Avanza il diversamente abile ......

......mi piace lo stesso

met5 ha scritto:

......mi piace lo stesso

... anche a me però con il tubo che prende in alto e staccato dai rubinetti le mani non le lavo

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... ce ne vuole di capacita ingegneristica elettiva per raggiungere risultati d'eccezione

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Questo thread è un osanna su rinnovamento generazionale che avanza

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... cari conservatori arrivati con il cervello in pappa, tutto quanto gira va in una sola direzione AVANTI. Il modellismo è puro movimento. Fermare il mondo è da idioti ...

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... progetti scientemente pianificati portati a buon fine e terminati da autori qualificati firmano lo sviluppo crescente di un "modellismo" aperto a tutto campo sull'innovazione futura che vedrà l'orientamento significativo commerciale nel cedere terreno verso la branca esclusiva orientata sulla clientela desiderosa di possedere un soggetto lontano dallo standard inflazionato diffuso ...

... la stampa 3D lascia il margine per chi ne è all'altezza modellistica di cimentarsi con soggetti statici di riempimento scenografico o di operare sul dinamico con successo

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... emerge la richiesta, almeno sull'estero, di apprezzare la serietà sulla proposta 3D offerta da valenti operatori in auge da anni aprendo orizzonti insperati sull'arte di trasformare la materia in opera prima di riguardo apprezzabile      

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... i buoni progetti e le scelte soggettive mirate distaccate dallo standard commerciale si fanno apprezzare per originalità d'interesse internazionale

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... l'abilità dev'essere indiscussa e priva di sbavature pressapochiste da inficiarne sul nascere l'introduzione diffidando da "facilonerie" tanto care all'italidiota pronto a gridare la meraviglia sulla ciofeca di turno          

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... replicando le scale esatte con l'occhio di riguardo sulle dinamiche indispensabili per il movimento RC

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.la pochissima apertura mentale e becera abitualità di copiarsi su filoni d'acquisto prevedibili e scontati, ha reso una moltitudine di "consumatori" autodefinitisi stupidamente modellatori dove ricoprono il ruolo di montatori di scatolame o i più furbi sul pronto a terra, la rappresentanza italiana radicalmente conservatrice come l'ultima specie antenata raccolta attorno alla scoperta sulla ruota.

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Un (inutile) esempio di progetto 3D da stampare: si tratta di una turbina da neve.
Ci sono voluti circa 8kg di PLA (il filamento di maggior uso nel mondo della stampa a deposizione di filo o FDM amatoriale) per stamparlo (compreso ovviamente qualche errore) più viti inox, cuscinetti in misure "imperiali" (trattandosi di un progetto USA) e altre amenità nonchè molta sapienza modellistica per mettere insieme sto robo.
Il problema è che è talmente grande e pesante da richiedere un mezzo dedicato per funzionare (non sono stupido, chi lo vendeva diceva che poteva stare davanti ad un mezzo off che posseggo... col cappero!)
Una volta iniziato e resomi conto delle dimensioni finirlo è diventata una sfida, però non so se spenderò 150 eurini per il motore che richiede..
Vedremo.
L'esercizio tecnico è in corso.

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... non finisci di stupire ero fermo sulle eliche di ottone del rimorchiatore ...

Il silenzio del Genio al lavoro.



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... bisogna ovviamente sapersi inventare le meccaniche    

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... per arrivare al prodotto finito (ecco il kit di fornitura)

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... assicurando un acquisto completo funzionante

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... per me che non ci capisco hanno dello sbalorditivo soggetti singolari impensabili

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La modellazione 3D e la successiva stampa del modello sono l'apoteosi per il modellista.

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... in lavorazione un Long Tom "americano" con notevole impegno da parte dell'autore

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.buonproseguimento.

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... non è sempre facile superare gli entusiasmi ricavando il meglio sulle offerte commerciali

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Non ne conosco il costo ma non lo vorrei regalato.

... concentrare sforzi su soggetti statici si apprezzano soltanto se accuratamente realizzati nei minimi particolari da meritare l'acquisto da esporre altrimenti sono da evitare ...

