni, ascolto soltanto l’informazione del giorno prima, dove, con non più di venti parole risponde al cellulare, manda messaggi e diventa più stupido di una capra. Per lo studio sul Sesso Sacro, senza la cultura estera priva di pregiudizi e forte di responsabilità sul futuro umano, è stato un argomento tosto di difficile indagine e di assunzione. I confronti unificati li ho avuti da fonte indiana, cinese, africana e maya. Egiziani, sumeri e persiani sul deismo conducono molto indietro e oltre il comprensibile accettabile, senza perdere i lumi del ragionevole dubbio. Il buono delle indagini è che se pure del tutto improbabile la probabilità che arriviamo da “loro” convince al cento per cento …

La mi parte l’ho fatta e la tua anche e il mondo gira.

lol! lol! lol!

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MessaggioTitolo: Re: Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne   Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 EmptyMar 7 Giu 2016 - 6:54

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A questo punto e credo per concludere la personale dissertazione, su presunte verità e presunte menzogne, il personaggio in discussione diventerebbe la Maddalena, di Magdala un villaggio sulle rive del lago di Tiberaide. Non certo persona comune se viene inserita nella potente Comunità Sacerdotale di Qumran sul Mar Morto, la stessa località in cui sono stati ritrovati i rotoli di rame e da dove uscirà con il massimo della carica di Gran Sacerdotessa Nera.

... ogni riferimento alle madonne nere spacciate dalla chiesa nel tentativo di farla passare per Maria, in realtà le testimonianze sono riferite alla Maddalena ...

..... con la figlia Sarah

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... patrona dei Gitani a Saint Marie de la Mer in Camargue "detta l'egiziaca per la pelle scura"

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La presenza di questa figura femminile e il messaggio che porta con la sua presenza accanto a Gesù diventa inquietante per due motivi: la donna è un essere colpevole alla quale si attribuisce il peccato mortale "risibile solo scrivendolo" e secondo accanto a Gesù ne oscurerebbe l'immagine fittizia e contorta data dalla chiesa. Indagare sulle persone fisiche e non su asini volanti, si arriva a scoprire verità negate e queste sbugiardano i castelli di menzogne costruite. Distruggere e smentire la sua figura fu per la chiesa una battaglia persa in partenza.

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... dove si evidenziano enormi sforzi istituzionali, si nasconde una bugia. La verità non ha bisogno d'essere sostenuta in alcun modo, si regge da se ...

In tutti i modi la sua immagine fu elemento di pregiudizio e rappresentata dai pittori come una figura di malaffare, discinta se non completamente nuda, in un periodo in cui la nudità ritenuta oscena, la chiesa la condannava accusando la donna d'essere il demonio personificato. Dare in pasto all'arte la femminilità da rendere oscena, fu per i pittori la possibilità di esibire la nudità della donna nei dipinti con l'autorizzazione della chiesa e la morbosità castrata del tempo ne fece "l'amor peccatum" dannando migliaia di uomini innamorati del mito.

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... i dipinti risvegliarono nelle donne la femminilità repressa, castigata dal clero e la Maddalena "prostituta" diventò fonte di lussuria ma anche liberazione dei sensi. Pittori abilissimi pur seguendo le commesse ricevute riuscivano con abilità nel mostrare i messaggi che questa donna portò un millennio prima dei dipinti eseguiti, la chiesa non fece altro che rendere figurato un mito in periodo in cui le immagini davano a chiunque più di mille parole ... con la pittura crebbe la conoscenza popolare e la signoria non restò in disparte chiamando a se i migliori talenti dell'epoca ...

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Mille anni per denigrare una principessa, osteggiare la sacerdotessa per renderla una meretrice immonda cancellati dall'immagine nuda di una donna. La beffa ancora per mano dell'arte ridiede credito e splendore soprattutto alla donna, la Maddalena suscitò passioni fra gli uomini e riscatto fra le donne contro una chiesa che le voleva streghe. Sicuramente centinaia e centinaia di innocenti donne furono condannate dall'Inquisizione soltanto per la loro bellezza.

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... esistono dipinti controversi in cui si accompagna la figura con altri simboli chiesti dalla chiesa trasversale che stupida non fu e cercò di confondere il messaggio originale troppo tardi perché ormai il popolo aveva recepito nei dipinti quel che desiderava per se. Attorno alla figura si trova un'ampolla, anfora o calice (indicano il grembo) il simbolo di madre. Il teschio che accompagna sempre la Maddalena è il simbolo della vita oltre la morte, ella portò in Occidente la trascendenza orientale dando la speranza infinita. Pochi sanno che la bibbia ebraica conteneva un lungo trattato sull'immortalità che fu cancellato e la sacerdotessa di Qunram ne svelò il contenuto al clero provenzale a da questo nacque la corrente di fede Catara diffondendosi in tutta l'Occitania da Barcellona alla Romania occupando una larga fascia di sapere, che divise maggiormente il paulicesimo e compromettette in seno alla chiesa cattolica quell'unione che non saldò mai gli animi ...

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Maddalena in oro e alcuni si chiederanno, se fu avversa alla chiesa, perché la fecero santa? L'ipocrisia ecclesiastica sconfina nell'ingannare pure se stessa. Tommaso D'Aquino fu il peggior avversario della chiesa, morì e la chiesa lo elesse alla santità. Costantino il Grande principe della chiesa di Nicea "considerato papa" fu un pagano convinto nella sua fede, altro santo. La chiesa non poteva rinunciare a personaggi avversi poiché questi avevano in vita ottenuto dei seguiti importanti, pensiamo a Frà Dolcino con il movimento dolciniano sulle nostre Alpi piemontesi, screditarne l'intenzione e muovere scomunica e peggio condannarlo a morte, annichiliva chiunque ne avesse condiviso la passione. Credete che padre Pio da Pietrelcina, a San Giovanni Rotondo apprezzi la sceneggiata orchestrata per ricavarne ricchissimi profitti?

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... la Maddalena in grotta nel massiccio della Sainte Baume in Provenza, la leggenda riporta che si ritirò e lì stette per trent'anni morendo fra le braccia di Eleazaro "San Maximin" il Massimo, conosciuto come Lazzaro. Le antiche divinità dimoravano antri oscuri, Iside abitava una grotta, idem per la Ishtar babilonese, Inanna dea sumera, Afrodite greca, incarnano il mito della Maddalena e queste divinità aborrite da una religione monoteista beota che aveva eletto un solo dio, non poteva tollerare nessuna "resurrezione" che portasse nuovamente la figura femminile al di sopra del maschilismo imperante ...

Figure e sculture presenti nell'epoca ispirarono gli autori traendo dalle mitologie l'immagine stessa della Maddalena invisa dal clero che pensò "spogliata" di renderla lasciva.

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Afrodite ispirò la Venere del Botticelli nella sua Primavera.

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... e sicuramente i dipinti sulla Maddalena

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Visitai il posto una ventina di anni fa, strumentalizzato per averne fatto un santuario, e duemila anni prima le grotte del Baume erano rifugi per pastori, ladri e fuggitivi dall'oppressione romana. Dubito, che la Maddalena accolta dalle signorie provenzali abbia solo sentito parlare delle grotte del massiccio. La Francia è piatta e la più alta cima sfiora i cinquecento metri in altezza, il massiccio non arriva a cento. Il Baume si trova nelle vicinanze della cittadina di San Maximin, luogo ideale per dimorare la leggendaria Mig-Dal.

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MessaggioTitolo: Re: Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne   Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 EmptyMar 7 Giu 2016 - 6:59

Sulla tua lettura si conferma l’avversione contro la donna e lo scopo è dividerla dall’uomo che anche se attratto la respinge insomma i due si cercano per non incontrarsi e se non ci fosse il processo della continuazione della razza umana la natalità sarebbe ridotta al minimo. Le dottrine mondiali hanno tutte isolato la donna come la causa dei mali dell’uomo e che questo stato di cose cambi non lo vedo possibile. Ho letto la tua pubblicazione più volte molto interessante quanto lontana dal comune comprenderla nella sua profondità per una mentalità degradata e compromessa come la nostra. Riabilitare la concezione dell’equilibrio sessuale porterebbe la scomparsa sulla credenza religiosa e la caduta della fede umana con ripercussioni tragiche. Che mi dici in merito?

… tempo un paio di generazioni e il ripristino del potere Femminino sulle donne, e buona parte dell’umanità corrotta dalla fede ingannatrice ritroverebbe la dimensione universale originale per una svolta sociale completamente innovativa. Liberare energie trattenute significa spezzare le catene del passato per un futuro radioso da scoprire per i due sessi liberati dalla schiavitù della divisione criminale perpetrata per secoli. Qualcosa oltre la strumentalizzazione religiosa deve avere colpito le società maggiormente progredite subito dopo lo scioglimento dei ghiacci e l’umanità forze troppo traumatizzata da millenni in condizioni proibitivi ha preferito seguire la legge del branco comandata dal più forte. Niente di strano se per tutta l’epoca glaciale la sopravvivenza fu consentita in piccoli gruppi dominati dai più forti. La genetica umana trasmette il raffreddore attraverso il DNA e non credo ignori periodi lunghissimi in cui l’uomo è stato esposto a indicibili prove, la sua ripresa può essere stata “guidata” dal modello ereditato e da questo sarebbe cambiato soltanto il modello d’adattamento. Chi ne hanno approfittato lo lascio immaginare … così ti rimando a questo:

<<Il misticismo costruito sulla presunta verginità di Maria, scaturito dalle elucubrazioni fatte da quelli che si faranno chiamare i Padri della Chiesa Cristiana (meglio Cattolica) altro non si tratta di una regola che prevedeva dopo una gravidanza, il naturale ritorno per diventare nuovamente una Almah, vale a dire una donna nuovamente pronta per una possibile inseminazione, il termine vergine usato in Occidente, non ha nessun legame in Oriente, specialmente per gli ebrei discesi da una cultura secolare in cui la donna diventa soltanto il mezzo per ripopolare la specie ritenuta la preferita e prescelta dal Dio d’Israele. La donna dopo aver figliato, ritorna com’era prima e questo fatto semplice per tutti è stato per i Padri della Chiesa, oggetto di enormi quantità di elaborazioni pseudo divine, con il solo scopo di dimostrare che Dio può tutto e persino scendere sulla Terra come uomo in mezzo agli uomini.>>


lol! lol! lol!

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MessaggioTitolo: Re: Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne   Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 EmptyMar 7 Giu 2016 - 7:10

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Cioè fammi capire?????

Il misticismo costruito sulla presunta verginità di Maria, scaturito dalle elucubrazioni fatte da quelli che si faranno chiamare i Padri della Chiesa Cristiana (meglio Cattolica) altro non si tratta di una regola che prevedeva dopo una gravidanza, il naturale ritorno per diventare nuovamente una Almah, vale a dire una donna nuovamente pronta per una possibile inseminazione, il termine vergine usato in Occidente, non ha nessun legame in Oriente, specialmente per gli ebrei discesi da una cultura secolare in cui la donna diventa soltanto il mezzo per ripopolare la specie ritenuta la preferita e prescelta dal Dio d’Israele. La donna dopo aver figliato, ritorna com’era prima e questo fatto semplice per tutti è stato per i Padri della Chiesa, oggetto di enormi quantità di elaborazioni pseudo divine, con il solo scopo di dimostrare che Dio può tutto e persino scendere sulla Terra come uomo in mezzo agli uomini.


