FAMO 88mm Flak 1/16 WIP

.

Sicuramente i miei problemini e le mie incertezze lui li.ha risolti molto più brillantemente

... beh, non li ha avuti poichè è un taminkia in scala 1.35. Montaggio e colorazione possono diventare materia per verniciature provette, suggerite per soggetti pasticciati alla belle meglio ... dopo questo è uscito l'F 3 migliorato ... in pochissimi particolari, solita tecnica commerciale, stesso stampo e quel che aggiungono lo paghi salato ... tre figurini, un paio di parafanghi, via il paraurti e vai contento ...



Bambolina gradita, ma lo sguardo intrigante fa immaginare insensate intenzioni da biondina promettente

Notte.

.

FAMO ....un osso duro da sgranocchiare. Ma Rome Wasn't Built in a Day cantavano i Morcheeba e noi siamo di quelli che non mollano la presa. Tignosi.

Dove eravamo rimasti?! Ad un bel carrellaggio con il suo cingolo bello flesso:



minato ancora da un difetto. La ruota di rinvio esageratamente alta. La documentazione fotografica conferma che la ruota deve stare quasi al livello delle altre:









Quindi è deciso: dobbiamo agire.

Si porta il braccio che porta l'assale ella ruota di trascinamento tutto in avanti. Arrivando addirittura ad un elevazione negativa rispetto all'asse di rotazione del braccio stesso.

Sembra risolto:



Rimonto il cingolo e:



orrore.... sembrano le cosce di un cinquantenne dopo una liposuzione: pelle moscia e pieghe dovunque.  Si toglie una maglia:



Tesa come il ventre di una ventenne....... troppo per un FAMO.

Non potendo optare per la mezza maglia il mio amico Mauro (che più che un tecnico sembra l'archimede pitagorico di disneyana memoria) decide la modifica del braccio, spostando il foro il più possibile a sinistra. Giusto 3 millimetri.



3 millimetri che salvano la situazione perché ora il carellaggio è assolutamente perfetto (a prova di cecchino oserei dire).

Aspettiamo i pneumatici anteriori per l'armonizzazione del tutto.

Una giornata... anzi.... due giorni molto impegnativi.

Salute gente

PS: perla della buonanotte.

Correva l'anno 2000 e questo gruppetto tirava fuori questa perla che sarebbe stata destinata a cavalcare i decenni:

Imperdibile:

Il piccolo miracolo avviene grazie a questa modifica apportata dal mio amico Mauro:



Che si è occupato anche dei dettagli necessari all'installazione dei nuovi cerchi:





Non si può esser bravi a far tutto..... Bisogna saper delegare a chi è capace  

PS: i cerchi sono stati imbussolati con le bronzine previste da Tamiya per lo Sherman. Cuscinetti idonei non esistono, tanto per le velocità in gioco il pronome non si pone. Assurda poi la scelta Asiatam di mettere su un asse un solo cuscinetto.... I cuscinetti vanno a coppia. Io a coppia ho messo le bronzine.

L'impagabile soddisfazione di un lavoro ben fatto batte qualsiasi gara o battaglia:

Intanto abbiamo definito l'avantreno:







L'assetto sul mezzo verrà concertato con le gomme nuove

Mentre il reparto designazione è alle prese con i software per i ritocchi al modello matematico di cerchio, borchia e pneumatico mi sono messo a scornarmi con l'elettronica di bordo. E che ci vuole....... ci vuole ci vuole

Perché  non ci vuole nulla a fare una cosa finchè non ci si prova e si vede che non funziona un cacchio.

Ma grazie all'assistenza di Ivano oggi abbiamo acceso i motori:



Certo che rispetto all'elettronica Tamiya qui stiamo non su un altro pianeta....... su un altra dimensione

Ora devo andare a decriptare tutti quegli acronimi del file ini (ne abbiamo capiti solo una piccola parte). Qualcuno ha una legenda  ?!

.

... questo è un terreno minato a me precluso Ivano ha prodotto e esportato l'ingegneria italiana invadendo un campo con una superiorità esclusiva nemmeno impossibile da capire aggiungendo al soggetto quel tocco di straordinarietà meritata ...



.

met5 ha scritto:

Ora devo andare a decriptare tutti quegli acronimi del file ini (ne abbiamo capiti solo una piccola parte). Qualcuno ha una legenda  ?!

E' una IBU Ultimate, giusto?

Il manuale lo hai scaricato? E' molto ben fatto (esiste solo in inglese) e le variabili del file ini sono tutte spiegate.

http://www.ibu-electronics.com/doc/IBU2_Ultimate_manual_English_V2-1.pdf

.