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... entrambi derivati da stampa 3D



... la serie di rimorchi

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... per niente male il rifornitore di olio

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... il forno cottura pane

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... carburante razzi

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... trasporto acqua

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... MG 38mm antiaerea

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... esecuzione eccellente

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... gli innegabili progressi scaturiti dalla diversa abilità di concepire una forma di modellismo innovativa (perchè il senso esistenziale va in AVANTI da primo istante di vita) porta l'attenzione sui soggetti realizzati in stampa 3D non alla portata di chiunque ma di validi pionieri intenzionati per aprire altri orizzonti con alternative infinite sulla quantità di modelli finora trascurati sia dinamici che statici dovuti alla certosina attenzione sull'esecuzione dei medesimi ...

Scelte valutate e giudiziose hanno già forato i mercati commerciali proponendo soggetti non di cuore ma bensì "lungamente attesi" quanto ignorati dalle marche commerciali.

... l'esempio del semicingolato tedesco Sd.Fkz 251 un classico desiderato e di sicuro successo / in circolazione statica in scala 1.18 / finalmente appare nella scala 1.16 con tanto di motorizzazione costruito a vista molto solido e dotato di cingoli metallici ...

Questi cingoli apparsi 12 anni fa sul portale asiatam preannunciavano insieme ai cingoli dedicati al FAMO l'imminente uscita di entrambi i soggetti. Dopo una lunga sofferta aspettativa da parte di veri appassionati arrivò il FAMO difetti e nessuna voce sul 251. Però, asiatam mantenne sempre sul portale di vendita i cingoli minori e questo fece sperare che prima o poi avremmo avuto il semicingolato germanico "decentemente costruito" e non come l'approssimazione deludente riservata al FAMO.

... dove si va con l'intenzione di catturare un mercato il diretto costruttore deve in primis garantire a vista la bontà e l'integrazione progettuale del soggetto che convinca il modellista, quello VERO, e non quella facile ed incompetente del facilone che prenderebbe una scimmia per gatto, altrimenti abbiamo in valido esempio sul FAMO eclissato a priori sulle vendite. Pensare di mettere in commercio ciofeche da buttare evitando di responsabilizzare l'offerta si fallisce in partenza, e sui progetti pianificati in 3D l'impegno diventa parecchio costoso incominciando dai disegni con ore su ore ancora prima dei costi di stampa ...

C'è la nota dolorosa sui costi. Piccole serie, se non prodotte con soggetti (mirati commercialmente) cioè mancanti sul mercato, non possono costare poco, anzi costano molto visto che chi li produce non è un marchio ma normalmente un privato e questo carica i costi sulle spese per ricavare un guadagno in percentuale decisamente alto rispetto ai marchi che immettono sui mercati migliaia di modelli con margini di profitto inferiori.

... per ora l'acquirente 3D rimane un acquisto di nicchia e per validi intenditori capaci di risolvere le problematiche che finora i soggetti commerciali hanno agevolato i così detti "montatori seriali" in esercizi infantili dai 12 anni in su ...

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................ ovviamente prima di passare alla costruzione in serie ogni costruttore veramente responsabile DEVE assumersi l'onere di montaggio, collaudi esaustivi, assicurando la garanzia totale sull'offerta. Chi mette la faccia in pubblico si espone prima come individuo e relativamente con quanto rappresenta, quindi la "firma" diventa la base del successo .............

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.segue

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Il Sd.Kfz. 251 era un veicolo militare da trasporto truppe semicingolato di costruzione tedesca impiegato su tutti i fronti dalla Wehrmacht durante il corso del secondo conflitto mondiale. Fu prodotto in quattro modelli, denominati Ausf. A, B, C e D, utilizzanti lo stesso telaio, ma con carrozzerie diverse, in base all'evoluzione delle esigenze emerse nel corso della guerra. Su questi veicoli base fu costruita una serie notevole di veicoli specializzati per i diversi compiti sul campo di battaglia. Il Sd.Kfz. 251 fu utilizzato principalmente come veicolo da combattimento della fanteria, in quanto dal vano del veicolo la fanteria era in grado di usare le armi di propria dotazione.