Di questa spiegazione ne hanno fatto tutta una caricatura sull'annunciazione e lo Spirito Santo? Ma s'erano bevuti tutta la cantina.

... la nostra cultura e intendo la contemporanea, è più lontana di quella antica per accettare in chiave "moderna" qualcosa che è stato sostenuto per millenni ... ribaltarlo, forse, significherebbe l'inizio di crepe in un palinsesto di dubbi ...

La beata ignoranza per qualcuno rende più della verità e di fronte al profitto gli sforzi per sostenere le menzogne si vedono a occhi spalancati.

Ciao nèe

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MessaggioTitolo: Re: Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne   Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 EmptyMar 7 Giu 2016 - 18:29

Sven allora il Gral sarebbe lo stesso simbolo dell'anfora accanto alla Maddalena , cioè il significato del grembo materno . Il sang real in francese chiarisce l'equivoco e la coppa con il sangue raccolto è la metafora tramandata sulla stirpe di Davide , o mi sbaglio ?

... questo è il simbolo runico, la femmina sopra al maschio

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... e questo l'adulterazione cattolica

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... che poi unendo i triangoli diventa la stella di Davide e si trova sulla bandiera israeliana

Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 332t9xh

... il mito del Graal spunta attorno alla saga di Artù Pendragon e i cavalieri della tavola rotonda di Camelot, leggendaria località frutto dell'immaginazione di Chrétien de Troyes e in seguito da Goffredo di Monmouth, il primo romanziere  il secondo storico. Di Camelot non sono mai state trovate traccia alcuna.

L'allegoria gira attorno ai dodici con la figura di Artù tradito dal fido Ancillotto e la Ginevra passa alla storia come una moglie infedele (la donna soccombe e non trionfa)  nel 1100 era più un oggetto che un soggetto alla pari. Il romanzetto si incastra con la nobile ricerca della santa coppa che darà a chi la trova lo spirito universale. Il messaggio gira le corti europee e i cantori declamano i versi come veri con l'eroe cornuto tradito, i suoi compagni rappresentano le corti, Ginevra sacrificata come vuole la chiesa va spregiata come lo fu Maddalena, un brodino riscaldato in cui autentico messaggio lo potevano comprendere soltanto gli eruditi del tempo. Il popolino si beveva, esattamente come adesso, le fandonie del bombardamento mediatico.

.eggiàggià mon amis.

lol!
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MessaggioTitolo: Re: Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne   Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 EmptyMer 8 Giu 2016 - 8:52

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... fin dall'inizio del thread sono state spese migliaia di parole e in seguito le immagini hanno dato il "fattore di realtà" mancante, perché una figura, un disegno, gli stessi dipinti danno quella massa che la parola da sola non può. Nelle immagini e dentro i dipinti, però, anch'essi criptano messaggistiche ingannevoli che pochissimi distinguono dal vero ...

I pittori dell'epoca dipingendo una qualsiasi natività si affidavano alle cronache evagelistiche scritte per "ispirarsi" alla loro completa e personale fantasia, quindi osservando una qualunque Ultima Cena vediamo quello che l'opera pittorica mostra lontano dalla realtà. Un tavola lineare europea apparecchiata con piatti e posate assenti in Palestina-Giudea, attori figuranti agghindati all'orientale, fattezze dei volti piacenti armonizzati nel contesto dei colori. Le architetture rappresentano la natività di Maria nello sfarzo principesco di palazzi e camere da letto orientali, anche questi particolari dipinti pregevolmente dopo una decina di secoli sono "fantasiosi" e più vicini alla contemporaneità medievale del 1300/500 in cui agivano i pittori, rispetto a quel che dovevano essere le abitazioni signorili orientali. Si dipingeva senza campione lasciando all'occhio quanto vedeva.

... Michelangelo nella Cappella Sistina dipinge le figure completamente nude "è un puro" e ignorando la creazione, mette in risalto la nascita dell'umanità con tutta la rabbia dentro, facce contorte, la sue figure sono tese come lottatori, ribelli alla vita ...

Il Gesù europeizzato nei tratti piacenti non corrisponde affatto ai ritratti greco-bizantini ortodossi.

... la verosimiglianza sui ritratti d'epoche antiche concordano su copie simili ma non uguali

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... portando una identità alquanto differente dall'immaginario collettivo di allora ai giorni nostri

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... la domanda diventerebbe, quale delle immagini si avvicinano maggiormente al personaggio?

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... indubbiamente le più antiche. L'esagerata trasformazione rende la moderna un saggio di bravura dell'autore e nient'altro, anzi aumenta l'improbabilità sul personaggio che seppure entrato nell'immaginario collettivo, non può corrispondere alle caratteristiche medio orientali

Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 In66h2

Un tempo l'immagine poteva "alterare" il visibile esattamente come la grafica computerizzata oggi inganna chiunque. Senza effetti speciali, per secoli i dipinti hanno trasmesso la parte (occultata importante) mostrata con l'intenzione di distrarre l'attenzione a favore sulla divulgazione di tutta una serie di messaggi "i più evidenti sono i libri di pietra" indistruttibili e con l'arte stessa, giudicati preziosi tesori della conoscenza. La loro preservata esistenza si deve a due correnti contrapposte in lotta da secoli. Senza questa diatriba di ricatto, una parte avrebbe la ragione sull'altra e con quale risultato?

... prendo l'immagine del 1400/500 e trovo i personaggi vestiti in quel periodo, abiti lunghi e pesanti sono di foggia europea mentre le orientali indossavano lino, cotone e sete

Benozzo Gozzoli, di Lese di Sandro (Scandicci, 1420) ha dipinto la danza di Salomè

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... calzamaglia, armatura e cappellaccio, tavola imbandita e paggetti "alla francese" stonano dentro l'architettura fuori luogo per la reggia di Erode Antipa d'Oriente

.l'arte è un libro per chi lo sa leggere. Ed esiste un'enorme differenza fra la lettura e lo studio. Fate conto che state ascoltando qualcosa invece di raccontarlo.



Ultima modifica di Sven Hassel il Lun 20 Giu 2016 - 13:27 - modificato 1 volta.
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MessaggioTitolo: Re: Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne   Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 EmptyGio 9 Giu 2016 - 8:34

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Minkia che memoria, da quella chiacchierata sono passati più di vent’anni anni “ il Duetto l’ho venduta nel 95” e tu chiedesti se l’uomo era sputato o inghiottito, se ben ricordo anch’io e, che cosa c’entrava il biscione visconteo sull’Alfa?

(((Era il 1100 circa, i tempi della seconda Crociata dei cristiani in Medio Oriente. Ottone Visconti comandava i settemila milanesi impegnati nelle battaglie. Durante l'assedio di Gerusalemme, Ottone affrontò in duello il saraceno Voluce, noto per essere un guerriero nobile e valoroso, che combatteva sotto l'insegna di un serpente che divorava un uomo.
Secondo la leggenda, mai cristiano aveva affrontato un combattente più feroce e difficile da sconfiggere. Impresa che però riuscì a Ottone, che dopo ore di estenuante duello riuscì a sferrare un fendente mortale contro il nemico e abbatterlo. Voluce giaceva a terra morto, quanto Ottone lo spogliò, come tradizione, delle sue armi e insegne, che riportò a Milano come segno della sua vittoria.)))

… mai fidarsi di Wikipedia, spogliare i vinti fu la regola dei tornei dove giostravano cavalieri e non sui campi di battaglia, con la morte di uno dei contendenti infierire oltre, non era praticata senza feroci conseguenze. Voluce ammesso che portasse, lo stendardo del drago-serpente, un simbolo antico persiano che indicava la vittoria che sconfisse una religione demoniaca, che tentava il popolo. In seguito il simbolo si rivolta contro i saraceni musulmani d’oltre mare e la chiesa tira in ballo san Michele che sconfigge il drago. La presunta vittoria cavalleresca di Ottone Visconti ha una risonanza in Milano, dove la famiglia regna adottando il Biscione che inghiotte il nemico. Con un paio di passaggi il simbolo originale passa dalla Persia al milanese con l’intermezzo cattolico. L’appropriazione di miti e leggende era l’astuzia per attirare la fede popolare dalla propria parte, la chiesa stessa si basa su religioni non sue. La moderna propaganda trova i suoi fondamenti nell’antichità e le araldiche medievali si ispiravano a miti conosciuti per essere rivisitati per comodità. Dubito fortemente che un simbolo “vittorioso” sottratto a un nemico abbia potuto diventare lo scudo dei Visconti milanesi. Ottorino Visconti, capitano di ventura, partecipò alla seconda crociata con una sua insegna e il duello saraceno, la innalza agli onori della cronaca più di quando è partita. Il mito del drago di San Michele era conosciuto già prima delle crociate in Oriente e diffuso in Europa. Trecce sul saraceno non ne ho trovate, tanto meno di sfide cavalleresche. I crociniani erano considerati dai saraceni arabi, dei banditi razziatori senza fede e onore, sterminatori di vecchi e bambini.

I libri che hai letto trattano ben altri “biscioni” e sono conosciuti nelle leggende Maya-Inca, Aztechi  e Toltechi … draghi, serpenti che inghiottono umani se ne incontrano ovunque. Credo ti manchino i libri di ……….. e sei accontentato sulle stirpi rettiliane.

Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 35d5dg8

... lo scudo è crociato e non templare, e le nove lettere indicano i 9 cavalieri inviati da Bernard de Clairvaux in Oriente

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... l'estrazione san Giorgio

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... estrazioni meso americane

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Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 2e0qulx

........ e questo è interessante  study direi esclusivo  Sleep

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lol!

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Ultima modifica di Sven Hassel il Sab 2 Lug 2016 - 18:28 - modificato 3 volte.
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MessaggioTitolo: Re: Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne   Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 EmptyVen 10 Giu 2016 - 14:33

L’energia maschile e l’energia femminile ritrovano il loro perfetto equilibrio nell’annullamento della loro opposizione, creando quell’unità che schiude all’armonia celeste: i due esseri si liberano così dalla scorza bestiale divenendo quel Microcosmo fatto ad immagine e somiglianza del Macrocosmo.
Non più esseri umani ordinari, ma in evoluzione! Esseri umani che hanno accolto la chiamata dell’energia creatrice in loro, la Shakti, scintilla della Matrix Divina, l’energia creatrice cosmica, aprendo le porte alla metamorfosi.
L’evoluzione dell’umanità è nella coppia! Il segreto è nel riequilibrare il maschile e il femminile fondamento della Legge dell’Universo, della Legge del vero Sistema di vita! Tutto funziona secondo tale principio. Tutto funziona perfettamente se c’è tale equilibrio. La gioia, la pace, la serenità, la felicità, l’amore sono il risultato immediato di tale riequilibrio. La Liberazione!