... grazie Bore come sempre rapido sull'aiuto sociale ...



.

L'entusiasmo di ieri d'esser riuscito ad avviare il motore mi aveva spinto ad una autonoma decriptazione del file ini tralasciando il manuale che avevo anche stampato




Grazie Bore, c'è tutto quanto li dentro

Belli i pneumatici, mi costringono a passare per il CATIA, mi si blocca tutta la catena produttiva. Però aspettiamo con religiosa fede.

Intanto pensiamo a cose che possiamo toccare. Metallo, meglio il metallo:

.

... magari un aiutino sul mistero, che so, una moneta per capire la scala, un indizio ci starebbe ...



.

Non pensavo fosse necessario

Un cuscinetto a sfere, su un FAMO il cui carrellaggio è completo è improbabile possa essere installato.

Su una carrozzeria in resina?! Improbabile.

Ma siamo a venerdì

Siamo tutti più buoni.

Abbiamo giocato con la neve.

Dunque ecco l'arcano mistero:









Ciaouzzzzz

.

..... fines ... delicates ... prelibate oibò! Ci vai di sottillessssss.

Buon weekend

.

Visto che con le mani in mano è brutto stare, solo ad aspettare non riesco a stare ho cominciato (senza ruote definitive) a lavorare sul longherone d'interfaccia Juckenburg-Asiatam.

La scelta è caduta su un foglio di alluminio piegato a C che unirà solidalmente sulle due coppie di longheroni:



Sul longherone di interfaccia ho creato le asole per i motori, per l'asse della torretta, per un longherone trasversale che ho preferito lasciare al suo posto:



L'interfaccia verrà collegata con bulloni e dadi allo Juckenburg.

Alla stessa maniera verrà collegata all'Asiatam. Ma cominciamo le ..... presentazioni:



La carrozzeria è letteralmente in punta di piedi. Ma le alette vanno trimmate. Si monta l'avantreno, si installano le ruote. Si accoppiano senza longherone di interfaccia:







Ecco il.dettaglio:



La ruota mi sembra correttamente centrata, come anche la.ruota di trascinamento. Un pelo in aggetto la piastra frontale.

Per il momento dovrebbe andare. Ora devo rifilare il longherone d'interfaccia.

Confronto diretto:








.....non siamo molto distanti dal vero

.

... vedere, guardare, osservare ... fra le differenze sui termini preferiti esiste un baratro concentrato in millimetri maniacali "sfuggenti ai più" da non capire azioni condotte sui soggetti in causa, e sul forum abbiamo un paio di esempi, questa operazione alquanto problematica di combaciare due elementi distinti in uno solo, e sharky impegnato sul restauro-ricostruttivo di una fenice che sta risorgendo dalle ceneri ...

Il livello d'impegno onora un forum che ha l'occhio di riguardo per "l'eccezione" profusa per modelli singolari, curiosi, e altrettanto da non essere accettati accomodanti o finiti con errori rimediabili, certo, metterci le mani riporta all'abilità del singolo autore (e si entra nel modellismo) lasciando il consumatore nel suo campo preferito.

... abbassato il C in alluminio sia il profilo che le altezze da terra coincidono con le fotografie allegate, direi che met5 c'è

... ci siamo con il diametro della gomma, anche se la differenza porta un solo millimetro sul diametro, il cerchio ridotto la rende "panciuta" e reale rispetto alla stampata asiatam (perchè hanno venduto meno del previsto? Un articolo che dal prezzo già intimidiva l'acquisto, inoltre parecchio fuori portata dalla nicchia di estimatori che cercano nel soggetto la precisione e mai l'approssimazione?) Il FAMO ha con se una serie di errori madornali incominciando dal radiatore NON inclinato e lo Sven direbbe: siete ciechi o coglioni se sbagliate persino sulla carrozzeria. Sulla meccanica lo Sven si è espresso  ...

... i tempi lunghi rientrano nella norma assicurando realizzazioni, altrimenti, affrettate si presterebbero a essere trascurate, inutile elencare quanto l'occhio meno allenato neppure percepisce. Alcuno mi hanno fatto notare se davvero valeva la pena di realizzare cerchio e gomma NUOVI che nessuno nota? Beh, a quanto pare met5 e io stesso ho evidenziato sul FAMO la riduzione in scala della gomma e dai controlli accurati di met5 il cerchione fuori misura, due elementi fondamentali che non sfuggono sull'osservazione ... osservazione dove se spiegata, porta a chiedersi come "guardando solamente un soggetto in rete" l'autore imberbe si sia accontentato dell'effetto cammello inguardabile ottenendo i banali bello, bello, da chi ovviamente "vede" quel che vuole vedere, già distanziato dal guardare. Altrimenti dovremmo chiederci, tutti quanti la ragione, sulla nostra madre lingua di coniare differenze sul vedere un oggetto, guardarlo oppure impiegare l'osservazione ...