Origine
Già nel corso della prima guerra mondiale apparve chiaro che i carri armati avevano limitazioni di impiego tali da rendere necessaria la loro cooperazione con le altre armi, e per prima la fanteria, sul campo di battaglia. Questo comportava una dotazione di mezzi per la fanteria che la mettesse in grado di operare con la stessa velocità operativa dei carri armati, quindi la fanteria doveva essere meccanizzata o almeno motorizzata. Mentre in Gran Bretagna e Francia l'orientamento era di creare una fanteria motorizzata (portata sul campo di battaglia da veicoli che successivamente restavano fuori dall'area degli scontri) in Germania i teorici della guerra si resero conto abbastanza presto che, per cooperare appieno con i carri armati, la fanteria doveva essere meccanizzata, cioè trasportata da veicoli che operavano entro il campo di battaglia, quindi partecipando agli scontri in collaborazione con i carri.

Fin dall'inizio degli studi sul riarmo, quindi, l'esercito tedesco studiò mezzi in grado di operare in congiunzione con i carri armati. In base a diverse considerazioni fu deciso di utilizzare veicoli semicingolati, che unissero la capacità fuori strada del cingolo con la facilità di guida dei veicoli ruotati. I primi veicoli semicingolati furono sviluppati come trattori di artiglieria, quindi privi di protezione, fra questi il veicolo Sd.Kfz. 11, un trattore medio da 3 t progettato dalla ditta Hanomag (Hannover) sviluppato nel 1938 ed entrato in servizio nel 1939. Mentre veniva sviluppato il trattore fu studiata anche una sovrastruttura blindata tale da permettere al veicolo di entrare in contatto con le fanterie nemiche, quindi con una protezione limitata al fuoco di armi leggere ed alle schegge di artiglieria.

La tecnica
Il Sd.Kfz. 251 era dotato, come il Sd.Kfz. 11, del motore Maybach HL 42 da 4170 cm3 che sviluppava una potenza di 100 cv a 2800 giri al minuto, cui era accoppiato il cambio Hanomag U50 (4 marce avanti ed una indietro, fornito di riduttore). Le sospensioni per le ruote erano a balestra singola trasversale, mentre il ruotismo dei cingoli era a barre di torsione (una per ogni sistema di ruota). Il sistema delle ruote, come su tutti i semicingolati tedeschi, era a ruote di grande diametro senza ruotino tendicingolo, con 3 coppie di ruote, alternativamente strette e sagomate ad H, con una ruota di trazione anteriore ed una ruota di rinvio posteriore.

La struttura blindata fu studiata dalla Büssing NAG. Nello sviluppo del Sd.Kfz. 251 fu tenuto particolarmente conto della protezione delle truppe trasportate, quindi il vano di trasporto fu realizzato con lamiere di spessore variante da 6 a 14,5 mm inclinate di circa 30° per aumentare la protezione balistica, mentre la parte anteriore del veicolo, comprendente la cabina di guida per il guidatore ed il comandante ed il vano motore, fu completamente protetto anche superiormente. Il vano di trasporto invece era a cielo aperto, e, se questo fatto rendeva le truppe più soggette ad ingiurie da schegge di artiglieria o granate, d'altra parte permetteva ai fanti di utilizzare le proprie armi, sfruttando comunque la protezione fornita dalla blindatura. L'armamento del veicolo di base era dato da due mitragliatrici MG 34 (sostituite nel corso della guerra da MG42), quella anteriore era scudata, mentre quella posteriore, montata su un piedistallo a candeliere con testa sferica, poteva essere usata anche in funzione contraerera. Le truppe trasportate potevano uscire dal veicolo tramite un portellone posteriore che si apriva sui lati, che seguiva la forma della blindatura. I veicoli erano provvisti di ganci di traino e generalmente avevano cassette per contenere attrezzature varie sui parafanghi posteriori.