... in parole povere:

La prima cellula di una bambina femmina contiene ventiquattro cromosomi dell’uomo e ventiquattro della donna. Con l’incontro di due cellule, ciascuna contenente ventiquattro cromosomi, si crea la prima cellula di quarantotto cromosomi. Con l’unione di quarantotto cromosomi si forma il corpo femminile, che contiene ventiquattro cromosomi per parte, in forma bilanciata. Viceversa, la prima cellula di un bambino maschio contiene solo quarantasette cromosomi, ventiquattro da una parte e ventitre dall’altra. Ecco dove si crea lo squilibrio, dove si spezza l’armonia. Il corredo genetico di una donna è ben bilanciato: da questo deriva la sua bellezza, la proporzione delle sue forme, la sua arte, l’essenza e la poesia della sua personalità.
Nella personalità dell’uomo c’è una leggera deficienza. Una metà del suo corredo genetico è composta di ventiquattro cromosomi. La cellula che riceve della madre è fatta di ventiquattro cromosomi e quella ricevuta dal padre di ventitre. Pertanto, quando i ventiquattro cromosomi della madre incontrano i ventitre del padre, si forma il corpo maschile. Questo è il motivo per cui l’uomo è così inquieto, così insoddisfatto per tutta la sua vita. Egli è sempre ansioso, sempre preoccupato di cosa fare e non fare. Tutta questa inquietudine ha origine in un piccolissimo incidente: un cromosoma in meno nel suo corredo genetico. L’uomo è squilibrato. Una donna è perfettamente equilibrata. In lei il ritmo e l’armonia sono totali. Un evento così piccolo genera una differenza così grande. E la donna, a causa di questa diversità, benchè possa diventare bella, non ha potenzialità di crescita. Un personalità armonica non cresce resta ferma. La personalità dell’uomo è irregolare: per questo egli cresce e vive proteso in avanti. Scala l’Everest, attraversa montagne, varca oceani, sbarca sulla luna, raggiunge le stelle. Egli cerca ed esplora, pensa, scrive libri, crea le religioni. Una donna non fa nulla del genere. Non scala l’Everest, non atterra sulla luna o sulle stelle, non fa ricerche, religiose o scoperte scientifiche, ne scrive libri. Non farà niente di tutto questo. L’equilibrio nella sua personalità non la colma della passione di trascendere. E’ l’uomo che ha innalzato la civiltà umana, e tutto per un’inezia: la mancanza di un cromosoma. La donna non ha sviluppato la civiltà perché la sua personalità è completa: non ci sono cromosomi mancanti. Un fenomeno tanto piccolo è in grado di creare una differenza così grande! Va sottolineato, perché è solo un fatto biologico, affinchè sia chiaro quanto una piccola differenza possa portare a diversità tanto grandi nella personalità. Ma esistono anche altre differenze interiori ben più profonde.

. <<Allora Geova fece cadere Adamo in un sonno profondo e gli prese una costola dal fianco. Geova si servì di questa costola per fare una donna per Adamo, ed essa divenne sua moglie>>.

… una differente forma culturale per millenni ha portato la credenza del passo biblico sulla creazione della donna dovuta all’estrazione della costola dell’uomo … allegoria non solo discutibile, ma avversa sul maschilismo che vuole l’uomo creato prima della donna (prima faccio la 500 FIAT e poi la Lamborghini Aventador, mi spiace ma non ci sto!) Da una tecnologia evoluta posso facilmente estrapolarne una inferiore, al contrario passare da un’utilitaria a una supercar ce ne vuole e parecchio … lo affermo perché siamo evoluti e sappiamo le diversità fisiche fra la donna e l’uomo e questo maschio “incompleto” sul numero dei cromosomi dispari DEVE rappresentare lo sbilanciamento sull’equilibrio dualistico in cui la donna è “completata” con i cromosomi pari.
L’estrazione della costola, blanda descrizione, segna la genetica che divide la donna dall’uomo e gli antichi lo sapevano con una precisione tramandata innegabile, finche l’ignoranza naturale o voluta giudea con il pastrocchio biblico, raffazzonato da altre culture, l’hanno voluto firmare con la presunzione di “sapere” come si erano svolti i fatti sulla costruzione della specie umana. Se parto dalla medicina moderna e cito la clonazione specificando i ventotto cromosomi della donna e i ventisette per l’uomo, ho capito la differenza fisica fra i due. Se parto dall’ipotesi di un’operazione compiuta su di un corpo umano per crearne un altro simile “clonato” mi può tornare il conto. Al contrario da un corpo maschile ottenere un corpo femminile la faccenda si complica parecchio a meno di non (unire i cromosomi maschili con i cromosomi femminili) che al momento dell’operazione non esistono, la donna dev’essere creata … costruire i quarantotto cromosomi femminili lo si deve a un laboratorio genetico, non alla fantasia spicciola …

Non si tratta dell'uovo o della gallina! L'uomo è il sottoprodotto della donna e da questa togliere un cromosoma diventa facile. Aggiungerne due sui quarantasei del maschio per ottenere i quarantotto cromosomi necessari per la cellula femminile, se non ce ne sono (perché si racconta che è stata creata dopo il maschio) niente compagna per l'uomo.

... si tratta di genetica, di fisica quantistica, di realtà comprovate e non di chiacchiere millantate su di un libro non per nulla il più diffuso al mondo. L'uomo nella sua breve esistenza pensa velocemente, mentre, l'inganno temporale strisciante occupa i secoli per avvelenare la verità ...

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MessaggioTitolo: Re: Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne   Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 EmptyVen 10 Giu 2016 - 22:30

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… sei passato da critiche su temi letterati a incastro di Eco , citato le sue fonti d’ispirazione , sfiorato Dan Brawn sorto alla notorietà per meriti occulti , svelati simboli e commentato apertamente temi che pochi avrebbero a mala pena trattato in privato e l’ultimo sulla genetica spiegato per capirlo un bambino delle elementari mi fa scrivere ma chi sei mandrake ? Alla nostra età era un fumetto neanche a colori con il mago che portava il cilindro .

Scolti Lei, Mandrake lo ricordo ancora, bei tempi e chi se l'aspettava un futuro come questo che faccio fatica a capire? Sui cromosomi mi sono applicato per capire la pur minima differenza che rende la specie umana così lontana nei sessi. Se così non fosse stata progettata (insieme al sistema dualistico o chiamalo eco sistema) questo gioco multimillenario si sarebbe esaurito sul nascere.

... in campana vecchio curioso lol! lol! lol!

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MessaggioTitolo: Re: Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne   Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 EmptySab 11 Giu 2016 - 12:49

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…. ma per i milanesi Ottone Visconti non fu una leggenda e da capitano di ventura partì con la seconda crociata con un seguito di soldati ai suoi ordini. Su Voluce ho trovato solo le note che riguardano il duello mortale. Di fatto però il biscione che mangia l’uomo arrivò a Milano, quindi Ottone se ne appropriò. Sul persiano che schiaccia il drago-religione ho letto qualcosa riguardo i dipinti su San Michele dove dicev …..

Un capitano di ventura di quel tempo si identificava come un avventuriero in cerca di bottini con al seguito mercenari prezzolati, pressochè banditi, avanzi di galera, assassini e ladri, il più delle volte tirati fuori dalle galere o tolti dal patibolo. Non erano ingaggiati né pagati, sottostavano al capitano che aveva il diritto di vita o di morte su di loro. Ogni ricchezza depredata apparteneva al capitano, solo una parte era riconosciuta e divisa con il seguito, intere fortune cambiavano mani con una partita a dadi e capitani assassinati per spartire i tesori finivano sotto terra senza gloria. I crociniani a differenza dei templari non erano milizie addestrate, erano gruppi di signorie aggregate ai re, baroni o conti presenti che necessitavano di forze sul campo di battaglia. L’arma crociniana era la spada europea, pesante, lunga e facile alla rottura. Battersi con l’arma saracena, la sciabola ricurva, leggera corta, quindi maneggevole, costò enormi perdite per migliaia di uomini, inoltre gli arabi erano dotati di cavalleria agile dove il cavallo europeo soffriva il clima e la sabbia, in più appesantito dalle protezioni in metallo come gli stessi cavalieri in armature d’acciaio. La cavalleria saracena era dotata di archi da tiro ravvicinato, attaccava velocemente sottraendosi allo scontro frontale, gli arabi usavano strategie di battaglia dove gli europei usavano lo scontro diretto sfiancando i cavalli e stancando le fanterie stremate in slanci inutili in cui i saraceni avevano sempre la mobilità e la vittoria. L’arma templare era una spada corta, leggera, laminata ed elastica, veloce da maneggiare, forgiata da armaioli dell’Ordine e riservata esclusivamente ai monaci guerrieri.
Che Ottone si battè con il campione Voluce in una singolar tenzone cavalleresca ho i miei dubbi. Nei tornei in Europa si combatteva con lo spadone appunto da torneo, una spada da brandire a due mani, lunga una volta e mezzo l’arma da combattimento, pesantissima per “menare” fendenti tali da buttare a terra l’avversario, naturalmente indossando l’armatura completa di cotta ad anelli, elmo e scudo il peso si aggirava dai 35 ai 50 chili e che il Visconti si sia battuto per ore contro un saraceno che portava un pettorale, senza elmo, uno scudo leggero e la scimitarra come arma d’attacco, la vedo dura per una vittoria priva di ricami leggendari. Voluce portava l’araldica del biscione e Ottone se ne appropriò, gli piaceva e lo portò a Milano, fece aggiungere la corona dorata (i saraceni non usavano i simboli delle corone) diventando il biscione milanese. Araldiche e insegne cavalleresche militari, gonfaloni e stendardi con animali esotici, draghi, vampiri, demoni e serpenti, aquile, corvi, cigni, cinghiali, scorpioni e ragni, furono di dominio secolare usati per distinguere i reparti negli scontri in campo dove la confusione spesso sfociava in un massacro generale. Per quanto ne so dalle indagini, i saraceni temevano i templari e consideravano i crociniani una marmaglia senza onore disorganizzata e vile. Le orde crociate attaccavano ricche città per depredare i tesori senza risparmiare nessuno, rubavano il bestiame lasciando i pochi sopravvissuti a morire di fame. I cantori al seguito dei crociniani si dilettavano in fantastiche romanze per ingraziarsi il signorotto che tornava rivestito di gloria in patria accolto come un eroico salvatore uccisore dei mori orientali dipinti come animali sanguinari immondi.

... de più nun so Sleep

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MessaggioTitolo: Re: Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne   Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 EmptySab 11 Giu 2016 - 22:13

C'è qualcosa che non funziona. Da una parte e dall'altra.

Da entrambe le parti. Da tutte le parti.

SRC. Santa Romana Chiesa
In un concilio si decide quali libri che parlano di Gesù sono da divulgare e quali sono invece gli altri che non debbono essere visti. Perchè? Di cosa parlano.
Anche all'interno dei 4 vangeli Gesù scompare ad un certo punto. Dopo l'ingresso nell'età adulta di lui non si parla più. Dove è andato? Quali paesi ha visitato?

Sven
La donna è l'essere superiore, ha un cromosoma in più. Questo le dona tranquillità e pace. Dante per favore affacciati ad una finestra: normalmente sono l'esatto contratrio. Normalmente le esaurite sono proprio loro. Nella statistica degli omicidi/suicidi  figlio/genitore purtroppo le donne superano gli uomini. Nel risultato della tua immensa ricerca c'è una donna che è un ideale più che un reale.