... in Italia il FAMO spicca coma la mosca bianca e l'esordio meriterebbe l'incoraggiamento verso una seria crescita modellistica e non cattivi esempi nostrani tipo un altro cammello Opelblitz sciagurato  



... esibire con orgoglio "ignorante" l'incapacità di capire dove si trova l'errore sempre in agguato asiatam porta questi soggetti su ridicole passerelle inguardabili. Non mi sono mai vergognato di copiare da altri autori e dove commettevo errori riparavo il malfatto senza timore di chi ne sapevano più di me. Dove si presenta un soggetto ci mettiamo in VETRINA e sono chi ci osservano a decretare la validità o no sul modello, se questo è beninteso tale e non l'esibizione d'incapacità ...

Capire l'enorme serie di difficoltà fin qui affrontate con successo da met5 con quanto ancora rimane in bilico (perchè l'avantreno è tuttora in discussione) dove concluse la difficoltà inferiori riguardo la dinamica sul terreno, in ballo rientra l'arma trasportata .................. e qui "l'eccezione" stacca nettamente ogni presunzione d'incapace di sillabare qualunque commento.

...



.

.

... lo studio  sul particolare insegna l'opera unica come traguardo da raggiungere superando i preconcetti di cercare in altri l'approvazione indispensabile per meriti che non cercano nessun riconoscimento oltre il proprio ...

... il resinone statico di Juck si presenta con il cofano motore blindato "corto" e sull'errore del telaio asiatam "corto" di 5 mm sommano la facilità di trovare l'accordo dove non c'è ...



... i FAMO Flak 88mm costruiti si differenziavano tra i FAMO2 E fAMO 3 facilmente identificabili dai parafanghi e nel caso di met5 il soggetto riguarda il FAMO Flak 2 dove il raffreddamento del radiatore, impedito dalla piastra corazzata, è stato allungato dall'intercapedine che convogliava l'aria ...



... particolare che Juck ha ignorato e che porta inavvertitamente il superamento di un errore trascurato sull'intera lunghezza del blindato (il telaio del FAMO è corto per inosservanza asiatam)



In parecchi acquistano senza controllare la scala fidando del prodotto offerto come garante dell'esborso chiesto, e io non sono tra i faciloni che abboccano sull'ultima novità ciofeca gettata sulla piazza per svuotare tasca altrui. A me piace spendere bene.

... gommoni panciuti e cuneo blindato, devono essere riprodotti sulla fedeltà del realismo richiesto e se pare strano significa che, del modellismo navale non ne capite un accidenti, mischiare una Victory con una S. Francisco è neppure da principianti ...



I forum servono per espandere la conoscenza modellistica e non per tirarselo più lungo, come interpretato da alcuni coglioni saputelli evaporati.



.

Nell'attesa che i fornitori facciano il loro lavoro...... Ci si diletta con la carpenteria pesante:





Ne approfitterò per creare la griglia del radiatore...... Così lo speaker potrà respirare

.

....... ma che bel radiatore nascosto





.

.

Su richiesta d'informazioni.

... Il Flak 88 mm aveva una canna in due pezzi, incamiciati in modo da poter sostituire solo una parte della canna stessa, della lunghezza di 53 calibri (anche se il cannone era indicato come L56) per una lunghezza totale di 4.664 mm. Il meccanismo di otturazione era a movimento orizzontale semiautomatico, attivato da una molla messa in tensione dal rinculo del pezzo. L'affusto era a crociera (kreuzlafette) su un piedistallo relativamente alto, per permettere il movimento dell'otturatore anche alla massima elevazione del pezzo. L'affusto a crociera permetteva un brandeggio per 360°, ma aumentava il peso e le difficoltà di messa in batteria rispetto agli affusti a cassone o a gambe divaricabili. In ordine di marcia due travi della crociera erano sollevate e le altre erano messe su carrelli a ruota singola (nei primi modelli le ruote erano con gomme piene invece che con pneumatici). Il movimento in elevazione era da -3° a 85°, permettendo quindi al cannone di impegnare anche bersagli terrestri. Il peso del pezzo in batteria era di 4.985 kg. I serventi erano protetti dal tiro delle armi leggere da una scudatura fissata all'affusto del pezzo.