Il primo modello (Sd.Kfz. 251 Ausf. A) era fornito di tre portelli per la visione del campo di battaglia sui fianchi ed aveva l'antenna per la radio sul parafango anteriore destro. Per semplificare la produzione furono eliminati due portelli per la visione laterali, lasciando solo quelli destinati al guidatore ed al comandante del mezzo, realizzando così il Sd.Kfz. 251 Ausf. B. In questo modello furono anche spostati gli agganci per gli attrezzi esterni e l'antenna della radio fu portata a lato del vano di combattimento. Dall'utilizzo sul campo (nelle campagne di Polonia e di Francia) del mezzo furono introdotte modifiche che portarono al Sd.Kfz. 251 Ausf. C (la versione più diffusa, costruita dal 1940 alla fine della guerra), la sezione frontale fu riprogettata in modo tale da non offrire trappole per colpi e per permettere un miglior raffreddamento del radiatore del motore e fu ristudiata tutta la protezione del mezzo. Per ridurre i tempi di produzione a partire dal 1943 fu costruito anche il Sd.Kfz. 251 Ausf. D, in cui la parte posteriore (a diedro) era sostituita da una lamiera unica e le fiancate laterali del vano di combattimento erano continue fino al bordo dei parafanghi. Tutti i portelli di visione furono sostituiti da semplici feritoie. Queste modello, anche se di costruzione più semplice e virtualmente privo di trappole per colpi, tuttavia presentava diverse superfici verticali, quindi perforabili più facilmente dai proiettili anticarro.

L'impiego
Il Sd.Kfz. 251, dato il suo particolare ruolo tattico, fu usato dalle divisioni Panzergrenadiere ("fanteria meccanizzata") e dalle unità di altre armi (principalmente genio e servizi) delle divisioni corazzate. Le unità di Panzergrenadiere operavano sia nell'ambito delle divisioni corazzate, sia in divisioni di fanteria meccanizzata (Panzergrenadieredivision).

I primi veicoli di questo tipo vennero assegnati all'inizio del 1939, alla 1. Panzer-Division, per essere successivamente distribuiti a tutti i reparti meccanizzati dell'esercito tedesco. Nonostante questo obiettivo fosse bene in mente ai pianificatori in realtà non fu mai raggiunto, a causa dei limiti della capacità produttiva tedesca. Nell'ambito delle unità a cui fu assegnato il Sd.Kfz. 251 operò su tutti i fronti in cui operarono le forze tedesche, sia sul fronte occidentale sia su quello orientale e su quello mediterraneo.

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... è qui c'è la chiave di volta che segna il successo di ogni mezzo cingolato. Per esperienza diretta le mie auto costruzioni sono partite dalle ruote per i veicoli e dai cingoli per i corazzati e per i semicingolati. Senza le fondamenta la casa non si costruisce e se sono deboli non si regge ...

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L'autore saggiamente ha ripescato i cingoli da asiatam che li deteneva da anni e questi sono fondamentali per stabilizzare sul terreno un piccolo veicolo evitando che si comporti da "paperella" sobbalzando indegno. Certo ci sono le zavorre ma sono un tema ignorato dal 95% degli utenti.

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.in effetti questa riproduzione sarebbe dell'Sd.Kfz 251-3 / C costruito dalla Hanomag.

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Kugelpanzer



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L' Sd.Kfz. 251 farebbe una bellissima coppia con il Famo la famiglia si allarga...   .

Aspetto i commenti di Paolo sulla qualità della stampata in 3D.

Avanti Ingegnere manca solo Lei a dare il colpo finale.... In un senso od un un altro

Quando vedo certe cose ...

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...compenso che non tutto è perduto. Che c'è un mondo di cose da fare e che ...spesso....una vita non basta

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... non solo la qualità fa la differenza ma vince con la logistica

L'ingegnere la sa lunga sulla bontà di stampa e dirà che ne pensa.



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Il 12,8 cm Selbstfahrlafette auf VK3001(H) Sturer Emil, indicato anche come Selbstfahrlafette L/61 o semplicemente con la designazione non ufficiale Sturer Emil, era un semovente cacciacarri sperimentale realizzato dall'azienda tedesca Henschel & Sohn ed utilizzato dall'Heer durante la seconda guerra mondiale.

Nel 1939 l'esigenza di soddisfare la richiesta di veicoli atti a contrastare i corazzati nemici esortò il governo tedesco a richiedere alla Henschel & Sohn lo sviluppo di un nuovo veicolo basato sul Panzer VI Tiger I equipaggiandolo con un cannone prodotto dalla Rheinmetall, il 12,8 cm K L/61 (basato a sua volta sul cannone contraerei 12,8 cm FlaK 40).