Macrocosmo indiano:
Induismo, Giainismo, Buddhismo, Sikhismo e chi ne ha più ne metta: sono nate dove nasce il concetto di donna di Dante. Peccato che la società indiana ha congelato e condannato di fatto alla povertà e alla miseria chi nasce nella casta sbagliata. Lì non ti puoi ribellare ... altrimenti nella prossima vita salti un turno. Ho visto delle foto di colleghi, ho sentito i loro racconti. L'India è un mondo a parte. Hanno fatto della miseria uno status quo e non puoi neanche ribellarti. Va bene così. Vivi in mezzo la strada, al semaforo, nelle fogne ... ma non arrabbiarti.

Civiltà Maya:
non sapevano fare due gradini di una piramide uguali (andate a Tulum e poi mi dite), uno stipite di una porta dritto, un muro liscio. Eppure hanno costruito piramidi con un orientamento così preciso che sarebbe difficile replicarlo oggi. Calcoli astronomici difficili da comprendere per noi. Poi si sono dissolti. Dal nulla, sono tornati nel nulla. Gli spagnoli li hanno aiutati ma c'è un salto molto grande tra quello che sapevano e come vivevano.....

Civiltà Egizia:
improvvisamente cominciano a fare piramidi. Come i Maya scrutano il cielo e replicano a terra. Svuotano corpi e mummificano. Poi il nulla.

Troppe cose non quadrano, i draghi che sputano uomini o che li divorano, fino al medio evo. C'è qualcosa che non funziona.

E se volessimo credere che non esiste nulla di tutto ciò che tutti ci hanno detto.... la domanda resta: chi ci ha creato? Chi ha creato quello che vediamo.

Pensieri che volano via.

A Sant'agostino che chiedeva al ragazzo con un cucchiaio cosa stava facendo in riva al mare, ricevendo come risposta "cerco di metterlo in questo secchio" lui rispose "non ci riuscirai mai" e il ragazzo "come io non posso mettere il mare in questo secchio come puoi tu con la tua mente capire Dio?"

Forse va bene così. Forse è la nostra condanna.
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MessaggioTitolo: Re: Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne   Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 EmptyLun 13 Giu 2016 - 17:09

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… certo è che le domande le sai fare …

(In un concilio si decide quali libri che parlano di Gesù sono da divulgare e quali sono invece gli altri che non debbono essere visti. Perchè? Di cosa parlano.)

… i libri, qualunque espressione scritta, la mia medesima, è un punto di vista angolare su un argomento osservato, se pure interamente da una posizione o più posizioni, per esprimere una opinione. Osservando lo stesso dito se ne vede l’unghia da un lato e dal lato opposto il polpastrello dello stesso dito. Nessuno potrebbe osservare interamente una cosa vista e altrettanto ascoltare duplicando esattamente ciò che ha sentito. La buona norma sarebbe di non cambiare, aggiungere, e non alterare, nulla sull’originale … gli opposti sarebbero di conseguenza: cambiare alcune realtà o stravolgere completamente, aggiungere fattori di pura invenzione “impossibili da verificare e contestare come falsi” e alterare scientemente dei fatti che se pure accaduti sono stati sfruttati per fini personali …

(Anche all'interno dei 4 vangeli Gesù scompare ad un certo punto. Dopo l'ingresso nell'età adulta di lui non si parla più. Dove è andato? Quali paesi ha visitato?)

… veramente Josuah ben If inteso come pretendente del trono d’Israele, secondo genito per successione, con il diritto sul Tempio come sacerdote massimo, inviato in Alessandria presso l’università degli studi (diritto e obbligo principesco riservato alla nobiltà) non sparisce ma al contrario ricompare in età adulta in Gerusalemme deciso a reclamare il diritto sul trono occupato da Erode Antipa. Re fantoccio sotto l’Impero Romano. Il console Ponzio Pilato, comandante in capo della Legione palestinese “documenta” i numerosi incontri con Josuah ben If tentando invano di distoglierlo da un trono il cui regno conquistato è sottomesso da secoli dal potere di Roma. Ponzio Pilato conosce molto bene la casata reale davidica e sa anche che il diritto al trono è di Giovanni, nato prima di Gesù e non di Josuah. Quest’ultimo vanta pretese non solo assurde ma certo contrarie sia per Roma, che per gli stessi giudei, dove non accetterebbero un secondo genito sul regno d’Israele. Eliminare Giovanni, il diritto di successione spetterebbe al secondo genito, ma questa è un’altra pagina …

(La donna è l'essere superiore, ha un cromosoma in più. Questo le dona tranquillità e pace. Dante per favore affacciati ad una finestra: normalmente sono l'esatto contrario. Normalmente le esaurite sono proprio loro. Nella statistica degli omicidi/suicidi  figlio/genitore purtroppo le donne superano gli uomini. Nel risultato della tua immensa ricerca c'è una donna che è un ideale più che un reale.)

… se tratti male, anzi malissimo una vecchia 500 FIAT bene o male ti porta a spasso. Usa in maniera scorretta una Lamborghini e i danni saranno notevoli, per la sua complessità meccanica ne comprometti la durata nel tempo. Per un solo cromosoma che la rende “superiore” al maschio ha subito pari invalidazioni riportando lacerazioni interne sulla genetica tali da averne compromesso il ruoli assegnato e da questa femmina sono uscite milioni di generazioni in costante, lento ma inarrestabile, degrado continuo. Piace o no, ella crea da ciò che è diventata. Io stesso ho definito la donna “l’assassina dell’umanità” poiché sia pure nella sua inconsapevolezza, porta in sé il veleno ingoiato a forza da chi l’ha condannata. La specie femmina da circa duemila e cinquecento anni è stata sistematicamente considerata un oggetto inferiore e non un soggetto umano. Riflettere e ponderare la sua condizione non giustifica i suoi omicidi, infantici, nè la assolve se impazzita e fuori controllo. Le mie personali indagini, per riscoprire la donna integra, si sono allontanate parecchio dalla nostra epoca per arrivare alla fine dell’ultima glaciazione, dove quasi all’improvviso in un brevissimo arco di tempo l’umanità entra in possesso di arti e tecnologie scomparse da migliaia di anni sotto i ghiacci. Semiramide, prima monarca sumera, è una donna di grandi poteri …

(Macrocosmo indiano)

… rispondere a Fabio, piacerà a pochi.
Nessuna religione ha portato l’umanità a dio, tutte quante hanno fatto il possibile e l’impossibile per allontanare la vera natura spirituale dell’uomo.
… l’india è la culla di tutte le religioni, se ne contano addirittura migliaia. E’ l’evidente risultato ottenuto sulla corruzione dell’anima. Che cos’è l’anima? Quantisticamente è l’energia universale che consente l’esistenza infinita di qualunque cosa osservata. L’illusione in cui ci sforziamo di vivere, e capire faticosamente, è reale soltanto perchè la riteniamo tale senza dubitarne. L’India rappresenta, per la metà religiosamente dissociata dal fanatismo, un livello di crescita tecnologico all’avanguardia e non potrebbe essere diversamente sulla conseguenza degli equilibri. Più si abbassa un livello esistenziale e più ne alza un altro. L’esasperazione religiosa dove arriva al fanatismo implode in se stessa. Considerare una vacca sacra in India e aborrire la carne di maiale in Arabia, si deve ad antiche misure per arginare pandemie di carbonchio, mangiare carne infetta fu proibita e per essere obbediti bisognava che l’imposizione arrivasse sempre dall’alto. E dove la voce di dio si pronuncia non può essere cambiata, così il musulmano non mangia il porco e l’indiano si cosparge di sterco di vacca santificato. Capire Ghandi, che obbligava la moglie nell’umiltà di pulire i cessi pubblici, si evince l’ambiguità dove lui stesso non si avvicinava alle latrine. La donna indiana era e lo è ancora un “oggetto” e da questa macchinetta rotta escono comunque straccioni religiosi e scienziati sull’elettronica …

(Civiltà Maya)

Gli spagnoli li hanno aiutati …..

… consentimi di precisare che, gli spagnoli li hanno sistematicamente sterminati. Le conquiste europee nel centro americhe sono equiparate elle crociate medio orientali, avventurieri spietati in cerca di fama e ricchezze …

(Civiltà Egizia:
improvvisamente cominciano a fare piramidi. Come i Maya scrutano il cielo e replicano a terra. Svuotano corpi e mummificano. Poi il nulla.)

… un giorno, nel futuro, si racconterà che anche la nostra epoca si è dissolta nel nulla. Sulle Piramidi erette dagli egiziani lasciamolo credere agli egiziani. Queste stavano dove si trovano prima che la nazione egizia si raccogliesse alla loro ombra …

(E se volessimo credere che non esiste nulla di tutto ciò che tutti ci hanno detto.... la domanda resta: chi ci ha creato? Chi ha creato quello che vediamo.)

… la fisica quantistica ci insegna che ciò che osserviamo diviene “cosciente” di esistere. La macchina umana possiede la proprietà di auto suggestionarsi, registra sull’esterno quando assimila dall’interno. Senza questo processo non potrebbe immagazzinare informazioni. Un bambino non possiede la “densità” dell’ambiente in cui vive e si sente in parte estraneo, libero, finchè non ne accetta l’illusione, la maya, di ritenerlo vero. Di osservabile e neppure vero, ci resta l’attimo fuggente, il velocissimo passaggio tra un nano secondo e l’altro. Un quarto d’ora fa non esiste più. Lo ricordo per una meccanica biologica dovuta alle cellule pensanti, senza, sarei un catatonico idiota. Proviamo l’esplorazione dentro, prima di cercare chi ci hanno creato. Sono in molti a saperlo e lo negano miliardi di individui ottenebrati da un sordido inganno. Ogni cosa e dico ogni cosa osservata l’ha fatta l’uomo e se l’uomo ha fatto se stesso, che cosa ci sarebbe di strano? Come ha fatto? Attraverso le scienze delle clonazioni … oggi sono realtà. Avvelenano intere generazioni con le droghe per impedire alla genetica di riscattarsi, hanno paura, una paura folle ed è per questo che ci controllano, che aumenti il numero sulla consapevolezza di ciò che siamo …

(Pensieri che volano via.
A Sant'agostino …)

… Agostino D’Ippona di fede strettamente pagana, irrequieto di natura e tormentato sulla ricerca della verità, passando dal greco antico neo-platonico al manicheismo, scettico pessimistico esaurito il culti di Mani si dedicò alla cultura giudea ripudiando anni di studi sul manicheismo e sul tardi della sua esistenza dubitando, com’era nella sua instabilità di carattere, ritornò alle origini pagane avvicinandosi a Costantino, anch’esso in precedenza fautore del pensiero pagano. La chiesa lo assolse elevandolo come suo vescovo “vassallo” imperiale, dopo la sua morte …
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MessaggioTitolo: Re: Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne   Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 EmptyMer 15 Giu 2016 - 9:05

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Forse va bene così. Forse è la nostra condanna.