Il pezzo dimostrò una notevole precisione sia nel tiro terrestre che in quello contraerei. Una squadra di serventi ben addestrata teoricamente poteva sparare 15 colpi al minuto, cadenza di tiro comunque limitata dalle esigenze logistiche. I colpi erano tutti a cartoccio proietto (cioè con la granata che veniva caricata come corpo unico col bossolo che conteneva la carica di lancio, a differenza di quanto avveniva e avviene con gli obici in cui la granata viene caricata e successivamente si introduce la carica di lancio variabile) del peso di 10,4 kg nel caso del proietto ad alto esplosivo (contro bersagli generici). Successivamente fu introdotto un proiettile perforante del peso di 9,2 kg e con una velocità alla bocca di 820 m/s. Il peso dei proiettili chiarisce le esigenze logistiche che limitavano la cadenza di tiro del pezzo: sparando a pieno ritmo praticamente sarebbe stato necessario un rifornimento di 150 kg/min di munizioni.

Il proiettile ad alto esplosivo aveva una quota massima di 9.900 m. ma raggiungeva la massima efficacia a 8.000 m, la massima gittata nel tiro terrestre era di 14.800 m. Utilizzato come arma anticarro poteva impegnare bersagli con il tiro nel primo arco (tiro diretto) fino a 3.000 m ...

La domanda è stato montato soltanto sul FAMO?

... nient'affatto, fu assegnato ai semicingolati e a veicoli ruotati sempre in numeri ridotti a reparti aggregati alle artiglierie di supporto con l'equipaggio di 8 uomini, comandante al pezzo, autista, puntatore sulla telemetria, puntatore sull'arma, spolettatore, caricatore, porgitore, servente al pezzo ...







... la fotografia dimostra l'inequivocabile validità dell'impiego contando i centri disegnati sulla canna del pezzo distrutto








Come agivano le batterie d'artiglieria mobile?

... al seguito la centrale di telemetria passava i dati di tiro al puntatore per collimare i bersagli



... il Vomag di Sven monta la centrale telemetrica privato dei martinetti di stabilità e dello scudo paramotore







.cuntent curius, tà saludi in sull'atenti ciau nèe.

.

Grazie Sven per la foto, arricchiranno la biblioteca e saranno utili al momento di metter mano alla postazione di fuoco.

Intanto abbiamo definito il discorso pneumatico:





Ora possiamo procedere con un andamento più lineare..... Praticamente la parte carrellaggio è quasi finita.

.

.... definito è un eufemismo, una cornice per una tela impreziosita dall'abilità dell'autore ....

Se non si è tosti, precisi, caparbi e determinati a superare ogni rampa in salita, non si entra nell'Olimpo del VERO modellismo.

................................................................................................................................................................

... e va bene, mi sono dimenticato!  

A che scopo blindare un semovente armato di cannone?



... nell'accesa propaganda tedesca non mancava certo il desiderio di impressionare il nemico e l'impatto con "mostruosità" d'acciaio armate potentemente sfidava qualunque forza avversaria a non temere le conseguenze. Superato l'incontro, in questo caso con il Flak 88 mm blindato, ma vale anche per altri semoventi d'artiglieria, questi agivano in postazioni tatticamente arretrate per appoggiare avanzate o sfondamenti da parte di truppe di fanterie su obiettivi calcolati, sempre assistite da compagnie di fucilieri con MG38 o MG42 e postazioni di mortai da 60 mm ...

Un semovente armato senza la relativa protezione sui fianchi una volta individuato non aveva scampo se attaccato dal nemico, la sua vulnerabilità si percepisce dall'assenza di mitragliatrici pesanti a difesa istallate sul veicolo, meglio darsela a tutta motore e filarsela senza ingaggiare il nemico.

... la blindatura per lo più imponente proteggeva si fa per dire la postazione di guida, come la stessa scudatura dell'88 era un blando riparo per la fucileria nemica, niente poteva in efficacia contro l'aviazione e tanto meno se trovava come avversario un carro armato, l'unico vantaggio in un confronto lo meritava il miglior cannone dell'ultimo conflitto che poteva centrare con tiro diretto un bersaglio a 3.000 metri di distanza ...

Per la nota di precisione il Flak in fotografia è della conto aerea (la differenza si trova sulla canna) e in tal caso il ruolo poteva essere svolto al riparo da attacchi terrestri e agire di conseguenza come difesa contro i caccia nemici e svicolare non appena cessavano i voli.

... Flak contro carro



... Flak contro aerea





.

Astrid (ora il mio FAMO ha anche un nome) ha le scarpe nuove:











E gli stanno decisamente bene

.

... ed è pure perfettamente allineato ...

cumpliment ruman

.

Sven Hassel ha scritto:

.

... ed è pure perfettamente allineato ...

.

Non può piovere per sempre