Il telaio era basato su un precedente modello designato VK3001(H), un prototipo realizzato nell'ambito di un programma di sviluppo per un carro armato medio ma che venne scartato dalla commissione militare.

Impiego operativo

I due esemplari realizzati, battezzati Max und Moritz in omaggio agli omonimi personaggi di una filastrocca, vennero entrambi utilizzati sul fronte orientale. Uno dei due veicoli rimase distrutto in combattimento, mentre l'altro, operativo nella 2. Panzer-Division e che esibiva 31 simboli di unità distrutte dipinti sulla canna, venne catturato integro a Stalingrado nel gennaio 1943.

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La scelta dell'autore l'ha portato ad usufruire i cingoli "da trasporto" usati sui Tiger una mossa vincente visti i cingoli in produzione e vendita asiatam.

... motorizzare il soggetto è facilitato dalle dimensioni e spazi abituali da contenere gearbox commerciali e quanto serve per un dinamico. L'importanza come ho sempre raccomandato è di partire con cingoli facilmente reperibili di affidata qualità. Sul mio bergerpanzer i cingoli hanno percorso decine di chilometri senza problemi ...

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... Il borgward B1

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... Borgward anphibius

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... batteria Flak

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... il 90% dell'utenza non hanno capito il nesso modellismo-cultura distribuito sul forum dove si imparano non solo i segreti del mestiere ma anche e soprattutto la conoscenza sul soggetto proposto

Il flak binato da 128mm.

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Non posso non notare sui social la comunicazione rapida chattata a scomparsa quasi immediata e tutta questa toccata e fuga a beneficio di una scialba vanità momentanea senz'anima ne cuore modellistico costruttivo, perchè passano anche buoni lavori degni di attenzione destinati nell'evaporazione totale. I forum continuano attirando l'attenzione sulle visite senza che nessuno cerchi l'iscrizione (che stiano soffrendo la sindrome capanna) dovuta al covid19? Oppure non hanno nessuna intenzione di mettersi a confronto tra di loro?

... cambiano i tempi! Soltanto dieci anni fa le iscrizioni affogavano i forum qualificati e la gara a chi postava di più era sempre aperta. Adesso aleggia la paura sulla critica! Insopportabile soprattutto da coloro che si sono dati il timbro di "bravi" da soli e non per meritocrazia dimostrata ...

Poi mi scrivono d'essere più "educato" sulle postate perchè spavento il prossimo in culo signori se io spavento voi mancate di coraggio.

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Dall'altra parte della cortina di ferro .....ci sono genietti indomiti:

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Mira frate. Modellismo è cultura, studio, ricerca, pensare come fare, investire tempo e risorse economiche. Si lavora con i piani costruttivi, viste 3D..... Non si montano ventole, non si cerca l'effetto speciale, non si rincorre il gadget. La documentazione video non manca:









Gente strana i russi: non si vergognano delle proprie origini, non negano il passato.... Non dimenticano neppure i nemici. Gente da osservare.

Noi ?! Come l'acqua: liquidi.....

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... presentazione esaustiva, dovrebbero essere tutte come questa ...

ps. cos'à usato la schede HL? Rinculo a singhiozzo immeritato.

Grazie Met5.

.l'ultima Alfa restaurata per il museo di Stoccarda.

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........ corre corre corre veloce il 3D come tutte le innovazioni inarrestabili







Da osservatore di lungo corso attento sull'estero ancora una volta sono i primi oltre frontiera come produttori di novità trascurate commercialmente e se questi sono gli accenni di partenza (e qui ne sono stati raccolti moltissimi) il futuro cambierà moltissimo sull'intendere un modellismo completamente fai da te dotato di cervelli emergenti con capacità elette.

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... costruzioni al dettaglio

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... dove mancano i motori

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... si costruiscono    

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... il buon risultato si deve alla scelta mirata del soggetto, l'Hetzer

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... tornano i modelli in resina di Juckenburg


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Se fosse esistito, anche in pochi esemplari, lo comprerei immediatamente.

Comunque Juckenburg nell'interpretazione dei mezzi è il n.1