… Fabio, l’autore del thread, conclude una serie di domande lasciando in “forse” alcune sue conclusioni spiegabili senza doversi strappare i capelli uno alla volta …



Che vada bene così com’è l’ambiente in cui esistiamo dopo tutto noi “umani” siamo l’ultimissimo tassello inserito dentro un ecosistema avviato milioni di miliardi di eoni fa. L’uomo crede di trovarsi al centro d’importanza sul pianeta sul quale esercita spadroneggiando il suo potere dove in realtà è esso stesso vittima non sapendo nulla sulle sue origini (che misteriose non sono se non per nasconderle) e questo pregiudica impedendo all’uomo di sviluppare proprietà in suo possesso che porterebbero in breve l’umanità oltre ………… ma questo supera le mediocre aspettative umane, incapaci di riscattare loro stessi. Va bene così. Scrive Fabio, forse con la punta di rassegnazione nel mettere il punto.
… tutto quello che va bene, come quel che va male, lo dobbiamo a noi stessi e se non riusciamo a spiegarcelo, allora mancano nozioni in merito, non ci sono informazioni di base sul come “andare bene e sul come evitare di procurarci affanni facilmente evitabili”. In verità ognuno potrebbe affermare di non conoscere se stesso. Nessuno lo sa e non sapendolo nessuno spuntano saccenze idiote che dicono chi sei e da dove sei arrivato, nato sotto un cavolo, per merito di un venticello di-vino seguiti da fandonie assimilate in mancanza di vere indagini che ognuno di noi, responsabile di se stesso, dovrebbe darsi come prima regola di vita …
Qualsiasi elettrodomestico è seguito dal manuale per conoscerne ogni aspetto, descrizioni meccaniche, elettriche, d’uso corretto, limiti di pericolo e garanzie, sono elencate nei dettagli.
… nell’ipotetico prossimo futuro acquistate un robot da portarvi in abitazione con al seguito poche ma indispensabili regole d’uso e manutenzione. E’ una semplice replica con un esoscheletro di carbonio, rivestimenti in plastiche elastiche, circuiti elettronici miniaturizzati, doppio computer di sicurezza, la sua garanzia si basa sulle tre dinamiche di Asimov Prima Legge: “Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che a causa del proprio mancato intervento un essere umano riceva danno”. Seconda legge: “Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani purché tali ordini non contravvengano alla prima legge”. Terza legge: “Un robot deve proteggere la propria esistenza purché questo non contrasti con la prima e la seconda legge”. Il progresso se non è semplice non contiene l’innovazione …
L’uomo è nella sua lunga permanenza terrestre un prodotto finito, completato fin dalla sua apparizione, sa adattarsi per sopravvivere (come qualsiasi altra forma vivente sulla terra) però, non si evolve e al contrario la sua lunga linea di produzione con miliardi di repliche “leggi genetica DNA” lo condanna inevitabilmente in un lento ma inesorabile degrado. Effetti sulla decadenza dell’uomo sono evidenti da secoli e l’effetto accelerato si nota chiaramente da un secolo a questa parte in cui l’uomo si è trovato fra le mani un a spinta tecnologica finora mai osservata in passato. Da dire ci sarebbe, che l’intero passato dell’uomo è stato seppellito per non essere rivelato e con questo non sono riusciti nel seppellire “straordinarie presenze sulle quali dare assegnazioni false” assicura all’uomo che un’automobile vale di più di un’indagine, e come sono arrivati blocchi da 200 tonnellate in cima alle piramidi DEVE restare un mistero.
… il punto caro Fabio, è costruire il “forse” nella mente umana. Allarga i tuoi orizzonti per renderti conto dell’immensità dei forse in cui ti muovi ...

Forse è la nostra condanna.

… e io dico: è la nostra salvezza!!

La vita di un uomo, se evita i guai che sa procurarsi, si aggira attorno ai settant’anni. La vita media nel medioevo sui trentacinque anni per l’uomo e i quaranta per le donne, la mortalità infantile si aggirava sui sette a dieci, già solo il trenta per cento sopravviveva. Il censimento europeo, nel 1850 ha dato una popolazione di tre miliardi e trecentomila individui. Adesso la popolazione mondiale supera i sette miliardi e trecentomila, fra soli quindici anni con la stima di crescita il pianeta dovrà sopportare la demografia di otto miliardi e cinquecentomila individui, salvo un abbattimento umanitario dovuto a cause avverse (eco sistematiche) alcune già in corso, leggi desertificazione e meteorologie climatiche.

… dove risiede la nostra salvezza? Dove si è da sempre rivelata, dentro la capacità di sopravvivenza. Se guidando un’auto per due o tre milioni di chilometri sei ancora vivo, sei riuscito a sopravvivere schivando miliardi di veicoli in senso contrario. Se quel fisico che consideri tuo, non si è ammalato gravemente e sei in buona salute, sei un sopravvissuto. Si adatta chi sopravvive. E’ un massima antichissima e conoscendola a fondo, è un passo interessante per un percorso senza guai per tutta la nostra unica esistenza …

La nostra salvezza, dentro una prigione a orologeria, dove appena nasci incominci a morire, è la contemplazione sul bello. Non hai scelto la donna che più ti piaceva? E la donna non ha forse scelto l’uomo che più le dava sicurezza? Banalità superficiali ma anche magnifiche trappole di seduzione, come lo è un tramonto mozzafiato, o l’ultimo concerto in piazza, una serata sballata in discoteca, l’ultimo fanatico che si fa esplodere, non è anche questo felice di sacrificarsi in un sogno a occhi aperti? Troppo difficile accettare Albert Einstein dove afferma, che questa non è realtà ma una maya provocata da noi stessi? Che cos’è una magia? Dovrebbe essere un’illusione, una distorsione, una inconsistenza, una non realtà e la realtà che cos’è se non l’accordo che diamo a qualsiasi scemenza?

… l’uomo funziona tramite l’assunzione di dati ricevuti esterni. Non sa elaborarli, non distingue il vero dal falso. Non può fare questa operazione, può solo sperimentare finchè definisce che un dato è migliore dell’altro. Infatti, persino l’omicidio è la soluzione migliore per un problema. La gioia, il sorriso facile, la cortesia e la gentilezza, tenere un ambiente ordinato e pulito, la propria persona curata, evitare individui e situazioni a noi avverse, apprezzare quanto si possiede senza pretenderne altro. Noi consumiamo l’intera esistenza rincorrendo l’inutilità, evitando con cura il tesoro più prezioso: conoscere noi stessi. Osservo conoscenti ricoverati o indigenti in letti da dove non si alzeranno mai più, angosciati dai rimpianti per ciò che non hanno fatto e non potranno fare. Una lenta agonia priva della serena gioia d’avere vissuto godendo ogni secondo nella piena consapevolezza come l’ultimo. Che senso avrebbe per me, che sto scrivendo una sillaba dopo l’altra, se non lo facessi per il piacere di farlo? Voi leggete pieni di curiosità per arrivare all’ultima parola, ma non lo fate per il piacere che vi dà la lettura. Non state, affatto, vivendo ogni attimo, state soltanto passando del tempo …

Questo è molto triste. L’attimo trascorso non esiste più. Tutta la nostra vita passata non esiste più, resta l’illusione del trascorso e questa considerazione impedisce non solo la crescita individuale, ma lo priva del vero senso dell’esistenza, a meno di non credere fino in fondo, che sia solo nascere, vivere e morire. Si chiama: materialismo. Riguarda la materia, il corpo in primis e subito la densità mentale ingannata dalla magia creata da noi stessi. Sulla durata di un film ritenuto interessante della durata di un’ora, più della metà si spende nell’oblio romanzato con il resto percepito a mala pena, si va a teatro e a spettacoli per evadere stressanti condizioni inevitabili.

… per altri culti religiosi la perdita di un congiunto si festeggia con pranzi e canti. Giusto o sbagliata funziona più di quaranta giorni di lutto …

Caro Fabio, vivere condanna solo il corpo, la nostra salvezza è l’anima. La sostanza di cui siamo fatti “quantisticamente” partecipa attivamente nell’inganno per preservarsi nell’infinito.

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MessaggioTitolo: Re: Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne   Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 EmptyGio 16 Giu 2016 - 16:54

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… un caro amico si interessa di santi e draghi prendendo lo spunto dal biscione milanese e mi chiede informazioni su San Michele …

Costruzioni di questo tipo sono state edificate come "fortezze imprendibili" dedicate in seguito, a santi protettori.

... Mont Saint Michel in Normandia.

Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 Ic1awz

... la Sacra in Val di Susa.

Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 Jtxyk5

I simboli da chiarire sono solo un paio, solitamente il drago rappresenta il maligno, il diavolo nella religione giudea-cattolica e come lo stesso serpente “tentatore” nella Genesi, indica per entrambi l’immortalità. Creduloneria nata dall’osservazione sulla muta del serpente che cambia la pelle, trovando i resti la gente li credeva dotati di molte vite. Parlare di draghi e serpenti li troviamo nelle cronache ecclesiastiche a carico di eroi della chiesa che li abbattono e tutti hanno lo stesso significato, vincere sulla lotta contro il male. Quindi il drago-serpente nell’iconografia medievale si colloca come il nemico dell’uomo. Altro aspetto se risaliamo in epoche molto più antiche, in cui l’uomo e il serpente erano la stessa cosa, l’antica stirpe rettiliana (sulla quale ogni tanto escono pubblicazioni letterarie). Culti antichissmi sulla Dea Aracne o sulla religione del Serpente se ne incontrano in ogni parte del pianeta, il Serpente Piumato andino e maya non ha datazioni così antiche da sprofondare nel passato arcaico. Il primo “leggendariamente storiografato” dal cattolicesimo e inserito come santo, sarebbe san Giorgio … lascio ai lettori l’interpretazione sul trattato originale seguente:

Secondo la «prima» leggenda e i successivi ampliamenti, fin dalla concezione San Giorgio è predestinato a grandi cose; la sua nascita porta grande gioia ai genitori Geronzio, persiano, e Policronia, cappadoce, che lo educano religiosamente fino al momento in cui entra nel servizio militare. La data della nascita sembra doversi fissare verso il 280 tenendo presente la data della morte (303) La sua professione di militare sembra derivare dalla identificazione con il tribuno che strappò l’editto di Galerio contro i cristiani in Nicomedia. Il martirio avviene sotto Daciano imperatore dei Persiani (che però in molte recensioni è sostituito da Diocleziano, imperatore dei romani), il quale convoca settantadue re per decidere le misure da prendere contro i cristiani. Giorgio di Cappadocia, ufficiale delle milizie, distribuisce i beni ai poveri, e davanti alla corte si confessa cristiano; all’invito dell’imperatore di sacrificare agli dei si rifiuta ed iniziano le numerose e spettacolari scene di martirio. Egli viene battuto, sospeso, lacerato e gettato in carcere, dove ha una visione del Signore che gli predice sette anni di tormenti, tre volte la morte e tre la resurrezione; quindi ha la meglio sul mago Atanasio che si converte e viene martirizzato. Tagliato in due con una ruota irta di chiodi e spade Giorgio risuscita convertendo il magister militum Anatolio e tutte le sue schiere, che vengono passate a fil di spada. A richiesta del re Tranquillino, il santo risuscita diciassette persone morte da quattrocentosessant’anni, le battezza e le fa sparire; entra in un tempio pagano e con un alito abbatte gli idoli. L’imperatrice Alessandra si converte e viene martirizzata; l’imperatore lo condanna nuovamente a morte, ed il santo, prima di essere decapitato, implora da Dio che l’imperatore ed i settantadue re siano inceneriti; esaudita la sua preghiera Giorgio si lascia decapitare promettendo protezione a chi onorerà le sue reliquie. La leggenda della fanciulla liberata dal drago per opera di Giorgio sorse successivamente; sembra che il racconto di tale episodio sia nato, al tempo dei Crociati, dalla falsa interpretazione di un’immagine dell’imperatore Costantino che si trovava allora a Costantinopoli. La fantasia popolare ricamò sopra tutto ciò, ed il racconto, passando per l’Egitto, dove S. Giorgio ebbe dedicate molte chiese e monasteri, divenne una leggenda affascinante la cui diffusione fu probabilmente facilitata anche da una scena (di cui un esemplare si trova ora al Louvre) raffigurante il dio Horus, purificatore del Nilo, cavaliere dalla testa di falco, con uniforme romana, in atto di trafiggere un coccodrillo tra le zampe del cavallo. Inoltre, la qualità dei supplizi richiama la leggenda greca di Perseo e di Andromeda, e la celebre storia del drago senza il quale non possiamo immaginare la figura del Santo, si legge con tutti i suoi particolari nel Martirio di S. Teodoro.  La parte di leggenda relativa alla liberazione della fanciulla liberata dal drago narrava che in una città della Libia ci fosse un lago in cui viveva un drago che avvicinandosi alla città uccideva con il fiato coloro in cui si imbatteva. Per tenerlo lontano i cittadini traevano a sorte giovani vittime da dargli in pasto, finché toccò alla figlia del re, che invano il padre tentò di sottrarre al sacrificio; a questo punto intervenne l’eroe mitologico divenuto san Giorgio nella leggenda cristiana, egli esortò la principessa a non temere e sfidò il drago in un terribile combattimento in cui riuscì ad abbatterlo e a liberare la popolazione. Egli agisce in questo modo nel nome del Signore ed in cambio chiede alla popolazione di convertirsi al cristianesimo e di lasciarsi battezzare. La forza del santo cavaliere è dunque al servizio di Dio. La figura di San Giorgio su un cavallo bianco che trafigge con una spada o una lancia il drago è diventato anche un topos iconografico.

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… che dire? Che il testo non ha già detto di suo? Si evince dal contenuto le arti usate per suggestionare e carpire la buona fede sul popolo innocente alla mercè di chi lo governava. Da ricercatore mi sono adattato e cerco d’evitare (informazioni adulterate per almeno sugli ultimi tremila anni) dibattersi tra masturbazioni ordite per fini storici falsati e improbabili, seppur necessari per indagare, se possibile evitarli per non perdersi in scemenze senza fondamenti, anche se alcuni aiutano non poco per risalire all’origine del dato in seguito falsato … san Michele è una sovrapposizione di san Giorgio a sua volta una copia ricalcata su precedenti analogie e se proprio devo dire la mia “personalissima opinione” la sua immagine si trova in ogni basilica, abbazia, monastero, dedicata all’Arcangelo Michele. D’interesse particolare sarebbe seguire la linea retta che dall’Oriente passa sulla penisola italiana, attraversa la Francia, incontra Mont Saint Michel, supera la Manica e termina … a Skelling in Irlanda.

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I monasteri furono fondati dai cistercensi di Bernard e questo non simpatizzò mai con il clero cattolico, il simbolo definirebbe la repulsione verso una religione da condannare. Il male, l’uomo-serpente, la viscida immortalità secolare è una religione da annientare. Il messaggio criptato e conosciuto dall’Oriente all’Irlanda, passava indisturbato se letto nel modo che approvasse il Sacro Romani Impero e visto con occhi ben diversi, se compreso da coloro che ne conoscevano l’effettivo messaggio … dalle Puglie, Monte Sant’Angelo, Castel Sant’Angelo a Roma, Lodi Sant’Angelo, la Sacra di San Michele a Susa, Mont Saint Michel (li ho visitati tutti più di una volta) sono monumenti d’importanza capitale per essere letti da secoli come sono stati edificati. Il credente pensa di trovarsi in un luogo di preghiera, sacro, non lo sono e sono gestiti da ordini monastici come i rosminiani o cistercensi, che non officiano nessuna liturgia popolare.

Sono studiosi custodi di conoscenze riservate …

ps. il dipinto è un mio studio sull'originale di Mont Saint Michel sulla Manica.

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... credo sia di comune accordo sostenere che la spinta religiosa per abbattere l'Impero Romano partita dall'Oriente palestinese si fosse spinta dall'Europa all'Inghilterra approdando all'estrema Irlanda ...

La ley line tracciata potrebbe avere avuto il suo inizio scendendo dall'Irlanda e non per salire dal Mediterraneo. I romani incontrarono i celti e il loro sacerdoti Druidi rispettando le religioni incontrate con la stessa indifferenza della giudea, egizia, araba, persiana, incontrate. Roma traendone da queste similitudini identiche adattate alle popolazioni incontrate, non si imposero ai loro dèi lasciando i culti nelle mani dei sommi sacerdoti. Gli stessi giudei in esilio, la prima diaspora nel 120 a.c. li vede con i celti d'Occitania scoprendo principi sulla creazione e rituali molto simili ai loro legati al Vecchio Testamento. Gli egizi si spingevano navigando oltre il Mediterraneo e i vichinghi, già mille anni prima, costruivano imbarcazioni a doppio fasciame per navigare in mari aperti e tempestosi.

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Il luogo comune che vorrebbe le civiltà nate in Mesopotamia, dalla sumeria, per espandere la Mezzaluna Fertile da dove incominciò nuovamente la presenza dell'uomo, dopo la fine dell'ultima glaciazione (3500 a.c.) Intorno al 4000 a.C. esisteva una civiltà, denominata di Atlantide, che abitava nella zona del Baltico (che sarà nel medioevo luogo della Lega Anseatica) in particolare nello Jutland e nella bassa Scandinavia. Questa civiltà, racconta Erotodo, era particolarmente progredita. Abile nella costruzione dei templi e degli stadi, aveva una certa esperienza nella navigazione. A seguito di siccità, terremoti e carestie, tale popolo è migrato verso l’Europa centrale, la Grecia (dove c’erano le culture achea e micenea, che furono distrutte), l’Anatolia (dove erano presenti gli Ittiti, la Palestina (in cui hanno avuto origine le civiltà fenicia e semita) e l’Egitto. Questa migrazione è nota come quella dei "popoli del mare". Solo in Egitto, Tolomeo riuscì a respingere la loro invasione. La coda della migrazione dei popoli del mare fu rappresentata dai Dori che si stanziarono in Grecia ed in Egeo. Questo per dire che ben prima del risveglio mesopotamico altri insediamenti si ripresero al termine della glaciazione il dominio della terra. Skara Brae nelle Orcadi data (3100 a.c.) e le ceramiche di Dolni Vestonice (25000 a.c.)
… se vado sulla tabella delle antiche civiltà (Maturità 2016) si inizia con l’egizia, un dato sorprendente per una formazione culturale moderna …

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Skelling, isola irlandese, fu abbandonata nell’anno mille e si racconta occupata in precedenza da monaci eremiti che ne costruirono i ricoveri in pietra. Parlare di “missionari” su di un isolotto impervio, battuto dai venti freddisssimi del Nord, a dodici miglia dalla costa d’Irlanda smentisce la presenza per diffondere culti religiosi, a meno d’essere stati scacciati dalla terra ferma. La ley line e lo stesso isolotto impervio, da chi fu scelto come referente diretto su Mont San Michel in Cornovaglia, per prolungarsi sulla Normandia a Mount Saint Michel, nessuno lo sa. Affermare che la linea sia partita Jerusalem, nessuna sa nemmeno questo.

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MessaggioTitolo: Re: Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne   Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 EmptyGio 16 Giu 2016 - 17:26

Virginis

Ecco perché un’importanza, come quella di avere delle regole ferree, nell’interno della dinastia davidica regolata dal potere del Tempio e amministrate rigidamente dai suoi sacerdoti, ponevano condizioni inderogabili sulla procreazione delle giovani fanciulle prescelte per meriti dovuti alla discendenza pura della genealogia di Re Davide. La fanciulla, non appena si colora di rosso diventa impura agli occhi del Sadoc ( l’inseminatore del sacro sperma divino) e per questo si prepara il tempo esatto per la gravidanza e se non succede nei primi tre mesi preposti, la giovane donna è seguita a vista dal sacerdote che ha il compito di custodire la sua ritrovata illibatezza (ritorna Almah, per noi erroneamente una vergine) aspettando altri 9 mesi prima di essere nuovamente sottoposta al cerimoniale dell’inseminazione divina.
I Cattolici, sostenendo che la loro Maria, madre di Gesù, ebbe questo figlio per Opera dello Spirito Santo, non sono completamente disonesti nel modo d’illustrare una verità alquanto difficile d’interpretare senza una conoscenza esemplare sugli usi e costumi in vigore tra il popolo d’Israele di duemila anni fa. Infatti, credo che per un impreparato lettore, apprendere senza riserve tutta una trafila religiosa come quella di ingravidare una femmina prescelta, al solo scopo originale di assicurare la purezza genealogica di un Re morto da un millennio, apparirà assolutamente improponibile agli occhi di un moderno osservatore dei giorni nostri, quello che invece era un modello dinastico assolutamente accettato come rango privilegiato di corte.

……………… mi potresti aiutare a capire meglio il testo copiato dal libro di Gardener che secondo la descrizione chiarirebbe il concetto “annuntiationis virginis” finalmente comprensibile? Possibile che traduttori esperti potessero falsare un fatto al punto di trasformarlo in opera dello Spirito Santo? Da dove lo scrittore ha avuto il materiale pubblicato? E secondo te è attendibile?


Scolta ammia, dopo decenni di indagini in cui ho avuto risposte decenti e comprensibili da verificare in più confronti, sostenere opere ultra terrene nel 2016 dove nessuno non dà il minimo d’attenzione agli UFO, vuoi che presti fede per fandonie secolari? Indagare con un minimo di senso pratico puoi avere la certezza di confrontare più punti simili fra loro da mettere seriamente in dubbio il 99 per cento su quanto è stato distribuito canonicamente nei vangeli e tutto il resto, affermato di conseguenza.

… dal nostro occidentale modo d’intendere una fede cattolica d’estrazione giudea (già su questo punto ci sarebbe da discutere e parecchio) in quanto noi che cosa avremmo da spartire con una sorgente di idealismi ipotetici contorti, non si spiega se non perché sono stati imposti e lo continuano a essere tuttora accettati passivamente …

La donna giudea, palestinese, medio orientale, giudicata “oggetto” inferiore se non per l’indispensabile riproduzione, quindi più o meno una sottospecie umana (vedi la donna musulmana d’oggi non dissimile nella posizione sociale) raggiunta l’età fertile se di nobile casata, i sacerdoti ne reclamavano l’ingresso al Tempio* (a quel tempo con l’occupazione romana, terra franca inviolabile) e dal momento che Roma riteneva il giudaismo di fede monoteista un’emerita provocazione insensata, lasciava campo libero alle antiche tradizioni senza interferenze. L’età matrimoniale di fecondazione incominciava con il mestruo e da questo diventata donna anche se fosse poco più di una dodicenne o anche meno. Parlando di stirpe discendente dal ramo davidico accertato, il sacerdote massimo (ritenuto l’inseminatore puro) si occupava di scegliere attraverso lo studio degli astri, il periodo esatto della nascita dell’erede prescelto. I rituali accuratamente seguiti da secoli assicuravano (secondo loro) la genealogia, il sangue puro dell’antica stirpe del fondatore d’Israele. Stessa sorte fu di Anna, madre di Maria. Unita in seguito con Gioacchino. Elisabetta, madre di Battista e data in sposa a Zaccaria. Maria, compiuta l’inseminazione, è data a sposa a Giuseppe.

… il profilo occidentale, ma uso il mio personale, potrei osservare un processo meccanizzato in cui la filiera stabilita secondo i rituali e completata seguendo accurate regole secolari, la donna ingravidata si assegnava di diritto a scalare al prescelto che non poteva rifiutarla, pena la condanna a morte. Un coniuge non contava affatto, nell’unione come padre perché di fatto non lo era, piuttosto il suo ruolo era di marito in quanto una donna incinta o con un figlio illegittimo si lapidava …

Capire a fondo le usanze giudaiche, sono facilitate conoscendo la travagliata storia del popolo ebreo in cui la legge del taglione-dente per dente e occhio per occhio, è soltanto l’antipasto di crudeltà che persino i romani trovarono eccessive occupando la Palestina.
Non so se ho soddisfatto le domande. La verginità femminile occidentale con l’Almah giudea sono due condizioni nettamente separate. Oggi non ci sono dubbi. Le trascrizioni falsate necessarie per costruire un palinsesto ipotetico per suggestionare a suo tempo intere popolazioni, non impressiona affatto, visto che chi hanno degli interessi lo stanno facendo oggi con i mezzi d’informazione mediatica. Stupirci dei tempi andati e non comprendere i nostri favorisce l’inganno quotidiano, cher ami curieux.

Tempio*: luogo sacro occupato dalle massime cariche istituzionali (niente a che vedere con la reggenza fittizia di Erode Antipa) era la fonte di raccolta sulle cospicue donazioni che il popolo versava in cambio di favori ai sacerdoti, in più faceva il cambio moneta lucrando sulle transizioni, e i romani dalle ricchezze del Tempio esigevano enormi tassazioni che, altrimenti, nessun giudeo avrebbe versato in mani romane. L’accordo sui tributi fu sancito da Roma e i rifiuti costarono numerose diaspore, leggi dispersioni del popolo giudeo.

... Leonardo la presenta nei colori regali con la mano che respinge l'angelo

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... e il Botticelli esprime un netto rifiuto della donna. Con entrambi le due dita uniti, il gesto dell'ordine. Il giglio è il simbolo di Gerusalemme.

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.grata Calabriae American es mensuratur duo pondera, et alterum pro simplicibus qui potest plene intelligere.

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Ultima modifica di Sven Hassel il Sab 18 Giu 2016 - 16:23 - modificato 2 volte.
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MessaggioTitolo: Re: Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne   Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 EmptyGio 16 Giu 2016 - 18:53

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esatto! La pittura ebbe una grandissima importanza sulla diffusione criptica di importanti messaggi che soltanto affiliati a ordini occulti sapevano interpretare.

... che cosa ti dice questa moneta??

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A me parecchio. Per i tredici simboli inseriti.

... che ci sta a fare nei giardini vaticani una pigna gigante??

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... a me dice molto ..................... ciao nèe lol!

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MessaggioTitolo: Re: Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne   Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 EmptyVen 17 Giu 2016 - 8:21

Mount St. Michael... in Cornovaglia. Qualche somiglianza con la controparte francese a cui è allineato?
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MessaggioTitolo: Re: Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne   Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 EmptyVen 17 Giu 2016 - 11:18

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... avevo soltanto la sua posizione sulle ley line trascurandolo come monumento

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Dalla descrizione sommaria si evince lo sfruttamento turistico estivo con la chiusura del complesso nella stagione invernale.

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... occupato nell'antichità dai benedettini e trasformato in fortezza in seguito

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... per essere completamente restaurato dentro e fuori "sono visibili i cannoni schierati sugli spalti" visitabile interamente rappresenta l'attrazione del posto. La similitudine è indubbia con la posizione normanna di Mont Saint Michel e prolungando la ley lines si arriva a Skelling in Irlanda

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... l'isola non si lascia fotografare con semplicità e le origini delle costruzioni la portano indietro nel tempo, priva di vegetazione abitazioni e scale sono ricavate dalle pietre

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La visita è impegnativa.

... l'isola può apparire inondata di luce come

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... sinistra spettrale e isolata nell'oceano

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Il discorso sulle ley lines che attraverserebbe località sul percorso "rettilineo" è controverso e reso discutibile da un paio di punti di vista (me li sono studiati per anni e usando le carte geo-topografiche con un righello si arriva con facilità ad ammettere la retta che parte da Jerusalem e termina a Skelling ma .... le carte geografiche "appiattiscono" la circonferenza sferica globale con la distorsione ovvia dando un allineamento curvo che potrebbe inserire altri punti d'interesse. La domanda è: con quali sistemi d'orientamento "se non le stelle" furono localizzati i riferimenti con estrema esattezza?

... Compostela, leggi Campo di Stelle, è il punto di partenza di linee di misurazione interessanti e la spiegazione logica sarebbero state tracciate dall'abilità marinara di muoversi sulla terra ferma ... l'importanza di Compostela è stata stravolta con la costruzione del santuario meta di pellegrinaggi. La località nasconde ben altre significanze occulte ...... forse il discorso delle ley lines parte da questa estremità europea molto prima dell'edificazioni sulla linea assoggettata alla figura mitizzata di San Michele ... di chi sono le presunte spoglie contenute nella basilica sono un altro abbaglio sulla fede carpita ... però, se la Fede ti fa camminare per centinaia di chilometri (conosco uno che c'è andato per tre volte) sulla salute non può che fare molto bene ... milleseicento e passa chilometri, tre paia di scarpe consumate, quindici chili in meno ... ci arrivai in motocicletta consumando i copertoni al minimo, superando migliaia di pellegrini in ogni condizione di marcia, dando un'occhiata distratta al santuario spagnolo gremito di bancarelle peggio della fiera di paese ... continuando la discesa sulla costa dell'oceano portoghese fino a Gibilterra ... come pellegrino su due ruote la spinta la lasco a un buon motore ...

.ringrazio Bore per la meritevole segnalazione da me ignorata  cheers  cheers  cheers

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Ultima modifica di Sven Hassel il Ven 17 Giu 2016 - 17:44 - modificato 2 volte.
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MessaggioTitolo: Re: Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne   Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 EmptyVen 17 Giu 2016 - 12:11

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Santiago di Compostela

Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 2j4ygrk

(1) San Giacomo il Maggiore dopo l'ascesa di Gesù al cielo iniziò la sua opera di evangelizzazione della Spagna spingendosi fino in Galizia, remota regione di cultura celtica all'estremo ovest della penisola iberica. Terminata la sua opera Giacomo tornò in Palestina dove fu decapitato per ordine di Erode Agrippa nell'anno 44. I suoi discepoli, con una barca, guidata da un angelo, ne trasportarono il corpo nuovamente in Galizia per seppellirlo in un bosco vicino ad Iria Flavia, il porto romano più importante della zona.
Al pari degli altri personaggi neotestamentari, la cronologia e la vita di Giacomo non ci sono note con precisione. I testi evangelici lo indicano come un fedele seguace del maestro, ma il periodo precedente e seguente alla sua partecipazione al ministero itinerante di Gesù (probabilmente 28-30, vedi data di morte di Gesù) è ipotetico e frammentario.

(2) Detto il Maggiore (per distinguerlo dall'omonimo apostolo detto il Minore), Giacomo figlio di Zebedeo e Maria Sàlome e fratello dall'apostolo Giovanni Evangelista, nacque a Betsàida. Fu presente ai principali miracoli del Signore (Mc 5,37), alla Trasfigurazione di Gesù sul Tabor (Mt 17,1.) e al Getsemani alla vigilia della Passione. Pronto e impetuoso di carattere, come il fratello, con lui viene soprannominato da Gesù «Boànerghes» (figli del tuono) (Mc 3,17; Lc 9,52-56). Primo tra gli apostoli, fu martirizzato con la decapitazione in Gerusalemme verso l'anno 43/44 per ordine di Erode Agrippa. Il sepolcro contenente le sue spoglie, traslate da Gerusalemme dopo il martirio, sarebbe stato scoperto al tempo di Carlomagno, nel 814. La tomba divenne meta di grandi pellegrinaggi medioevali, tanto che il luogo prese il nome di Santiago (da Sancti Jacobi, in spagnolo Sant-Yago) e nel 1075 fu iniziata la costruzione della grandiosa basilica a lui dedicata.

… personalmente considero i luoghi di culto mariano eretti, vedi Fatìma e Lourdes, Medjugorje, santuari di fede consolatorium per credenti. Vale a dire testimonianze materialistiche come realtà visibili, da vedere, per credere. La basilica di Compostela è eretta nel 1070, un millennio dopo la scomparsa di Jacopo “qualunque fosse e poiché i francesi accreditano il mito al figlio maschio della Maddalena, Jacopo fratello si Sara l’egizia” chiunque dice la sua. Un sepolcro di Gesù si trova a Saint Raphael, uno a Rennes le Chateaux, uno sull’isola di Lerin in Costa Azzurra  l’altro “tutti quanti visitati” a Seborga in Liguria, consentitemi nel rispetto di chiunque, di passare indenne da misticismi leggendari sparsi ovunque eeeeeeeeeeeeeeeh … ricordo una massima importate ascoltata da un monaco cistercense: se vedi un grande sforzo per sostenere qualsiasi cosa, essa nasconde una bugia. Perché la verità si regge da sola. Non sono uno scettico, solo prudente, curioso e indagatore ...

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MessaggioTitolo: Re: Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne   Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 EmptyDom 19 Giu 2016 - 11:39

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Ugone lo scucito.

La chiesetta, che tutt’oggi si venera come il luogo più sacro, è posta sotto il pavimento della basilica ed appare circoscritta assieme ai due primitivi oratori castrensi e quasi schiacciata dai successivi giganteschi ampliamenti monastici. Lassù e per tutta la vallata il culto all’Arcangelo Michele era presente fin dal V-VI secolo, introdotto da monaci persiani, esuli dalla loro terra. Nei primi anni del mille Ugo o Ugone di Montboissier, ricco e altolocato signore dell’Alvernia, detto lo scucito per la sua prodigalità, si era recato a Roma con la moglie Isengarda a chiedere indulgenza per le proprie colpe a papa Silvestro II. Il pontefice lo pone davanti ad una scelta: o sette anni di esilio o il completamento delle opere monastiche sul Pirchiriano. Ugo con tutto il seguito raggiunge Torino, acquista l’intero monte e i dintorni dal marchese del Piemonte, ottiene privilegi spirituali dal vescovo Amizzone e rendite beneficali dall’imperatore Ottone il Giovane. Dà quindi l’avvio all’ampliamento della chiesa e all’edificazione del monastero, seguiti da altri locali come la foresteria e le cosiddet- te rovine con la torre della Bell’Alda.

In Francia nel 708 o 709, su un altro promontorio, sulla costa della Normandia, fu consacrato all’Angelo un santuario detto di Mont-Saint-Michel au péril de la mer a causa del fenomeno dell’alta e bassa marea che rendeva pericoloso quel luogo.

La Sacra è di San Michele perché nasce e cresce con la sua storia e le sue strutture attorno al culto di San Michele che approdò in Val di Susa nei secoli V o VI.

….. sono un paio d’estrazioni del mio archivio e sono dissonanti in alcuni punti, fa parte della ricerca dove gli assoluti non sono reperibili, ma si deve comparare, confrontare, tentare di capire il bandolo di matasse contorte da secoli di alterazioni …

Nei pressi del Mont Saint-Michel, la foresta di Scissy, allora non ancora invasa dal mare, era sede di due tribù celtiche, che utilizzavano la roccia per i culti druidici. Secondo l'abate Gilles Deric, uno storico bretone del XVIII secolo, il santuario era dedicato a Beleno, il dio gallico del Sole (Mons vel tumba Beleni, ossia "Monte o tomba di Beleno").
Con l'arrivo dei Romani si vide la costruzione di nuove strade che percorrevano l'intera Armorica: una di queste, che collegava Dol a Fanafmers (Saint-Pair) passava ad ovest del Mons Belenus ("Monte Beleno"). Man mano che le acque avanzavano fu progressivamente spostata verso est, fino a fondersi con la via che passava per Avranches.
Il Cattolicesimo fece la sua comparsa in Armorica intorno al IV secolo e un primo oratorio dedicato a Santo Stefano, il primo martire cristiano, sorse a mezza altezza del monte, a cui ne seguì un secondo in onore di San Sinforiano, primo martire dei Galli, ai piedi della roccia. Vegliavano sui luoghi degli eremiti, sotto la tutela del curato di Astériac (Beauvoir); il monaco irlandese San Colombano evangelizzatore d'Europa, attorno al 590 avrebbe pregato nell'oratorio di Santo Stefano nel cammino destinato a condurlo a Luxeuil ed infine a Bobbio.

… ovvio ammettere che entrambi riportano soltanto mezze verità poiché per raggiungere un compromesso accettabile si devono confrontare centinaia di versioni per scegliere le più vicine come contenuti “sovrapponibili” scartando gli eccessi improbabili …
… mi piacerebbe rispondere sinteticamente, ma credi è difficile per me ridurre al minimo le risposte. Per ogni affermazione dovrei dare lunghe spiegazioni. Comunque chiedi pure, Pier, dove conosco posso dire, oltre no …

Da quanto seppi in Francia sulla liturgia cistercense riservata per il proprio ordinamento spirituale giornaliero, non è condivisibile pubblicamente ed eventuali cerimonie sull’intrattenimento per i fedeli hanno “se ben ricordo l’appoggio dei trappisti” per officiare i vari culti che attirano in abbazie e costruzioni famose con Mont Saint Michel, o Susa sul Pirchiriano alla Sacra il turismo di massa. Ho sentito parlare di “dispense” rilasciate ad alcuni membri per dire messa (non so in quale modo) perché a suo tempo Paola più volte si sconcertava di fronte a variegate modalità d’espressione dove se ne aspettava uno solo. Sulla Sacra di San Michele, cacciati i benedettini con un debito milionario, da anni è affidata ai rosminiani in prevalenza dediti agli studi e nelle mie visite prolungate nonostante l’altare presente, non ho visto officiare messe. A Piona sul Lario, la messa la conduce una parroco con la presenza di un cistercense. L’Ordine cistercense, fondato da Bernard de Clairvaux fu una milizia armata, dissociata dalla chiesa romana e dalle crociate, in seguito divenuto l’Ordine dei poveri Cavalieri di Cristo in terra palestinese, affermandosi Templari in Europa. Dopo la blanda epurazione di Filippo il Bello, il templarismo diventa “dormiente” cioè scompare per rinascere “masson” …. In francese monastico “templer” significa edificatore nei tempi. Una missione per uno spazio infinito in cui l’adattamento diventa la sopravvivenza. Molti ordinamenti monastici sono schierati con la chiesa di San Giovanni (la chiesa di Lefebvre) in opposizione con la chiesa di Cristo cattolica che si trova a reggere un personaggio fin troppo evidente, come scomodo, in tempi moderni dove le persone evolute hanno aperto gli occhi su bugie sconfessate, leggi sacra sindone, chiodi nelle mani, nato da una vergine, morto e risorto, digerite in Italia sede vaticana e risibili in Francia resa atea da Napoleone dove, le generazioni hanno assimilato credenze culturali basate sulla Maddalena sposata con figli, un Gesù scomparso ma non morto sul patibolo, insomma discordanze che i templari riportarono durante l’assedio in Gerusalemme, riscoprendo nel dettaglio una storia precedente di mille anni. Bernard inviò la missione dei 9 cavalieri in Oriente per capire che cosa c’era di vero sul Nuovo Testamento. Come sai la liberazione del santo sepolcro inesistente fu la scusa per scatenare le orde selvagge dei crociniani, con promesse di ricchissimi bottini. La chiesa romana conosceva molto bene l’Oriente invidiando sia la cultura che le ricche città portuale con le quali l’Italia intratteneva proficui commerci, e l’invio di signorie spiantate reclutate in tutta l’Europa fu un archetipo disonorevole per la chiesa romana, ne dà il contributo lo stesso Bernard nella seconda crociata. Il templarismo, caro Pier, nasconde scheletri nell’armadio come ogni ordine sommerso e questi leggendari cavalieri (diventati la massoneria mondiale odierna) vedi tu stesso come collocarli. Se ho una conoscenza veramente capillare è sull’Ordine Templare, chiave per comprendere l’ultimo millennio e quel fosco presente che non promette un buon futuro.

Chiedi come Roma non ha eliminato i cistercensi? L’ha fatto contro gli albigesi, altra crociata per depredare le ricchezze Occitane nelle mani del Catarismo. L’eresia catara negava il potere cattolico usato non per la salvezza dell’anima, ma per allontanare l’uomo dalla sua vera natura. II catarismo fu l’ultima insurrezione popolare contro il giudaismo e se vogliamo drammatizzare il fondamentalismo islamico, anch’esso denuncia i crimini di un cattolicesimo ormai alla frutta, trovando solo nelle popolazioni fortemente disagiate il credito che gli dà l’immagine mondiale di una chiesa di potere. Pier, di domenica in Piazza San Pietro, non ci sono romani de roma, ma soltanto organizzazioni di viaggio (confluiscono sul percorso fisso non meno di quattrocento pulman che portano la messa in scena della folla acclamante proveniente da ogni parte dell’estero e d’Italia e il Vaticano incassa sul business non meno di 720.000 euro a domenica, calcolato sul solo trenta% della cifra movimentata. Non ti sei mai chiesto da dove arriva la massa domenicale dei fedeli? I romani stanchi dei papati, disertano le sceneggiate pro propaganda ecclesiastica. Ricordi qualche mese fa il treno bloccato in Liguria proveniente da Lourdes? Ne parte uno alla settimana dal Vaticano coni suoi treni privati e noi paghiamo le tratte ferroviarie e la corrente di funzionamento, più i costi di servizio linee e i biglietti, specie per gli indigenti costano parecchio e i fedeli attirati dal “miracolo” dissanguano i risparmi. Il papa tuona contro Medjugorje che fa la concorrenza e sottrae profitto, e se fosse vivo il frate di Pietrelcina non sarebbe affatto felice d’essere messo in mostra come un trofeo cattolico. Padre Pio osteggiato dalla chiesa lo, “usa” per riempirsi le tasche e dopo i repulisti di Ratzinger che ha sottratto fondi miliardari al Vaticano depositati nella sua Fondazione personale germanica, è arrivato il gesuita Bergoglio (che non potrebbe neppure essere papa in quanto non cattolico) quindi amico mio, dipanare le tele tessute dal gigantesco disegno giudeo, non è opera né semplice e neppure digeribile senza una dose massiccia di bicarbonato. I gesuiti presidiano Gerusalemme a guardia della instabilità sulla Fede in bilico tra due poteri, le due chiese in lotta secolare con la San Giovanni che minaccia di sconfessare l’inganno Gesù. L’errore pauliciano (quel fantomatico Pietro-Paolo) l’autore della messa in scena sul Cristo, pesa come la spada di Damocle da secoli sulla chiesa romana. I frati sono il prodotto “scartato” dal cattolicesimo e non fanno parte della chiesa. Domenicani, francescani, benedettini, agostiniani, vallombrosani, camaldolesi, olivetani, teatini, barnabiti, etc. sono affiliazioni di sostegno cattolico più conosciuti ma esistono una miriade di ordini occultati, come i rosminiani e cistercensi, certosini e parte gesuita, se non isolati riconosciuti “avversi” e inaffidabili dalla chiesa romana.

I Gesuiti sono l’ago della bilancia che amministrano le fazioni in lotta. In più di trent’anni d’indagini ho toccato con mano scenari indefinibili senza la tenacia curiosità di conoscere la verità. Ci sono persone che accumulano denaro sul conto bancario, ho scelto di spendere una fortuna per sapere in che mondo stavo vivendo e ne sono soddisfatto. So molto più di quello che posso dire e mi basta più dei soldi che non porterò con me. Pier, il senso dell’esistenza, va ben oltre il banale percorso comune.

Ti do un solo indizio: nudi si nasce e nudi si muore. Qualunque sciocchezza nella quale ti perdi diventa fatale in quanto peso … gli antichi egizi pesavano l’anima e se questa non era priva di ogni forma terrena, il defunto restava imprigionato nel mondo illusorio.

La chiesetta, che tutt’oggi si venera come il luogo più sacro ......... interdetta al pubblico, è composta di tre celle a volta risalenti al primissimo insediamento celta, visitate grazie alla cortesia del priore Antonio nel 95. La Sacra è "anche" il sepolcro dei figli illegittimi dei Savoia, piccoli contenitori di pietra sigillati da coperchi si notano senza capire cosa sono. Un altro luogo di sepoltura si trova a Oropa.

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Sven Hassel

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MessaggioTitolo: Re: Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne   Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 EmptyDom 19 Giu 2016 - 11:41

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... il simbolismo conosciuto come San Michele rappresenta una religione culturale che si è imposta sull'altra

Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 Nv5enb

... i dipinti descrivono la conquista armata

Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 2uy3oeh

... sulle precedenti culture

Dal Nome della Rosa al Codice da Vinci: i secoli delle verità e delle menzogne - Pagina 2 16igknk

... schiacciate dalla più forte

.migliaia di dipinti usati per illudere suggestionando il popolo innocente hanno "convinto le mente individuale dell'uomo" che angeli paradisiaci si siano alleati alla chiesa giudea romana per portare l'ordine e la pace in terra ...... così non è stato ma al contrario, mai religione più sanguinosa portò fiumi di sangue dalla sua comparsa.

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